Viaggio esplorativo in Cina: comprendere l’economia cinese contemporanea
Un viaggio per osservare da vicino la Cina che cambia e capire come il Paese stia ridisegnando gli equilibri economici globali. Dal 6 al 12 novembre 2025, una delegazione di imprenditori ticinesi ha attraversato alcune delle aree più dinamiche della Cina – Shanghai, Shenzhen e Hong Kong – per esplorare le nuove frontiere della manifattura avanzata, della logistica intelligente, dell’innovazione digitale e dei modelli di sviluppo urbano.
L’iniziativa, promossa dalla Camera di Commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino (Cc-Ti) e dal capitolo ticinese della Swiss Chinese Chamber of Commerce (SCCC), è stata realizzata con il supporto operativo di Swiss Centers China. La missione è nata su impulso di alcuni membri delle associazioni ASTAG Sezione Ticino, Spedlogswiss Ticino e ImprendiTI, a conferma di quanto il dialogo costante con i propri associati sia essenziale per comprenderne i bisogni e trasformarli in iniziative concrete.

L’obiettivo era chiaro: osservare da vicino il tessuto economico, industriale e tecnologico di un Paese che oggi influenza in modo determinante le filiere produttive globali. Le tre tappe – Shanghai, Shenzhen e Hong Kong – hanno offerto un quadro articolato delle trasformazioni in corso: dalla mobilità elettrica all’automazione industriale fino alla logistica digitale.
Shanghai: industria avanzata, energia e logistica globale
Il viaggio è iniziato a Shanghai, cuore pulsante dell’industria cinese e porta d’ingresso della Cina continentale, con una tappa a Changzhou, una delle città simbolo dell’industrial upgrading cinese.

Qui, la delegazione ha visitato lo stabilimento BYD – Build Your Dreams, oggi il principale produttore automobilistico cinese e leader mondiale nel settore dei New Energy Vehicles (NEV).
Lo stabilimento BYD di Changzhou è uno dei poli più importanti del gruppo, con linee di produzione altamente automatizzate (oltre il 95 % nella saldatura), integrazione verticale di batterie, motori ed elettronica di potenza, e sistemi digitalizzati per controllo qualità ed efficienza energetica.
In serata, la delegazione ticinese ha preso parte alla Sino-Swiss Business Reception @ CIIE 2025, evento istituzionale organizzato parallelamente alla grande fiera di Shanghai per celebrare le relazioni economiche tra i due Paesi.

Nel suo intervento, il Console generale di Svizzera a Shanghai, Sacha Bachmann, ha richiamato il recente Dialogo Strategico Sino-Svizzero tenutosi a Bellinzona tra il Consigliere federale Ignazio Cassis e il Primo Ministro cinese Wang Yi: un riferimento che ha sottolineato il ruolo del Ticino quale luogo di incontro tra le due economie.

Il secondo giorno è iniziato con un briefing esclusivo presso Swiss Centers China, il più grande hub di aziende svizzere nel Paese di Mezzo. Il CEO Zhen Xiao ha offerto uno sguardo privilegiato sul mercato cinese in continua evoluzione, condividendo approfondimenti su sentiment, sfide e opportunità per le aziende svizzere.
Ha fatto seguito la visita alla Shanghai Pilot Free Trade Zone (Waigaoqiao), primo esperimento cinese di zona economica avanzata, creata per testare nuove politiche di apertura commerciale e innovazione amministrativa. Qui, i rappresentanti della zona franca hanno illustrato i meccanismi di semplificazione doganale, una logistica efficiente, i regimi fiscali agevolati e i settori aperti agli investitori stranieri. Con oltre cento imprese elvetiche già presenti, la Svizzera figura tra i principali Paesi investitori, in particolare nei comparti biomedicale, farmaceutico e tecnologico.
Nel pomeriggio, la delegazione ha raggiunto il porto di acque profonde di Yangshan, il più grande terminal container automatizzato al mondo e un autentico capolavoro di ingegneria.

Tra gru portuali di precisione millimetrica, carrelli su rotaia, veicoli a guida autonoma (AGV) e sistemi di gestione digitale, Yangshan rappresenta la forza logistica della Cina e nodo strategico della Maritime Silk Road, il corridoio marittimo della Belt and Road Initiative.
La visita alla China International Import Expo (CIIE), la più principale fiera mondiale dedicata alle importazioni, ha occupato la terza giornata del viaggio. Giunta all’ottava edizione, la manifestazione non è una semplice esposizione commerciale, ma un segnale politico-economico: la Cina la utilizza per consolidare rapporti con partner globali e favorire l’ingresso di prodotti e tecnologie internazionali nel proprio mercato.
Qui la delegazione ha potuto osservare come le aziende straniere si presentano al mercato cinese attraverso attività promozionali, strategie di comunicazione e presentazione dei propri prodotti. Negli stand individuali delle svizzere Schindler, ABB e MSC, sono emerse applicazioni concrete di intelligenza artificiale, automazione energetica e logistica sostenibile.

All’interno dello Swiss Cluster Booth, organizzato da Swiss Centers China, erano presenti 26 espositori e 36 marchi svizzeri, tra cui le ticinesi Cetra Alimentari, Masaba Coffee, Tamaro Drinks e Tamborini Vini.
Shenzhen: il motore dell’innovazione cinese
Dalla costa orientale, la missione si è spostata a sud. Con un volo mattutino la delegazione è arrivata a Shenzhen, metropoli che incarna l’ascesa tecnologica cinese. Divenuta in pochi decenni la Silicon Valley del Paese, Shenzhen rappresenta un sistema urbano-industriale unico, dove imprese, startup e centri di ricerca coesistono in un ambiente di rapidissima prototipazione. A Huaqiangbei, uno dei più grandi mercati globali dell’elettronica, è possibile osservare la filiera corta dell’innovazione hardware: componenti, prototipi, microelettronica e produzione convivono nello stesso distretto, con tempi di sviluppo estremamente ridotti.
Il quinto giorno è stato dedicato a Huawei, una delle multinazionali tecnologiche più influenti al mondo. La delegazione ha visitato sia l’headquarter di Shenzhen, dove ha potuto scoprire le più recenti applicazioni nel campo dell’energia digitale, del cloud e della mobilità intelligente, sperimentare in prima persona i veicoli a guida autonoma sviluppati dall’azienda, e conoscere le ultime innovazioni in materia di smartphone e di smart home, sia il Campus di Dongguan, che ospita oltre 25’000 ricercatori e funziona come una vera e propria città dell’innovazione.
Con oltre 208’000 dipendenti, di cui la metà impegnata in attività di ricerca e sviluppo, Huawei rappresenta un modello distintivo di governance aziendale: la società è interamente posseduta dai suoi dipendenti e reinveste costantemente in innovazione. Nel 2024, l’azienda ha registrato una crescita significativa in settori strategici, tra cui dispositivi (+38%), veicoli intelligenti (+474%), energia digitale (+24%) e cloud (+8,5%).

La società ha una forte presenza anche in Svizzera, dove impiega più di 400 collaboratori distribuiti su tre sedi e due centri di ricerca e sviluppo, rafforzando la cooperazione scientifica con istituti come i Politecnici federali di Zurigo e Losanna e il CSEM, il centro svizzero per la ricerca applicata in microtecnologie ed elettronica avanzata.
Il sesto giorno la delegazione ha esplorato ulteriori eccellenze di Shenzhen.
A DJI, leader globale dei droni con oltre il 70% della quota mondiale, è stato possibile osservare applicazioni industriali di droni per logistica, sicurezza pubblica, agricoltura di precisione, cinema e media. In vent’anni di attività, l’azienda ha trasformato Shenzhen in un centro di eccellenza per il volo intelligente, dove hardware, software e soluzioni basate su intelligenza artificiale vengono sviluppati e sperimentati.
DJI conta 14’000 dipendenti, di cui il 30% impegnati in attività di R&S, e il 70% dei prodotti è destinato all’export. Tra le tecnologie più avanzate, i partecipanti hanno potuto osservare droni stazione mobile autonomi fino a due anni, droni agricoli con capacità superiore a 85 litri di fertilizzanti e droni per il trasporto di carichi pesanti oltre 80 kg.
Dalla fotografia aerea alla logistica automatizzata, DJI ha consolidato la sua posizione di riferimento nel settore della robotica applicata e delle soluzioni innovative per il volo intelligente.


La delegazione ha poi incontrato rappresentanti del Shenzhen Virtual University Park (SZVUP), un ecosistema che collega oltre 30 atenei e imprese, facilitando l’accesso a finanziamenti e opportunità di collaborazione, in particolare nei settori healthcare, nuovi materiali, energia e blockchain.
All’interno di questo contesto è presentata anche la start-up Auto City, specializzata in soluzioni di mobilità autonoma per i servizi urbani. L’azienda integra intelligenza artificiale, sensoristica avanzata e soluzioni sostenibili per migliorare l’efficienza e la vivibilità delle città del futuro.
Hong Kong: finanza, logistica e stabilità regolatoria
La tappa conclusiva si è svolta a Hong Kong, centro finanziario globale e porta logistica dell’Asia.
Presso l’Hong Kong International Airport, tra i primi al mondo per traffico merci, è stato presentato il progetto SKYTOPIA, un’iniziativa di sviluppo che integra area commerciale, logistica e spazi dedicati all’arte – in una città che ospita già le principali case d’asta e fiere. Il progetto prevede anche una marina, sistemi di trasporto intelligente e veicoli autonomi, nonché infrastrutture per eventi e attività culturali, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo dell’aeroporto come hub commerciale e turistico, attrarre investimenti e generare nuove opportunità economiche per la città. Nel corso di un incontro con Invest Hong Kong, sono state illustrate le opportunità offerte dal modello “one country, two systems”, che garantisce un contesto competitivo per le imprese straniere in termini di fiscalità, protezione degli investimenti e accesso al mercato asiatico.
La delegazione ha poi visitato il Cainiao Smart Gateway di Alibaba, centro logistico dal quale parte circa la metà delle esportazioni globali del gruppo, un esempio concreto di integrazione tra logistica, intelligenza artificiale e sostenibilità.


A concludere il programma del viaggio, la delegazione ha partecipato a un evento di networking con le comunità svizzera e italiana a Hong Kong, co-organizzato dalle Camere di Commercio svizzera e italiana. Dopo il benvenuto del Console Generale di Svizzera a Hong Kong, Daniel Freihofer, sono stati presentati i principali aspetti dell’ecosistema economico locale, le opportunità per le imprese estere e il supporto offerto dalle due associazioni per sviluppare relazioni commerciali nella regione.
L’incontro si è concluso con un pranzo di networking, occasione di confronto aperto e costruttivo che ha consolidato legami e visioni comuni prima del rientro in Svizzera.
Una visione globale, una prospettiva condivisa
l viaggio di sette giorni tra Shanghai, Shenzhen e Hong Kong ha offerto ai partecipanti una visione diretta di un Paese che sta ridefinendo la crescita industriale, tecnologica e logistica. Le visite ai porti, alle aree industriali e agli ecosistemi hi-tech hanno mostrato come l’innovazione in Cina non sia un’azione isolata, ma un sistema integrato che unisce digitalizzazione, ricerca avanzata, automazione, talento e politiche pubbliche lungimiranti.
Industria, università e autorità collaborano costantemente, trasformando dati e idee in applicazioni concrete, scalabili e resilienti. In ogni settore — dalla logistica alla produzione, dalla mobilità all’urbanistica sperimentale — il vantaggio competitivo nasce dalla rapidità di esecuzione, dalla qualità delle partnership e dall’adozione coerente di tecnologie flessibili.
Per i partecipanti, la missione è stata un laboratorio di apprendimento e confronto, capace di aprire nuovi orizzonti e opportunità. La Cina non si limita a immaginare il futuro: lo costruisce con ritmo, scala e determinazione. Comprenderne le dinamiche significa cogliere le tendenze chiave dell’economia globale e riconoscere le sfide che l’Europa deve affrontare per colmare il divario competitivo in innovazione, digitalizzazione e infrastrutture strategiche.
In sintesi, il viaggio conferma che sostenibilità ed eccellenza operativa non sono solo obiettivi, ma il risultato naturale di un approccio sistemico allo sviluppo tecnologico, dove processi, competenze e strumenti convergono per generare valore reale e duraturo.




















