Specialista della gestione PMI in azione

Intervista a Sara Silvestro, Administrative Assistant presso Eventmore SA

Un’altra testimonianza che sottolinea il taglio orientato alla vita imprenditoriale dei corsi manageriali di lunga durata della Cc-Ti.

Lei ha frequentato con successo il corso “Specialista della gestione PMI”, erogato dalla Cc-Ti, diplomandosi recentemente. Quale è stato il motivo che l’ha spinta ad iscriversi? Quali sono gli aspetti che l’hanno interessata maggiormente?

“Ho deciso di iniziare la Scuola come Specialista della gestione PMI nel 2014. Ho sempre lavorato nell’azienda di famiglia, coprendo tutti gli incarichi, da quelli di semplice segretariato a quelli legati al core business. Eventmore SA è una realtà con 40 collaboratori e l’amministrazione è a stretto contatto con la Direzione e supporta l’elaborazione dei dati che richiede il CDA. Nell’ultimo periodo la mia formazione era però empirica. Con l’aumento delle complessità, mi sono accorta di avere delle lacune sulle teorie e le tecniche di management. La maturità commerciale era una base teorica, ma la complessità del fare azienda, richiede competenze sempre più articolate. Le dinamiche aziendali toccano tutte le funzioni ed oggi è necessario saper interagire a 360°, perché le sfide che le aziende devono affrontare giornalmente sono molteplici. Inizialmente ho seguito diversi corsi organizzati dalla Cc-Ti su temi che mi sembravano interessanti e che soddisfacevano le mie necessità. Mi sono sempre trovata bene, ma questo modo di procedere non era «coordinato». Ho deciso di seguire la formazione quale Specialista della gestione PMI proposta dalla Cc-Ti, poiché il ciclo di studio toccava molti ambiti. Sentivo inoltre la necessità di respirare l’aria di altre realtà. Poter imparare e ricevere le nozioni da professionisti esperti in altri settori, è sicuramente un aspetto molto interessante. Se a questo si aggiunge la possibilità di confrontarsi con imprenditori e quadri con anni di esperienza, il tutto si è trasformato in una «full immersion» che ha reso l’apprendimento impegnativo ma stimolante”.

Lavorando in una grande azienda, come implementa, nelle sue attività quotidiane, quanto ha appreso durante la formazione erogata dalla Cc-Ti?

“L’azienda per la quale lavoro mi ha permesso di svolgere tutto l’iter formativo, partendo dalle attività di segretariato e amministrazione. Eventomore SA lavora già con un orientamento ai processi e con un sistema gestionale ERP. Con SAP Business One sono abilitata alle registrazioni contabili e ai processi di vendita. Frequentando il corso ho potuto meglio comprendere, che la creazione di valore attraversa tutti i reparti aziendali. Erroneamente si crede che siano unicamente i processi chiave (commerciali) quelli maggiormente coinvolti del processo produttivo. Non bisogna dimenticare gli altri processi che precedono o seguono il core business (processi di direzione e processi di supporto). Nella quotidianità è proprio questo aspetto che ho potuto applicare. Anche la gestione del personale, che non conoscevo, mi ha permesso di comprendere che il cuore pulsante dell’azienda è costituito dai collaboratori. Il valore aggiunto sta nel creare il clima aziendale che rende unico un ambiente lavorativo e fa evolvere bene l’azienda anche dall’interno. Le teorie apprese a scuola mi permettono di avere una visione molto più ampia di tutti i processi aziendali, la consapevolezza e la motivazione per difendere o stimolare decisioni aziendali complesse”.

Anche suo padre, Antonio Silvestro, Direttore di Eventmore, aveva frequentato due formazioni di lunga durata presso la Cc-Ti (Capo azienda nelle arti e nei mestieri; Economista aziendale nelle arti e nei mestieri, diplomato federale). Quali consigli le ha dato?

“Sì, esatto. Mio padre ha frequentato in modo consecutivo due formazioni presso la Cc-Ti. Questi diplomi, unitamente alla grande esperienza, gli hanno permesso di seguire ed ottenere poi un EMBA. La sua esperienza è anche la dimostrazione che in Ticino si può rientrare nello studio, seguendo vie diverse che si basano sull’esperienza e la formazione continua. Non è facile confrontarsi con la figura di padre e capo. Dopo il necessario assestamento e comprensioni dei ruoli, oggi ci misuriamo sul lavoro esclusivamente con il raggiungimento degli obiettivi e la soddisfazione dei clienti (interni ed esterni). Il suo percorso è una storia imprenditoriale difficile da replicare; il mio impegno è quindi nel mantenere e far crescere l’azienda contribuendo al suo successo attraverso il mio lavoro, conscia del fatto che la strada può essere ancora lunga. Il consiglio che ho sempre ricevuto è stato quello di lavorare in gruppo e di sforzarmi di trovare in azienda l’esempio pratico di quanto trattavo con la teoria in aula. Questo approccio mi ha permesso di memorizzare più facilmente e applicare concetti a volte astratti. Chiaramente avere il consiglio professionale paterno nell’ufficio accanto mi ha facilitata, ma ha anche costituito uno stimolo per dimostrare il mio valore. Un secondo consiglio, che inizialmente ho valutato con un po’ di superficialità, è stato «la gestione del tempo». Solo nei mesi successivi e con l’aumento del carico di studio, ho compreso che era fondamentale: suddividere le attività per priorità è la chiave della pianificazione dello studio in parallelo. Saper conciliare la scuola, l’attività lavorativa e il privato può diventare complesso ed è un lavoro da equilibristi. Se a questo aggiungiamo che ho voluto mantenere il mio contratto al 100%, a posteriori la cosa mi fa particolarmente piacere e mi rende orgogliosa”.

In quale modo la sua carriera beneficerà degli insegnamenti tratti, anche in ottica di una futura, ipotetica, successione aziendale?

“Il risultato delle urne di quest’ultimo periodo, dimostra di quanto il mondo del lavoro è sotto pressione ed in eterno cambiamento. Aver la fortuna di aver un posto di lavoro soddisfacente è un obiettivo primario, ma questo non può essere lasciato al caso o delegato a terzi. Sono convinta che la formazione continua, deve essere un impegno delle aziende e dei collaboratori. Questo diploma mi permette di rafforzare la mia impiegabilità, proprio per il fatto che posso essere maggiormente utile e contribuire al successo dell’azienda in cui lavoro. Successione aziendale? È davvero troppo presto… ho 25 anni e il mio percorso lavorativo è all’inizio. I miei obiettivi al momento sono altri e oggi sono dove le mie gambe mi hanno portato. In futuro si vedrà, ma nel frattempo io continuo a camminare”.

Informazioni utili sul corso della Cc-Ti “Specialista della gestione PMI”

Il nuovo ciclo formativo inizierà nel gennaio 2017, si protrae su circa 15 mesi, per un totale di 360 ore-lezione e porta al conseguimento dell’attestato federale.

Gli specialisti della gestione PMI saranno in grado di condurre una PMI dell’artigianato o del commercio e di assumere delle responsabilità di conduzione in aziende di media grandezza. Le competenze che si acquisiscono grazie a questo percorso formativo permettono al diplomato di assistere sul piano operativo i membri della direzione in tutti gli ambiti della gestione (l’azienda ed il suo mercato, i collaboratori, i clienti ed i fornitori).

Interessati?
Sul nostro sito web potete trovare il flyer informativo ed il modulo d’iscrizione.
Vi ricordiamo che potete leggere una presentazione più ampia su questo corso anche sul numero di Ticino Business di aprile 2016, a pagina 35.
Contattateci per maggiori informazioni (Tel. +41 91 911 51 18, corsi@cc-ti.ch).

Quali opportunità di business offre il Sudafrica?

Si è tenuto il 22 settembre 2016 l’evento-Paese dedicato al Sudafrica. Il business lunch, organizzato dalla Cc-Ti con il sostegno di Switzerland Global Enterprise, Cippà Trasporti SA, Credit Suisse, CRIF e Euler Hermes, è uno degli appuntamenti periodici di focus sulle tendenze in atto nei Paesi emergenti e/o che offrono stimolanti prospettive d’affari per le PMI del nostro territorio.

Davanti ad un’interessata platea di partecipanti, si sono succedute le presentazioni di competenti relatori che hanno permesso ai convenuti di acquisire maggiori informazioni sulla Nazione sudafricana.

Dopo i saluti introduttivi di Marco Passalia, Vicedirettore e Responsabile Servizio Export Cc-Ti, si è subito entrati nel vivo della tematica, con una panoramica sull’economia globale sudafricana presentata da Suhail El Obeid, Senior Consultant Africa, Middle East, Iran & Turkey di S-GE. La Repubblica Sudafricana è presieduta da Jacob Zuma, ha una popolazione di 55 milioni di abitanti (dati del 2015), con un tasso di crescita dell’1.6%. In Sudafrica convivono etnie bianche, nere, asiatiche e miste, e si parlano ben 11 lingue (predominano inglese ed afrikaans, con altre 9 lingue regionali). Il PIL si attesta a 313 miliardi di dollari, mentre il tasso di inflazione è del 4.6%. Il Sudafrica è uno cinque Paesi, oltre a Botswana, Lesotho, Namibia e Swaziland, a far parte dell’Unione doganale dell’Africa meridionale (SACU), la più vecchia unione doganale del mondo fondata nel 1910. I trattati di regolamentazione della SACU sono stati rinegoziati nel 1969 e nel 2002, ma si è continuato a mantenere il punto fermo dell’egemonia del Sudafrica. Da notare che la Svizzera rappresenta il 10° più grande investitore in Sudafrica.

Alexandra Langeveldt-Theiler, Trade Advisor, Swiss Business Hub Southern Africa ha illustrato invece le opportunità d’affari che presenta lo Stato africano, sottolineando anche come, per la sua posizione geografica, il Sudafrica spesso sia considerato la porta per altri Stati vicini (Angola, Botswana, Lesotho, Mauritius, Mozambico, Mamibia, Swaziland). Quali sono dunque i settori di punta nei quali investire? L’ICT, il cleantech, il comparto sanitario, quello dei beni di lusso, il settore alimentare, quello dell’educazione e le infrastrutture.

Il credit risk management è stato invece il tema trattato da Mark Schulz, Director Risk, Claims & Collections / Member of the Board of Management di Euler Hermes. È così stato messo in evidenza come le insolvenze siano in crescita e come il rischio di credito sia un argomento topico per le aziende esportatrici. Il signor Schulz ha poi suggerito alcune buone prassi da intraprendere per evitare spiacevoli sorprese.

La testimonianza aziendale concreta è stata portata da Giovanni Leonardi, Member Board of Directors di Eskom, un colosso energetico sudafricano, che dà lavoro a 47’000 dipendenti, società detenuta al 100% dal Governo. Nel raccontare la sua esperienza, Giovanni Leonardi ha presentato il radicale cambiamento messo in atto dallo Stato dal 2015 a livello energetico, con grandi investimenti in infrastrutture, e quanto Eskom rappresenti a livello societario: con un fatturato di 11.5 miliardi di franchi e 400 mila km di linee di alta tensione in tutto il Paese, si classifica tra le aziende principali del Sudafrica.

L’evento si è poi concluso con le domande del pubblico presente, alle quali è seguito un informale business lunch, che ha permesso l’interazione ed il networking tra i partecipanti ed i relatori.

Le presentazioni
Business opportunities
Alexandra Langeveldt-Theiler, Trade Advisor, Swiss Business Hub Southern Africa
Credit risk management
Mark Schulz, Director Risk, Claims & Collections / Member of the Board of Management,
Euler Hermes

Partecipate all’inchiesta congiunturale!

Inchiesta congiunturale d’autunno 2016/2017 – Rispondete online!

Cari soci,
l’inchiesta congiunturale condotta in collaborazione con le Camere di commercio e dell’industria della Svizzera latina è ora online. Ogni socio della Cc-ti ha ricevuto via posta un formulario cartaceo per la compilazione di questa inchiesta, la quale è ormai divenuta per noi un importante strumento indicativo della congiuntura.
Siamo arrivati all’ottava edizione, clicca qui per vedere le inchieste e i risultati degli anni passati.

Ogni vostra risposta ci è preziosa per fornirvi dei dati quanto più attendibili!

Potete partecipare anche online
www.enquetecci.ch

Il mercato turco: opportunità per le nostre aziende

Evento Export: Turchia

Nell’ambito degli eventi di approfondimento sui Paesi organizzati dalla Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del cantone Ticino (Cc-Ti) in collaborazione con Switzerland Global Enterprise, si è svolto lunedì 20 giugno un incontro dedicato alla Turchia.

Nell’evento del 20 giugno scorso, organizzato dalla Cc-Ti, in collaborazione con Switzerland Global Enterprise, si è fatto il punto sul ventaglio d’interessanti possibilità offerte dalla Nazione turca alle aziende ticinesi, con un focus sulla missione commerciale della Cc-Ti in Turchia prevista in dicembre.

Ricordiamo innanzitutto che la Turchia ha una popolazione di quasi 78 milioni di persone e si situa in un punto strategico a livello geografico: un vero e proprio ponte tra Europa ed Asia. A livello di scambi commerciali, la Turchia intrattiene relazioni sia con la Confederazione che con l’UE.

Andiamo con ordine. A prendere la parola per prima è stata Monica Zurfluh, Responsabile S-GE per la Svizzera italiana, che ha salutato i partecipanti presentando i relatori, rimarcando anche come sia S-GE che la Cc-Ti abbiano monitorato le opportunità offerte dalla Turchia per molto tempo.

Arpat Şenocak, Presidente della Swiss Chamber of Commerce in Turkey, ha aperto il suo intervento con una breve panoramica dell’istituzione che presiede, spiegando come essa si impegni a favore della creazione di sinergie tra i due Paesi. Il Signor Şenocak è poi entrato nel vivo del tema, illustrando la situazione geopolitica turca e le sue influenze sul mondo degli affari e del commercio. Il contesto geopolitico è attivo ed offre molte opportunità, nonostante alcune problematiche, soprattutto politiche, condizionino negativamente lo Stato (ad es. situazioni instabili ai confini con Siria ed Iraq, la situazione armena, ecc.). Tuttavia la Turchia è un mercato interessante proprio per la sua posizione a cavallo tra vecchio Continente e Medio Oriente. Rappresenta la 7° economia in Europa e la 17° al mondo, con un PIL indicativo di 800 miliardi di dollari, dove la popolazione attiva rappresenta quasi il 68% del totale.

Yasemin Öztürk, Local Trade Officer, Swiss Business Hub Turkey, ha invece esposto le opportunità d’affari in Turchia, sottolineando come le previsioni prospettano che la Nazione si attesti al 10° posto tra le maggiori economie globali entro il 2023 (anno del Centenario della nascita della Repubblica turca). In quali settori, dunque, investire? Rilevanti i settori ITC & infrastrutture, scienze della vita, energie ed energie rinnovabili, costruzioni. Tra i progetti meritevoli di attenzione vi sono il maggiore tecnoparco turco e il più grande aeroporto al mondo.

Due interventi sono stati incentrati sulle testimonianze dirette. Alberto Lotti, Vice Presidente del CdA di Axion Bank, ha avuto modo di relazionarsi frequentemente con Turchia nel corso della sua carriera, tanto che la banca ha aperto una filiale di rappresentanza ad Istanbul, e ha affermato che con partner fidati, e grazie alle similitudini tra il sistema legale svizzero e turco, gli investimenti in Turchia sono favorevoli; dal canto suo, Orhan Arikci, Managing Director, Pro Business Partners International di Lugano, ha evidenziato una serie di “do & don’ts” sul fare affari con partner turchi.

La missione della Cc-Ti a Istanbul è prevista in dicembre, ha confermato Chiara Crivelli, Head of International Desk della Cc-Ti. Si tratterà di una missione multisettoriale, in concomitanza con lo Swiss-Turkish Economic Forum, organizzato dalla Swiss-Turkish Chamber of commerce. Vi sarà la possibilità di incontri B2B mirati con potenziali partner, oltre a un ricevimento ufficiale dove ci si potrà intrattenere con rappresentanti delle istituzioni turche e con imprenditori svizzeri già presenti in Turchia. Per tutte le informazioni inerenti questa nuova missione Cc-Ti, potete consultare la pagina web: www.cc-ti.ch/international-desk.

A chiudere l’evento, dopo il saluto conclusivo di Marco Passalia, Vice Direttore Cc-Ti e Responsabile del Servizio Export, un momento informale di networking tra partecipanti e relatori.

Le presentazioni
Geopolitical Situation and Impact on the Turkish Business Environment
Arpat Şenocak, president, Swiss Chamber of Commerce in Turkey
TurkeyBusiness Opportunities in Turkey
Yasemin Öztürk, Local Trade Officer, Swiss Business Hub
Lancio missione commerciale in Turchia
Chiara Crivelli, Head of the International Desk, Cc-Ti
Doing Business in Turkey
Orhan Arikci, Managing Director, Pro Business Partners International, Lugano

Le aziende ticinesi si aprono al mercato russo

Evento Paese: Russia

Nell’ambito degli eventi di approfondimento sui Paesi organizzati dalla Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del cantone Ticino (Cc-Ti) in collaborazione con Switzerland Global Enterprise, Cippà Trasporti SA, Credit Suisse, CRIF e Euler Hermes si è svolto lunedì 9 maggio un incontro dedicato alla Russia. Una data simbolica dato che quest’oggi si celebra la Giornata della Vittoria in memoria della capitolazione della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale.

Dopo i saluti introduttivi di Marco Passalia, vice direttore e responsabile del Servizio Export della Cc-Ti, è intervenuto Esteban Lanter del Global Macro Research di Credit Suisse che ha presentato i principali indicatori e fatti dell’economia russa. In particolare la caduta del prezzo del petrolio nel 2014/15 è stata la causa principale della forte inflazione. Dai dati in possesso del Credit Suisse, anche nell’immediato futuro, non vi sono segnali di grandi miglioramenti. Il settore industriale è invece stabile e le previsioni per il PIL prevedono un certo recupero, malgrado i rischi fiscali rimangano elevati.

Come ha poi sottolineato Julie Bächtold, Senior Trade Advisor dello Swiss Business Hub Russia, lo Stato russo ha varato un piano di oltre 10 miliardi di dollari alfine di immettere capitali in diversi settori chiave, come quello automobilistico o nelle ferrovie. Anche le sanzioni internazionali, introdotte a seguito della crisi in Ucraina contro i Paesi dell’UE e altre nazioni come gli Stati Uniti, hanno avuto un ruolo determinante per l’economia russa che ha portato a un cambiamento dei prodotti importati. Questa situazione ha creato un mercato ancora più interessante per le aziende svizzere, soprattutto quelle legate al settore agroalimentare. La Svizzera infatti, non essendo stata coinvolta nelle sanzioni, ha un vantaggio competitivo importante rispetto alle medesime imprese europee.

Anastasia Bratanchuk, Business consultant di CRIF, ha in seguito esposto ai numerosi partecipanti all’incontro alcune informazioni commerciali e significative per la valutazione delle aziende in Russia, ricordando quanto sia importante per un’azienda che vuole fare business all’estero, conoscere a fondo il proprio partner commerciale.

Come di consueto, l’evento-Paese ha ospitato anche una testimonianza aziendale per capire le reali implicazioni nel fare business in Russia. Ari Lombardi, CEO di Agroval SA, è infatti entrato con molta soddisfazione nel mercato russo grazie ai suoi yoghurt di montagna e ai formaggi prodotti dalla sua azienda. Un successo – come sottolineato dallo stesso Lombardi – merito anche del sostegno della Cc-Ti che attraverso le sue missioni a Mosca ha saputo creare i giusti contatti e ha fornito il supporto necessario per le certificazioni richieste.

Infine, Chiara Crivelli, Head of the international desk della Cc-Ti, ha presentato i dettagli del prossimo viaggio in Russia, previsto dal 3 al 7 ottobre 2016 e organizzato in collaborazione con l’Ambasciata svizzera a Mosca e lo Swiss Business Hub di Mosca. Si tratta di una missione multisettoriale, da una parte focalizzata sul food dove le aziende che hanno già un importatore russo potranno partecipare alla settimana di promozione di prodotti ticinesi al GUM (il centro commerciale sulla Piazza Rossa). Per le imprese che si affacceranno per la prima volta in Russia, vi sarà invece la possibilità di effettuare incontri B2B con potenziali partner e l’opportunità di presentare i propri prodotti durante una serata di degustazione presso la Residenza dell’Ambasciatore svizzero a Mosca. Per le aziende di tutti gli altri settori vi saranno appuntamenti con possibili clienti nonché la possibilità di partecipare all’evento di degustazione, potendo cogliere un’ottima occasione di networking. Come sottolineato infine da Chiara Crivelli, maggiori dettagli sulla missione saranno comunicati nelle prossime settimane e le aziende già potenzialmente interessate possono cominciare a contattare la Cc-Ti per rimanere informati su tutte le novità.

Le presentazioni

 

Economic Outlook
Esteban Lanter, Global Macro Research, Credit Suisse
Business opportunities for Swiss (Ticino) companies despite of economic difficulties 
Julie Bächtold, Senior Trade Advisor, Swiss Business Hub Russia
Informazioni commerciali disponibili e significative per la valutazione delle aziende in Russia
Bratanchuk Anastasia, Business consultant, CRIF
La prossima missione economica a Mosca
Chiara Crivelli, Head of the International Desk, Cc-Ti
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Curiosità
La terza puntata di “Oltre i confini” è stata dedicata alle missioni commerciali della Cc-Ti in Russia. Per rivedere la trasmissione con l’intervista al vice direttore Marco Passalia, cliccare qui.

Come e perché difendersi dagli attacchi “cyber “

È dinnanzi ad una sala gremita che si è tenuto, il 20 aprile scorso, l’evento “Cyber risk”, organizzato dalla Cc-Ti, in collaborazione con l’Associazione Svizzera d’Assicurazioni (ASA).

Questo incontro aveva lo scopo di informare i nostri associati sulle attuali cyber minacce nel mondo e su come difendersi. Il tema è di stretta attualità e le minacce portate alle aziende tramite la rete sempre si fanno sempre più concrete.

Si è subito entrati nel vivo della tematica, dopo i saluti introduttivi di Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti, che ha spiegato quanto questo tema preoccupi il mondo aziendale e come vi sia ancora molto da fare a livello di informazione e prevenzione, non solo in Ticino, ma anche nel resto della Svizzera. Lucius Dürr, Direttore ASA, ha introdotto il tema evidenziando come la tematica dei cyber rischi sia di fondamentale importanza per l’ASA in relazione alla protezione dei dati per l’assicurabilità, che presenta opportunità, sfide e occasioni da cogliere per il mondo assicurativo, nell’ambito della digitalizzazione.

La prima relazione tecnica è stata quella di Dario Tizianel, Business Unit Leader IBM Security in Svizzera.

Membro dell’associazione Swiss Cyber Experts (public private partnership con la Confederazione Svizzera). Il Signor Tizianel ha spiegato, con diversi esempi, come con le nuove tecnologie sia sempre più facile hackerare dispositivi e scoprire nuovi rischi, perché interconnessi fra loro. Ha altresì come lavorano i cyber terroristi. Si muovono in una vera e propria “industria terroristica” ben strutturata, arrivando anche a misurare le loro prestazioni (o meglio, i loro attacchi) tramite sistemi “manageriali”, con degli indicatori di prestazioni. Cosa si può fare contro questi rischi? Prevenire, scoprire e rispondere. Tutto ciò tramite funzioni da costruire nei sistemi IT aziendali (antivirus, firewall, accesso e controllo delle identità), con un monitoraggio del sistema in azienda. Al fine di contrastare gli attacchi alle infrastrutture elvetiche, è stata creata MELANI, la Centrale d’annuncio ed analisi per la sicurezza dell’informazione.

Mauro Vignati (che da due anni dirige il settore cyber del servizio di intelligence svizzero) si è invece concentrato sull’attività dell’intelligence svizzera, mostrando come si occupi di spionaggio e controspionaggio, e come la sua attività si concentri sugli attacchi allo Stato da parte di altri Governi. Qual è l’interesse di una Nazione nell’usare un codice nocivo attaccando altri Paesi? Vi sono diversi motivi, tra cui quelli politici, territoriali, economici, e così via. I vettori d’attacco sono molteplici. Mauro Vignati ha sottolineato come i cyber terroristi sfruttino la tecnologia a loro vantaggio, utilizzando cifrature avanzate, portando numerosi esempi, il tutto in un contesto di guerra economica, dove Governo e imprese sono vittime.

L’ultima relazione della serata è stata dedicata alle soluzioni assicurative, presentata da Silvana Cammarano, Responsabile del servizio Underwriting Ramo cose Zurigo Assicurazioni. Con una panoramica sulle motivazioni che possono portare ad un attacco cyber (private, economiche e politiche), Silvana Cammarano ha evidenziato quali siano gli intenti dietro a questi rischi. I costi, per un’azienda, che subisce un attacco sono inimmaginabili, sia in termini economici, che di reputazione. Si stimano danni per 113 miliardi di dollari (dati del 2013) a seguito di attacchi informatici. Sempre di più le assicurazioni si stanno muovendo per proporre dei pacchetti di soluzioni modulabili a dipendenza del rischio e della situazione aziendale. Si riconoscono 2 tipologie di rischi assicurabili: i danni verso terzi e quelli all’interno della struttura. In caso di un sinistro vi sono sostegni e ci si muove per reagire immediatamente per la gestione della crisi, la ricostruzione dei dati, il monitoraggio della situazione durante e dopo il sinistro.

L’evento si è concluso con un aperitivo di networking, durante il quale i partecipanti hanno potuto avvicinare i relatori ed approfondire alcune domande, e intrecciare nuove relazioni.

Il tema è di sicuro interesse, visto il riscontro ed il successo ottenuti. La Cc-Ti continuerà, attraverso altri canali e in diversi momenti, ad approfondirlo. Non mancheremo di informarvi in merito.

Interessati ad approfondire il tema?
Iscrivetevi alla Newsletter Cc-Ti sul nostro sito e sarete informati sugli eventi e pubblicazioni inerenti al tema che organizziamo.

La Cc-Ti in visita alla fiera del settore alimentare “PRODEXPO”

Dal 7 al 9 febbraio la Cc-Ti si è recata a Mosca con alcune aziende ticinesi per visitare la fiera internazionale del settore alimentare PRODEXPO, giunta alla sua 23° edizione.

Secondo la Russian National Exhibition Rating, stabilita dalla Camera di commercio e dell’industria della Federazione Russa e l’Unione russa delle esposizioni e fiere, Prodexpo è stata riconosciuta come la fiera più grande in Russia per la categoria dei prodotti alimentari. Durante la fiera sono presentati i migliori prodotti alimentari, bevande e le ultime tecnologie per l’industria alimentare. Quest’anno lo spazio espositivo contava 100’000 m2 e 1’986 espositori, provenienti da 65 paesi. I padiglioni nazionali sono 27 (tra cui quelli di Brasile, Italia, Francia, Cina, Iran, Turchia,…). Ogni anno viene visitata da più 50’000 persone in provenienza da 100 paesi e da tutte le regioni russe. Il potenziale economico della fiera è molto alto, come il profilo dei visitatori: il 94% dei visitatori è infatti professionista del settore alimentare. La fiera riceve il patrocinio del Ministero dell’agricoltura della Federazione russa e della Città di Mosca.

La visita a Prodexpo è stato solo il primo dei progetti russi della Cc-Ti per il 2016. In programma vi saranno ancora due missioni commerciali, una in aprile (dal 11 al 15) e l’altra in settembre. Il lavoro della Cc-Ti sul mercato russo continua quindi a pieno ritmo!

Per chi fosse interessato alle prossime missioni della Cc-Ti, contattare:
Chiara Crivelli, Head of the International Desk, crivelli@cc-ti.ch

La Cc-Ti si prepara per la missione commerciale in Kazakistan a maggio

Mercoledì 3 febbraio 2016 si è tenuto presso la Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del canton Ticino (Cc-Ti) la presentazione della missione commerciale della Cc-Ti in Kazakistan, prevista dal 15 al 20 maggio 2016. L’evento ha voluto presentare, da un lato, il Kazakistan come mercato economico e il suo potenziale per le aziende svizzere e ticinesi, dall’altro, è stato messo l’accento sul programma della missione della Cc-Ti. Una trentina di persone ha partecipato all’evento, questo a dimostrare il vivo interesse per un paese dalle grandi prospettive.

Dopo un breve saluto da parte del Vice-Direttore della Cc-Ti, Marco Passalia, si è entrati nel vivo grazie al brillante intervento di Michael Kühn, Senior Consultant Russia + GIS di Switzerland Global Enterprise, il quale ha messo l’accento sulla situazione attuale del mercato kazako, sulle tendenze a breve/medio termine, sul potenziale economico e sulle opportunità commerciali per le aziende svizzere.

In seguito, Chiara Crivelli, Head of the International Desk della Cc-Ti, ha illustrato il programma e i contenuti della missione economica che avrà luogo dal 15 al 20 maggio 2016 ad Almaty e Astana. Il viaggio sarà organizzato in collaborazione con Switzerland Global Enterprise e l’Ambasciata svizzera ad Astana e intende dare la possibilità ad aziende ticinesi di entrare in contatto con un mercato in crescita costante. Il programma prevede dei seminari sulla situazione economica attuale del paese, delle visite ad aziende svizzere presenti in Kazakistan e per ogni ditta verrà organizzata una serie di incontri B2B con potenziali partner kazaki selezionati dal Trade Point di Switzerland Global Enterprise in Kazakistan.

Dopo la presentazione, vi è stata la possibilità di networking e i partecipanti all’incontro hanno avuto modo di poter discutere anche con tre rappresentanti dell’Ambasciata del Kazakistan a Berna, che ci hanno fatto l’onore di assistere all’evento.

Il Kazakistan in breve

Dalla caduta dell’Unione Sovietica, il Kazakistan ha dimostrato un notevole sviluppo economico e al giorno d’oggi si rivela essere una delle ex-repubbliche sovietiche più dinamiche e modernizzate. Negli anni sono state implementate nel paese diverse riforme che hanno contribuito a creare un ambiente economico favorevole. La sua stabilità politica, l’adesione all’Unione doganale eurasiatica e all’Organizzazione mondiale del commercio, fanno del Kazakistan un paese attrattivo anche per le aziende svizzere.

Le presentazioni
Kazakhstan: Market with potential for Swiss PME?
Michael Kühn, Switzerland Global Enterprise
Programma e contenuti della missione in Kazakistan, 15-20 maggio 2016
Chiara Crivelli, International Desk, Cc-Ti
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Chiara Crivelli, Head of the International Desk, crivelli@cc-ti.ch, 091 911 51 15.

Online i risultati dell’inchiesta congiunturale 2015/2016

Sono stati presentanti oggi alla stampa i risultati dell’annuale inchiesta congiunturale condotta dalla Cc-Ti in collaborazione con le Camere di commercio ed industria di Ginevra, Vaud e Neuchâtel. Appuntamento oramai consolidato da diversi anni.

Come sempre, ma è importante ribadirlo, ringraziamo tutti gli associati che ogni anno partecipano all’inchiesta e che rendono quindi possibile questa presentazione. Sappiamo che le richieste di compilazione di vari formulari si fa ogni giorno più pressante, per questo apprezziamo vivamente l’impegno profuso nel rispondere alle nostre domande. Grazie!

Luca Albertoni, direttore Cc-Ti e Marco Passalia, Vice-Direttore Cc-Ti hanno spiegato oggi in conferenza stampa ai giornalisti i risultati dell’inchiesta, che potete scaricare qui sotto oppure potete trovarli andando a visitare la pagina dedicata, dove troverete anche i risultati delle vecchie inchieste congiunturali.

Comunicato stampa inchiesta congiunturale 2015/2016
Clicca qui per accedere ai documenti delle scorse inchieste
Rassegna stampa
Gdp, 21.01.2016, L’economia ha tirato il freno ma non si è bloccata

CdT, 21.01.2016, La prova di forza del Canton Ticino

La Regione, 21.01.2016, Meno peggio del previsto

Ticinonews, 20.01.2015, L’economia ticinese va meglio di quanto si pensi

TIO Ticinonline, 20.01.2016, L’economia rallenta, ed evitare i tagli è «una speranza, ma non una certezza»

CdT online, 20.01.2015, L’economia frena, ma si sono contenuti i danni

Cronache della svizzera italiana, del 20.1.2016
Servizio sulla presentazione dell’inchiesta congiunturale con interviste a Luca Albertoni e Marco Passalia (dal minuto 1.50)

Radio 3III, Il diario di mezzogiorno del 20.1.2016
Servizio sulla presentazione dell’inchiesta congiunturale (dal minuto 1)

RSI – Il quotidiano del 20.1.2016
Servizio sulla presentazione dell’inchiesta congiunturale con interviste a Luca Albertoni e Marco Passalia

Teleticino – Telegiornale del 20.1.2016
Servizio sulla presentazione dell’inchiesta congiunturale con interviste a Luca Albertoni e Marco Passalia

Discorso del neo-Presidente Cc-Ti, Glauco Martinetti

Il discorso del neo-eletto Presidente, Glauco Martinetti

In occasione della 98esima Assemblea Generale Cc-Ti, Glauco Martinetti, ha tenuto il suo primo discorso in qualità di neo-eletto Presidente della Camera di commercio, industria, artigianato e servizi del Cantone Ticino.

Nel suo intervento Martinetti ha sottolineato l’importanza di preservare e stimolare le libertà individuali, tra cui spiccano – per ovvi interessi dell’Associazione mantello che  ora rappresenta – in particolare quella economica e imprenditoriale. Troppo spesso infatti queste libertà vengono calpestate o screditate.

Versione PDF
Il discorso di Glauco Martinetti

Accedete al resoconto della 98esima Assemblea Generale Cc-Ti. Troverete la documentazione dell’evento.