Dall’inizio dell’anno l’attività della Cc-Ti si è incentrata verso una maggior messa in rete e dialogo tra soci. Questo in due direzioni: da un lato con un concreto approccio di sostegno e affiancamento alle aziende tramite i diversi canali di comunicazione (sito web, newsletter, Ticino Business, social media, dépliant delle attività), e attraverso il dialogo che ogni giorno i collaboratori della Cc-Ti hanno con le aziende ed associazioni di categoria; dall’altro con la creazione di momenti informativi, formativi ed eventistici progettati per rispondere alle esigenze mirate dei soci. Tra le prerogative della nostra associazione il networking è una delle attività più importanti. Crediamo infatti che la nostra ricettività debba essere sempre più forte e attenta ai bisogni delle aziende ed associazioni di categoria, ma d’altro canto, la messa a disposizione della rete della Cc-Ti presuppone un lavoro dell’azienda associata che deve cogliere le possibilità di contatto e sviluppo con altre società affiliate, per un’interazione win-win.
Contatti e informazioni
In questa direzione vanno i Networking Business Breakfast (NBB): un appuntamento dedicato ai soci che, oltre ad informarsi su temi d’attualità, possono tessere nuove relazioni in un evento mattutino. Già tre gli appuntamenti che hanno visto un’importante partecipazione di partecipanti che hanno potuto approfondire alcuni aspetti di temi d’attualità, oltre a scambiarsi contatti e sinergie. I Networking Business Breakfast erano dedicati alla presentazione delle attività Cc-Ti (nel mese di gennaio), alle procedure per il rilascio dei permessi di lavoro (svoltosi ad inizio marzo) ed al nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati – GDPR (tenutosi in aprile). Alla metà di maggio si terrà invece il quarto appuntamento che sarà incentrato sulle nuove forme di comunicazione e lavoro che stanno prendendo piede con l’avvento della digitalizzazione nel mercato del lavoro.
Un dialogo costante
Per la Cc-Ti è fondamentale potersi relazionare con gli associati (siano essi soci individuali o associazioni di categoria), e per fare ciò dialoga in modo performante con il tessuto economico. Esortiamo dunque i soci a contattarci per qualsiasi necessità, domanda e richiesta di informazioni o formazioni ad hoc. Le possibilità di sviluppo e di consulenze sono molteplici e per la nostra associazione il contatto diretto è un must da perseguire costantemente.
https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2018/05/ART18-relatori.jpg8751800Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2018-05-04 10:11:572018-07-04 10:00:20Networking efficace ed informativo
Giorgio Calderari, Presidente Farma Industria Ticino e membro del nostro UP, ci parla in questo breve approfondimento, delle dinamiche in atto nel settore farmaceutico ticinese e di come questo comparto si stia vieppiù specializzando (dato confermato anche dai risultati emersi dallo studio BAK Economics), con grandi aziende consolidate, accanto a nuove start up che dialogano con i centri di ricerca accademici.
Lo studio BAK Economics ha evidenziato una forte specializzazione nel settore della farmaceutica.
Come ci stiamo muovendo?
Mi fa molto piacere vedere come il BAK abbia validato con una ricerca seria ed indipendente quanto da noi rilevato come Farma Industria Ticino in questi ultimi anni: una forte crescita del settore ed il consolidamento di un cluster di aziende molto unite nel modo di fare impresa ma anche molto diversificate e specializzate, così da rendere il settore resiliente verso la competizione mondiale. Sono 28 le aziende associate con 2’900 collaboratori ed una massa salariale di CHF 255 milioni; il fatturato ammonta a CHF 2.3 miliardi realizzato soprattutto tramite esportazioni. Tornando al cluster, mi piace sottolineare come se si dovessero raggruppare gli associati in azienda paragonabile ad una media multinazionale, sia per fatturato che per capacità di creare valore aggiunto. E di fianco alle società consolidate, cominciano a nascere alcune start-up, anche grazie al supporto delle scuole universitarie e dei centri di ricerca del territorio.
Quale valenza hanno il modo di fare impresa “svizzero” ed il marchio Swiss made, nel settore farmaceutico?
Mentre l’importanza del marchio “Swiss made” è relativa, il modo di fare impresa svizzero è determinante, grazie alla nostra capacità di innovare, di creare know-how e proprietà intellettuale, di pianificare a lungo termine e all’eccellenza nell’implementazione dei processi. E naturalmente, la tradizione del polo basilese è di grande rilevanza per la crescita di tutto il settore nazionale.
https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2018/05/ART18_Giorgio_calderari_ccti.jpg8501280Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2018-05-03 12:01:252021-03-02 14:12:16Farmaceutica: una forte specializzazione
Nell’ambito delle interviste che mirano a conoscere i differenti membri del nostro Ufficio Presidenziale, che poi appaiono anche sulla rivista economica della Cc-Ti, Ticino Business, conosciamo oggi una donna che dirige un’azienda che produce cioccolato ed esporta in tutto il mondo. Alessandra Alberti, Direttrice Chocolat Stella SA, ci parla dell’importanza della Swissness, dell’attenzione alla qualità ed all’innovazione per fare impresa oggi.
Quanto è importante la sostenibilità nell’ambito delle attività della Cc-Ti e per l’economia?
L’attenzione che la Cc-Ti dedica alla sostenibilità è forte: da alcuni anni è stato incrementato il focus su questo argomento, tanto che nel settembre 2016 anche la Cc-Ti si è autocertificata con una valutazione interna. Inoltre nelle proprie attività la considerazione verso il tema è sempre presente con corsi, approfondimenti e seminari. Ricordo che sono tre i fattori che compongono la sostenibilità (economica, ambientale e sociale). Essi generano un circolo virtuoso nelle aziende, che porta un benessere per l’economia e la società più in generale.
Se si pensa alla Svizzera si dice “cioccolato”. Anche altri Paesi lo producono. Come si resta competitivi sul mercato, dalla sua esperienza personale?
La Svizzera è sempre riconosciuta per la qualità dei suoi prodotti. Non si può tuttavia dormire sugli allori perché anche gli altri si danno da fare. Chocolat Stella esporta oggi in 50 Paesi, oltre che vendere le proprie specialità in Svizzera e in Ticino. Ci siamo concentrati sulle nicchie di mercato (come ad esempio biologico, ecosolidale, vegan, dietetico, …), dopo approfondite analisi relative ai bisogni dei consumatori. La nostra azienda è molto attenta all’innovazione. Crediamo che essa ci fornisca, insieme alla ricerca ed alla creatività, quel propulsore che ci permette di distinguerci ed andare avanti con successo. Vendiamo prodotti sia con il nostro marchio, come pure con quello del cliente. La metà della produzione ha il marchio Bio e Fair Trade. Siamo molto attenti alla sostenibilità, in tutte le attività aziendali.
https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2018/05/ART18-Alessandra-Alberti_chocolast_stella_2018.jpg8541280Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2018-05-03 11:55:452021-03-02 14:12:22Sostenibilità, chiave del successo
Intervista a Cécile Chiodini Polloni, Responsabile Formazione Puntuale Cc-Ti
Nell’ambito della sua rinnovata strategia di formazione, la Cc-Ti ha ampliato la sua offerta di corsi puntuali.
Può anticiparci qualche novità?
La Cc-Ti è, da sempre, attiva nella formazione su differenti livelli: sia in modo mirato con una formazione puntuale su temi di gestione aziendale a 360 gradi, come pure con una scuola manageriale che forma futuri dirigenti, imprenditori e collaboratori di direzione. La nostra linea è quella di un dialogo sempre più performante e interattivo improntato a rispondere alle esigenze peculiari dei soci (aziende ed associazioni di categoria) per permettere uno sviluppo futuro delle loro attività. Nella scelta dei temi da trattare, siamo molto attenti all’attualità. Gli ambiti nei quali possiamo offrire corsi di formazione puntuale spaziano dalle HR alle questioni giuridiche (con il diritto del lavoro che occupa una parte preponderante delle tematiche). Oltre a ciò tutto il comparto della comunicazione e della vendita. Non dimentichiamoci dell’importanza che riveste oggi la digitalizzazione, in tutti gli ambiti aziendali: sia per la produzione, sia per i servizi, ecc.. Gli approfondimenti ed i seminari, come pure i numerosi eventi legati alla tematica “digital” sono da alcuni anni nelle prerogative della Cc-Ti, che puntualmente propone. À côté, dall’autunno di quest’anno, offriremo anche un ampio ventaglio di proposte formative legate alla digitalizzazione per avvicinare sempre di più aziende e PMI al tema, ma anche e soprattutto per sensibilizzare sulle opportunità che essa dà.
Come avviene l’interazione con le aziende a voi associate? Su quali temi ricevete invece le maggiori sollecitazioni?
Principalmente attraverso le comunicazioni e le interazioni che ogni dipendente del team della Cc-Ti ha quotidianamente con gli associati. Gli stimoli che riceviamo sono numerosi e ci spingono ad analizzare e creare eventi, approfondimenti e formazioni mirate su temi d’attualità, anticipando spesso i tempi su informazioni e dibattiti. I temi di attualità – pensiamo soprattutto all’introduzione e / o modifiche di leggi cantonali o federali – sono quelli su cui siamo maggiormente sollecitati. Tra i nostri punti di forza, sicuramente uno dei più rilevanti è la vasta conoscenza di specialisti del settore ben ancorati al nostro territorio. Siamo quindi in grado di aiutare concretamente l’imprenditore per mantenere e migliorare la propria competitività sul mercato.
https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2018/05/CNTO-cecile-chiodini-polloni-01.jpg8531280Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2018-05-02 11:46:522021-03-02 14:12:30Costruire insieme il futuro
Prosegue l’approfondimento dedicato ai membri del nostro Ufficio Presidenziale. In quest’intervista a Cristina Maderni, Vicepresidente Cc-Ti, Presidente Ordine dei Commercialisti del Cantone Ticino e Presidente FTAF, scopriamo il ruolo della Cc-Ti nell’interazione con i propri associati (aziende ed associazioni di categoria), e quanto il settore dei servizi nei quali lei opera (commercialisti/fiduciari) sia in ripresa, anche dai dati emersi dallo studio BAK Economics.
La Cc-Ti ha un forte approccio di prossimità alle aziende associate, in che modo sta potenziando questo aspetto?
Ritengo che proprio questa nostra rivista economica costituisca un indicatore di quanto la Cc-Ti si adoperi per essere “vicina” alle aziende associate. Le sue pagine rivelano la qualità del dialogo che assieme ci sforziamo di edificare. La Cc-Ti fa consulenza, eroga formazione puntuale, supporta le aziende in tema di diritto del lavoro, di risorse umane, di export, di vendita. Certo, la prossimità è un aspetto che desideriamo potenziare e migliorare. Ne sono testimonianza gli investimenti che destiniamo a progetti ad hoc per singoli associati, alle missioni all’estero, alle riflessioni sull’economia del Cantone che proponiamo con successo ai soci e alla collettività. Il tutto basato sull’ascolto delle esigenze dei nostri membri.
L’economia ticinese si presenta dinamica e in crescita, quali sviluppi ritiene possibili per la piazza finanziaria luganese?
Sì, l’economia ticinese si caratterizza per un ritrovato clima di crescita e di ottimismo. Il recente studio BAK Economics conferma questo trend, cui il settore finanziario si sente spronato a partecipare. Il focus strategico dei nostri operatori si riposiziona dalle politiche di razionalizzazione dei costi alla ricerca di nuovi sentieri di crescita. Sentieri imperniati sullo sviluppo di prodotti più competitivi e di mercati maggiormente diversificati, così come sull’investimento in tecnologie emergenti. E già si intravedono i primi risultati, ad esempio nella confermata stabilità dell’attività fiduciaria e nella recente ripresa dei ricavi del settore bancario.
https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2018/05/maderni_ccti-e1530534128516.jpg15001510Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2018-05-02 11:39:172021-03-02 14:12:36Cc-Ti e soci: dialogo performante
Due domande al Presidente Cc-ti, Glauco Martinetti
Da quest’edizione di Ticino Business, che apparirà lunedì 7 maggio, potrete approfondire e conoscere meglio i membri del nostro Ufficio Presidenziale. Nella prima intervista, vi proponiamo due domande al Presidente Cc-Ti, Glauco Martinetti, che è anche Direttore dell’azienda Rapelli SA. Egli parla della nostra economia, concentrandosi anche sull’attività della ditta che dirige, in relazione alle opportunità che la Cc-Ti offre e crea per le PMI e le aziende e su diversi mercati.
L’economia ticinese è in crescita, fatto confermato dallo studio BAK Economics e che la Cc-Ti afferma da tempo. Su quali questioni occorre lavorare?
Credo che il Ticino abbia da anni intrapreso una via positiva ma la stessa società ancora non se ne è accorta. Il Ticino imprenditoriale ed economico di oggi è più forte di trent’anni fa, eppure si è molto più divisi oggi di allora. Il mio primo auspicio è che si capisca l’importanza e la necessità di un lavoro di concerto da parte di tutti gli attori sul territorio a favore di una dinamicità economica di cui possono beneficiare tutti, in modo da poter preparare il nostro Cantone a cogliere le diverse opportunità già oggi esistenti e che si svilupperanno ancora di più nel futuro. Secondariamente abbiamo delle grandi sfide nella successione aziendale e nell’importanza di tramandare il nostro modo di fare impresa, che nel corso degli anni è stato fonte importante di successo. Il sistema imprenditoriale svizzero, dalla formazione duale alla spirito associativo, è un modello di successo: va preservato e moltiplicato.
Al timone di un’azienda come la Rapelli SA e con ampia esperienza alle spalle, quali sono i servizi fondamentali che la Cc-Ti offre agli imprenditori e aziende attive in Ticino?
La Cc-Ti è il rappresentante degli interessi imprenditoriali di chi fa impresa, e da oltre 100 anni tutela e promuove l’esistenza di condizioni quadro favorevoli per tutta l’economia cantonale. Uniti siamo più forti, con questo spirito è nata nel 1917 l’associazione mantello dell’economia ticinese. Ho toccato con mano questa forza dell’agire insieme quando sono riuscito, tramite una missione economica in Russia, organizzata dalla Cc-Ti, ad entrare su questo mercato con i nostri prodotti di salumeria.
https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2017/10/ART171020-INtervista-a-Martinetti.jpg36875530Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2018-04-30 11:29:342021-03-02 14:12:44La forza della nostra economia
L’introduzione della tecnologia VoIP (Voice over Internet Protocol) ha posto progressivamente fine al mondo dei centralini telefonici basati su hardware e collegamenti proprietari, isolati dalle infrastrutture informatiche.
È nato così il concetto delle comunicazioni multi-modali, più noto con il termine “Unified Communications” (UC) che ha permesso di unire in un unico client voce, voice-mail e instant messaging (IM). Eppure, nonostante gli innegabili progressi della tecnologia UC, in molte aziende risulta ancora difficile unificare davvero le comunicazioni. Siamo tutti sempre più connessi ma, paradossalmente, la maggior parte delle conversazioni sembra avvenire ancora al di fuori della suite UC aziendale, mentre la produttività individuale e di gruppo rischia di soccombere sotto la mole di email e di allegati che intasano i sistemi di posta elettronica.
Man mano che l’azienda si espande, la collaborazione interna è più importante che mai per lavorare con i colleghi di team, i reparti e le diverse sedi. Il nuovo paradigma del posto di lavoro digitale, è la collaborazione basata sulla conversazione. In effetti, un segmento emergente dell’industria tecnologica, offre la possibilità di ottimizzare la coordinazione, le prestazioni, le comunicazioni e la produttività dei team: si tratta della workstream collaboration.
Gli strumenti di workstream collaboration, sono progettati per ridurre o sostituire in modo significativo le e-mail presentando funzionalità di base come messaggistica frequente, notifiche, upload di video, ricerca ottimizzata, archiviazione, flussi di comunicazione e semplici modi per condividere contenuti. Si tratta di strumenti che generalmente si integrano con altre applicazioni aziendali tramite API e bot aperti. Possono essere accessibili su dispositivi mobili o desktop in modo che siano facilmente accessibili da tutti i membri dell’organizzazione, compresi quelli che lavorano in prima linea.
Per poter adottare gli strumenti più adeguati di workstream collaboration, occorre affrontare workshop interni che prendano in esame i diversi flussi di lavoro e di collaborazione e permettano di valutare nuove metodologie per lavorare in modo più efficiente, con strumenti e canali di comunicazione semplificati e con infrastrutture IT più flessibili e meno costose.
La varietà di frodi aziendali è ampia: manipolazione di informazioni e rendiconti, appropriazione indebita, corruzione privata e pubblica, conflitti di interesse e reati informatici sono solo alcuni degli episodi più diffusi.
Anche in Svizzera la criminalità economica non è un fenomeno marginale. A livello internazionale si stima che molte imprese perdano in media il 5% del loro fatturato a causa di frodi aziendali, e la Svizzera non è da meno. Chi si occupa di criminalità forense si occupa perlopiù di casi di corruzione; si constatata che nel ramo economico è pure frequente la corruzione di responsabili per ottenere incarichi migliori. Ma spesso si manifestano casi di frode anche per motivi psicologici. Quando il collaboratore teme il suo datore di lavoro, esiste la possibilità di compiere eventuali sbagli o imprecisioni e l’impiegato potrebbe decidere di dissimularli invece di ammetterli. Sono molto frequenti anche i casi legati all’aumento del fatturato, dove il datore di lavoro fa pressione affinché i collaboratori generino un fatturato sempre maggiore spingendoli alla manipolazione dei dati contabili per raggiungere artificialmente gli obiettivi posti.
Un altro problema può emergere quando il datore di lavoro si mostra troppo fiducioso nei propri collaboratori e non adotta un adeguato sistema di controllo interno. Sistema di controllo interno che spesso, per mancanza di fondi e risorse da dedicare ad esempio all’implementazione di un buon software di sicurezza informatica, non risulta essere efficace. Questa problematica tocca in particolare le piccole e medie imprese, ovvero la maggior parte delle aziende che compongono il tessuto economico ticinese. Le aziende ticinesi, infatti, superano la media svizzera in fatto di attacchi criminali.
Il tema più attuale nel mondo economico è però quello dei “cyber attacks”, i quali avvengono spesso tramite l’invio di e-mail a clienti con indicazioni di conti falsi o tramite l’intrusione nel sistema interno di contabilità inserendo dei virus che generano trasferimenti bancari a favore degli hackers. Anche se molti sistemi informatici sono sicuri, l’uomo rappresenta sempre un fattore di rischio: criminali travestiti da artigiani o addetti alle pulizie possono entrare nella sede di una società e installare microspie “digitali” all’interno degli uffici. È anche possibile che il collaboratore stesso apra dei file salvati su una pennetta USB infetta da un virus senza esserne a conoscenza.
In futuro il lavoro relativo alla criminologia economica e forense sarà incentrato prevalentemente all’ambito digitale: verranno sviluppati dei nuovi sistemi di individuazione di frode basati su nuove tecnologie e su processi di automatizzazione – senza però trascurare il fattore umano.
Lorenzo Job, Office Managing Partner, Lugano KPMG SA Via Balestra 33
6900 Lugano
Tel. +41 58 249 32 61 www.kpmg.ch
https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.png00Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2018-04-27 11:09:142019-04-05 09:25:14Troppa fiducia nelle piccole e medie imprese
Da sempre la comunicazione fra aziende ed Amministrazione federale è buona. La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) ha implementato negli anni un vero e proprio portale dedicato alle PMI ed alle aziende per informazioni, un’interazione costante e numerosi servizi online, proprio per essere ancora più performante nel suo dialogo tra autorità ed aziende.
Quale Cc-Ti riceviamo spesso domande in relazione ai temi di costituzione di un’attività, successione, IVA, eccetera. Tra i numerosi servizi dedicati agli associati vi sono le consulenze in ambito giuridico e relative all’internazionalizzazione ed export. Pensiamo però valga la pena segnalare il portale della Confederazione per una prima efficace informazione su dubbi e/o domande che possono trovare una risposta immediata, anche negli orari di chiusura dei nostri uffici.
Il portale www.pmi.admin.ch
Questa piattaforma è stata strutturata con lo scopo di alleggerire il carico amministrativo delle PMI, offrendo una fonte di risposte pratiche a tutta una serie di quesiti che spesso gli imprenditori si pongono. Le domande infatti spaziano dalla creazione e gestione di un’impresa, alla successione, passando per le questioni di import/export, a quelle giuridiche. Oltre a ciò vi è la possibilità di un comunicazione diretta con la SECO, oltre a diversi servizi online.
Contenuti
In pratica, dunque, sul portale della SECO si trovano informazioni utili su come creare un’attività, muovendo i primi passi, sia per cittadini svizzeri che stranieri, sulle diverse forme giuridiche in essere in Svizzera, dettagli utili sulle pratiche di import/export di beni e prodotti vari, ma sono trattati anche temi quale la gestione del personale e il diritto del lavoro. Vi sono poi i link diretti agli sportelli online della Confederazione, come pure anche a quelli cantonali (con una panoramica su tutti i Cantoni svizzeri), oltre alla possibilità di accedere a EasyGov. Si tratta di un altro portale dedicato alle PMI che snellisce le pratiche amministrative, poiché offre l’opportunità di svolgere online procedure per autorizzazioni, notifiche e presentazione delle domande.
La Cc-Ti è sempre a disposizione dei propri associati per consulenze specifiche.
Non siete ancora affiliati alla Cc-Ti? Contattate Lisa Pantini, Responsabile delle Relazioni con i soci per ogni dettaglio in merito.
https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.png00Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2018-04-27 10:12:472018-07-04 10:23:03Dialogo efficace fra aziende ed Amministrazione federale
Oltre un centinaio le persone presenti al Grand Hotel Villa Castagnola per la Giornata dell’export. Un appuntamento ormai consolidato negli anni che vuole sottolineare il fondamentale ruolo delle aziende esportatrici per il tessuto economico ticinese.
La Swissness e il modo di fare impresa svizzero sono state le tematiche affrontate dagli ospiti durante la tavola rotonda moderata dal direttore Cc-Ti Luca Albertoni. A seguire anche il punto di vista di un artista riconosciuto internazionalmente e che porta i valori svizzeri in giro per il mondo: Daniele Finzi Pasca.
Da sinistra: Luca Albertoni, Cholley Paydar, Daniele Finzi Pasca, Marzo Zardi, Marzio Grassi, Alessandra Alberti e Valentina Rossi (Foto: digitalflow.ch/Cc-TI)
Nel consueto appuntamento con la Giornata dell’Export, che ha visto riunite un centinaio di persone, si è parlato del successo svizzero del fare impresa riconosciuto in tutto il mondo con il marchio “Swiss made”. Questo significa essere ambasciatori di qualità, precisione, affidabilità e innovazione, come ha sottolineato Valentina Rossi, responsabile del Servizio Export Cc-Ti. Prima di cedere la parola al moderatore Luca Albertoni, Valentina Rossi ha tenuto inoltre a ringraziare gli sponsor dell’evento: Switzerland Global Enterprise (S-GE), Cippà Trasporti, CRIF, Credit Suisse, Euler Hermes e Ti Traduce che sostengono – durante il corso dell’anno – i momenti informativi dedicati all’export.
Tanti ospiti, un interesse comune
Nella sua introduzione Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti, ha evidenziato i risultati positivi dell’economia cantonale emersi dallo studio Bak Economics. Un’economia che appare efficiente e in crescita anche in relazione al modo di lavorare “svizzero” con una cultura che si fonda sulla dinamicità, sull’innovazione e sull’apertura al mondo.
La tavola rotonda che è seguita – a cui hanno partecipato Alessandra Alberti, Direttrice di Chocolat Stella SA; Marzio Grassi, Responsabile della regione Ticino e Responsabile clientela commerciale Ticino di Credit Suisse; Cholley Paydar, Co-fondatrice e Presidente di Cholley SA e Marco Zardi, European Patent & Trade Mark Attorney di M. ZARDI & Co. SA – ha messo in luce, attraverso opinioni ed esperienze diverse, come la Swissness risulti sempre un denominatore comune e vincente nel fare impresa sia in settori e comparti differenti, come pure nell’internazionalizzazione e nell’export.
L’esperienza di un grande artista
Luca Albertoni ha infine intervistato Daniele Finzi Pasca, artista ticinese di fama mondiale. Con la Swissness delle menti, quale etica imprenditoriale, anche Finzi Pasca ha testimoniato come nel mondo del teatro e dello spettacolo molti dei valori tipicamente svizzeri, come ad esempio la flessibilità, la creatività, l’innovazione, la diversità, emergano nella trasmissione di emozioni e messaggi importanti che egli porta nelle sue rappresentazioni in ogni nazione. Il tutto a dimostrazione che la Swissness, così intrinseca nel modo di essere e lavorare, è vissuta come luogo aperto allo scambio di esperienze, saperi e competenze. Finzi Pasca ha inoltre sottolineato che per raggiungere qualsiasi successo è essenziale il lavoro di squadra che valorizzi le diversità dei singoli e che faccia così scaturire risultati migliori.
Foto: Digitalflow.ch/Cc-Ti
Foto: Digitalflow.ch/Cc-Ti
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Foto: Digitalflow.ch/Cc-Ti
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Foto: Digitalflow.ch/Cc-Ti
Foto: Digitalflow.ch/Cc-Ti
Foto: Digitalflow.ch/Cc-Ti
Foto: Digitalflow.ch/Cc-Ti
L’evento nei media
• Corriere del Ticino, 27 aprile 2018: “La Svizzera nel mondo va di moda”
• La Regione Ticino, 27 aprile 2018: “La Swissness nelle menti”
• Giornale del Popolo, 27 aprile 2018: “Ticino, una terra fertile per la creatività”
• Il Quotidiano, 26 aprile 2018: “Il marchio Swiss Made”
• Teleticino, a breve speciale ZOOM sulla Giornata dell’Export
https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2018/06/ART18-Foto-relatori-giornata-export-2018_cc-ti_ticino_.jpg12601890Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2018-04-26 09:50:322018-07-04 10:23:41Valori svizzeri protagonisti nel mondo
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Networking efficace ed informativo
/in Appuntamenti, Eventi e missioni, Networking Business BreakfastDall’inizio dell’anno l’attività della Cc-Ti si è incentrata verso una maggior messa in rete e dialogo tra soci. Questo in due direzioni: da un lato con un concreto approccio di sostegno e affiancamento alle aziende tramite i diversi canali di comunicazione (sito web, newsletter, Ticino Business, social media, dépliant delle attività), e attraverso il dialogo che ogni giorno i collaboratori della Cc-Ti hanno con le aziende ed associazioni di categoria; dall’altro con la creazione di momenti informativi, formativi ed eventistici progettati per rispondere alle esigenze mirate dei soci. Tra le prerogative della nostra associazione il networking è una delle attività più importanti. Crediamo infatti che la nostra ricettività debba essere sempre più forte e attenta ai bisogni delle aziende ed associazioni di categoria, ma d’altro canto, la messa a disposizione della rete della Cc-Ti presuppone un lavoro dell’azienda associata che deve cogliere le possibilità di contatto e sviluppo con altre società affiliate, per un’interazione win-win.
Contatti e informazioni
In questa direzione vanno i Networking Business Breakfast (NBB): un appuntamento dedicato ai soci che, oltre ad informarsi su temi d’attualità, possono tessere nuove relazioni in un evento mattutino. Già tre gli appuntamenti che hanno visto un’importante partecipazione di partecipanti che hanno potuto approfondire alcuni aspetti di temi d’attualità, oltre a scambiarsi contatti e sinergie. I Networking Business Breakfast erano dedicati alla presentazione delle attività Cc-Ti (nel mese di gennaio), alle procedure per il rilascio dei permessi di lavoro (svoltosi ad inizio marzo) ed al nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati – GDPR (tenutosi in aprile). Alla metà di maggio si terrà invece il quarto appuntamento che sarà incentrato sulle nuove forme di comunicazione e lavoro che stanno prendendo piede con l’avvento della digitalizzazione nel mercato del lavoro.
Un dialogo costante
Per la Cc-Ti è fondamentale potersi relazionare con gli associati (siano essi soci individuali o associazioni di categoria), e per fare ciò dialoga in modo performante con il tessuto economico. Esortiamo dunque i soci a contattarci per qualsiasi necessità, domanda e richiesta di informazioni o formazioni ad hoc. Le possibilità di sviluppo e di consulenze sono molteplici e per la nostra associazione il contatto diretto è un must da perseguire costantemente.
Farmaceutica: una forte specializzazione
/in Comunicazione e mediaGiorgio Calderari, Presidente Farma Industria Ticino e membro del nostro UP, ci parla in questo breve approfondimento, delle dinamiche in atto nel settore farmaceutico ticinese e di come questo comparto si stia vieppiù specializzando (dato confermato anche dai risultati emersi dallo studio BAK Economics), con grandi aziende consolidate, accanto a nuove start up che dialogano con i centri di ricerca accademici.
Lo studio BAK Economics ha evidenziato una forte specializzazione nel settore della farmaceutica.
Come ci stiamo muovendo?
Mi fa molto piacere vedere come il BAK abbia validato con una ricerca seria ed indipendente quanto da noi rilevato come Farma Industria Ticino in questi ultimi anni: una forte crescita del settore ed il consolidamento di un cluster di aziende molto unite nel modo di fare impresa ma anche molto diversificate e specializzate, così da rendere il settore resiliente verso la competizione mondiale. Sono 28 le aziende associate con 2’900 collaboratori ed una massa salariale di CHF 255 milioni; il fatturato ammonta a CHF 2.3 miliardi realizzato soprattutto tramite esportazioni. Tornando al cluster, mi piace sottolineare come se si dovessero raggruppare gli associati in azienda paragonabile ad una media multinazionale, sia per fatturato che per capacità di creare valore aggiunto. E di fianco alle società consolidate, cominciano a nascere alcune start-up, anche grazie al supporto delle scuole universitarie e dei centri di ricerca del territorio.
Quale valenza hanno il modo di fare impresa “svizzero” ed il marchio Swiss made, nel settore farmaceutico?
Mentre l’importanza del marchio “Swiss made” è relativa, il modo di fare impresa svizzero è determinante, grazie alla nostra capacità di innovare, di creare know-how e proprietà intellettuale, di pianificare a lungo termine e all’eccellenza nell’implementazione dei processi. E naturalmente, la tradizione del polo basilese è di grande rilevanza per la crescita di tutto il settore nazionale.
Sostenibilità, chiave del successo
/in Comunicazione e mediaNell’ambito delle interviste che mirano a conoscere i differenti membri del nostro Ufficio Presidenziale, che poi appaiono anche sulla rivista economica della Cc-Ti, Ticino Business, conosciamo oggi una donna che dirige un’azienda che produce cioccolato ed esporta in tutto il mondo. Alessandra Alberti, Direttrice Chocolat Stella SA, ci parla dell’importanza della Swissness, dell’attenzione alla qualità ed all’innovazione per fare impresa oggi.
Quanto è importante la sostenibilità nell’ambito delle attività della Cc-Ti e per l’economia?
L’attenzione che la Cc-Ti dedica alla sostenibilità è forte: da alcuni anni è stato incrementato il focus su questo argomento, tanto che nel settembre 2016 anche la Cc-Ti si è autocertificata con una valutazione interna. Inoltre nelle proprie attività la considerazione verso il tema è sempre presente con corsi, approfondimenti e seminari. Ricordo che sono tre i fattori che compongono la sostenibilità (economica, ambientale e sociale). Essi generano un circolo virtuoso nelle aziende, che porta un benessere per l’economia e la società più in generale.
Se si pensa alla Svizzera si dice “cioccolato”. Anche altri Paesi lo producono. Come si resta competitivi sul mercato, dalla sua esperienza personale?
La Svizzera è sempre riconosciuta per la qualità dei suoi prodotti. Non si può tuttavia dormire sugli allori perché anche gli altri si danno da fare. Chocolat Stella esporta oggi in 50 Paesi, oltre che vendere le proprie specialità in Svizzera e in Ticino. Ci siamo concentrati sulle nicchie di mercato (come ad esempio biologico, ecosolidale, vegan, dietetico, …), dopo approfondite analisi relative ai bisogni dei consumatori. La nostra azienda è molto attenta all’innovazione. Crediamo che essa ci fornisca, insieme alla ricerca ed alla creatività, quel propulsore che ci permette di distinguerci ed andare avanti con successo. Vendiamo prodotti sia con il nostro marchio, come pure con quello del cliente. La metà della produzione ha il marchio Bio e Fair Trade. Siamo molto attenti alla sostenibilità, in tutte le attività aziendali.
Costruire insieme il futuro
/in Comunicazione e mediaIntervista a Cécile Chiodini Polloni, Responsabile Formazione Puntuale Cc-Ti
Nell’ambito della sua rinnovata strategia di formazione, la Cc-Ti ha ampliato la sua offerta di corsi puntuali.
Può anticiparci qualche novità?
La Cc-Ti è, da sempre, attiva nella formazione su differenti livelli: sia in modo mirato con una formazione puntuale su temi di gestione aziendale a 360 gradi, come pure con una scuola manageriale che forma futuri dirigenti, imprenditori e collaboratori di direzione. La nostra linea è quella di un dialogo sempre più performante e interattivo improntato a rispondere alle esigenze peculiari dei soci (aziende ed associazioni di categoria) per permettere uno sviluppo futuro delle loro attività. Nella scelta dei temi da trattare, siamo molto attenti all’attualità. Gli ambiti nei quali possiamo offrire corsi di formazione puntuale spaziano dalle HR alle questioni giuridiche (con il diritto del lavoro che occupa una parte preponderante delle tematiche). Oltre a ciò tutto il comparto della comunicazione e della vendita. Non dimentichiamoci dell’importanza che riveste oggi la digitalizzazione, in tutti gli ambiti aziendali: sia per la produzione, sia per i servizi, ecc.. Gli approfondimenti ed i seminari, come pure i numerosi eventi legati alla tematica “digital” sono da alcuni anni nelle prerogative della Cc-Ti, che puntualmente propone. À côté, dall’autunno di quest’anno, offriremo anche un ampio ventaglio di proposte formative legate alla digitalizzazione per avvicinare sempre di più aziende e PMI al tema, ma anche e soprattutto per sensibilizzare sulle opportunità che essa dà.
Come avviene l’interazione con le aziende a voi associate? Su quali temi ricevete invece le maggiori sollecitazioni?
Principalmente attraverso le comunicazioni e le interazioni che ogni dipendente del team della Cc-Ti ha quotidianamente con gli associati. Gli stimoli che riceviamo sono numerosi e ci spingono ad analizzare e creare eventi, approfondimenti e formazioni mirate su temi d’attualità, anticipando spesso i tempi su informazioni e dibattiti. I temi di attualità – pensiamo soprattutto all’introduzione e / o modifiche di leggi cantonali o federali – sono quelli su cui siamo maggiormente sollecitati. Tra i nostri punti di forza, sicuramente uno dei più rilevanti è la vasta conoscenza di specialisti del settore ben ancorati al nostro territorio. Siamo quindi in grado di aiutare concretamente l’imprenditore per mantenere e migliorare la propria competitività sul mercato.
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Cc-Ti e soci: dialogo performante
/in Comunicazione e mediaDue domande a Cristina Maderni
La Cc-Ti ha un forte approccio di prossimità alle aziende associate, in che modo sta potenziando questo aspetto?
Ritengo che proprio questa nostra rivista economica costituisca un indicatore di quanto la Cc-Ti si adoperi per essere “vicina” alle aziende associate. Le sue pagine rivelano la qualità del dialogo che assieme ci sforziamo di edificare. La Cc-Ti fa consulenza, eroga formazione puntuale, supporta le aziende in tema di diritto del lavoro, di risorse umane, di export, di vendita. Certo, la prossimità è un aspetto che desideriamo potenziare e migliorare. Ne sono testimonianza gli investimenti che destiniamo a progetti ad hoc per singoli associati, alle missioni all’estero, alle riflessioni sull’economia del Cantone che proponiamo con successo ai soci e alla collettività. Il tutto basato sull’ascolto delle esigenze dei nostri membri.
L’economia ticinese si presenta dinamica e in crescita, quali sviluppi ritiene possibili per la piazza finanziaria luganese?
Sì, l’economia ticinese si caratterizza per un ritrovato clima di crescita e di ottimismo. Il recente studio BAK Economics conferma questo trend, cui il settore finanziario si sente spronato a partecipare. Il focus strategico dei nostri operatori si riposiziona dalle politiche di razionalizzazione dei costi alla ricerca di nuovi sentieri di crescita. Sentieri imperniati sullo sviluppo di prodotti più competitivi e di mercati maggiormente diversificati, così come sull’investimento in tecnologie emergenti. E già si intravedono i primi risultati, ad esempio nella confermata stabilità dell’attività fiduciaria e nella recente ripresa dei ricavi del settore bancario.
La forza della nostra economia
/in Comunicazione e mediaDue domande al Presidente Cc-ti, Glauco Martinetti
Da quest’edizione di Ticino Business, che apparirà lunedì 7 maggio, potrete approfondire e conoscere meglio i membri del nostro Ufficio Presidenziale. Nella prima intervista, vi proponiamo due domande al Presidente Cc-Ti, Glauco Martinetti, che è anche Direttore dell’azienda Rapelli SA. Egli parla della nostra economia, concentrandosi anche sull’attività della ditta che dirige, in relazione alle opportunità che la Cc-Ti offre e crea per le PMI e le aziende e su diversi mercati.
L’economia ticinese è in crescita, fatto confermato dallo studio BAK Economics e che la Cc-Ti afferma da tempo. Su quali questioni occorre lavorare?
Credo che il Ticino abbia da anni intrapreso una via positiva ma la stessa società ancora non se ne è accorta. Il Ticino imprenditoriale ed economico di oggi è più forte di trent’anni fa, eppure si è molto più divisi oggi di allora. Il mio primo auspicio è che si capisca l’importanza e la necessità di un lavoro di concerto da parte di tutti gli attori sul territorio a favore di una dinamicità economica di cui possono beneficiare tutti, in modo da poter preparare il nostro Cantone a cogliere le diverse opportunità già oggi esistenti e che si svilupperanno ancora di più nel futuro. Secondariamente abbiamo delle grandi sfide nella successione aziendale e nell’importanza di tramandare il nostro modo di fare impresa, che nel corso degli anni è stato fonte importante di successo. Il sistema imprenditoriale svizzero, dalla formazione duale alla spirito associativo, è un modello di successo: va preservato e moltiplicato.
Al timone di un’azienda come la Rapelli SA e con ampia esperienza alle spalle, quali sono i servizi fondamentali che la Cc-Ti offre agli imprenditori e aziende attive in Ticino?
La Cc-Ti è il rappresentante degli interessi imprenditoriali di chi fa impresa, e da oltre 100 anni tutela e promuove l’esistenza di condizioni quadro favorevoli per tutta l’economia cantonale. Uniti siamo più forti, con questo spirito è nata nel 1917 l’associazione mantello dell’economia ticinese. Ho toccato con mano questa forza dell’agire insieme quando sono riuscito, tramite una missione economica in Russia, organizzata dalla Cc-Ti, ad entrare su questo mercato con i nostri prodotti di salumeria.
Workstream Collaboration
/in Digitalizzazione, TematicheTesto a cura di Carlo Secchi
L’introduzione della tecnologia VoIP (Voice over Internet Protocol) ha posto progressivamente fine al mondo dei centralini telefonici basati su hardware e collegamenti proprietari, isolati dalle infrastrutture informatiche.
È nato così il concetto delle comunicazioni multi-modali, più noto con il termine “Unified Communications” (UC) che ha permesso di unire in un unico client voce, voice-mail e instant messaging (IM). Eppure, nonostante gli innegabili progressi della tecnologia UC, in molte aziende risulta ancora difficile unificare davvero le comunicazioni. Siamo tutti sempre più connessi ma, paradossalmente, la maggior parte delle conversazioni sembra avvenire ancora al di fuori della suite UC aziendale, mentre la produttività individuale e di gruppo rischia di soccombere sotto la mole di email e di allegati che intasano i sistemi di posta elettronica.
Man mano che l’azienda si espande, la collaborazione interna è più importante che mai per lavorare con i colleghi di team, i reparti e le diverse sedi. Il nuovo paradigma del posto di lavoro digitale, è la collaborazione basata sulla conversazione. In effetti, un segmento emergente dell’industria tecnologica, offre la possibilità di ottimizzare la coordinazione, le prestazioni, le comunicazioni e la produttività dei team: si tratta della workstream collaboration.
Gli strumenti di workstream collaboration, sono progettati per ridurre o sostituire in modo significativo le e-mail presentando funzionalità di base come messaggistica frequente, notifiche, upload di video, ricerca ottimizzata, archiviazione, flussi di comunicazione e semplici modi per condividere contenuti. Si tratta di strumenti che generalmente si integrano con altre applicazioni aziendali tramite API e bot aperti. Possono essere accessibili su dispositivi mobili o desktop in modo che siano facilmente accessibili da tutti i membri dell’organizzazione, compresi quelli che lavorano in prima linea.
Per poter adottare gli strumenti più adeguati di workstream collaboration, occorre affrontare workshop interni che prendano in esame i diversi flussi di lavoro e di collaborazione e permettano di valutare nuove metodologie per lavorare in modo più efficiente, con strumenti e canali di comunicazione semplificati e con infrastrutture IT più flessibili e meno costose.
Carlo Secchi
Sales Director-Vice President
Swisscom Enterprise Customers
6500 Bellinzona
carlo.secchi@swisscom.com
www.swisscom.com
Seguiranno in autunno molte proposte formative puntuali sull’argomento comunicazione e digitalizzazione, che stiamo programmando.
Troppa fiducia nelle piccole e medie imprese
/in Digitalizzazione, TematicheTesto elaborato da Lorenzo Job
La varietà di frodi aziendali è ampia: manipolazione di informazioni e rendiconti, appropriazione indebita, corruzione privata e pubblica, conflitti di interesse e reati informatici sono solo alcuni degli episodi più diffusi.
Anche in Svizzera la criminalità economica non è un fenomeno marginale. A livello internazionale si stima che molte imprese perdano in media il 5% del loro fatturato a causa di frodi aziendali, e la Svizzera non è da meno. Chi si occupa di criminalità forense si occupa perlopiù di casi di corruzione; si constatata che nel ramo economico è pure frequente la corruzione di responsabili per ottenere incarichi migliori. Ma spesso si manifestano casi di frode anche per motivi psicologici. Quando il collaboratore teme il suo datore di lavoro, esiste la possibilità di compiere eventuali sbagli o imprecisioni e l’impiegato potrebbe decidere di dissimularli invece di ammetterli. Sono molto frequenti anche i casi legati all’aumento del fatturato, dove il datore di lavoro fa pressione affinché i collaboratori generino un fatturato sempre maggiore spingendoli alla manipolazione dei dati contabili per raggiungere artificialmente gli obiettivi posti.
Un altro problema può emergere quando il datore di lavoro si mostra troppo fiducioso nei propri collaboratori e non adotta un adeguato sistema di controllo interno. Sistema di controllo interno che spesso, per mancanza di fondi e risorse da dedicare ad esempio all’implementazione di un buon software di sicurezza informatica, non risulta essere efficace. Questa problematica tocca in particolare le piccole e medie imprese, ovvero la maggior parte delle aziende che compongono il tessuto economico ticinese. Le aziende ticinesi, infatti, superano la media svizzera in fatto di attacchi criminali.
Il tema più attuale nel mondo economico è però quello dei “cyber attacks”, i quali avvengono spesso tramite l’invio di e-mail a clienti con indicazioni di conti falsi o tramite l’intrusione nel sistema interno di contabilità inserendo dei virus che generano trasferimenti bancari a favore degli hackers. Anche se molti sistemi informatici sono sicuri, l’uomo rappresenta sempre un fattore di rischio: criminali travestiti da artigiani o addetti alle pulizie possono entrare nella sede di una società e installare microspie “digitali” all’interno degli uffici. È anche possibile che il collaboratore stesso apra dei file salvati su una pennetta USB infetta da un virus senza esserne a conoscenza.
In futuro il lavoro relativo alla criminologia economica e forense sarà incentrato prevalentemente all’ambito digitale: verranno sviluppati dei nuovi sistemi di individuazione di frode basati su nuove tecnologie e su processi di automatizzazione – senza però trascurare il fattore umano.
KPMG SA
Via Balestra 33
6900 Lugano
Tel. +41 58 249 32 61
www.kpmg.ch
Maggiori informazioni in merito sono possibili attraverso un comunicato stampa specifico, elaborato da KPMG, oppure scaricando lo studio completo sul tema.
Riscoprite tutti gli articoli e le diverse attività che la Cc-Ti ha portato avanti nell’ultimo periodo sul tema:
• Dossier tematico e presa di posizione Cc-Ti sull’argomento
• Resoconto dell’evento del 2017: L’economia del futuro è digitale
• Articolo – Il fiume della digitalizzazione scorre libero e vigoroso in Svizzera
• Resoconto dell’evento del 2017: I nuovi modelli di business che si impongono con la digitalizzazione
• Articolo – La digitalizzazione nelle strategie di marketing
• Articolo – Il Ticino è sempre più digitale (partecipazione del Direttore Cc-Ti alla Swisscom Dialogarena 2017)
• Articolo – “Pensare come un Hacker”? Il Direttore della Cc-Ti tra i relatori di un evento sul tema
• Risultati dell’inchiesta sul rischio cyber promossa da Cc-Ti, Supsi e InTheCyber SA – 11.2017
• Articolo – Attacchi cyber: continua la sensibilizzazione sul tema
Dialogo efficace fra aziende ed Amministrazione federale
/in Diritto, TematicheDa sempre la comunicazione fra aziende ed Amministrazione federale è buona. La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) ha implementato negli anni un vero e proprio portale dedicato alle PMI ed alle aziende per informazioni, un’interazione costante e numerosi servizi online, proprio per essere ancora più performante nel suo dialogo tra autorità ed aziende.
Quale Cc-Ti riceviamo spesso domande in relazione ai temi di costituzione di un’attività, successione, IVA, eccetera. Tra i numerosi servizi dedicati agli associati vi sono le consulenze in ambito giuridico e relative all’internazionalizzazione ed export. Pensiamo però valga la pena segnalare il portale della Confederazione per una prima efficace informazione su dubbi e/o domande che possono trovare una risposta immediata, anche negli orari di chiusura dei nostri uffici.
Il portale www.pmi.admin.ch
Questa piattaforma è stata strutturata con lo scopo di alleggerire il carico amministrativo delle PMI, offrendo una fonte di risposte pratiche a tutta una serie di quesiti che spesso gli imprenditori si pongono. Le domande infatti spaziano dalla creazione e gestione di un’impresa, alla successione, passando per le questioni di import/export, a quelle giuridiche. Oltre a ciò vi è la possibilità di un comunicazione diretta con la SECO, oltre a diversi servizi online.
Contenuti
In pratica, dunque, sul portale della SECO si trovano informazioni utili su come creare un’attività, muovendo i primi passi, sia per cittadini svizzeri che stranieri, sulle diverse forme giuridiche in essere in Svizzera, dettagli utili sulle pratiche di import/export di beni e prodotti vari, ma sono trattati anche temi quale la gestione del personale e il diritto del lavoro. Vi sono poi i link diretti agli sportelli online della Confederazione, come pure anche a quelli cantonali (con una panoramica su tutti i Cantoni svizzeri), oltre alla possibilità di accedere a EasyGov. Si tratta di un altro portale dedicato alle PMI che snellisce le pratiche amministrative, poiché offre l’opportunità di svolgere online procedure per autorizzazioni, notifiche e presentazione delle domande.
La Cc-Ti è sempre a disposizione dei propri associati per consulenze specifiche.
Non siete ancora affiliati alla Cc-Ti? Contattate Lisa Pantini, Responsabile delle Relazioni con i soci per ogni dettaglio in merito.
Valori svizzeri protagonisti nel mondo
/in Appuntamenti, Eventi e missioni, Eventi tematiciOltre un centinaio le persone presenti al Grand Hotel Villa Castagnola per la Giornata dell’export. Un appuntamento ormai consolidato negli anni che vuole sottolineare il fondamentale ruolo delle aziende esportatrici per il tessuto economico ticinese.
La Swissness e il modo di fare impresa svizzero sono state le tematiche affrontate dagli ospiti durante la tavola rotonda moderata dal direttore Cc-Ti Luca Albertoni. A seguire anche il punto di vista di un artista riconosciuto internazionalmente e che porta i valori svizzeri in giro per il mondo: Daniele Finzi Pasca.
Da sinistra: Luca Albertoni, Cholley Paydar, Daniele Finzi Pasca, Marzo Zardi, Marzio Grassi, Alessandra Alberti e Valentina Rossi (Foto: digitalflow.ch/Cc-TI)
Nel consueto appuntamento con la Giornata dell’Export, che ha visto riunite un centinaio di persone, si è parlato del successo svizzero del fare impresa riconosciuto in tutto il mondo con il marchio “Swiss made”. Questo significa essere ambasciatori di qualità, precisione, affidabilità e innovazione, come ha sottolineato Valentina Rossi, responsabile del Servizio Export Cc-Ti. Prima di cedere la parola al moderatore Luca Albertoni, Valentina Rossi ha tenuto inoltre a ringraziare gli sponsor dell’evento: Switzerland Global Enterprise (S-GE), Cippà Trasporti, CRIF, Credit Suisse, Euler Hermes e Ti Traduce che sostengono – durante il corso dell’anno – i momenti informativi dedicati all’export.
Tanti ospiti, un interesse comune
Nella sua introduzione Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti, ha evidenziato i risultati positivi dell’economia cantonale emersi dallo studio Bak Economics. Un’economia che appare efficiente e in crescita anche in relazione al modo di lavorare “svizzero” con una cultura che si fonda sulla dinamicità, sull’innovazione e sull’apertura al mondo.
La tavola rotonda che è seguita – a cui hanno partecipato Alessandra Alberti, Direttrice di Chocolat Stella SA; Marzio Grassi, Responsabile della regione Ticino e Responsabile clientela commerciale Ticino di Credit Suisse; Cholley Paydar, Co-fondatrice e Presidente di Cholley SA e Marco Zardi, European Patent & Trade Mark Attorney di M. ZARDI & Co. SA – ha messo in luce, attraverso opinioni ed esperienze diverse, come la Swissness risulti sempre un denominatore comune e vincente nel fare impresa sia in settori e comparti differenti, come pure nell’internazionalizzazione e nell’export.
L’esperienza di un grande artista
Luca Albertoni ha infine intervistato Daniele Finzi Pasca, artista ticinese di fama mondiale. Con la Swissness delle menti, quale etica imprenditoriale, anche Finzi Pasca ha testimoniato come nel mondo del teatro e dello spettacolo molti dei valori tipicamente svizzeri, come ad esempio la flessibilità, la creatività, l’innovazione, la diversità, emergano nella trasmissione di emozioni e messaggi importanti che egli porta nelle sue rappresentazioni in ogni nazione. Il tutto a dimostrazione che la Swissness, così intrinseca nel modo di essere e lavorare, è vissuta come luogo aperto allo scambio di esperienze, saperi e competenze. Finzi Pasca ha inoltre sottolineato che per raggiungere qualsiasi successo è essenziale il lavoro di squadra che valorizzi le diversità dei singoli e che faccia così scaturire risultati migliori.
L’evento nei media
• Corriere del Ticino, 27 aprile 2018: “La Svizzera nel mondo va di moda”
• La Regione Ticino, 27 aprile 2018: “La Swissness nelle menti”
• Giornale del Popolo, 27 aprile 2018: “Ticino, una terra fertile per la creatività”
• Il Quotidiano, 26 aprile 2018: “Il marchio Swiss Made”
• Teleticino, a breve speciale ZOOM sulla Giornata dell’Export