Per far conoscere nuovi servizi, prodotti o semplicemente promuovere la propria impresa, uno dei migliori veicoli pubblicitari, che valorizzano in modo rilevante la struttura aziendale e la creazione di nuovi contatti, è sicuramente un evento.

Che si tratti però di una serata di networking per i clienti, di un congresso o di una manifestazione, nulla deve essere lasciato al caso, poiché ogni dettaglio conta. Scopriamo allora insieme un breve prontuario che mette in evidenza i passi necessari da compiere per la riuscita ottimale del proprio evento.
Primo ingrediente fondamentale: la preparazione
Inutile dire che organizzare un evento richiede una preparazione accurata e una grande attenzione ai dettagli. Ovviamente ci sono diverse tipologie di eventi e per raggiungere il successo è fondamentale non sottovalutare il lavoro che anticipa il giorno stesso della manifestazione. È ciò che fa la differenza. La programmazione può apparire semplice, ma deve essere ben coordinata e pensata.
Definire obiettivi e pubblico target
Cosa vogliamo comunicare? Quali scopi ha il nostro evento? Una chiara strategia di comunicazione prevede sicuramente al proprio interno anche l’organizzazione di eventi e seminari. È fondamentale che la manifestazione si inserisca nella strategia definita dall’azienda e non sia pianificata con superficialità. Occorre chiarire innanzitutto quali sono gli obiettivi dell’evento e quale pubblico (ad esempio clienti, fornitori, ecc.) vogliamo raggiungere, verificando anche il budget a disposizione.
L’organizzazione pratica del tutto può essere svolta in due modi: affidandosi a esperti in outsourcing (aziende di comunicazione e di organizzazione di eventi ad esempio), che propongono soluzioni diverse e organizzano il tutto, a seconda di quanto desiderato dal committente. Altrimenti, non sottovalutando l’impegno di tempo e di risorse che richiede, una seconda soluzione è quella di affidarsi a collaboratori interni alla struttura aziendale che possano organizzare la manifestazione mettendo in atto le loro conoscenze.
Scegliere il concetto
Come per ogni seminario e manifestazione che si rispetti, un’altra tappa rilevante è la scelta del concetto comunicativo con il quale si decide di presentarsi al pubblico. Ovviamente questo punto è cruciale e dipende da numerose variabili tra cui:
- il tipo di pubblico a cui ci si rivolge;
- le dimensioni ed il tipo di azienda;
- il budget a disposizione.
A livello generale si consiglia di definire un messaggio chiaro e d’impatto, con lo scopo di generare interazioni di qualità sia tra i partecipanti come pure quale struttura organizzatrice.
Data idonea e location adeguata
Sembrerà banale, ma la scelta della data è un altro dei punti decisivi: l’ideale è evitare i momenti densi di appuntamenti già prestabiliti come ad esempio il mese di dicembre (per via delle festività e dei tanti aperitivi e cene aziendali), le vacanze estive o il rientro scolastico (inizio settembre). Un’altra accortezza è quella di verificare che nel giorno scelto non ci siano altri grandi appuntamenti eventistici (simili e non) a quello che si intende organizzare.
L’invio degli inviti può essere fatto per e-mail o in forma cartacea, con un lasso di tempo sufficiente per l’iscrizione e i successivi reminder agli invitati (da 2 settimane a 1 mese prima dell’appuntamento).
La location va scelta e riservata anche in tempi idonei: deve essere centrale, ben servita da eventuali mezzi pubblici o con posteggi a disposizione, nonché essere valorizzante e neutra per l’evento in programma. Se il budget lo permette, le decorazioni della sala devono riprendere il concetto scelto, costruendo quindi un filo conduttore anche a livello visivo.
Il post evento
Per cercare di raccogliere il più possibile da quanto “seminato” durante l’evento, l’esperienza dei partecipanti deve continuare a vivere anche alla fine della manifestazione. Ecco perché è utile integrare delle comunicazioni multicanali verso gli invitati, come ad esempio l’invio di un resoconto della manifestazione, la condivisione di alcuni dei momenti più significativi sui social network, ecc..
La Cc-Ti organizza periodicamente numerosi eventi su tematiche di stretta d’attualità, come pure corsi di formazione puntuale su argomenti relativi (anche) alla comunicazione. Ritrovate la nostra agenda con tutti i prossimi appuntamenti!
Mercati esteri: diversificazione e opportunità
/in Internazionale, TematicheDa mesi il commercio estero è confrontato con diverse turbolenze causate principalmente dalla guerra commerciale in atto, data dall’implementazione di nuovi dazi e contro-dazi. Queste mosse protezionistiche avviate da Stati Uniti, Cina e Unione europea hanno ripercussioni serie anche sulle PMI svizzere.
Le aziende elvetiche, lo sappiamo bene, sono capaci di reagire positivamente anche alle situazioni più difficili. La nostra economia deve però poter continuare a contare su due elementi essenziali: condizioni quadro favorevoli e l’apertura dei mercati.
Attività all’insegna dell’apertura
Oggi più che mai quindi Cc-Ti e S-GE sono attente, presenti e attive nel sostenere gli imprenditori locali che si affacciano sui mercati esteri e nel sottolineare l’importanza di esplorare nuove destinazioni diversificando le proprie attività. Anche per il 2019 continueremo dunque con l’organizzazione di Eventi Paese, conferenze dal taglio molto pratico che mirano a fornire alle aziende informazioni dirette e concrete sulle esportazioni in determinate nazioni o regioni.
Dal Canada al Giappone…
Inizieremo con il Canada il 13 marzo, Paese con il quale la Svizzera, nell’ambito dell’AELS, ha un accordo di libero scambio che ne agevola le relazioni commerciali. Le opportunità canadesi potranno poi essere toccate con mano durante una missione economica che si terrà a maggio. Grazie alle buone relazioni instauratesi con l’Ambasciata canadese in Svizzera, potremo garantire un accesso diretto e facilitato a questo mercato.
Con gli Eventi Paese volgeremo in seguito lo sguardo ad est, in Asia, e più precisamente al Giappone. La Svizzera è stata abile nel concludere un accordo di libero scambio bilaterale, ma la concorrenza europea è dietro l’angolo, dato che l’UE ha firmato un trattato simile che entrerà in vigore a breve. Quale potrebbe essere l’impatto sulle aziende elvetiche? Lo scopriremo il 21 maggio.
… fino alla Germania e gli Emirati Arabi Uniti
Nel secondo semestre torneremo a ovest per chinarci sul nostro principale partner commerciale, la Germania: motore dell’Europa, il Paese continua ad offrire un potenziale enorme. Ci sposteremo infine di nuovo a est: in vista dell’Expo 2020 dedicata al tema “Connecting Minds, Creating the Future”, focalizzeremo la nostra attenzione sugli Emirati Arabi Uniti.
Articolo a cura di
Monica Zurfluh, Responsabile S-GE per la Svizzera italiana e
Valentina Rossi, Responsabile Servizio Export Cc-Ti
Il servizio Export della Cc-Ti e S-GE sono a vostra disposizione per consulenze in ambito di esportazioni.
Contatti email: Servizio Export Cc-Ti e S-GE
Il futuro è SMART
/in Comunicazione e mediaL’evoluzione costante dell’economia digitale sta trasformando la società ed il sistema aziendale, affermandosi quale nuovo paradigma culturale. Di questo tema parla Cassia Casagrande, Responsabile Comunicazione ed eventi Cc-Ti, lanciando l’evento “Smart life, quando la tecnologia migliora la qualità” del 5 dicembre 2018.
L’internet delle cose – ovvero l’interconnessione e comunicazione dei diversi oggetti con e attraverso internet – è già realtà. Stiamo vivendo, pensando e facendo impresa nel futuro, qui, oggi. In questo contesto di mutamenti repentini e opportunità da cogliere date dalla digitalizzazione, parliamo anche di ‘Smart life’. In questo concetto così ampio conglobano economia digitale, progresso tecnologico ed innovazione, di cui nel corso del 2018 quale Cc-Ti abbiamo ampiamente parlato, mettendo in luce sfaccettature diverse: big data, cyber-security, nuovi modelli di business, tecnologie innovative di comunicazione e molto altro ancora.
Una vita sempre più smart comporta un ‘ecosistema digitale’ dove tutte le attività umane (sia personali che aziendali, dal tempo libero alla produzione) sono interconnesse e facilitate da una rete di software e piattaforme intelligenti che, incrociando ed elaborando miliardi di dati, ci aiutano a rendere le nostre diverse attività più efficienti. Gli esempi da citare sono innumerevoli, basti pensare alla domotica, tramite cui si possono ottimizzare i propri consumi energetici, o all’analisi di dati legati alla mobilità che altrove hanno già permesso di gestire con efficacia ed economicità grandi infrastrutture. Ma anche alle forme di telelavoro e flessibilità nell’impiego, ossia modelli di business differenti che, con approcci innovativi, permettono di incrementare la produttività aziendale. O ancora alla sanità e alle biotecnologie, al fintech, alla governance aziendale ecc.
In ogni comparto economico le applicazioni risultano illimitate e aumentano a ritmo incessante, proponendo soluzioni inedite per temi complessi. Quale Cc-Ti rifletteremo su questi concetti per portare avanti un dibattito tematico costruttivo e propositivo, nello stile che ci contraddistingue.
In che modo? Con esempi, esperienze e testimonianze concrete di aziende attive sul territorio, nonché con un’analisi sull’intelligenza artificiale da parte di esperti, sviscerando così al meglio alcune delle opportunità che si presentano e che si creano.
Quando? Il prossimo 5 dicembre, presso il Centro Serrafiorita a Pambio Noranco, nell’evento tematico “Smart life, quando la tecnologia migliora la qualità”. Le iscrizioni sono aperte!
Articolo apparso su La Regione del 26.11.2018
Opportunità tra obbligo e dinamismo
/in Appuntamenti, Eventi e missioni, Networking Business BreakfastDavanti ad una trentina di associati si è tenuto il 26 novembre il penultimo Networking Business Breakfast del 2018, dedicato all’obbligo di annuncio dei posti vacanti. Dopo circa 4 mesi dall’introduzione di questa importante modifica legislativa, siamo tornati sul tema per informare nuovamente le aziende su come funziona il processo di annuncio e per rispondere in maniera performante ai dubbi pratici sollevati in sala.
Dopo il saluto introduttivo di Cassia Casagrande, Responsabile Comunicazione ed Eventi Cc-Ti, ha preso la parola Claudia Sassi, Capo della Sezione del lavoro del DFE, nonché relatrice principale del Networking Business Breakfast, che ha illustrato lo stato dell’arte attuale nella procedura di annuncio dei posti vacanti.
Una breve panoramica sull’introduzione di questa normativa
Nel febbraio 2014 il popolo svizzero ha approvato l’iniziativa “Contro l’immigrazione di massa”. Il nuovo articolo 121a della Costituzione federale prevede l’applicazione di contingenti e del principio della preferenza nazionale nei confronti degli stranieri, compresi i cittadini dell’Unione Europea. In seguito all’esito delle urne il Parlamento elvetico ha deciso di introdurre l’obbligo di annuncio per i generi professionali con un elevato tasso di disoccupazione, alfine di favorire l’occupazione della manodopera in cerca di impiego. Il 1° luglio 2018 è entrato in vigore l’obbligo di annuncio di un posto vacante all’Ufficio Regionale di Collocamento (URC), con regole ben precise e tempistiche di attuazione diversa (1° luglio 2018/1° gennaio 2020). È possibile analizzare meglio questi aspetti nelle schede di approfondimento già dedicate all’argomento dalla Cc-Ti.
La situazione attuale
I processi si vanno assestando ed emergono i primi adeguamenti da introdurre (tanto livello federale come, a cascata, anche singolarmente nei Cantoni). A livello ticinese ci si è resi conto di come la congiuntura economica ed il suo andamento influiscano molto sulla disponibilità di candidati in un determinato settore, dove vige l’obbligo di annuncio. Si auspica quindi che si possa trovare un buon equilibrio, con una congiuntura stabile, tra quest’ultima e la percentuale del tasso di disoccupazione (attualmente fissato all’8%, dal 1°.1.2020 scenderà al 5%).
Un altro interessante dato affiorato è che, da luglio ad oggi, i posti vacanti annunciati dalle aziende ticinesi agli Uffici Regionali di Collocamento (URC) ed al Servizio aziende preposto, sono raddoppiati, assestandosi a circa un migliaio al mese. La metà di essi sottostà all’obbligo di annuncio. Vi è quindi una maggiore interazione tra datori di lavoro e istituzioni, sinonimo di una buona partnership funzionante per il mondo del lavoro.
Sono stati anche ricordati i principali strumenti a disposizione per le operazioni di annuncio di un posto vacante e ricerca di personale: il portale dedicato lavoro.swiss e i contatti diretti con gli URC. Attraverso il primo strumento le aziende possono attivare un ‘conto utente’ tramite cui contattare direttamente i candidati in cerca di impiego iscritti ad un URC (rientrano qui anche le persone in assistenza che sono idonee al collocamento e fanno già parte del bacino dei candidati degli URC), mentre con un contatto diretto è possibile ottenere le risposte desiderate ai quesiti sulle procedure ed i diversi processi a cui sottostare.
Alla fine dell’evento, dopo le domande specifiche dei partecipanti, si è tenuto un conviviale momento di networking davanti ad un caffè. Un’altra occasione per un accrescimento della propria rete di contatti.
Documenti utili
Ancora domande o dubbi sul tema? Il nostro Sevizio giuridico può fornirvi le risposte con una consulenza dedicata!
IoT e il suo prossimo sviluppo
/in Digitalizzazione, TematicheL’acronimo “IoT” (Internet of Things) indica qualsiasi oggetto che può connettersi e comunicare tramite la stessa Internet. L’Internet delle cose non è una tecnologia ma una sintesi di tecnologia estesa nella rete dove tutto è possibile.
Viene sfruttata nei processi di innovazione digitale e viene associata all’evoluzione mobile. Questo binomio rende intelligente tutta la filiera degli oggetti collegati. Come e dove potere quindi utilizzare gli oggetti IoT? Risposta facile, semplicemente ovunque tramite la rete. Sarà sempre più in uso dalle strutture maggiormente complesse quali sanità, trasporti fino al singolo appartamento.
Il trend dell’IoT avrà un’evoluzione massiva nel prossimo futuro in diversi settori industriali. Il suo valore incrementerà verticalmente passando dai 157 miliardi di dollari del 2016 agli oltre 450 miliardi di dollari stimati nel 2020 ovvero tra soli due anni. Le aree di maggiore impatto dell’IoT sono le Smart City (26%), le industrie in generale (24%) e la sanità mobile (20%), smart home (14%), automotive (7%), smart utilities (4%) e device indossabili (3%).
Viene stimato che tra il 2020 e il 2026 le macro-aree appena citate investiranno oltre 6 trilioni di dollari nelle soluzioni IoT. Crescerà conseguentemente il numero dei device IoT collegati. Ad oggi, si stimano 23 miliardi dei dispositivi connessi alla rete e questo numero verrà più che triplicato prima del 2025. Un numero dieci volte superiore alla popolazione mondiale. Questi nuovi oggetti permetteranno di gestire da remoto un’infinità di oggetti anche potenzialmente critici e i dati trasmessi verranno analizzati per migliorare le prestazioni ed essere sempre più efficienti ed efficaci.
Gli algoritmi di Machine Learning usano metodi matematico-computazionali per apprendere informazioni direttamente dai dati ed è ormai certo che questa tecnologia sta diventando parte integrante dei dispositivi IoT. Le prestazioni dei dispositivi in rete aumentano la loro efficienza in modo adattivo man mano che gli esempi da cui apprendere aumentano.
Le grandi corporation americane quali Microsoft, IBM e Google, stanno investendo immensi capitali nelle soluzioni di Intelligenza Artificiale (AI) proprio per questo apprendimento automatico. In questo contesto globale di sviluppo tecnologico, la sicurezza gioca un ruolo sia strategico che operativo.
La privacy dei dati dovrà essere considerata con il massimo rigore e lo sforzo tecnologico per evitare le violazioni dei dispositivi e conseguentemente delle reti a cui sono collegati dovrà essere sempre più garantito.
L’IoT è sempre più un terreno di attacco delle organizzazioni criminali per trafugare dati e/o bloccare infrastrutture anche altamente sofisticate causando potenzialmente forti danni sociali. La sicurezza dovrà cercare di andare di pari passo con lo sviluppo tecnologico per mitigare i nuovi rischi a tutti i livelli.
A tendere, anche gli standard della sicurezza fisica verranno coinvolti in questo processo in quanto i dispositivi verranno valutati sia in base al loro livello di sicurezza che di resistenza agli attacchi piuttosto che alla loro economicità. Molti ormai ritengono che questo sia l’unico modo in cui poter andare avanti e modificherà sensibilmente la vita quotidiana di tutti noi.
Molti dispositivi IoT, e in parte lo sono già, verranno sempre più utilizzati e sfruttati nella soluzione dei nostri piccoli o grandi problemi quotidiani come per esempio aprire la porta di casa automaticamente quando si arriva in prossimità, ripristinare il cibo nella dispensa, ridurre i costi energetici, trovare un parcheggio disponibile o monitorare l’andamento della propria terapia farmacologica.
Testo a cura di Carlo Del Bo
Executive Advisor
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Unità d’intenti e spirito imprenditoriale per rilanciare il commercio al dettaglio
/in Organizzazione, TematicheVi proponiamo oggi un’intervista a Lorenza Sommaruga, Presidente Federcommercio, membro dell’Ufficio Presidenziale della Cc-Ti e titolare di un negozio nel cuore di Lugano. Con lei parliamo del commercio al dettaglio e della nuova Legge Apertura Negozi.
Da alcuni mesi lei ha assunto la Presidenza di Federcommercio. Quali ritiene siano gli elementi su ci puntare per lo sviluppo del commercio al dettaglio?
Il difficile stato economico dei negozi al dettaglio ticinesi è sotto gli occhi di tutti, malgrado i buoni risultati statistici delle vendite in Svizzera, nel nostro Cantone la situazione rimane tuttora delicata ma vi è la percezione di aver abbandonato quella fase di perdita continua che contrastava gli ultimi anni e, malgrado l’indebolimento del franco svizzero abbia avuto solo una minima reazione a livello di vendite, si è constatato che la clientela locale inizia a capire che non sempre vale la pena fare acquisti oltre frontiera ed il loro ritorno ci fa molto piacere. Siamo prudentemente ottimisti sperando che questo timido miglioramento si prolunghi nei prossimi mesi. Le nostre problematiche sono da qualche tempo simili alle realtà dei Paesi a noi limitrofi, stiamo vivendo un cambiamento epocale delle abitudini economiche e culturali ma non possiamo perdere l’entusiasmo, dobbiamo rimanere fiduciosi e continuare a migliorarci, diversificare la scelta dei prodotti e rimanere sempre attuali nell’offerta delle merci seguendo le tendenze e assecondando le richieste dei consumatori, è fondamentale che i nostri prezzi siano allineati alla vicina Italia. Possedere un buon spirito imprenditoriale significa essere leader e trascinatore, visionario e ambizioso ma significa soprattutto imparare a fare nuovo business prendendo strade sconosciute e moltiplicando gli sforzi.
Da anni si cerca di dare uno scossone al settore che rappresenta. Lei è titolare di un negozio nel cuore di Lugano. Dalla sua esperienza, l’introduzione della LAN – Legge aperture negozi, sarà l’occasione giusta?
Da 20 anni Federcommercio, unitamente alle autorità politiche ed ai sindacati si è impegnata nell’ottimizzare l’evoluzione della vecchia legge e adeguarla alle necessità attuali. Ho iniziato il mio mandato proseguendo con entusiasmo all’adempimento di questo progetto per portare avanti l’ottimo e difficile lavoro fatto dai miei predecessori. La messa in atto della nuova legge, ossia, l’estensione degli orari, la regolamentazione della situazione attuale contrastata da continue richieste di deroghe potranno essere nell’interesse di tutti, piccola e grande distribuzione.
L’accordo fra i partner sociali creerà finalmente un quadro giuridico chiaro, costituirà un enorme vantaggio ed impedirà l’intervento dello Stato nell’area molto delicata della definizione dei salari. Vi è stato un grande impegno per raggiungere il maggior numero di sottoscrizioni del CCL, onde evitare le sempre maggiori richieste di salari minimi, spesso insostenibili per noi commercianti. Come molti negozianti, anch’io da troppo tempo sono sopraffatta dalla ricerca di individuare il modo giusto per poter andare avanti, l’attuale situazione economica ci sta mettendo a durissima prova, abbiamo provato ad adeguarci, ci siamo rinnovati, cerchiamo di essere sempre più possibili vicini al cliente, fidelizzandolo e accontentandolo in ogni sua richiesta. La nuova legge ci permetterà di lavorare in un contesto più stabile, sarà un segnale di apertura e unità del nostro settore, fattore che ci favorirà nella nostra attività.
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Elementi decisivi per la crescita
/in Comunicazione e mediaProsegue il viaggio della Cc-Ti alla scoperta delle opinioni dei professionisti che fanno parte dell’Ufficio Presidenziale. Oggi conosciamo meglio Andrea Ghiringhelli, Avvocato, Studio legale e notarile Olgiati, Ghiringhelli ed associati, con cui parliamo della piazza finanziaria e degli elementi su cui puntare per una crescita sostenibile.
La piazza finanziaria ticinese è evoluta negli anni e con essa anche le imprese che si insediano sul territorio. Dal suo osservatorio come sono evolute le dinamiche?
I rapidi mutamenti legislativi che hanno caratterizzato la piazza finanziaria svizzera e ticinese in questi ultimi anni, in particolare l’introduzione dello scambio automatico di informazioni, nonché l’adeguamento delle norme fiscali svizzere agli standard europei, hanno sicuramente modificato le dinamiche delle aziende che si insediano sul nostro territorio. Sono venute meno le holding e le società di servizi. Assistiamo invece sempre più all’arrivo di aziende che si insediano sul territorio con attività legate ai settori tradizionali dell’economia e a comparti legati alle innovazioni tecnologiche.
Quali sono gli elementi che caratterizzano una crescita sostenibile globale?
Per una crescita sostenibile globale servono: una fiscalità maggiormente competitiva, visto il Canton Ticino ha le aliquote più alte tra tutti i Cantoni lungo la dorsale del Gottardo; una manodopera sempre più qualificata per essere al passo con l’evoluzione tecnologica in atto; una legge a supporto dell’innovazione più incisiva; una minore burocrazia e tempi decisionali più rapidi sia per quanto concerne la giustizia ordinaria (i tempi dei processi sia civili che penali sono troppo lunghi) sia per quanto concerne gli atti dell’amministrazione pubblica.
Sguardo sul più vasto mercato unico d’America latina
/in Appuntamenti, Eventi e missioni, Eventi PaeseLa Cc-Ti, in collaborazione con S-GE e gli sponsor Export, organizza un evento dedicato agli Stati del Mercosur previsto per il prossimo 28 novembre.
Nell’ambito dell’AELS, la Svizzera sta negoziando un accordo di libero scambio con i Paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay) volto ad abbattere le barriere tariffarie e ad aprire alle nostre PMI un mercato estremamente vasto di oltre 280 milioni di abitanti.
Le opportunità offerte da questi Paesi, Brasile e Uruguay in particolare, sono molteplici. Il Brasile innanzitutto è la nona economia più grande al mondo e la più importante dell’America Latina. È anche il principale partner commerciale della Svizzera nella regione (davanti a Messico e Argentina). Il Paese da un lato necessita di ammodernare i settori agricolo e della lavorazione e trasformazione dei prodotti alimentari, che contribuiscono a quasi il 30% del PIL, dall’altro sta consolidando il suo settore sanitario, investendo in nuove tecnologie e incrementando le importazioni di apparecchiature mediche. Settori, questi, in cui la Svizzera eccelle. L’Uruguay, con i suoi 3,5 milioni di abitanti, è un mercato molto più piccolo, ma l’ubicazione strategica, un’infrastruttura di telecomunicazioni moderna (la più avanzata d’America Latina), la stabilità politica e sociale accompagnata da un contesto imprenditoriale favorevole, così come l’elevata qualità di vita e l’alto grado di istruzione rendono il Paese una base logistica ideale per sviluppare la regione.
L’apertura di questi mercati è tuttavia accompagnata da problematiche commerciali quali le barriere (tariffarie e non), le difficoltà logistiche, di valutazione della solvibilità dei potenziali partner, non senza dimenticare del recupero dei crediti. Tutti questi aspetti verranno approfonditi durante un Evento-Paese il prossimo 28 novembre, dove l’accento sarà posto anche sulle testimonianze aziendali di realtà ticinesi attive in loco. Sarà inoltre data anche la possibilità di fissare colloqui individuali gratuiti con gli esperti di S-GE per una consulenza mirata durante la giornata.
Articolo a cura di
Monica Zurfluh, Responsabile S-GE per la Svizzera italiana e
Valentina Rossi, Responsabile Servizio Export Cc-Ti
Il servizio Export della Cc-Ti e S-GE sono a vostra disposizione per consulenze in ambito di esportazioni.
Contatti email: Servizio Export Cc-Ti e S-GE
Come organizzare un evento di successo
/in Marketing e Vendita, TematichePer far conoscere nuovi servizi, prodotti o semplicemente promuovere la propria impresa, uno dei migliori veicoli pubblicitari, che valorizzano in modo rilevante la struttura aziendale e la creazione di nuovi contatti, è sicuramente un evento.
Che si tratti però di una serata di networking per i clienti, di un congresso o di una manifestazione, nulla deve essere lasciato al caso, poiché ogni dettaglio conta. Scopriamo allora insieme un breve prontuario che mette in evidenza i passi necessari da compiere per la riuscita ottimale del proprio evento.
Primo ingrediente fondamentale: la preparazione
Inutile dire che organizzare un evento richiede una preparazione accurata e una grande attenzione ai dettagli. Ovviamente ci sono diverse tipologie di eventi e per raggiungere il successo è fondamentale non sottovalutare il lavoro che anticipa il giorno stesso della manifestazione. È ciò che fa la differenza. La programmazione può apparire semplice, ma deve essere ben coordinata e pensata.
Definire obiettivi e pubblico target
Cosa vogliamo comunicare? Quali scopi ha il nostro evento? Una chiara strategia di comunicazione prevede sicuramente al proprio interno anche l’organizzazione di eventi e seminari. È fondamentale che la manifestazione si inserisca nella strategia definita dall’azienda e non sia pianificata con superficialità. Occorre chiarire innanzitutto quali sono gli obiettivi dell’evento e quale pubblico (ad esempio clienti, fornitori, ecc.) vogliamo raggiungere, verificando anche il budget a disposizione.
L’organizzazione pratica del tutto può essere svolta in due modi: affidandosi a esperti in outsourcing (aziende di comunicazione e di organizzazione di eventi ad esempio), che propongono soluzioni diverse e organizzano il tutto, a seconda di quanto desiderato dal committente. Altrimenti, non sottovalutando l’impegno di tempo e di risorse che richiede, una seconda soluzione è quella di affidarsi a collaboratori interni alla struttura aziendale che possano organizzare la manifestazione mettendo in atto le loro conoscenze.
Scegliere il concetto
Come per ogni seminario e manifestazione che si rispetti, un’altra tappa rilevante è la scelta del concetto comunicativo con il quale si decide di presentarsi al pubblico. Ovviamente questo punto è cruciale e dipende da numerose variabili tra cui:
A livello generale si consiglia di definire un messaggio chiaro e d’impatto, con lo scopo di generare interazioni di qualità sia tra i partecipanti come pure quale struttura organizzatrice.
Data idonea e location adeguata
Sembrerà banale, ma la scelta della data è un altro dei punti decisivi: l’ideale è evitare i momenti densi di appuntamenti già prestabiliti come ad esempio il mese di dicembre (per via delle festività e dei tanti aperitivi e cene aziendali), le vacanze estive o il rientro scolastico (inizio settembre). Un’altra accortezza è quella di verificare che nel giorno scelto non ci siano altri grandi appuntamenti eventistici (simili e non) a quello che si intende organizzare.
L’invio degli inviti può essere fatto per e-mail o in forma cartacea, con un lasso di tempo sufficiente per l’iscrizione e i successivi reminder agli invitati (da 2 settimane a 1 mese prima dell’appuntamento).
La location va scelta e riservata anche in tempi idonei: deve essere centrale, ben servita da eventuali mezzi pubblici o con posteggi a disposizione, nonché essere valorizzante e neutra per l’evento in programma. Se il budget lo permette, le decorazioni della sala devono riprendere il concetto scelto, costruendo quindi un filo conduttore anche a livello visivo.
Il post evento
Per cercare di raccogliere il più possibile da quanto “seminato” durante l’evento, l’esperienza dei partecipanti deve continuare a vivere anche alla fine della manifestazione. Ecco perché è utile integrare delle comunicazioni multicanali verso gli invitati, come ad esempio l’invio di un resoconto della manifestazione, la condivisione di alcuni dei momenti più significativi sui social network, ecc..
La Cc-Ti organizza periodicamente numerosi eventi su tematiche di stretta d’attualità, come pure corsi di formazione puntuale su argomenti relativi (anche) alla comunicazione. Ritrovate la nostra agenda con tutti i prossimi appuntamenti!
Inchiesta sulla sicurezza cibernetica – 2° edizione
/in Digitalizzazione, TematichePer la Cc-Ti la cyber security – e più in generale l’economia digitale – è un tema centrale che è stato approfondito con ampie sfaccettature lungo il corso dell’anno. Anche nel 2018 viene condotta un’inchiesta sulla sicurezza cibernetica, a seguito della prima interessante edizione del 2017. La parola alle aziende.
La Cc-Ti, in collaborazione con il Servizio informatica forense della SUPSI e IntheCyber Group, e con il patrocinio del Dipartimento delle Istituzioni del Cantone Ticino, è lieta di presentare la seconda edizione dell’inchiesta sulla cyber security. L’obiettivo dell’indagine è quello di raccogliere informazioni e condividerle sul territorio, evidenziando i rischi cyber e le attività di “detection & response” per aziende e istituzioni cantonali, così da capire, ad un anno di distanza, lo stato dell’arte in tema di sicurezza e prevenzione di attacchi cibernetici.
Possono partecipare tutte le aziende, attraverso questo link che porta direttamente alla pagina dell’indagine.
Contattateci per maggiori informazioni, saremo felici di darvi ulteriori ragguagli.
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Per l’incremento delle competenze del tessuto imprenditoriale
/in Appuntamenti, Scuola managerialeAumentare le proprie conoscenze e sviluppare il proprio talento, grazie ad un corso di formazione continua come la Scuola Manageriale della Cc-Ti, è un modo sicuramente brillante per accrescere il valore della propria persona. Il fatto che il futuro quadro e/o dirigente assumerà in seguito la guida o una carica in una PMI, incrementa pure le competenze del tessuto imprenditoriale dove le aziende operano.
Nella video intervista con Roberto Klaus, Direttore SSIB Ticino, capiamo meglio come è strutturato il percorso formativo che porta all’ottenimento dell’attestato federale quale “Specialista della gestione PMI” e quale è il valore aggiunto del frequentare il corso della Cc-Ti.
Ricordiamo che questo percorso prevede 352 ore-lezione lungo 3 semestri. I moduli trattano materie quali gestione generale dell’impresa, leadership, comunicazione, gestione del personale, organizzazione, contabilità, marketing, pubbliche relazioni, rapporti con i fornitori e la clientela, diritto in materia di gestione PMI e si prevede un modulo interdisciplinare finale.
Sono ancora aperte le iscrizioni alla Scuola Manageriale, si parte il 1° febbraio 2019. Vi invitiamo a leggere le testimonianze dei corsisti che stanno concludendo il ciclo formativo 2018/2019.
Interessati? Contattateci direttamente, saremo felici di potervi dare tutti i ragguagli!