Protezione del clima ed efficienza energetica: dall’economia per l’economia

L’Agenzia dell’energia per l’economia (AEnEC) in collaborazione con Cc-Ti e AITI è lieta di invitarvi a questa conferenza che si terrà Martedì 26 marzo 2019, dalle ore 17.00, presso l’Hotel de la Paix

Programma

  • Dalle 16.30 Caffè di benvenuto

 

  • 17.00 Saluto e benvenuto
    Stefano Modenini, Direttore Associazione Industrie Ticinese (AITI)

 

  • 17.15 Una collaborazione pubblico-privato vincente
    Claudio Zali, Consigliere di Stato, Direttore del Dipartimento del territorio

 

  • 17.30 L’AEnEC: visione e missioni
    Jacqueline Jacob, Direttrice AEnEC

 

  • 17.40 I modelli dell’AEnEC: coniugare economia e ambiente
    Walter Bisang, Consulente AEnEC nella Svizzera italiana

 

  • 18.00 Investire nell’ambiente e risparmiare risorse è possibile
    Glauco Martinetti, Direttore Rapelli SA Bruno Guidotti, Direttore Forbo-Giubiasco SA

 

  • 18.20 Conclusioni
    Luca Albertoni, Direttore Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ticino (Cc-Ti)

 

Al termine Aperitivo

Per ulteriori informazioni, è possibile scaricare il flyer informativo. Per iscrizioni compilare il formulario al seguente link web entro il 22 marzo.

 

Bring your own device in azienda

Come viene regolato l’utilizzo a scopo professionale di apparecchi elettronici del dipendente sul posto di lavoro?

Cassia Casagrande, Stefano Fornara e Alex Domeniconi

Oggigiorno il dipendente lavora spesso utilizzando il proprio cellulare o pc portatile (acquistato con i propri mezzi), sia sul luogo di lavoro sia a casa. Come si regola l’uso a scopo professionale di dispositivi personali? Si tratta di un fenomeno globale, definito “bring your own device (BYOD)”, che sta prendendo sempre più piede soprattutto per quanto concerne i cellulari. I vantaggi sono evidenti: si va da una maggiore mobilità e produttività da parte del dipendente, che si sente più coinvolto ed ha una familiarità maggiore con il proprio ‘device’, a minori costi in termini di dispositivi per l’azienda.

Vi sono però alcune caratteristiche a livello giuridico che è bene tenere in considerazione.

L’articolo 327 cpv. 1 CO indica che «Salvo accordo o uso contrario, il datore di lavoro deve fornire al lavoratore gli utensili e il materiale di cui ha bisogno per il lavoro». Da qui si deduce che il BYOD non è obbligatorio e non può essere imposto. L’articolo 327 cpv. 2 CO prosegue dicendo che «Se, d’intesa con il datore di lavoro, il lavoratore mette a disposizione utensili o materiale per l’esecuzione del lavoro, egli deve essere adeguatamente indennizzato, salvo accordo o uso contrario»: vediamo dunque come questa pratica sia facoltativa e debba essere oggetto di un accordo (datore di lavoro e collaboratore) tra le parti, anche se spesso quest’ultimo è tacito.

Costi e responsabilità

A livello di costi, l’acquisto del ‘device’ deve essere – almeno i parte – a carico del dipendente, altrimenti cadrebbe il discorso del BYOD, così come i costi sostenuti per l’abbonamento di riparazione e legati all’utilizzo andrebbero suddivisi proporzionalmente (in riferimento all’articolo 327 a del CO).
Cosa succede in caso di utilizzi impropri del ‘device’? Quali sono le responsabilità? Ve ne è una civile, da parte del datore di lavoro in caso di danneggiamento del dispositivo nel contesto dell’attività lavorativa, ma anche del dipendente in caso venissero causati dei danni al datore di lavoro (un esempio potrebbe essere, banalmente, l’uso del telefono da parte di bambini, che accidentalmente commettono un’azione involontaria che causa un problema).

La protezione dei dati

Altro grande capitolo in tema di BYOD è la protezione dei dati, a cui occorre prestare attenzione. Come tutelarla? Vi è una difficoltà tecnica e logica nel separare  dati professionali e personali, i rischi sono quelli che dati professionali divengano accessibili a terzi, o vi sia una perdita o un abuso. L’art. 7 cpv. 1 della Legge sulla Protezione dei Dati afferma che «I dati personali devono essere protetti contro ogni trattamento non autorizzato, mediante provvedimenti tecnici ed organizzativi appropriati». In questo caso la responsabilità ricade sul detentore della collezione di dati. È bene dunque che il datore di lavoro premunisca le necessarie misure di protezione per i dati commerciali/aziendali e, al contempo, tuteli anche la sfera privata del dipendente.

Una conclusione

La Legge sul lavoro regola il tempo di lavoro e di riposo, e prevede che il dipendente debba essere tutelato con misure di protezione della sua salute. I confini tra tempo di lavoro e tempo libero/luogo di lavoro e abitazione propria sono sempre più labili. Il consiglio è quello di prevedere delle direttive interne chiare, che regolino e disciplinino l’utilizzo del BYOD. Esso deve far parte di una strategia aziendale globale, con una pianificazione e un accordo bilaterale.

Sempre aggiornati con la Cc-Ti

La tematica trattata è di estrema attualità. Vi abbiamo dedicato un evento il 25 febbraio a cui hanno partecipato una trentina di partecipanti. I relatori sono stati Cassia Casagrande, Responsabile Comunicazione ed Eventi Cc-Ti; Alex Domeniconi, Avv. dr. iur., associato presso Walder Wyss SA, Lugano e Stefano Fornara, Avv., CAS in civil litigation, counsel presso Walder Wyss SA, Lugano.

Il Servizio giuridico della Cc-Ti è sempre a disposizione degli associati per domande e consulenze diverse.

Dato il grande interesse ad esplorare in modo più approfondito la tematica la Cc-Ti proporrà due corsi di formazione inerenti il diritto del lavoro, che saranno tenuti rispettivamente dall’Avv. Alex Domeniconi e dall’Avv. Stefano Fornara: “I contratti di lavoro atipici” – 8 maggio e “L’uso di Internet, della posta elettronica e dei social media sul posto di lavoro”– 17 maggio.

 

 

Innovare le strategie d’impresa con il web marketing

Come gestire la comunicazione aziendale e le strategie per divenire più efficienti con i nuovi strumenti di comunicazione? Ne abbiamo parlato nel Networking Business Breakfast (NBB) dell’11 febbraio

Sala gremita – sinonimo di grande interesse per il tema – per il secondo appuntamento con gli NBB della Cc-Ti. La comunicazione sta assumendo un ruolo sempre più strategico e centrale nella gestione aziendale. In un’epoca di grandi mutamenti tecnologici,  i nuovi strumenti di comunicazione rappresentano dunque una risorsa a cui attingere per innovare.

Dopo il saluto introduttivo di Cassia Casagrande, Responsabile comunicazione ed eventi Cc-Ti, la parola è passata al relatore principale: Fabio Angotti, CEO & Founder di SNDS, che ha sottolineato come il paradigma comunicativo stia cambiando e come si debba essere aperti e attivi verso il cambiamento.

Una pianificazione imprenditoriale

Angotti, nella sua relazione, ha evidenziato l’importanza di una visone imprenditoriale per le aziende, cercando di focalizzare la propria strategia sul vantaggio competitivo che si possiede e su quello che si riesce a fare e produrre in modo ottimale, differenziandosi dai competitor. Una volta individuata questa nicchia, è possibile poi partire con delle campagne promozionali sul web, utilizzando gli strumenti moderni, al fine di monetizzare le campagne che si andranno a progettare.

Sul territorio cantonale occorre pianificare al meglio una campagna promozionale web che dia i frutti giusti, in quanto i volumi di traffico spesso sono bassi ed il territorio è piccolo. Identificando però le giuste risorse ed avendo chiara la propria strategia imprenditoriale, tutto è più semplice e chiaro.

Google e Facebook

Sono stati presentati due semplici strumenti attraverso i quali si può ottimizzare la presenza sul web, attraverso Google – quale motore di ricerca – e Facebook – quale social network. Sono diversi i meccanismi che stanno alla base dei due strumenti: su Google si cercano parole chiave, Facebook è un aggregatore di informazioni e persone, dove non si fa solo business, ma ci si ritrova anche per diletto.
Data questa grande differenza di partenza, è fondamentale diversificare la presenza su essi con informazioni e campagne ad hoc.
Entrambi gli strumenti permettono di targetizzare e indirizzare la comunicazione attraverso filtri e pubblici di riferimento diversi, ma in modo diverso:

  • Google utilizza parole chiave e lavora con la geolocalizzazione, è quindi imperativo possedere un sito di qualità e con contenuti ben strutturati, identificando parole chiave pertinenti
  • per le inserzioni su Facebook occorre partire dalla costruzione della ‘community’ di fan, ossia le persone interessate al prodotto dell’azienda, e poi produrre contenuti periodici a cui gli utenti metteranno ‘like’.

Determinante però per l’utilizzo di qualsiasi strumento è la strategia aziendale che sta alla base della comunicazione.

Interessato a continuare ad approfondire il tema? Lo faremo con un corso di formazione puntuale dal titolo «Strategia d’impresa per il web marketing». Si tratta di un ciclo formativo completo composto da 6 moduli, frequentabili anche separatamente, che si svolgerà dal 13 marzo al 22 maggio 2019. Contattaci per maggiori dettagli!

Risposte concrete e aggiornamento costante per le esigenze dell’economia ticinese

Focus sulla formazione continua su misura. La C-Ti propone un’ampia offerta di corsi sui temi della gestione aziendale, oltre che una Scuola Manageriale.

Linkedin conta oggi 560 milioni di utenti in tutto il mondo. In Ticino 71 mila professionisti e 2100 imprese fanno capo all’unico social network specializzato nel commercio interaziendale. Ma come utilizzare Linkedin per ampliare il giro di affari? Innovare con la strategia di Walt Disney, ovvero, come stimolare la creatività per produrre nuove idee e possibilità di sviluppo, in poche parole innovazione? Come usare i social media o il digital marketing per relazionarsi efficacemente con i clienti e rafforzare il proprio marchio nel web? Domande a cui rispondono alcuni dei tanti corsi di formazione puntuale della Cc-Ti, assai attenta alle trasformazioni indotte dall’economia digitale e a recepire le esigenze del nostro sistema produttivo.
Una formazione puntuale, che nasce dal filo diretto con le imprese e dal monitoraggio costante delle loro necessità, con un’ampia scelta di proposte che toccano ogni aspetto rilevante dell’attività imprenditoriale: comunicazione, diritto del lavoro, export, finanze, organizzazione aziendale, questioni giuridiche, risorse umane e vendita, a cui si aggiungono i percorsi formativi di lunga durata della scuola manageriale.
Sino a pochi decenni fa il bagaglio di competenze acquisite durante la formazione scolastica e professionale era un patrimonio che durava tutta la vita, oggi si stima non duri più di cinque anni. Un lasso di tempo brevissimo, non sostenibile per la formazione di base, che resta sempre fondamentale, ma che per forza di cose è molto più lenta nell’adeguare i suoi contenuti a scenari produttivi che mutano rapidamente. Rispetto a questa veloce obsolescenza, assumono più importanza la formazione continua e quella on the job, perché riescono a focalizzarsi più tempestivamente sull’acquisizione e l’aggiornamento delle competenze indispensabili ad un’economia che ha cambiato passo. Le tecnologie digitali prefigurano una produzione intelligente “non più incentrata su un sapere organizzato per mestiere, ma su un sapere orientato invece su filiere”, che richiederà competenze tecniche, attitudinali e trasversali, e al tempo stesso stanno già anticipando forme inedite di mercato basate sul predire e orientare le scelte dei clienti.
Anche la recente inchiesta congiunturale della Cc-Ti ha messo in luce la mancanza in Ticino di manodopera qualificata. Un deficit che evidenzia una sfida per la nostra scuola e il sistema formativo che si può riassumere in due punti essenziali: un processo educativo che sin dalla scuola dell’obbligo incentivi l’auto-responsabilizzazione individuale, affinché ognuno sia consapevole che il suo futuro professionale dipenderà dalla capacità di acquisire sempre nuove competenze; più sostegno alle imprese, magari sgravandole da inutili carichi burocratici, con una miglior promozione dell’apprendistato. Proprio quest’ultimo non rappresenta infatti una scelta di serie B, ma offre invece sicure opportunità di lavoro e di carriera, e alle imprese i profili professionali di cui hanno bisogno.

Ritrovate la posizione di Cristina Maderni, Vice Presidente Cc-Ti, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti e della Federazione delle Associazioni di Fiduciarie del Cantone Ticino e candidata PLRT al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio, che si esprime sulla formazione e sulla necessità di personale specializzato

Associazioni di categoria e Cc-Ti: un dialogo vincente

Il 24 gennaio si è tenuto un evento interamente dedicato alle associazioni di categoria durante il quale sono state presentate le diverse attività della Cc-Ti. Un momento di scambio interessante volto ad incrementare ancora di più le collaborazioni esistenti.

In un seminario dedicato sono state presentate le attività che la Cc-Ti ha in serbo per il 2019, con uno speciale focus sulla vita associativa, toccando poi i diversi servizi e le novità in corso. La Cc-Ti sta sempre più orientando le proprie attività e la propria essenza verso la prossimità alle associazioni di categoria e alle aziende, con lo scopo di ottimizzare il dialogo tra economia e politica ed incrementare l’immagine dell’imprenditore nell’opinione pubblica. Sono state dunque esposte le opportunità di tessere nuove relazioni, con la messa in rete di contatti e servizi concreti ed efficienti per gli associati su tematiche di attualità e utili per lo sviluppo di progetti ed idee.

All’evento sono intervenuti Cristina Maderni, Vice Presidente Cc-Ti, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti e della Federazione delle Associazioni di Fiduciarie del Cantone Ticino – e candidata PLRT al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio –; Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti; Alberto Riva, Vice Direttore Cc-Ti; Michele Rossi, Delegato alle relazioni esterne Cc-Ti e candidato PPD al Consiglio di Stato; Cassia Casagrande, Responsabile Comunicazione ed eventi Cc-Ti; Cécile Chiodini Polloni,  Responsabile Formazione puntuale Cc-Ti; Roberto Klaus, Direttore SSIB e Valentina Rossi, Responsabile Servizio Export Cc-Ti.

In sala anche Gianluca Pagani, Responsabile Relazioni con le associazioni e Lisa Pantini, Responsabile Relazioni con i soci, per un’informazione ed una conoscenza mirata delle persone che quotidianamente sono in contatto con i soci.

Si è parlato degli elementi per incrementare e diffondere maggiormente la conoscenza delle diverse realtà associative nel Cantone, così come di alcuni temi prioritari per lo sviluppo del territorio, come la mobilità e la digitalizzazione.

Le associazioni di categoria: elemento chiave della prosperità svizzera

L’importanza delle associazioni professionali ed economiche per il tessuto sociale elvetico è di primaria importanza. Basti pensare che in Svizzera, esistono oltre 100’000 associazioni, di cui quasi la metà attive nel settore sportivo, mentre le altre operanti principalmente negli ambiti culturali, sociali ed economici.

Associazioni, ma anche cooperative e fondazioni sono forme giuridiche proprie alla tradizione svizzera. Da un lato, infatti, quest’ultime rappresentano la concretizzazione dei valori elvetici per ciò che concerne il conseguimento di certi obiettivi, rispettando la responsabilità individuale e l’indipendenza dallo Stato. Dall’altro queste persone giuridiche si inseriscono perfettamente nel nostro quadro legislativo, nel quale la libertà d’associazione garantita costituzionalmente (l’articolo 23 della Costituzione svizzera prevede proprio questa libertà).

Nella pluralità di voci e testimonianze che popolano il nostro fertile tessuto economico, la Cc-Ti, con le sue 43 associazioni affiliate, rappresenta un Ticino propositivo e composto da numerosi ambiti eccellenti. Il dialogo franco e costruttivo fra le parti è sempre stato una prerogativa e momenti aggregativi come quello tenutosi lo scorso 24 gennaio sono preziosi per rinsaldare legami già ottimi.

Conosci le diverse realtà affiliate alla Cc-Ti? Scoprile!

Presentati i risultati dell’Inchiesta congiunturale 2018/2019

L’inchiesta congiunturale 2018/2019 ha tracciato una radiografia dell’economia cantonale. L’andamento globale è risultato stabile e positivo in linea con le tendenze nazionali. Gli investimenti si confermano a buoni livelli e le prospettive per il 2019 sono di segno positivo, benché prevalga una certa prudenza data soprattutto dalle molte incertezze del contesto internazionale.

La presentazione dei dati alla stampa

Come ogni anno la Cc-Ti ha presentato i risultati dell’Inchiesta congiunturale 2018/2019. Lo ha fatto  in anteprima ai soci il 15 gennaio, durante un evento aperto unicamente a coloro che hanno partecipato all’inchiesta, e alla stampa il 16 gennaio. Si tratta di un importante analisi che disegna e anticipa i trend dell’economia cantonale per l’anno in corso. La stessa è stata condotta fra i soci della Cc-Ti, insieme alle Camere di commercio e dell’industria di Friborgo, Ginevra, Neuchâtel e Vaud nell’autunno 2018.

Un campione rappresentativo

Il campione di aziende è consolidato da un rilevamento che si svolge ormai da un decennio, per cui i risultati sono da considerarsi attendibili e, inoltre, sempre confermati da altre ricerche congiunturali condotte da istituti federali e cantonali.

Hanno partecipato all’inchiesta 277 imprese associate alla Cc-Ti, che impiegano in tutto 17’161 dipendenti. Si tratta di 81 aziende del settore industria-artigianato e di 196 del comparto commercio e servizi. 159 realtà aziendali operano sul mercato interno, mentre le altre 118 orientate sono invece all’export.

Una panoramica generale dei risultati

Anche in quest’edizione i dati sono stati interessanti e portano numerosi spunti di riflessione, non solo da un punto di vista macroeconomico, ma anche indagando nel dettaglio su alcuni aspetti più specifici.

L’andamento globale è risultato stabile e positivo per l’economia, in linea con i trend nazionali. Gli investimenti si confermano a buoni livelli e le prospettive per il 2019 sono di segno positivo, benché prevalga una certa prudenza data soprattutto dalle molte incertezze del contesto internazionale. Il 73% delle imprese valuta in maniera sostanzialmente favorevole l’andamento degli affari nello scorso anno (soddisfacente per il 47% delle aziende, buono per il 26%). In ambito industriale, in particolare quello legato all’export, emergono dati leggermente inferiori, anche se le differenze sono minime. Questo è conseguenza del contesto internazionale, in particolare dei conflitti commerciali su scala mondiale, delle incognite legate ai rapporti con l’Unione Europea (UE) e della delicata situazione di taluni paesi della stessa Unione Europea, che hanno inevitabilmente conseguenze per l’economia svizzera e ticinese.

Andamento degli affari e reclutamento del personale

Per ciò che concerne le previsioni sull’andamento degli affari a breve termine, cioè per i prossimi 6 mesi, il 45% delle aziende segnala aspettative soddisfacenti, mentre sono giudicate buone dal 28% delle aziende. Per il secondo semestre del 2019, le previsioni sono di un’evoluzione soddisfacente per il 46% delle aziende e buona per il 28%.

Si è poi indagato anche su altri aspetti specifici, quali il margine di autofinanziamento delle imprese, gli investimenti, le previsioni sull’occupazione, e le difficoltà del reclutamento delle aziende. Su quest’ultimo punto possiamo segnalare come da un punto di vista generale, il 73% delle aziende evidenzia di non avere difficoltà nel reclutamento di personale. Nel comparto industria/artigianato vi è invece qualche difficoltà maggiore, visto che la percentuale scende al 62% delle aziende, mentre nel comparto servizi/commercio ben 78% delle aziende dichiara di non avere difficoltà di reclutamento. Le misure a cui le aziende ricorrono per incrementare le competenze dei collaboratori e ovviare alle possibili difficoltà sul reclutamento sono rappresentate dalla necessità di incrementare l’orientamento professionale (46%) e dal miglioramento della formazione continua (40%).

L’inchiesta congiunturale per la Cc-Ti 

Ulteriori approfondimenti

Scopri altri spunti di riflessione con:

L’evento nei media

Quotidiani e TV

  • Aziende ticinesi in forma – CdT, 17.1.2019
  • Solidi, nonostante tutto – LaRegione, 17.1.2019
  • La richiesta: formare più manodopera specializzata – LaRegione, 17.1.2019
  • Crescita stabile in Ticino – Il Quotidiano, 16.1.2019
  • L’economia ticinese sta bene – Teleticino, 16.1.2019

Media online

Documentazione utile

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Relazioni e stimoli per crescere

Davanti a una quarantina di associati, provenienti da settori diversi, si è tenuto questa mattina, 14 gennaio, il primo appuntamento eventistico del 2019.

Si è parlato delle attività che abbiamo in serbo per il 2019, toccando poi i diversi servizi e le novità in corso. Sono intervenute Cassia Casagrande, Responsabile Comunicazione ed eventi Cc-Ti e Valentina Rossi, Responsabile del Servizio Export Cc-Ti. In sala altri collaboratori del team Cc-Ti, per un’informazione ed una conoscenza mirata delle persone che quotidianamente sono in contatto con i soci.

Prossimità efficiente

La Cc-Ti, quale associazione mantello dell’economia ticinese, rappresenta un tessuto imprenditoriale dinamico e ricettivo. Per questo sta sempre più orientando le proprie attività e la propria essenza verso la prossimità alle aziende. Con lo scopo di ottimizzare il dialogo tra economia e politica ed incrementare l’immagine dell’imprenditore nell’opinione pubblica, la Cc-Ti si dinamizza e crea opportunità di tessere nuove relazioni fra imprenditori, con la messa in rete di contatti e servizi concreti ed efficienti per gli associati su tematiche di attualità e utili per lo sviluppo di progetti ed idee. Grazie ad un dialogo concreto ed aperto, contatti quotidiani consulenze ad hoc, nella formula “informati, formati e in rete”, la Cc-Ti ha creato gli elementi per sviluppare una crescita sostenibile. Fedele alla sua missione di accompagnamento delle imprese con servizi orientati sulle loro reali necessità, la Cc-Ti continua dunque su questa strada.

Al passo con le trasformazioni tecnologiche

Negli ultimi anni, la Cc-Ti ha fatto della digitalizzazione – nel suo insieme -, una delle sue macro aree su cui creare approfondimenti diversi, appuntamenti dedicati e formazione specifica. Ma non solo: nella sua stessa struttura sono state implementate attività, servizi e processi che abbinano il progresso tecnologico alle competenze dei collaboratori, andando verso un’associazione mantello che eroga servizi, mettendo in primo piano le persone e le relazioni (punto focale per lo sviluppo di qualsiasi contatto propositivo). In questo modo è possibile raggiungere con messaggi innovativi e definiti differenti target mirati (soci, imprenditori, partner, istituzioni, opinione pubblica, ecc.), perseverando nel lavoro capillare iniziato nel 2018 di umanizzazione dell’imprenditoria e di messa in luce di realtà aziendali o settoriali interessanti.

Servizi tangibili per aziende in evoluzione

I differenti servizi puntuali (consulenze, eventi, missioni economiche, corsi di formazione) che la Cc-Ti eroga per i soci sono costantemente perfezionati e ricalibrati sulle esigenze dei soci. Grazie ai nostri strumenti di comunicazione (sito web, Newsletter diverse, Ticino Business, Dépliant attività, social media), ed alla presenza su media diversi (CdT, TicinoNews, Teleticino, La Regione, laregione.ch, Ticinonline, Ticino Libero e Libera TV), possiamo fornire informazioni specifiche aggiornate e di qualità. Questi assi collimano con la messa in rete delle aziende – scopo primario per un’evoluzione e la creazione di nuove sinergie – che avviene sia in modo tradizionale che virtuale.

Informazioni utili

I principali servizi della Cc-Ti

Contattateci direttamente, saremo lieti di potervi rispondere!

 

La Cc-Ti sempre al fianco delle aziende

Anche per il 2019 un fitto calendario d’iniziative, eventi, incontri formativi e informativi, con un occhio di riguardo alla messa in rete dei soci Cc-Ti. Scopriamo alcuni dettagli sui diversi programmi.

Digitalizzazione, internazionalizzazione delle imprese, sostenibilità e innovazione saranno i grandi temi su sui si concentrerà ancora l’attività della Cc-Ti nel  2019. Sono questi, infatti, assieme alla formazione, gli assi strategici decisivi per la crescita economica del Cantone.

La digitalizzazione con il convergere di più tecnologie è di per se stessa un moltiplicatore dell’innovazione di processo e di prodotto, è il fattore chiave da cui non possono prescindere l’internazionalizzazione delle aziende e la loro competitività sui mercati mondiali. Ma allo stesso tempo è un elemento determinante per implementare un concetto di sostenibilità in cui l’impresa è una presenza dinamica che valorizza l’ambiente e i contesti sociali in cui opera. Una risorsa notevole che, grazie all’analisi dei big data, permette inoltre una gestione più efficiente dei servizi collettivi così come della mobilità, pubblica e privata. Anche per questo
anno la Cc-Ti, fedele alla sua missione di accompagnamento delle imprese con servizi mirati sulle loro necessità, ha pianificato un denso calendario di eventi, incontri informativi, corsi di formazione e di networking business breakfast orientati su queste aree strategiche. Ecco, dunque, una panoramica dei
principali appuntamenti.

Per il 15 gennaio è prevista la presentazione dell’annuale inchiesta congiunturale della Cc-Ti, mentre il 21 marzo saranno resi noti i risultati dello studio BAK Economics 2019. Due incontri che forniranno un quadro completo dello stato di salute dell’economia ticinese. Per gli Eventi Paese – le tradizionali conferenze con indicazioni pratiche e informazioni utili sugli sbocchi commerciali all’estero – il primo appuntamento fissato per il 13 marzo, sarà dedicato al Canada, secondo partner commerciale della Svizzera nel continente americano, che alla fine del mese di aprile sarà anche meta di una missione economica della Cc-Ti. Il secondo Evento Paese, previsto il 13 maggio, sarà invece incentrato sul Giappone, si proseguirà poi nel secondo semestre dell’anno con la Germania e gli Emirati Arabi Uniti.

Quattro, invece, gli Eventi tematici in agenda: il 2 aprile la Giornata dell’export 2019, il 12 giugno il Check digitale, per valutare l’uso e l’efficacia delle tecnologie digitali nell’impresa, mentre nella seconda metà del 2019 si terranno altri due interessanti incontri sui nuovi modelli di business e sulla mobilità con le possibili soluzioni offerte dall’analisi dei big data per una gestione ottimale del traffico.

 

Altrettanto fitto il calendario dei corsi di aggiornamento e formazione specifica che toccherà i problemi più importanti dell’attività aziendale: comunicazione,
diritto del lavoro, export, finanza, organizzazione, questioni giuridiche, risorse umane e vendita. A questa intensa offerta formativa si affiancherà l’attività della Scuola Manageriale della Cc-Ti con percorsi di formazione di più lunga durata, anche essi finalizzati a soddisfare le esigenze concrete delle aziende.

 

Articolo apparso sul CdT del 7.1.2019

Nuovo corso della Scuola Manageriale Cc-Ti

Si amplia l’offerta della Scuola Manageriale con un corso dedicato alla logistica distributiva, in partenza nel marzo 2019.

I cambiamenti nei comportamenti e nel processo d’acquisto dei clienti, della tecnologia e delle normative statali obbligano gli operatori a rafforzare l’area economica legata alle attività di Supply Chain Management (SCM) e Logistica. Si tratta di un settore fondamentale per molte aziende. Infatti in esso spesso si determinano le innovazioni nel servizio alla clientela, l’ottimizzazione dei processi e la gestione dei costi.

È per questo motivo che la Cc-Ti, sempre alla ricerca di innovazioni da proporre alle aziende affiliate, tramite la sua Scuola Manageriale, ha voluto mettere l’accento sul tema e sull’ultimo miglio, ossia il trasferimento di merci da un hub logistico alla sua destinazione finale. 

L’aspetto unico e innovativo di questo progetto formativo di lunga durata consiste nell’analisi e nella ricerca di nuove applicazioni, opportunità e modelli di businessQuali nuovi prodotti, servizi e prestazioni possono essere aggiunti al momento della consegna tramite il contatto con il cliente finale?

Il corso si articola in 48 ore lezione, nelle quali si tratteranno questi temi:

  • Introduzione: definizioni, condivisione dei significati e situazione attuale
  • Definizione della filiera e approccio tecnico
  • Architettura di una rete distributiva: creazione, elaborazione di scenari e indicatori
  • Interazione tra web marketing, e-commerce e la consegna
  • L’innovazione e la sostenibilità anche sull’ultimo miglio
  • La consegna in tutto il mondo
  • Nuovi servizi sull’ultimo miglio: casi pratici
  • Lavoro finale di trasferimento e di ricerca di nuovi modelli di business: “… e nella mia azienda”
Le iscrizioni sono aperte, contattaci per maggiori informazioni!

Nuovi sbocchi commerciali grazie a LinkedIn

L’ultimo appuntamento con i Networking Business Breakfast (NBB) del 2018 si è tenuto il 17 dicembre negli Spazi Cc-Ti davanti ad una quarantina di soci. Grande interesse in sala per le opportunità che il social network professionale per eccellenza, LinkedIn, offre alle aziende, con spunti innovativi per ampliare la propria rete di contatti e fare nuovi affari.

La Cc-Ti sta dinamizzando e implementando sempre più l’economia digitale nelle proprie attività. Per questo ultimo NBB (diventato un appuntamento fisso mensile, consolidatosi nel corso del 2018 quale ritrovo per le aziende associate, che possono interagire e creare sinergie) ci si è concentrati su uno dei motori di networking più performanti al momento, ossia il social network professionale LinkedIn. Sono stati messi in luce la sua portata e le diverse possibilità che esso offre. Abbiamo toccato questo tema per trovare ancora maggiori slanci e intersezioni positive tra momenti di scambio online ed offline, come da nostra abitudine. Crediamo infatti che si debbano cogliere le potenzialità che l’era digitale e le trasformazioni tecnologiche portano, abbinandole però al contatto umano e diretto, che resta un punto cardine.

Cassia Casagrande, Responsabile Comunicazione e Eventi, Cc-Ti, ha aperto l’evento portando il saluto della Cc-Ti. Ha subito introdotto una grande novità appena lanciata, il Gruppo su LinkedIn “Soci Cc-Ti in rete“, in cui i soci della Cc-Ti possono interagire e creare relazioni di business. Il gruppo ha infatti lo scopo di sostenere tutti gli affiliati iscritti su LinkedIn ampliando la loro rete professionale, interagendo sia con altri soci che con i collaboratori Cc-Ti attraverso uno scambio diretto di informazioni.

Massimo Fiorani,  Certified Social Selling Trainer Execus – Linkedin, Sales Manager di Clublab Sagl, principale relatore nel NBB, ha poi presentato la piattaforma di LinkedIn: con 590 milioni di utenti (profili personali) e oltre 27 milioni di aziende iscritte, questo social network è attualmente l’unico in ambito B2B con un numero così rilevante di iscritti. In poco tempo è divenuto lo strumento numero 1° per le aziende che vogliono ampliare la loro rete di affari.

Qualche dato per capire il potenziale

Su LinkedIn si interagisce con persone e fra persone, attraverso un profilo personale. Le opportunità d’affari si possono sviluppare molto efficacemente e in modo rapido rispetto ad altri veicoli di contatto, andando direttamente a “colpire” la persona interessata (CEO, responsabili HR, sales manager, ecc.), senza passare dalla “porta di servizio”, usando una metafora. Vi si trovano infatti: oltre 7 milioni di profili di CEO; 46 milioni di profili di sales manager; quasi 8 milioni di profili di responsabili HR, ecc..

Massimo Fiorani ha esposto un excursus sui numeri di LinkedIn in Svizzera (in termini di funzioni rappresentate e settori nei quali sono attive le aziende) e verso i Paesi target per la Cc-Ti (Russia, Cina, Canada, Kazakistan), in ambito di internazionalizzazione. È infatti emerso quanto questo strumento sia efficace non solo  per le relazioni internazionali e per sviluppare potenziali contatti a livello di espansione del proprio network, ma quale vero e proprio strumento di social selling.

I vantaggi

Se la prassi aziendale era il contatto ai clienti attraverso le mailing list, facendo pubblicità e promozioni, da maggio del 2018 a livello europeo è stato introdotto il Regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR) – a cui la Cc-Ti ha dedicato un evento in aprile e numerosi articoli di approfondimento –  per cui le mailing list sono diventate problematiche per questioni di privacy. Oggi, LinkedIn è una piattaforma GDPR Compliance dove è possibile fare networking e condividere contenuti rispettando la privacy, anche in previsione della modifiche di leggi in Svizzera.
Attraverso strategie di social selling (ossia l’uso dei social da parte di venditori che usano queste tecnologie per incontrare i potenziali clienti), ben strutturate e pianificate, è possibile incrementare il proprio business. Come? Massimo Fiorani ha evidenziato 5 tappe per una valida strategia:

  1. essere presenti in maniera corretta e performante su LinkedIn
  2. “fare rumore”: approcciare e guadagnarsi la fiducia con azioni sul social network
  3. ascoltare: raccogliere e analizzare quanto fatto, valutando i risultati
  4. perseverare: essere costanti nell’attività
  5. colpire: con azioni ‘ad hoc’ catturare l’attenzione del potenziale cliente.

L’essere umano al centro

Questo social network permette di riposizionare la persona al centro delle relazioni e metterla in luce quale vantaggio competitivo per le aziende. Infatti sviluppando il profilo personale in modo efficace, si creano degli impulsi per nuovi contatti: si va verso una logica H2H, ossia ‘human to human’, sottolineando quanto il contatto personale sia dato dall’essere umano stesso.

Alla fine dell’evento, dopo le domande specifiche dei partecipanti, si è tenuto un conviviale momento di networking davanti ad un caffè. Un’altra occasione per un accrescimento della propria rete di contatti.

 

Sviluppi ulteriori del tema e novità

  • Grande novità: il gruppo specifico per la messa in rete dei soci su LinkedIn «Soci Cc-Ti in rete», pensato per la messa in rete dei nostri associati
  • Tra gennaio e febbraio 2019 la Cc-Ti terrà  due corsi di formazione puntuale sul tema: Intensive Linkedin, 30 gennaio e 15 febbraio 2019, 09.00-13.00 e Linkedin evolution ONE, 26 febbraio 2019, 09.00-13.00. A breve tutti i dettagli online sul nostro sito!