Specialista della gestione PMI: un corso fatto su misura per le nostre associazioni

Dialogo tra associazioni di categoria e Cc-Ti nell’ambito della formazione, una sinergia vincente

Lo specialista in gestione di PMI può assumere la conduzione operativa di tutti gli ambiti di una piccola azienda (PMI) dell’artigianato del suo settore professionale. Può anche essere occupato in qualità di quadro in un’azienda di media grandezza. Questa formazione professionale è un elemento fondamentale del sistema educativo, poiché è orientata alle esigenze del mercato del lavoro e della società, con modelli personalizzati, flessibili e innovativi. La formazione professionale anticipa le tendenze e si aggiorna offrendo contenuti moderni e indirizzati alle competenze e alle nuove tecnologie, che permettono di essere al passo coi tempi.
La Cc-Ti in collaborazione con l’IFCAM (Istituto Svizzero per la Formazione di Capi Azienda) coordina e organizza la formazione professionale e la formazione professionale continua nell’area della gestione aziendale con il suo corso principale “Specialista della gestione PMI”, con riconoscimento del certificato federale FIP (Formazione Imprenditori Professionali PMI Svizzera), che attesta la formazione e il Diploma con attestato federale.
In Ticino solo la Cc-Ti può offrire questo riconoscimento federale, proprio grazie alla collaborazione con l’IFCAM.

Il corso “Specialista della gestione PMI” è costituito da 7 moduli: Gestione d’impresa, Leadership, comunicazione, gestione del personale, Organizzazione, Contabilità, Marketing, pubbliche relazioni, rapporti con fornitori e la clientela, Diritto per la gestione d’impresa per le PMI, Modulo interdisciplinare.

Con questo corso si intende promuovere e migliorare l’immagine della singola categoria professionale, ampliando il bacino di utenza, in particolare aumentando il numero di addetti del ramo formati che intraprendono corsi di formazione continua. La Cc-Ti si prefigge sviluppare la consapevolezza ed il riconoscimento del livello qualitativo della formazione offerto presso i professionisti del settore.

Sull’onda di alcune iniziative degli ultimi mesi, numerose associazioni professionali ci hanno sollecitato ad organizzare corsi di gestione aziendale. Trattandosi prevalentemente di associazioni socie della Cc-Ti, vogliamo coinvolgere tutte le associazioni in merito ad una possibile collaborazione per corsi da tenere nei centri di formazione professionale ubicati Gordola e Canobbio.

Per poter procedere con proposte concrete sulle quali basare delle possibili collaborazioni, è necessario che Roberto Klaus e Gianluca Pagani, Responsabili per il contatto diretto con le associazioni di categoria affiliate, negli ormai quotidiani scambi con le varie associazioni, definiscano eventuali offerte sulla base di richieste formulate dalle associazioni stesse e poi ne gestiscano l’attuazione, di concerto con IFCAM. In questo modo si può verificare la fattibilità dell’operazione, nello specifico con un’assunzione di responsabilità maggiore verso le associazioni, che esternano le proprie aspettative e necessità, nonché un numero di partecipanti congruo, con un dialogo franco con la Cc-Ti. La visione che della Cc-Ti è orientata ai seguenti obiettivi: Crescita delle nostre aziende/Swissness nella conduzione aziendale/Sostenibilità quale strumento aziendale in un mercato libero.

Dialogo Cc-Ti – Associazioni professionali. Un esempio relativo alla formazione è nato con la FPCE – Formazione professionale continua nel ramo elettrico, per il quale la Cc-Ti ha strutturato proprio il corso “Specialista della gestione PMI”, in accordo con l’IFCAM, che partirà a Gordola nella primavera del 2018. Sulla foto, da sinistra: Roberto Klaus; Giorgio De Lorenzi, Presidente del Comitato FPCE e Gianluca Pagani

Invitiamo associazioni ed aziende a rivolgersi direttamente a nostri responsabili per i dettagli: Roberto Klaus,  e Gianluca Pagani.

Il Ticino all’Expo 2017 di Astana

Si è tenuta il 6 settembre 2017 l’apertura delle giornate ticinesi al Padiglione Svizzero di Expo 2017 Astana, in Kazakistan, che si chiuderanno l’8 settembre. Il progetto Green power from Southern Switzerland, prevede un programma volto a sottolineare l’importanza delle green energy per la nostra regione e sviluppare le relazioni tra Cc-Ti, LCTA, Città di Lugano, Ticino e il Kazakistan. Ciò è stato possibile grazie agli interventi e alle presentazioni di diverse aziende ticinesi attive a livello nazionale e internazionale nell’ambito delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e della sostenibilità.

In questo contesto, la Città di Lugano, la Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino (Cc-Ti) e la Lugano Commodity Trading Association (LCTA) hanno deciso di prendere parte ad Expo 2017 Astana coordinando l’organizzazione di alcune giornate dedicate al Ticino, con il supporto dell’Ambasciata svizzera in Kazakistan e il contributo del Cantone che, da parte sua, ha firmato lo scorso 11 agosto ad Astana un accordo di cooperazione con la regione di Almaty.

L’innovazione nell’energia

Il programma degli eventi è incentrato sul tema dell’innovazione nel settore dell’energia e alla tavola rotonda di avvio ha partecipato – oltre ai rappresentanti della Città, di CC-Ti, di LCTA e delle aziende ticinesi – il Segretario di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione Mauro Dell’Ambrogio, in rappresentanza della Confederazione.

“La presenza di Lugano è in linea con la strategia di internazionalizzazione della nostra piazza economica e della nostra Città. Nuove opportunità e nuovi contatti per creare valore in un ambito, quello dell’energia, dove le nostre aziende, ma anche i nostri istituti accademici, hanno parecchio da dire”, ha dichiarato il Sindaco di Lugano, Marco Borradori.

Marco Passalia, Vicedirettore della Cc-Ti ha rilevato: “Cinque realtà ticinesi attive nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica hanno partecipato a questa piattaforma internazionale che ha permesso di proiettare le competenze del piccolo Ticino a livello globale, facilitando così l’accesso a nuovi mercati”.

La delegazione a Expo 2017 al completo

Un mercato in espansione

Il Kazakistan non è una nuova meta per la Città di Lugano e la Camera di commercio. La Cc-TI, infatti, già nel 2015 ha organizzato una prima missione ad Almaty e Astana, seguita nel 2016 da un secondo viaggio con una folta delegazione ticinese. In questa occasione anche la Città di Lugano aveva segnato la propria presenza siglando un importante Memorandum di collaborazione con la Città di Almaty, con lo scopo di sviluppare le relazioni in ambito economico, turistico e commerciale.

Con l’accordo firmato il 21 gennaio 2016 in presenza del Primo Ministro kazako, Karim Massimov, la Confederazione Svizzera è stata una delle prime nazioni a confermare la sua partecipazione ad Expo 2017 Astana. L’esposizione internazionale settoriale, dal tema Future Energy, ha aperto i battenti ad Astana, capitale del Kazakistan, lo scorso 10 giugno e terminerà il 10 settembre prossimo. I Paesi ospiti, tramite i loro progetti, sono stati invitati a riflettere sul tema delle nuove fonti di energia, su sfide cruciali di interesse mondiale, come la riduzione delle emissioni di CO2, l’efficienza e l’approvvigionamento energetico. In totale, oltre 120 paesi e una decina di organizzazioni internazionali hanno aderito all’evento. Presenza Svizzera, l’organo federale responsabile della promozione dell’immagine della Svizzera all’estero, ha realizzato il padiglione svizzero Flower Power, con una mostra interattiva sul know-how e sulla forza innovativa della Svizzera negli ambiti dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili.

Un pomeriggio informativo sul valore dell’azienda

Vi proponiamo la testimonianza della Società Mastri Panettieri Pasticcieri Confettieri (SMPPC), attraverso le parole del suo Presidente, Massimo Turuani (già apparsa sul giornale settoriale dell’associazione «panissimo» del 23 giugno 2017), che spiega un nuovo progetto su cui la Cc-Ti si è chinata nel corso del 2017 a favore delle associazioni di categoria ad esse affiliate. Il valore dell’azienda e la sua valutazione è un tema che interessa settorialmente (e non) molti comparti economici, con cui le ditte ticinesi sono confrontate.

 

Da sinistra: Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti; Massimo Turuani, Presidente SMPPC e Claudio Cereghetti,
Direttore AWB AG – Allgemeine Wirtschaftsprüfung und Beratung AG, Lugano

Uno studio sul valore delle aziende

Interessante la partecipazione che ha accompagnato l’incontro tra la Cc-Ti e i soci della Società Mastri Panettieri Pasticcieri Confettieri lo scorso 8 giugno. Da diverso tempo a questa parte la SMPPC voleva organizzare una giornata che potesse fungere da riferimento economico per tutte quelle aziende che hanno nel loro prossimo futuro l’eventualità di una vendita o comunque di un passaggio di consegne. Logico quindi mettere per la prima volta sul tavolo, in maniera chiara e semplice, quelli che sono i parametri di calcolo e di discussione più importanti per far si che questo possa avvenire nel migliore dei modi.

Problemi: i costi

Tanto per cambiare i più pesanti restano sempre quelli del personale. Le materie prime occupano una percentuale di costo che rientra in una logica comune a molte altre professioni. Invece per quanto riguarda la mano d’opera il sentore di maggior preoccupazione resta il fatto che si è abbastanza al di sotto di cifra d’affari che viene sviluppata dalla mano d’opera impiegata.

Possibili misure

L’ottima conduzione del corso da parte di Claudio Cereghetti della AWB AG di Lugano ha permesso di focalizzare alcune contromisure da prendere in questi contesti. Diventa indispensabile riuscire a eliminare alcuni rami secchi che per molto tempo non si è mai avuto il coraggio di affrontare. Al giorno d’oggi non ci si può più permettere di continuare a subire situazioni non vantaggiose unicamente per il fatto di garantire un determinato servizio che, se ben analizzato e calcolato, non porta a quei profitti assolutamente indispensabili per il buon andamento dell’azienda.

Si tratta di una tematica comune a molte aziende di differenti settori economici. La Cc-Ti si conferma sul pezzo.

Partecipazione

Gli intervenuti si sono dimostrati molto attenti e comunicativi. Parecchie sono state le domande formulate man mano che il corso procedeva. Tutti stanno capendo che se non si prende il toro per le corna è molto facile trovarsi spiazzati. Quasi sempre quando questo avviene, ci si rende conto che si è perso troppo tempo e che i buoi rischiano di trovarsi irrimediabilmente fuori dalla stalla.

Un progetto da attivare

È questo il primo pensiero che ha toccato la Cc-Ti, soprattutto verso altre categorie professionali. Il fatto di esserci arrivati per primi a proporre un corso del genere incentrato sul valore d’azienda ha suscitato parecchio entusiasmo per una proficua forma di lungimiranza. È infatti questo un problema molto presente anche in altre professioni. A maggior ragione per il fatto che nei prossimi anni è prevista una massiccia forma di successione in molte aziende. Ci si vuole quindi far trovar pronti al momento che il problema si presenterà. Un ringraziamento particolare alla Cc-Ti che ha collaborato in tutti i sensi per la positiva riuscita.

Per maggiori informazioni in merito è possibile contattare
Roberto Klaus, Direttore SSIB, klaus@cc-ti.ch

Presenza ticinese a Expo Astana 2017

Un’ottima occasione di visibilità per le aziende nel campo dell’efficienza energetica

Dal 10 giugno 2017 al 10 settembre 2017 Astana (capitale del Kazakistan) ospiterà l’esposizione internazionale EXPO 2017, dal tema “Future Energy”. La tematica scelta riflette la grande importanza che il Kazakistan dà a temi globali di rilievo come l’approccio all’ambiente, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica.

L’obiettivo principale dell’evento è interpellare la responsabilità delle persone, promuovere una discussione e sviluppare conoscenze che consentano alla gente di pianificare e controllare il consumo energetico sul nostro pianeta e ridurre al minimo i danni all’ambiente. In totale, è prevista la partecipazione di 100 paesi e oltre 10 organizzazioni internazionali.

La Confederazione Svizzera sarà presente ad EXPO 2017 con un padiglione curato da Presenza Svizzera. La Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino (Cc-Ti) e la Lugano Commodity Trading Association (LCTA), per le quali il Kazakistan costituisce un mercato prioritario, stanno coordinando una “Presenza Ticinese” al Padiglione Svizzero dal 6 all’8 settembre 2017, in cooperazione con il Cantone e la Città di Lugano. Lo scopo del progetto è lo sviluppo delle relazioni tra Cantone, Cc-Ti, LCTA, Città di Lugano e il Kazakistan, questo grazie agli interventi e alle presentazioni di varie aziende ticinesi attive a livello nazionale ed internazionale sui temi legati al fil-rouge dell’Expo.

Al progetto sono invitate a partecipare le aziende attive nel settore dell’energia rinnovabile e affini (efficienza energetica, clean technology,…). Le aziende partecipanti beneficeranno di visibilità a livello internazionale per agganciare nuovi potenziali contatti (clienti, agenti, ecc.) in Asia centrale ed in particolar modo in Kazakistan e avranno la possibilità di sfruttare la rete di contatti che Cc-Ti, LCTA e Città di Lugano hanno costruito negli ultimi anni. Chi fosse interessato a ricevere ulteriori informazioni può rivolgersi ai contatti indicati a lato.

Marco Passalia, vice direttore e responsabile servizio export Cc-Ti
Monica Zurfluh, responsabile S-GE per la Svizzera italiana

Interessati a partecipare?
Per maggiori informazioni contattare Chiara Crivelli, Head of International Desk, Cc-Ti

Stati Uniti: importante mercato per le aziende elvetiche

Molti gli interventi di spicco alla conferenza dedicata agli Stati Uniti organizzata mercoledì 7 giugno dalla Cc-Ti in collaborazione con S-GE e il supporto degli sponsor Export (Cippà Trasporti, CRIF, Credit Suisse e Euler Hermes).

Durante la conferenza sono state evidenziate le relazioni tra la Svizzera e gli Stati Uniti: gli interventi si sono focalizzati sugli aspetti commerciali, sulle possibilità di espandere il proprio business sul territorio americano, sull’attrattività del mercato statunitense come investimento, senza tralasciare le raccomandazioni e testimonianze di chi ha già avuto modo di investire in questa nazione.

L’incontro ha avuto inizio con l’intervento di Toby Wolf, Economic and Commercial Officer, dell’ambasciata americana a Berna, introdotto da Marco Passalia, vice direttore e responsabile del Servizio Export della Cc-Ti che ha magistralmente condotto la conferenza. Toby Wolf ha analizzato i rapporti tra Svizzera e Stati Uniti, mettendo in evidenza gli ideali in comune e facendo luce sulla situazione economica e commerciale tra i due Paesi. In seguito è intervenuto il suo collega, Sandor Galambos, di SelectUSA, specialista degli investimenti negli Stati Uniti, il quale ha esposto i principali settori d’investimento, come ad esempio quello finanziario o dell’industria delle macchine. Galambos ha inoltre presentato i principali fattori per i quali un’azienda sceglie di investire nel mercato a stelle e strisce: primo su tutti le dimensioni dello stesso, le condizioni per chi desidera fare business, l’innovazione e le risorse presenti.

Per dare una panoramica sulla situazione macroeconomica statunitense è poi intervenuto Damian Künzi, Vice presidente del Global Macro Analysis di Credit Suisse, affermando che quella che gli Stati Uniti sta vivendo è la seconda espansione più lunga degli ultimi 50 anni. Künzi ha anche esposto i rischi della politica statunitense attuale, sui quali però ha voluto assicurare i presenti.

 

Condizioni quadro favorevoli per le aziende elvetiche

Tra i relatori, anche il Trade Commissioner di S-GE, Damian Fechlin, che ha promosso l’esportazione dei prodotti svizzeri negli Stati Uniti illustrando le varie opportunità del mercato. Con il supporto degli Swiss Business Hub presenti sul territorio americano, le aziende elvetiche hanno un punto d’appoggio professionale e competente per trovare partner a stelle e strisce. Promuovere gli States come luogo ideale per gli investimenti nel mondo degli affari, è stato anche il punto centrale della presentazione di Antje Abshoff, che, tuttavia si è focalizzata sulla Georgia, in quanto Managing Director of the State of Georgia Europe office di Monaco. Infatti, nello Stato americano sono già presenti numerose aziende elvetiche che hanno sviluppato con successo il proprio business grazie anche alle condizioni quadro favorevoli.

Rischi finanziari e logistici

Emanuele Mastrogiacomo, Senior Risk Underwriter di Euler Hermes è poi intervenuto sottolineando l’alto livello di rating dei crediti concessi negli USA, nonostante ci siano stati alcuni settori che, nell’ultimo anno, hanno fatturato debiti piuttosto allarmanti. È bene quindi sempre proteggersi dalle insidie dei mercati.

La ditta di spedizioni Cippà Trasporti, con gli interventi di Gaetano Loprieno e Angelo Betto, ha mostrato le tendenze del momento del commercio negli Stati Uniti, considerando le prospettive per il futuro e fornendo consigli su come e dove scambiare merci, senza tralasciare raccomandazioni logistiche.

 

 

L’esperienza diretta sul campo

Fiore all’occhiello degli eventi export della Cc-Ti, è stata la testimonianza aziendale fornita da Paul Zumbühl, CEO di Interroll, azienda che ha già avviato con successo il proprio business sul territorio americano. Secondo l’esperienza di Zumbühl, per potersi affacciare sul mercato statunitense è bene conoscere lo stile a stelle e strisce del mondo degli affari ed è necessario fare molta attenzione al sistema legale statunitense, molto diverso da quello europeo.

Per concludere l’evento, grazie a Philipp Pianezzi, esperto in materia di TI Traduce, vi è stato uno scambio informativo sugli usi e costumi degli Stati Uniti, in cui si è spiegato come è bene comportarsi quando si fanno affari con gli americani. Spunti interessanti, che chi ha intenzione di investire negli USA, metterà sicuramente in pratica.

 

 


Sponsor export

Le presentazioni

Toby Wolf, Economic and Commercial Officer, U.S. Embassy Bern Sandor Galambos, SelectUSA Investment Specialist, U.S. Embassy Bern
U.S.-Swiss Relations and SelectUSA
Economic Outlook
Damian Künzi, vicepresident Global Macro Analysis, Credit Suisse
USA: a country of opportunities
Damian Felchlin, Trade Commissioner, Swiss Business Hub USA
Georgia – Opportunities for Swiss Companies
Antje Abshoff, Managing Director of the State of Georgia Europe office, Munich
Credit Risk Management
Emanuele Mastrogiacomo, Senior Risk Underwriter, Euler Hermes
Quale logistica per gli USA?
Angelo Betto, direttore operativo e Gaetano Loprieno, resp. ufficio commerciale, Cippà Trasporti SA
Testimonianza aziendale
Interroll, Paul Zumbühl, CEO
“Business etiquette: scambio informativo con un esperto di TI Traduce sugli usi & costumi degli Stati Uniti”

 

Tre puntate televisive ZOOM dedicate agli eventi Cc-Ti

Nell’anno del suo centenario, la Cc-Ti ha voluto focalizzare la sua attenzione su alcune tematiche oggigiorno di massima importanza per l’economia ticinese: l’internazionalizzazione, la digitalizzazione e la responsabilità sociale d’impresa. Questi grandi temi sono stati declinati nel corso dei mesi sotto forma di articoli di approfondimento sia sulla nostra rivista TicinoBusiness e i media ticinesi, sia sul nostro stesso sito internet nonché con eventi informativi che hanno riscosso un ottimo successo di pubblico.

Grazie alla collaborazione con Teleticino, vi riproponiamo le puntate della trasmissione “ZOOM” dedicate ai tre eventi principali svoltisi negli scorsi mesi: “La Giornata dell’Export”, “L’economia del futuro è digitale” e “Responsabilità sociale d’impresa e strategia aziendale”. Brevi approfondimenti televisivi che mettono in luce i vari aspetti delle tematiche affrontate grazie alle interviste e ai commenti dei relatori. Buona visione!

Responsabilità sociale d’impresa e strategia aziendale

La responsabilità sociale delle imprese è un concetto ampio che integra anche aspetti economici ed ambientali. Tre rappresentanti rispettivamente dei settori fashion, alimentare e dell’analisi ambientale hanno esposto le loro strategie per mantenere un equilibrio tra tali esigenze. E questo sforzo funge anche da incentivo per l’innovazione.

L’economia del futuro è digitale

Negli anni Ottanta il parlamento nazionale discusse dell’introduzione di una tassa contro la diffusione dei computer. Oggi la digitalizzazione migliora molti prodotti e servizi, crea delle nuove attività malgrado le incertezze nel mondo del lavoro – e può persino salvare delle vite umane. Di questo e di molto altro ancora se ne è parlato durante l’evento organizzato da Cc-Ti e Swisscom il 26.04.2017

La giornata dell’export

Come evolveranno i rapporti tra la Svizzera e l’Unione Europea dopo la legge d’applicazione del 9 febbraio? L’Europa ha ancora un futuro? A queste e altre domande ha provato a rispondere l’ambasciatore UE in Svizzera Michael Matthiessen, ospite d’onore al Principe Leopoldo di Lugano in occasione della Giornata dell’export della Camera di Commercio del Canton Ticino.

Il Regno Unito si avvicina alla Svizzera

Una conferenza molto interessante quella svoltasi giovedì 11 maggio all’Hotel Parco Paradiso dedicata al Regno Unito, organizzata dalla Cc-Ti in collaborazione con S-GE e il supporto degli sponsor Export (Cippà Trasporti, CRIF, Credit Suisse e Euler Hermes).

Durante gli interventi è emerso come il referendum sull’uscita della Gran Bretagna dall’UE nel giugno 2016 non ha causato – come si poteva pensare – una scossa economica in questo Paese. Ha suscitato invece un certo interesse per l’economia svizzera. Emergono quindi anche delle chances per le esportazioni elvetiche mentre rimane un po’ più di prudenza per il settore finanziario.

L’evento dedicato al Regno Unito ha attirato numerose aziende che hanno seguito con interesse gli interventi dei vari relatori. Nella foto Marco Passalia, Marco Arrighini, Damian Künzi, Geraldine Mortby, Haig Simonian, Peter Steimle e Monica Zurfluh al Parco Paradiso.

Dopo i saluti introduttivi di Marco Passalia, vice direttore e responsabile del Servizio Export della Cc-Ti, è intervenuto Damian Künzi, Vicepresident Global Macro Analysis di Credit Suisse che ha sottolineato come contro le previsioni pessimiste di tanti media, l’economia britannica ha dimostrato la sua forza di resistenza. Rimane comunque una certa incertezza dovuta al rallentamento della crescita, all’aumento dell’inflazione – seppur minore del previsto – ma, come detto da Künzi, si mangia comunque «meno Toblerone per lo stesso prezzo».

In seguito sono intervenute Geraldine Mortby, Deputy Head and Head of Export dello Swiss Business Hub UK & Ireland e Nadja Kolb, consulente S-GE per questi Paesi, che hanno evidenziato come le relazioni commerciali dovrebbero rimanere stabili e invariate almeno fino al mese di aprile 2019.

Opportunità importanti per le aziende elvetiche

Secondo le consulenti di S-GE, i settori più importanti del commercio tra la Svizzera e la Gran Bretagna manterranno la loro posizione privilegiata. Vi saranno anche in futuro delle opportunità interessanti per le aziende elvetiche: ben venga tutto quello che viene concepito e elaborato in Svizzera, per esempio il cioccolato, ma anche prodotti nell’ambito dell’automatizzazione o della nanotecnologia che sono molto importanti per il Regno Unito. Lo stesso vale per prodotti innovativi nel settore assicurativo che concernono applicazioni smartphone o nel contesto della blockchain.

Sempre assicurarsi contro i rischi

Marco Arrighini, Key Account Manager di Euler Hermes, ha in seguito sottolineato ai numerosi partecipanti che, malgrado queste opportunità ed il fatto che il mercato britannico sia uno dei più affidabili, ci sono delle incertezze riguardo il consumo privato, gli investimenti e l’esportazione. A questi si aggiunge la possibilità della volatilità a lungo termine ed anche del numero crescente delle insolvenze.

Due Paesi partner, ma anche rivali

Al termine di questi interventi, è poi seguita un’interessante discussione tra Peter Steimle, Chairman of the Ticino Chapter, della British Swiss Chamber of Commerce e Haig Simonian, Freelance journalist and formerly on the staff of the FT and Economist. Steimle ha innanzitutto evidenziato come la Gran Bretagna è il secondo più grande esportatore europeo. Il Regno Unito ha inoltre un accesso facilitato ai 53 Paesi del Commonwealth e quindi a un mercato con due miliardi di persone. Haig Simonian ha poi constatato come la curiosità nel Regno Unito per la Svizzera è aumentata considerevolmente. Il nostro Paese gode infatti di un forte sviluppo tecnologico e vanta delle relazioni più o meno stabili con l’UE.

Dalla discussione è emerso come vi siano diversi aspetti in comune tra i due Paesi, ma anche delle differenze e persino una concorrenza evidente: entrambe le nazioni dispongono di una forte piazza finanziaria, ma per il Regno Unito il segreto bancario non ha un significato così attuale. “In merito a questo punto la Svizzera deve essere molto attenta” ha affermato Simonian.

Buone maniere britanniche

Al termine dell’evento, grazie al supporto di Ti Traduce, vi è stato anche un momento di approfondimento dedicato al “Business etiquette”.  Nigel Casey ha presentato alcuni buoni consigli di comunicazione e di comportamento per chi desidera approcciarsi alla realtà professionale britannica. Suggerimenti interessanti da mettere sicuramente in pratica.

Tech for Insurance – What’s next for the insurance industry in Switzerland and the UK?

Sponsor export

Le presentazioni

Economic outlook
Damian Künzi, vicepresident Global Macro Analysis, Credit Suisse
Business opportunities for Swiss companies
Geraldine Mortby, Deputy Head and Head of Export, Swiss Business Hub UK & Ireland
Credit risk management
Marco Arrighini, Key Account Manager, Euler Hermes
Business Etiquette
Nigel Casey, Digital Professionals Academy

Incontri e scambi proficui in Iran per la Cc-Ti e la LCTA

Dal 29 aprile al 3 maggio 2017 una numerosa delegazione ticinese (25 persone) ha partecipato alla prima missione in Iran organizzata dalla Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino (Cc-Ti) e dalla Lugano Commodity Trading Association (LCTA), in stretta collaborazione con Switzerland Global Enterprise (S-GE).

Marco Passalia, Vice direttore della Cc-Ti e General Secretary della LCTA con Pedram Soltani, Vicepresidente della Camera di commercio iraniana (Iran Chamber of Commerce, Industries, Mines and Agriculture)

Ad accompagnare i rappresentanti delle aziende, Michele Rossi e Marco Passalia per la Cc-Ti/LCTA e Monica Zurfluh per S-GE che hanno coordinato il programma e assistito le aziende ticinesi nei vari colloqui avuti in loco con interlocutori iraniani.  I partecipanti, rappresentanti di diversi settori (bancario, fiduciario, commodity trading, energia, automotive, costruzioni,…), hanno infatti seguito un intenso programma, il cui scopo era quello, da un lato, di offrire alle aziende una panoramica conoscitiva del mercato iraniano tramite dei seminari e degli incontri istituzionali, e, al medesimo tempo, di fornire dei contatti concreti con potenziali partner tramite l’organizzazione di incontri B2B.

Oltre ai contatti con le aziende locali, la delegazione ticinese ha incontrato il Chargé d’affaires a.i. dell’Ambasciata Svizzera, Stéphane Rey, che ha fornito un briefing estremamente dettagliato sulla situazione attuale in Iran. Inoltre Marco Passalia, Vicedirettore della Cc-Ti, ha avuto modo di discutere direttamente con Pedram Soltani, Vicepresidente della Camera di commercio iraniana (Iran Chamber of Commerce, Industries, Mines and Agriculture), sottolineando l’importanza del progresso delle relazioni economiche tra Svizzera e Iran e individuando alcuni settori in cui vi è un grande potenziale per lo sviluppo di sinergie, soprattutto nel settore della farmaceutica e delle cosiddette “life sciences”, nel commercio di materie prime e nella moda.

I partecipanti hanno avuto modo, inoltre, di prendere parte alla conferenza organizzata dalla Cc-Ti e dalla LCTA, in stretta collaborazione con la Camera di commercio Iran-Svizzera, intitolata “Key business sectors in Switzerland”. Davanti ad un selezionato pubblico di potenziali partner sono stati presentati i principali settori dell’economia ticinese tramite quattro panel (“Swiss Energy Technologies” / “Swiss Life Sciences” / “Swiss Technologies in the automotive sector” e “Swiss commodity trading”) in cui sono intervenute alcune aziende della delegazione, vere punte di diamante della nostra economia. Si è trattato quindi di un momento chiave del programma in cui le imprese svizzere hanno avuto un’ulteriore occasione di farsi conoscere e di allargare la propria rete di contatti locali.

Gli incontri e gli scambi avuti durante questa visita sono stati molto proficui e il grande numero di partecipanti alla missione va a dimostrare il notevole interesse per l’Iran, Paese che attualmente attira indubbiamente molto. Il successo della missione conferma la pertinenza del lavoro della Cc-Ti e della LCTA sul mercato iraniano. I prossimi passi dipendono ovviamente dagli sviluppi politici in Iran e a livello internazionale, che la Cc-Ti sta monitorando attivamente.

Cc-Ti e LCTA continueranno anche in futuro a creare queste ottime occasioni per conoscere e sviluppare contatti con mercati esteri. Attualmente ricordiamo che i Paesi prioritari per le nostre attività sono: Russia e paesi CSI (Ucraina, Kazakistan) e Iran.

Per maggiori informazioni sulle missioni economiche, contattare Chiara Crivelli, Head of International Desk.

Resoconto dell’evento “Responsabilità sociale d’impresa e strategia aziendale”

La responsabilità sociale delle imprese è un concetto ampio che integra anche aspetti economici ed ambientali. Tre rappresentanti rispettivamente dei settori fashion, alimentare e dell’analisi ambientale hanno esposto le loro strategie per mantenere un equilibrio tra tali esigenze. E questo sforzo funge anche da incentivo per l’innovazione.

 

 

Per Hugo Boss Ticino SA, azienda attiva nel settore fashion, la sostenibilità implica sia responsabilità sociale sia quella ambientale, ha spiegato Heinz Zeller, Head of Sustainability and Logistics dell’azienda tedesca con una sede svizzera a Coldrerio. Hugo Boss offre lavoro a circa 14‘000 impiegati in tutto il mondo, di cui 380 in Ticino. In merito ai collaboratori e al loro profilo Heinz Zeller constata un aumento rimarchevole della necessità di avere dipendenti che abbiano un profilo da creativi, da tecnici e di gestione, mentre stanno diminuendo coloro che lavorano nella produzione stessa. Questa negli ultimi dieci anni si è delocalizzata sempre di più dalla Germania, Zurigo e il Ticino verso l’Oriente ed il Sudamerica.

Impedire lo sfruttamento del lavoro

Ma proprio nell’Oriente asiatico vengono riscontrate incertezze legali che concernono il personale da diversi punti di vista. Soprattutto nell’ambito dello sportswear si constatava, soprattutto negli anni 80 e 90, per esempio lavoro minorile o forzato. Sono nate quindi delle iniziative sociali dove partecipa anche Hugo Boss, con lo scopo di impedire lo sfruttamento del lavoro.
Ma quella appena citata non è l’unica incognita nella produzione in certe nazioni: in Bangladesh per esempio mancavano delle precauzioni contro possibili incendi nelle fabbriche o delle misure per proteggere la salute dei lavoratori (precauzioni che ora esistono grazie ad esempio al “Bangladesh Accord”). Quindi Hugo Boss e altre aziende del comparto della moda hanno preso delle precauzioni a riguardo.
Ma non solo misure a tutela dei collaboratori , anche i „fiumi colorati“ danno nell’occhio: insieme ad altre aziende ed organizzazioni ambientali sono stati creati dei programmi per evitare che i prodotti chimici portassero ad un inquinamento delle acque.

Tutti gli aspetti menzionati incidono molto anche nell’ambito dell‘innovazione. Infatti la coscienza verso la sostenibilità è in forte crescita anche nel grande pubblico, è quindi importante anticipare le tendenze e le necessità generali, anche per (ma non solo) suscitare dell’interesse in nuovi potenziali clienti.

Questo risulta essere uno stimolo per l’azienda e per il suo impegno a riguardo dell‘innovazione aziendale. E così la sostenibilità si posiziona al centro della strategia dell‘azienda, trovando un buon equilibrio fra le richieste economiche, sociali ed ambientali.

Usare treni per un beneficio economico ed ambientale

L’aspetto della protezione ambientale incide anche per le aziende che hanno solo indirettamente a che fare con il trasporto delle merci. Hugo Boss, come altre ditte del settore, dipendono molto dalla logistica e la possono influenzare in modo decisivo. La filosofia applicata è quella di avere un impatto minimo a seconda della necessità e del tempo disponibile: secondo questa formula è quindi meglio usare il treno in certe circostanze piuttosto che grandi navi, con un minor impatto sul tempo, sui costi e sull’ambiente.
Senza dimenticare la digitalizzazione: grazie al design tridimensionale offerto dai più avanzati programmi compiuterizzati si possono oggigiorno creare nuove collezioni senza dover attivare l’intera catena di produzione fisica, la quale richiede tempo e risorse.

Anche nel settore alimentare la tutela dell’ambiente porta a generare delle innovazioni proficue, senza dimenticare la tutela degli animali. Già da decenni sono stati riconosciuti in loro favore dei diritti fondamentali, incluso il divieto di mutilazione per la tutela del loro benessere, ha ribadito Glauco Martinetti, CEO di Rapelli. Inoltre il trasporto degli animali è rigorosamente regolato: il viaggio dalla stalla fino al macello deve durare un massimo di 6 ore, mentre nell’UE questo limite viene allargato a 24 ore.

La riduzione del biossido di carbonio

Una delle grandi sfide per Rapelli è stata la riduzione del biossido di carbonio (anidride carbonica). La fabbrica di salumi è un importante consumatore di energia, ma con volontà ed organizzazione è già riuscita a diminuire la produzione di biossido da 3100 tonnellate nell’anno 2010 alle attuali 1700 tonnellate. Queste dovrebbero essere ridotte ulteriormente nel 2019 di 150 tonnelate. E in quanto al consumo di elettricità l’azienda ha raggiunto sinora una riduzione del 13 percento. Come è stato possibile ciò? Tramite delle misure piuttosto semplici, ha spiegato Glauco Martinetti, come l’ottimizzazione dei parametri d’esercizio a riguardo della climatizzazione, il riscaldamento e l’impianto frigorifero, la coibentazione delle tubature e la ventilazione. A questo si è aggiunto il cambiamento della fonte di approvigionamento energetica, dall’olio combustibile al gas naturale. Una fase successiva prevede l’inserimento di una pompa di calore termica.

Ma non solo energia, anche gli imballaggi plastici sono finiti sotto la lente di Rapelli, infatti anche la loro produzione implica un accumulo di biossido di carbonio. Per questo l’azienda si è impegnata a ridurre lo spessore degli imballaggi senza alterare la loro impermeabilità e ciò ha portato ad una rimarchevole diminuzione del 36% del materiale ovvero circa 90 tonnellate all’anno. Un importante investimento in un nuovo centro di commissionamento ha permesso di filializzare in modo migliorativo i prodotti, con una diminuzione del 24% del volume della merce che deve essere trasportata. Con un risparmio sia ambientale che economico per l’azienda.

Comunicare vuol dire semplificare

Infine ci vuole un’adeguata comunicazione di tutto quello che concerne la sostenibilità. Questo è un ambito dove si è confrontati con molti dati scientifici e una complessità tematica tale che i non addetti ai lavori possono avere difficoltà a comprendere appieno il tema. E se non si comprende, non ci si confronta davvero con un approfondimento del tema della sostenibilità. Bisogna quindi semplificare, ha affermato Simone Pedrazzini responsabile Ticino per l’azienda Quantis, la quale si occupa dell’attestazione scientifica come pure della comunicazione di aspetti legati alla sostenibilità.

Per raggiungere questo scopo Simone Pedrazzini ha proposto un metodo composto da tre passi. Il primo implica l’introduzione della tematica e la presentazione degli obbiettivi nell’ambito della sostenibilità. Facendo il secondo passo, quello della prova, si raffigurano le cause e soprattutto i fatti corrispondenti, in questo passo si fa ricorso molto spesso all’uso di grafici. Infine ci vuole il posizionamento: le spiegazioni devono essere adattate o personalizzate secondo il gruppo target. Inoltre vale la pena considerare l’installazione di un sito web web interattivo, il quale può portare un grande risparmio per quanto attiene il consumo di carta e l’impatto ecologico della sua produzione.

Ma la cosa più importante è verificare nel contesto della reale crescita economica e della propria produzione qual è la riduzione effettiva a riguardo del biossido di carbonico, ha affermato Simone Pedrazzini.

Sintonia tra esigenze economiche ed ambientali

Le considerazioni conclusive sono state svolte dal direttore della Cc-Ti Luca Albertoni. Secondo Albertoni dobbiamo essere attenti alla tematica della sostenibilità e responsabilità delle imprese. Questa è però un concetto ampio che non integra soltanto aspetti sociali ed ambientali: non va dimenticato che il compito primario delle aziende è di occuparsi della sostenibilità economica, ovvero quello di far prosperare le loro attività, generando posti di lavoro, contribuendo al gettito fiscale e creando ricchezza per il paese. Si tratta di creare una sintonia tra le esigenze economiche e quelle ambientali e sociali.

Resoconto dell’evento “L’economia del futuro è digitale”

Negli anni Ottanta il parlamento nazionale discusse dell’introduzione di una tassa contro la diffusione dei computer. Oggi la digitalizzazione migliora molti prodotti e servizi, crea delle nuove attività malgrado le incertezze nel mondo del lavoro – e può persino salvare delle vite umane.  Di questo e di molto altro ancora se ne è parlato durante l’evento organizzato da Cc-Ti e Swisscom il 26.04.2017.

 

 

L’economia del futuro è digitale: questa convinzione è condivisa da imprenditori e lavoratori. E proprio con questo titolo la Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino ha organizzato un evento presso la Scuola Arti e Mestieri (SAM) di Bellinzona, per mostrare quali sono gli sviluppi già avvenuti sul territorio ticinese a riguardo del tema. Secondo il Direttore della Cc-Ti Luca Albertoni si è voluto dare un segnale di incoraggiamento verso il cambiamento digitale.

A che punto siamo? Agli occhi del Direttore Albertoni il Ticino si posiziona nella media svizzera e vi è un approccio prevalentemente positivo. E non è certamente nell’interesse dell’economia mettere in un angolo i lavoratori più “deboli” e veder emergere un disagio sociale, ha ribadito Albertoni. Perciò sia le aziende sia i singoli collaboratori devono affrontare la seconda grande sfida connessa a quella digitale, ovvero quella della formazione.

Reagire sempre più in fretta

In occasione dell’evento della Cc-Ti alcune imprese hanno presentato le loro attività a riguardo del cambiamento digitale. Lo sviluppo diventa sempre più veloce quindi le aziende devono reagire sempre più rapidamente, ha constatato Carlo Secchi, Head of Sales Ticino & Engadina di Swisscom. Per raggiungere un milione di clienti nel settore della telefonia ci sono voluti 79 anni, Facebook invece ha acquisito lo stesso numero di clienti in due anni mentre Snapchat viene usato sin dalla sua fondazione nel 2011 da 158 milioni di persone. E davanti a noi si staglia l’era dell’intelligenza artificiale che inciderà molto su tutte le prestazioni di servizio. Cosa bisogna fare quindi? Secondo Carlo Secchi occorre ridisegnare i modelli di business, eliminando soprattutto le procedure inefficaci per abbassare i costi. Ma la vera sfida riguarda la definizione dei tool futuri, la loro realizzazione e correzione istantanea nel caso d’insuccesso.

Geolocalizzare il cliente

Il tema di prodotti semplicissimi, adatti all’uso istantaneo è di centrale interesse per Andrea Maffioretti, Center Manager della Aduno SA, azienda attiva nel settore dei payment services. Secondo Maffioretti l’uso onnipresente dello smartphone richiederà l’integrazione totale della carta di credito nel cellulare: ci sarà un app per pagare e controllare il pagamento. La tendenza, voluta soprattutto dai giovani, è quella disvolgere tutto tramite smartphone, una realtà che potrà essere applicata già fra dieci anni. Ma lo sviluppo non si ferma qui: il concetto del pagamento mobile potrebbe anche venir allargato ad un genere di portachiavi o d‘orologio da polso come lo portano gli amanti del jogging, per avere sempre a portata di mano il mezzo di pagamento.

La carta di credito sta sparendo e la comunicazione tra aziende e clienti sarà personalizzata il più possibile. È questo il punto di vista di Matteo Marini, Head of Run IT di Avaloq Sourcing che tra l’altro si occupa di gestire le fatture per imprese nel settore finanziario. Agli occhi di Marini il futuro della fatturazione è il seguente: si comunicherà tramite dei file talmente individualizzati che il singolo cliente verrà geolocalizzato. E persino le fatture verranno trasmesse sotto forma di video personalizzato e tutto ciò avrà un grande impatto sui giovani, ha sostenuto Marini.

Controllare le mucche

I Big Data sono la parole chiave per Nicola Moresi, CEO di moresi.com. La sua azienda si dedica alla protezione dei dati digitali e si prepara ad un’ulteriore crescita dei dati che è già oggi immensa. Secondo Moresi i dati sono il core-business di ogni impresa perché la loro raccolta, in una quantità sempre più inimmaginabile, può aiutare a combattere delle malattie, trovare delle soluzioni per il traffico stradale o controllare tramite un orecchino elettronico le mucche e i loro bisogni senza doverle vedere ogni volta dal vero.

Un app per il cuore

A proposito di benessere: la digitalizzazione può persino salvare vite umane, lo ha dimostrato Stefano Doninelli, CEO di DOS Group. Oltre allo sviluppo di applicazioni, ad esempio per il settore della sicurezza, la sua azienda s’impegna nella Fondazione Ticino Cuore. Vi sono persone private che dispongono di un’autorizzazione per il massaggio cardiaco nel caso in cui accada un arresto cardiaco o un incidente. Prima si interveniva solo con un sistema complesso che faceva perdere tempestività, essenziale in questo campo. Ma la DOS Group ha creato una soluzione efficace: grazie a un app mobile vengono trasmessi via messaggi push i dati necessari per poter trovare subito la persona in difficoltà. Questo rende possibile un massaggio cardiaco prima dell‘arrivo dell’ambulanza. Il successo si è rivelato notevole: nel 2014 è stato salvato il 36 per cento delle persone con un arresto cardiaco, mentre oggigiorno è stato raggiunto il 57 per cento. In tale modo il Ticino avanza nel ranking mondiale al secondo posto per vite salvate grazie al massaggio cardiaco precoce. La digitalizzazione ci sta letteralmente a cuore!

Dalla diligenza al data scientist

“I robot ci manderanno in pensione o ci renderanno disoccupati?” ha chiesto in modo arguto lo specialista delle risorse umane Guido De Carli, titolare della ditta ARU. Stando alle sue parole, tali timori erano già presenti quando la diligenza venne rimpiazzata dal treno tanti anni orsono. È quindi una vecchia preoccupazione dell’uomo che sempre più attività automatizzabili vengano svolte da, appunto, macchine o automi. Con il tempo spariranno non solo le attività di lavoro manuale o ripetitivo ma anche, per esempio, quelle di intermediazione o di rilevamento e analisi dei data. Aumenteranno invece le attività nell’ambito del computing, della sanità, dell’ingegneria o del management. Una nuova professione sarà quella del data scientist: non si tratta soltanto di un matematico, ma questa persona sarà simultaneamente anche economista e persino psicologo.

Per saperne di più dell’opinione di Guido De Carli leggete l’intervista che ha rilasciato per Ticino Business, il mensile della Cc-Ti.

Informatica e formazione

Oggigiorno ci vuole un adattamento continuo alle nuove situazioni e ciò richiede sempre nuove competenze. E proprio qui entra in gioco l’aspetto di una formazione che sia sempre aggiornata. In questo contesto la Cc-Ti ha aiutato a fondare nel gennaio 2017 l’associazione ICT Formazione professionale Svizzera italiana (ICT-SI), di cui Luca Albertoni è diventato presidente. L’associazione mira a promuovere la formazione duale di apprendisti informatici e ha anche lo scopo di aumentare il numero di posti di apprendistato disponibili in questo campo nella Svizzera italiana. Cliccando qui potrete conoscere meglio potrete avere maggiori dettagli.

Tanti sviluppi concreti e diversi per un tema che non smette di stupire. E il futuro digitale porterà con sé ancora tanti cambiamenti, talmente tanti che neanche gli addetti ai lavori possono veramente ancora predirne le sorti. Rimane quindi di fondamentale importanza la curiosità e la voglia di rimanere al passo con i tempi.

L’evento nei media
La rivoluzione è già iniziata, articolo dedicato all’evento sul Corriere del Ticino del 27.4.2017
Digital: un futuro migliore o ci manda in pensione?, articolo dedicato all’evento sul Giornale del Popolo del 27.4.2017
Digitalizzazione, la via economica è tracciata, articolo dedicato all’evento su La Regione del 27.4.2017
Il mondo del lavoro ticinese di fa sempre più flessibile, approfondimento con intervista al Direttore Cc-Ti Luca Albertoni, apparso sul Corriere del Ticino del 27.4.207
Luca Albertoni: “Il futuro dell’economia è digitale. E per non perdere posti di lavoro sarà fondamentale la formazione dei collaboratori”, apparsu su Libera TV
“Le aziende e il digitale”, Intervista a Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti, Il Quotidiano, da min. 23.07
Il tema ha stimolato il vostro interesse?
Al seguente link potete accedere al dossier tematico Cc-Ti dedicato alla digitalizzazione.
Nell’anno del nostro centenario abbiamo organizzato un ciclo di eventi dedicati a temi importanti per la Cc-Ti e per la nostra economia.
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