https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.png00Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2021-06-30 10:29:002022-01-04 10:32:45Misure del Consiglio Federale e del Consiglio di Stato
Il tema della trasmissione aziendale concerne moltissime realtà in Svizzera e ovviamente anche in Ticino. Si tratta di una questione complessa, non sempre quantificabile con precisione.
Per questo è importante, a scadenze regolari, rilevare i dati essenziali del fenomeno, in modo da capire non solo l’entità del fenomeno, ma anche le misure che si rendono necessarie ad esempio a livello legislativo.
I risultati saranno condivisi anche con la Divisione dell’economia del Dipartimento delle finanze e dell’economia, che segue con interesse il tema dopo gli approfondimenti svolti negli scorsi anni.
A questo scopo la Cc-Ti, unitamente a Banca dello Stato del Cantone Ticino, Associazione delle Imprese Familiari, e Gruppo Multi, hanno realizzato un sondaggio, al quale è possibile partecipare al seguente link www.multi.re/trasmissione
Il sondaggio ha lo scopo di rilevare l’evoluzione del fenomeno a 10 anni di distanza dalla prima indagine, integrandola con la valutazione di aspetti particolarmente attuali tra cui digitalizzazione, effetti della pandemia COVID-19 e rinnovamento strategico.
Resta inteso che tutti i dati rilevati saranno elaborati e trattati in maniera anonima. Scarica il flyer per maggiori informazioni.
https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2021/06/ART21-trasmissione-az.jpg8531280Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2021-06-22 09:27:462021-06-22 10:56:22Trasmissione aziendale in Ticino
Già nel 2017 la Cc-Ti, unitamente alla SUPSI e all’azienda specializzata InTheCyber Group, aveva promosso un’indagine presso le aziende ticinesi per monitorare quale fosse la situazione in tema di attacchi cibernetici subiti e sistemi di protezione predisposti.
Questo per fare emergere eventuali criticità, necessità di intervento e capire quindi quanto le strutture aziendali ticinesi pubbliche, para-pubbliche e private fossero pronte a fronteggiare una minaccia ormai onnipresente. Lo scopo dell’iniziativa è l’alimentazione di un presidio permanente sul tema della Cyber Security, analizzando tendenze e prospettive evolutive di questo settore e fornendo una valutazione del livello di maturità delle aziende svizzere sulla base di un Maturity Model ben definito (Initial, Repeatable, Defined, Managed, Optimized).
Lo Swiss Cybermeter è ideato e creato grazie alla collaborazione tra il Servizio informatica forense del Dipartimento tecnologie innovative della SUPSI(Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana), la Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del cantone Ticino e InTheCyber Group, realtà d’élite nell’ambito dell’auditing e consulting per la Cyber Intelligence e Cyber Defense. L’iniziativa è patrocinata dalla campagna di prevenzione del Cantone Ticino Cyber Sicuro.
Dopo l’eccellente riscontro ottenuto quattro anni fa, una prima in Svizzera, viene riproposta un’indagine simile, alla quale le aziende sono invitate a partecipare sul sito: www.swisscybermeter.ch.
Resta inteso che tutti i dati rilevati saranno elaborati e trattati in maniera anonima. Altri dettagli al seguente link.
https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2021/06/ART21-cyber.jpg8531280Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2021-06-22 09:22:152021-06-22 09:41:34Cybersicurezza e grado di prontezza delle aziende ticinesi
Finalmente è stata fatta chiarezza da parte dell’Autorità fiscale federale in materia di IVA e aiuti per i casi di rigore.
È stato infatti stabilito che in considerazione della situazione straordinaria, i contribuenti non devono procedere ad alcuna riduzione della deduzione dell’imposta precedente in caso di ottenimento di simili contributi. Sono considerati contributi COVID-19 i pagamenti, i vantaggi in termini di interessi sui prestiti, le rinunce al rimborso dei prestiti o i condoni dei debiti, la cui base legale (legge, ordinanza, regolamento, decreto ecc.) si fonda sulle misure dovute al COVID-19 e che sono stati accordati dal 1° marzo 2020.
I contributi COVID-19 devono essere dichiarati alla cifra 910 del rendiconto IVA e non alla cifra 200. Le eventuali riduzioni della deduzione dell’imposta precedente operate a causa dell’ottenimento di contributi COVID-19 possono essere annullate con un rendiconto di correzione o di riconciliazione (art. 72 LIVA).
La Cc-Ti è soddisfatta di questa decisione in quanto, in un primo momento, l’Autorità fiscale aveva presentato un progetto di prassi nel quale veniva mantenuto un assoggettamento (anche se differenziato e parziale) del contributo all’IVA.
Per questa ragione la Cc-Ti lo scorso mese di aprile aveva tempestivamente reagito con una lettera all’Amministrazione Federale delle Contribuzioni chiedendo la concessione di un’esenzione completa, rilevando al riguardo che l’assoggettamento differenziato avrebbe posto non pochi problemi burocratici alle aziende e che in un momento di estrema difficoltà è necessario, per evidenti motivi (si sta infatti parlando di casi di rigore), garantire un’esenzione completa.
La Cc-Ti non può quindi che rallegrarsi di questa decisione che permette importanti risparmi alle nostre aziende.
https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2021/06/ART21-iva.jpg8531280Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2021-06-22 09:12:492021-06-22 09:12:50IVA e aiuti per i casi di rigore. Finalmente chiarezza
Conosciuta quale simbolo e figura mitologica, l’araba fenice rinasce dalle ceneri. È proprio la rinascita, la capacità di rialzarsi, di cambiare e di riadattarsi dopo un percorso, dopo il fallimento di un progetto o di un rapporto di lavoro terminato, l’esperienza da cui partire per parlare di resilienza.
Nel mondo del lavoro non tutto va sempre come pianificato e ci si scontra con un insuccesso, che può rilevare un’ottica diversa dalla quale ripartire.
Le “notti dell’insuccesso” si basano su storie di fallimenti professionali e imprenditoriali a differenti livelli. Se dai successi è possibile trarre un vantaggio evidente e immediato, è l’analisi degli insuccessi che può fornire approcci utili, percorsi diversi e differenti visioni. Questa testimonianza vuole dimostrare che da un progetto mancato, come un’araba fenice, rinascere più forti e resilienti è possibile.
Se dovessimo dare una definizione di resilienza, potremmo dire che essa è intesa come la capacità delle persone di affrontare in modo costruttivo la pressione delle prestazioni, i cambiamenti e le crisi, di rimanere capaci di agire e, infine, anche di riemergere più forti da tutto questo. Il coaching (inteso come una partnership con i clienti che, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispirandoli a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale) può essere un valido supporto per le ripartenze, in ogni ambito. Diventa per cui un’opportunità per reinventarsi.
Durante l’evento sono stati portati esempi famosi di “arabe fenici” che poi si sono rivelati vincenti. Possiamo ricordare James Dyson (inventore, designer e imprenditore britannico, fondatore dell’azienda Dyson) che notò che il filtro dell’aria in una cabina di verniciatura risultava costantemente ostruito dalle particelle di polvere (proprio come un sacchetto di aspirapolvere). Così disegnò e costruì una torretta ciclonica industriale, in grado di eliminare le particelle esercitando spinte centrifughe centomila volte maggiori della forza di gravità. A quel punto si domandò se avrebbe potuto applicare lo stesso principio a un’aspirapolvere. E si mise al lavoro: dopo 5 anni e 5’127 prototipi venne alla luce il primo aspirapolvere senza sacchetto al mondo con il marchio Dyson, il Dual Cyclone. Storia simile anche per quanto riguarda la 3M e i post-it. La colla del Post-it fu scoperta nel 1968 da Spencer Silver, un ricercatore della 3M, che voleva realizzare l’adesivo più potente al mondo, capace di essere impiegato in campo ingegneristico ed aeronautico. L’esperimento si rivelò un fallimento a tal punto che diede vita a un collante così debole da non riuscire a tenere insieme neanche dei fogli di cartoncino, ma solo i foglietti che tutti conosciamo.
Rinascere ogni volta che si cambia lavoro
Quando si cambia lavoro, o quando viene terminato un rapporto di lavoro, non ci si dovrebbe ‘fossilizzare’ solo sull’insuccesso, ma cogliere questa opportunità di crescita, da trasformare in un’esperienza positiva. Per employability (o impiegabilità) si intende proprio la capacità di un individuo di mantenere nel tempo un impiego o la probabilità di trovarne un nuovo in caso di inoccupazione.
Nel mondo del lavoro e con gli scenari futuri che si prospettano, il “lavoro per sempre” va, purtroppo, scomparendo (dove si intende lavorare per lo stesso datore di lavoro – quale ‘posto fisso’ – dall’inizio della vita lavorativa sino alla pensione): in questo senso l’employability permette di concentrarsi su livelli diversi, in una concezione di “workforce transformation”, che coinvolge più attori di un sistema complesso (lavoratore, azienda, istituzioni).
Per migliorare l’impiegabilità di un collaboratore devono intervenire principalmente tre fattori: la persona stessa (con le sue abilità professionali, capacità comportamentali e aspettative di carriera), l’azienda (per le sue politiche HR e i servizi di ‘job facilities’ che mette in atto) e la società (andamento del mercato del lavoro, servizi a supporto dell’impiego).
Ottimizzare le proprie risorse, rivedere e/o sconvolgere i propri progetti, ripresentarsi in veste diversa, è possibile promuovendo maggiormente questa visione nell’impiegabilità nelle strategie delle risorse umane in azienda. L’essere umano deve restare e distinguersi al centro del sistema.
https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2021/06/ART21-araba-fenice-resoconto.jpg8531280Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2021-06-21 16:33:312021-06-21 16:44:15L’araba fenice nel mondo del lavoro
Un futuro accordo di libero scambio con il MERCOSUR (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay)
Oltre all’accordo di libero scambio con l’Unione Europea e la convenzione AELS, la Svizzera dispone di una rete di 32 accordi di libero scambio con 42 partner. Questi accordi sono spesso conclusi nell’ambito dell’Associazione europea di libero scambio (AELS). La Confederazione può però concludere accordi di libero scambio anche con partner commerciali al di fuori dell’Europa, come è stato il caso per il Giappone e la Cina.
Dati essenziali
Gli accordi di libero scambio sono molto importanti per un Paese, poiché riducono notevolmente gli elevati dazi all’importazione che colpiscono gli esportatori elvetici. Ad oggi la Svizzera esporta nei Paesi del Mercosur beni per oltre 3,6 miliardi di franchi e le importazioni si aggirano intorno ai 711 milioni di franchi, si tratterebbe di uno dei mercati con il maggiore potenziale non ancora sfruttato.
L’industria dell’esportazione svizzera ne farà sicuramente buon uso, l’accordo farà risparmiare oltre 180 milioni di franchi l’anno. Questo fa notare la loro importanza per l’industria svizzera d’esportazione. Ma oltre al risparmio sui dazi doganali, l’accordo di libero scambio rinforza anche la protezione della proprietà intellettuale, elimina gli ostacoli tecnici al commercio, accresce la sicurezza degli investimenti e degli appalti pubblici.
Nell’agosto del 2019 gli Stati dell’AELS (Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda) e gli Stati del Mercosur hanno concluso le negoziazioni per un futuro accordo di libero scambio.
Ciò significa che quasi il 96% delle esportazioni svizzere verso i Paesi del Mercosur potranno essere esonerate dai diritti doganali.
Gli accordi di libero scambio contengono anche delle disposizioni obbligatorie in materia di sviluppo duraturo. Per questo motivo i diritti dei popoli indigeni e la sostenibilità sono parte integrante dei testi, giuridicamente vincolanti sul commercio e lo sviluppo sostenibile. Pensando al Sud America, ci si focalizza subito sulla foresta amazzonica (che si estende su una superficie di 6,7 milioni di km² e si sviluppa sul territorio di ben nove Stati sudamericani) e alla sua deforestazione, nonché agli altri problemi ambientali che toccano questo importante polmone verde.
Il giro del Mercosur
Argentina
L’Argentina è il quarto partner commerciale della Svizzera in America del Sud per importanza e la terza destinazione delle sue esportazioni nel subcontinente. Nel 2019 la Svizzera ha importato beni dal Paese latinoamericano per un valore di 1,67 miliardi CHF, in prevalenza metalli preziosi e prodotti agricoli, mentre ha esportato soprattutto prodotti chimici e farmaceutici, macchinari e orologi per un totale di 665 milioni CHF.
Alla fine del 2018 gli investimenti diretti svizzeri in Argentina erano pari a circa 3 miliardi CHF e le imprese svizzere davano lavoro a 11’320 persone.
Brasile
Il Brasile è il partner commerciale più importante della Svizzera in America latina, e molte aziende svizzere sono attive nel Paese. Già nel 2008 i Governi di Svizzera e Brasile hanno avviato un «partenariato strategico» nel cui quadro i due Paesi intrattengono scambi e cooperazioni in diversi campi. I due Stati hanno concluso accordi nei settori della scienza, dell’assistenza giudiziaria e della giustizia, dello scambio di informazioni in ambito fiscale, del traffico aereo e della sicurezza sociale. Nel 2019 la Svizzera ha importato dal Brasile beni per un valore di quasi 1,4 miliardi CHF, soprattutto metalli preziosi e caffè, mentre ha esportato principalmente prodotti chimici e farmaceutici nonché macchinari per un totale di 2,5 miliardi CHF. Alla fine del 2018 gli investimenti diretti svizzeri in Brasile ammontavano a 10,5 miliardi CHF e le imprese svizzere impiegavano oltre 62’200 persone nel Paese.
Paraguay
La Svizzera e il Paraguay hanno concluso, tra gli altri, accordi negli ambiti del commercio, della protezione degli investimenti e della cooperazione tecnica. Il commercio tra Svizzera e Paraguay è relativamente limitato. Nel 2019 le esportazioni della Svizzera verso il Paraguay sono state pari a 20,5 milioni CHF, mentre le importazioni sono ammontate a 23,4 milioni CHF e hanno riguardato principalmente prodotti agricoli, pietre e metalli preziosi e oli essenziali.
Uruguay
Le relazioni politiche tra la Svizzera e l’Uruguay sono buone, in quanto esiste uno stretto legame storico tra i due Paesi, che è da ricondurre alla forte emigrazione svizzera nel XIX secolo. Non a caso l’Uruguay è chiamato anche “piccola Svizzera”.
Attualmente la Svizzera e l’Uruguay hanno concluso accordi nel settore della protezione degli investimenti, della doppia imposizione, delle assicurazioni sociali e del traffico aereo.
Nel 2019 la Svizzera ha importato merci dall’Uruguay per un valore di circa 32 milioni CHF; si è trattato essenzialmente di pietre e metalli preziosi, ma anche di prodotti agricoli e cartacei. Sempre nel 2019, le esportazioni svizzere verso l’Uruguay si sono attestate a 158 milioni CHF e hanno riguardato principalmente prodotti farmaceutici, orologi e macchinari.
Alla fine del 2018 gli investimenti diretti svizzeri in Uruguay ammontavano a circa 2,4 miliardi CHF e le imprese svizzere impiegavano quasi 1’100 persone nel Paese.
Il tema della sicurezza cibernetica è oggetto di attenzione sia in ambito pubblico sia in ambito privato. Non a caso il Cantone Ticino si è dotato di un gruppo di lavoro strategico denominato Cyber Sicuro, il quale funge da punto di riferimento cantonale per questo tema.
Nell’ambito privato, la Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi (Cc-Ti) aveva promosso nel 2017 un’indagine presso le aziende per un monitoraggio della situazione nel campo delle imprese, unitamente alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e InTheCyber Group. L’inchiesta, unica in Svizzera, aveva fornito risultati molto interessanti e probanti, ad es. sui generi di attacchi cyber che le nostre aziende subiscono e i sistemi di protezione che hanno predisposto.
Sulla scorta di quanto precede, la Cc-Ti, il Servizio informatica forense del Dipartimento delle tecnologie della SUPSI e InTheCyber Group, realtà di punta nell’ambito dell’auditing e consulting per la Cyber Intelligence e la Cyber Defense, hanno deciso di dare continuità al lavoro di osservazione e analisi del tema.
È pertanto stato creato lo Swiss Cybermeter, strumento per effettuare i rilevamenti necessari, accessibile all’indirizzo www.swisscybermeter.ch.
L’iniziativa è patrocinata dalla campagna di prevenzione del Cantone Ticino denominata Cyber Sicuro.
Lo scopo dell’iniziativa è alimentare un gruppo permanente sul tema della Cyber Security con informazioni sempre attualizzate, che permettano di analizzare tendenze e prospettive evolutive di questo settore.
Al contempo questo permetterà di stilare una statistica del livello di maturità delle aziende svizzere sulla base di un Maturity Model ben definito (Initial, Repeatable, Defined, Managed, Optimized).
Il grado di prontezza delle aziende pubbliche, para-pubbliche e private è essenziale per tutto il territorio cantonale, perché garantisce la sicurezza istituzionale e quella economica, nell’interesse di tutte le cittadine e tutti i cittadini.
https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2021/03/EVT21-comunicati.jpg8531280Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2021-06-11 11:20:262021-06-22 09:56:34Cyber Security: importante alleanza pubblico-privato
La conciliabilità fra lavoro e famiglia è una parte importante delle politiche aziendali. In alcuni casi, conciliare lavoro e problemi di salute in famiglia può diventare un carico importante. Già dal 1° gennaio 2021 i famigliari curanti hanno diritto al congedo breve pagato.
Dal 1° luglio entrerà in vigore il nuovo congedo per l’assistenza a favore dei genitori per il sostegno ai figli con gravi problemi di salute. Si tratta di una delle misure previste dalla Legge federale concernente il miglioramento della conciliabilità tra attività lucrativa e assistenza ai familiari.
I genitori che assistono un figlio minorenne con gravi problemi di salute dovuti a malattia o infortunio ricevono un’indennità di assistenza e potranno beneficiare di un congedo di 14 settimane al massimo, da fruire in un termine quadro di 18 mesi. Per 6 mesi dall’insorgere del diritto vige una protezione dalla disdetta del contratto di lavoro. Il congedo potrà essere consumato in una sola volta o in giorni singoli, suddivisi tra i genitori. La misura verrà finanziata con le indennità di perdita di guadagno (IPG).
Sempre dal prossimo 1° luglio verrà rafforzato il sostegno alle madri il cui neonato dopo la nascita deve rimanere in ospedale per un lungo periodo. Attualmente, in caso di rinvio del versamento dell’indennità di maternità, la madre rischia di rimanere senza reddito durante il periodo compreso tra la nascita del figlio e l’inizio del pagamento delle indennità di maternità, anche perché il versamento del salario non è garantito e la Legge sul lavoro stabilisce che le madri non possono essere occupate durante le 8 settimane successive al parto e in seguito, fino alla 16° settimana, possono esserlo solo con il loro consenso. Le modifiche della LIPG permettono di colmare questa lacuna.
Scheda a cura dell’Avv. Michele Rossi, Delegato alle relazioni esterne Cc-Ti
https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2021/06/ART21-conciliabilita-scheda.jpg8531280Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2021-06-10 09:15:282021-06-10 09:15:29Novità legislative dal 1° luglio 2021
Telefonate, voci, immagini e documenti. Registrare o videosorvegliare con l’ausilio di microspie grandi come la punta di una matita? Solo fantascienza da film d’azione, serie tv o libri di realtà distopiche? La risposta è no.
Basta andare online su siti di e-commerce come Amazon o e-bay per accorgersi che la proposta di dispositivi per attività di monitoraggio a 360° sono oggi alla portata di tutti e facilmente accessibili.
Coloro che operano, siano essi imprenditori o aziende, con informazioni sensibili sono, loro malgrado, un possibile bersaglio di attenzioni non previste e non gradite, vulnerabili. Anche di questi aspetti si è discusso nel webinar Cc-Ti dello scorso 20 maggio intitolato “Intelligence Talks: il vostro business è al sicuro?“, condotto da Michel Venturelli, Criminologo e Titolare di IRX Sagl e da Flavio Ferioli, Operatore Technical Surveillance Counter-Measures di IRX Sagl, moderati da Lisa Pantini, Responsabile comunicazione Cc-Ti.
Attività di spionaggio
Concorrenza sleale, segreti industriali trafugati da (ex) collaboratori, manipolazioni ambientali per lo spionaggio, ecc., sono solo alcuni esempi di realtà che, in questo mondo digitale, si palesano ormai, all’ordine del giorno. Spesso ci si accorge di queste manovre fraudolente solo quando esse sono già in atto e i danni tristemente tangibili. La prevenzione resta la migliore difesa, almeno inizialmente, e che prevede un’attività di analisi puntuale e dedicata, che occorre riproporsi con una certa regolarità per verificare costantemente la privacy della nostra attività e validare, nel caso, una strategia di difesa immediata con misure mirate più o meno incisive.
È stato citato Edward Snowden (informatico e attivista statunitense, ex tecnico della CIA e fino al 10 giugno 2013 collaboratore di un’azienda consulente della National Security Agency, noto per aver rivelato pubblicamente dettagli di diversi programmi top-secret di sorveglianza di massa del governo statunitense e britannico) che disse “…dalla mia scrivania avevo la possibilità di INTERCETTARE CHIUNQUE, dal commercialista a un giudice federale e persino il Presidente, se solo avessi avuto la sua e-mail personale…”. Tecnologie più o meno sofisticate che permettono di violare la privacy di chiunque, in qualsiasi momento, da qualsiasi luogo.
L’attacco elettronico
Gli strumenti a disposizione sono molteplici, sempre più piccoli e preformanti e davvero ingegnosi. Congegni costruiti e ideati per soddisfare i piani più sofisticati e aggirare la sicurezza già presente. Oggetti di uso comune modificati e resi “invisibili” al più delle persone (alcuni esempi: Microspie via radio, Microspie GSM, Registratori digitali, Microtelecamere, localizzatori GPS, Malware Trojan…).
Le tecnologie di difesa elettronica
È l’attività di bonifica (chiamate anche T.S.C.M. – Technical Surveillance Counter Measures) che sarà il primo “step” verso una strategia di protezione e prevenzione degli ambienti e delle persone. Occorre affidarsi solo a professionisti accreditati di questo settore, persone qualificate e, proprio per lo scopo primario della collaborazione, di fiducia assoluta.
È un consiglio da ritenere, quello di restare sempre vigili e non peccare di ingenuità nelle proprie considerazioni istintive. Rivolgersi a questi professionisti aiuterà voi, per primi, a lavorare in un ambiente più rilassato e “libero” da vincoli, per trattare i vostri affari nella massima tranquillità, con la relativa grande resa.
Essere proprietari della propria privacy è oggi un lusso che spesso sottovalutiamo, sino al momento in cui non viene violata in qualche modo. Pensarci per tempo e cautelarci si rivelerà un investimento anch’esso, forse, il più redditizio.
Ogni ambiente (casa, ufficio, auto, garage, telefono, …) richiede strumenti puntuali, alcuni esempi sono, analizzatori di spettro, analizzatori di segnale GSM, rilevatori di giunzioni lineari e non (“spazzolone”), camera lens detector, termocamere, ecc..
https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.png00Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2021-05-31 09:13:502021-05-31 09:48:54Proteggere business e segreti aziendali
Comunicato stampa Cc-Ti sul potenziamento dell’autostrada A2 tra Lugano e Mendrisio
La Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ticino (Cc-Ti), quale associazione mantello dell’economia ticinese, ha preso atto con soddisfazione della presentazione da parte del Dipartimento del territorio e dell’Ufficio federale delle strade (USTRA) del progetto PoLuMe (potenziamento dell’autostrada A2 tra Lugano e Mendrisio) e del sostegno che l’autorità cantonale ha manifestato a tale intervento.
Da anni la Cc-Ti segue con particolare attenzione il tema della mobilità, sia stradale che ferroviaria (complementarità dei mezzi di trasporto). Si tratta infatti di un elemento fondamentale per la nostra economia. Una mobilità compromessa crea importanti pregiudizi, non solo ai privati cittadini, ma anche alle numerose aziende che dipendono da trasporti giornalieri.
È quindi importante intervenire tempestivamente per sanare situazioni critiche. Già nel 2019 la Cc-Ti aveva proposto all’USTRA un intervento simile a quello attualmente adottato, che prevedeva la realizzazione di una “corsia dinamica” da utilizzare in modo flessibile a dipendenza delle concrete situazioni di traffico.
In effetti il progetto PoLuMe prevede proprio la parziale trasformazione dell’attuale infrastruttura autostradale per poter mettere in servizio in modo dinamico la corsia d’emergenza esistente durante le ore di punta.
La Cc-Ti auspica che questo importante progetto possa essere realizzato nei più brevi tempi possibili affinché il grave problema di traffico sull’A2 a Sud di Lugano possa finalmente essere affrontato in modo concreto.
https://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2021/03/EVT21-comunicati.jpg8531280Lisa Pantinihttps://www.cc-ti.ch/site/wp-content/uploads/2020/05/LG-cc-ti-03.pngLisa Pantini2021-05-28 11:31:022021-05-28 11:31:02La Cc-Ti sostiene il progetto PoLuMe
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Misure del Consiglio Federale e del Consiglio di Stato
/in Diritto, TematicheLa lista di tutte le misure adottate nel corso della pandemia Covid-19 in ordine temporale. Articolo aggiornato periodicamente.
Aggiornamento del 23 dicembre 2021
Coronavirus: quarantena per tutti i contatti stretti e visite sospese negli ospedali – comunicato stampa cantonale
Aggiornamento del 17 dicembre 2021
Coronavirus: il Consiglio federale decide di inasprire i provvedimenti – com. stampa del Consiglio federale – Le nuove regole entreranno in vigore da lunedì 20 dicembre 2021 fino al 24 gennaio 2022
Il Consiglio federale verifica la possibilità di aiuti per i casi di rigore nel 2022 – com. stampa del Consiglio federale
Coronavirus: il Consiglio federale prende una decisione di principio sull’indennità per lavoro ridotto – com. stampa del Consiglio federale
Coronavirus: il sostegno ai club sportivi professionistici e semiprofessionistici è prorogato – com. stampa del Consiglio federale
Coronavirus: prolungamento dell’indennità di perdita di guadagno per il coronavirus sino alla fine del 2022 – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 3 dicembre 2021
Coronavirus: il Consiglio federale rafforza i provvedimenti contro la pandemia – com. stampa del Consiglio federale – MISURE IN VIGORE DAL 6.12.2021
Aggiornamento del 27 novembre 2021
La Svizzera inasprisce le regole d’entrata per la regione dell’Africa meridionale e altri Paesi in cui è stata riscontrata la nuova variante del virus – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 24 novembre 2021
Coronavirus: il Consiglio federale intende evitare restrizioni a livello nazionale – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 3 novembre 2021
Coronavirus: il Consiglio federale semplifica l’accesso al certificato COVID per le persone guarite – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento dell’11 ottobre
Coronavirus – Entrano in vigore le nuove disposizioni per i test
Aggiornamento del 1° ottobre
Coronavirus: il Consiglio federale pianifica un’offensiva di vaccinazione – com. stampa del Consiglio federale
Coronavirus: prorogata la procedura di conteggio sommaria relativa al lavoro ridotto – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 24 settembre 2021
Coronavirus: test gratuiti per chi attende la seconda dose di vaccino – com. stampa del Consiglio federale
Coronavirus: entrata in Svizzera
Entrata in Svizzera – Modulo di notifica del test dopo 4-7 giorni
Aggiornamento del 17 settembre 2021
Coronavirus: nuove regole per l’entrata in Svizzera e per il rilascio del certificato COVID alle persone vaccinate all’estero – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento dell’8 settembre 2021
Coronavirus: il Consiglio federale estende l’obbligo del certificato e pone in consultazione nuove disposizioni per l’entrata in Svizzera – com. stampa del Consiglio federale -> MISURA VALIDA DAL 13.9.2021 AL 24.01.2022.
Obbligo di test per il personale sanitario e sociosanitario non vaccinato e certificato Covid per i visitatori delle strutture sociosanitarie – com. stampa cantonale
Aggiornamento del 16 agosto 2021
«Non rimandare: fatti vaccinare.»: L’UFSP avvia una nuova campagna di informazione sulla vaccinazione anti-COVID-19 – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento dell’11 agosto 2021
Coronavirus: il Consiglio federale mantiene i provvedimenti di protezione e invita la popolazione a farsi vaccinare – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 9 luglio 2021
L’UE riconosce il certificato COVID svizzero – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 30 giugno 2021
Coronavirus: introduzione di un «certificato light» con dati ridotti al minimo – com. stampa del Consiglio federale
Coronavirus: il Consiglio federale presenta la strategia per i prossimi mesi – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 23 giugno 2021
Coronavirus: aumento della durata di riscossione del lavoro ridotto e proroga della procedura semplificata – com. stampa del Consiglio federale
Coronavirus: il Consiglio federale decide nuovi, grandi allentamenti e agevola l’entrata in Svizzera – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 18 giugno 2021
Coronavirus: prolungamento del diritto all’indennità di perdita di guadagno – com. stampa del Consiglio federale
Coronavirus: il Consiglio federale lancia la strategia di transizione per la politica economica – com. stampa del Consiglio federale
Coronavirus: ultimi adeguamenti dell’ordinanza COVID-19 casi di rigore a favore delle imprese particolarmente colpite – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento dell’11 giugno 2021
Coronavirus: implicazioni per la sicurezza sociale in un contesto internazionale – com. stampa del Consiglio federale
Coronavirus: il Consiglio federale avvia la consultazione sulla quinta fase di riapertura– com. stampa del Consiglio federale
Coronavirus: il Consiglio federale intende agevolare ulteriormente l’entrata in Svizzera dal 28 giugno 2021– com. stampa del Consiglio federale
Coronavirus: adeguamento delle misure nell’ambito dell’indennità per lavoro ridotto– com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 26 maggio 2021
Pandemia di coronavirus: il Consiglio federale pianifica la normalizzazione della politica economica – com. stampa del Consiglio federale
Coronavirus: quarta fase di riapertura più importante del previsto – com. stampa del Consiglio federale
Grandi eventi nel Cantone Ticino – com. stampa cantonale
Aggiornamento del 19 maggio 2021
Coronavirus: il Consiglio federale concretizza l’impiego del certificato COVID – – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 12 maggio 2021
INFOGRAFICHE CANTONALI: TEST DI MASSA NELLE AZIENDE – FILE 1 – FILE 2
Coronavirus – «Scudo di protezione» per le grandi manifestazioni – com. stampa cantonale
Coronavirus: il Consiglio federale adotta la strategia per i prossimi mesi e apre la consultazione sulla quarta fase di riapertura – com. stampa del Consiglio federale
Pandemia di coronavirus: modifica della legge COVID-19 riguardante l’indennità di perdita di guadagno e lo sport – com. stampa del Consiglio federale
Coronavirus: estesa a 24 mesi la durata massima del diritto all’ILR – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 5 maggio 2021
Adeguamento della Prestazione ponte COVID – com. stampa cantonale
Aggiornamento del 28 aprile 2021
Coronavirus: più sicurezza per la pianificazione di grandi manifestazioni a partire da luglio – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 21 aprile 2021
Coronavirus: il Consiglio federale intende procedere con un modello a tre fasi – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 14 aprile 2021
Coronavirus: prossima fase di riapertura il 19 aprile – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 31 marzo 2021
Coronavirus: il Consiglio federale adegua l’ordinanza COVID-19 casi di rigore e l’ordinanza COVID-19 perdita di guadagno – com. stampa del Consiglio federale
Coronavirus: rafforzamento del sostegno al settore della cultura – com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 26 marzo 2021
Coronavirus: piano cantonale per i test di massa
Aggiornamento del 19 marzo 2021
Coronavirus: dal 22 marzo allentamenti per gli incontri privati; rinviate ulteriori riaperture a causa dell’aumento delle infezioni – com. stampa del Consiglio federale
Coronavirus – Adattamento delle disposizioni cantonali
Aggiornamento del 12 marzo 2021
Coronavirus: consultazione sull’avvio della seconda fase di riapertura nonostante la fragilità della situazione – Com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 5 marzo 2021
Coronavirus: il Consiglio federale vuole accompagnare le riaperture con una strategia di test gratuiti per tutti – Com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 24 febbraio 2021
Coronavirus: il Consiglio federale decide prime riaperture prudenti dal 1° marzo – Com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 17 febbraio 2021
Coronavirus: il Consiglio federale amplia il sostegno alle grandi imprese e alle persone disoccupate
Coronavirus: il Consiglio federale prevede prime riaperture prudenti dal 1° marzo
Aggiornamento del 29 gennaio 2021
Presentazione ufficiale della conferenza stampa del DFE del 29.1.2021 sul tema dei casi di rigore in Ticino
Sito web di riferimento cantonale – attivo dal 1.2.2021
Aggiornamento del 27 gennaio 2021
Coronavirus: assunzione dei costi dei test sulle persone senza sintomi e adeguamento delle regole sulla quarantena – Com. stampa del Consiglio federale
Coronavirus: il Consiglio federale potenzia il programma per i casi di rigore e l’assicurazione contro la disoccupazione – Com. stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 13 gennaio 2021
Coronavirus: il Consiglio federale prolunga e inasprisce i provvedimenti – Comunicato stampa del Consiglio federale – MISURE IN VIGORE DAL 18 GENNAIO 2021
Coronavirus: la Confederazione estende il sostegno fornito con i programmi per i casi di rigore
Aggiornamento del 6 gennaio 2021
Coronavirus: ristoranti e strutture per la cultura, il tempo libero e lo sport chiusi sino a fine febbraio – Comunicato stampa del Consiglio federale
Aggiornamento del 30 dicembre 2020
Coronavirus: il Consiglio federale rinuncia a inasprire i provvedimenti
Aggiornamento del 18 dicembre 2020
Coronavirus – Disposizioni cantonali per le festività
Flyer – Disposizioni particolari in vigore dal 22 dicembre al 22 gennaio 2021
Coronavirus: il Consiglio federale inasprisce i provvedimenti e chiude ristoranti e strutture per la cultura, il tempo libero e lo sport – MISURE VALIDE DAL 22.12.2020
Coronavirus: il Consiglio federale adegua l’ordinanza casi di rigore e l’ordinanza perdita di guadagno
Coronavirus: rafforzato il sostegno al settore della cultura
Coronavirus: il Consiglio federale disciplina i dettagli per i contributi a fondo perso a favore dello sport di squadra
Coronavirus: proroga e ripristino delle misure in materia di indennità per lavoro ridotto
Tutte le misure del 2020 in ordine temporale
Trasmissione aziendale in Ticino
/in Organizzazione, TematicheIl tema della trasmissione aziendale concerne moltissime realtà in Svizzera e ovviamente anche in Ticino. Si tratta di una questione complessa, non sempre quantificabile con precisione.
Per questo è importante, a scadenze regolari, rilevare i dati essenziali del fenomeno, in modo da capire non solo l’entità del fenomeno, ma anche le misure che si rendono necessarie ad esempio a livello legislativo.
I risultati saranno condivisi anche con la Divisione dell’economia del Dipartimento delle finanze e dell’economia, che segue con interesse il tema dopo gli approfondimenti svolti negli scorsi anni.
A questo scopo la Cc-Ti, unitamente a Banca dello Stato del Cantone Ticino, Associazione delle Imprese Familiari, e Gruppo Multi, hanno realizzato un sondaggio, al quale è possibile partecipare al seguente link www.multi.re/trasmissione
Il sondaggio ha lo scopo di rilevare l’evoluzione del fenomeno a 10 anni di distanza dalla prima indagine, integrandola con la valutazione di aspetti particolarmente attuali tra cui digitalizzazione, effetti della pandemia COVID-19 e rinnovamento strategico.
Resta inteso che tutti i dati rilevati saranno elaborati e trattati in maniera anonima.
Scarica il flyer per maggiori informazioni.
Cybersicurezza e grado di prontezza delle aziende ticinesi
/in Comunicazione e mediaGià nel 2017 la Cc-Ti, unitamente alla SUPSI e all’azienda specializzata InTheCyber Group, aveva promosso un’indagine presso le aziende ticinesi per monitorare quale fosse la situazione in tema di attacchi cibernetici subiti e sistemi di protezione predisposti.
Questo per fare emergere eventuali criticità, necessità di intervento e capire quindi quanto le strutture aziendali ticinesi pubbliche, para-pubbliche e private fossero pronte a fronteggiare una minaccia ormai onnipresente. Lo scopo dell’iniziativa è l’alimentazione di un presidio permanente sul tema della Cyber Security, analizzando tendenze e prospettive evolutive di questo settore e fornendo una valutazione del livello di maturità delle aziende svizzere sulla base di un Maturity Model ben definito (Initial, Repeatable, Defined, Managed, Optimized).
Lo Swiss Cybermeter è ideato e creato grazie alla collaborazione tra il Servizio informatica forense del Dipartimento tecnologie innovative della SUPSI (Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana), la Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del cantone Ticino e InTheCyber Group, realtà d’élite nell’ambito dell’auditing e consulting per la Cyber Intelligence e Cyber Defense. L’iniziativa è patrocinata dalla campagna di prevenzione del Cantone Ticino Cyber Sicuro.
Dopo l’eccellente riscontro ottenuto quattro anni fa, una prima in Svizzera, viene riproposta un’indagine simile, alla quale le aziende sono invitate a partecipare sul sito: www.swisscybermeter.ch.
Resta inteso che tutti i dati rilevati saranno elaborati e trattati in maniera anonima.
Altri dettagli al seguente link.
IVA e aiuti per i casi di rigore. Finalmente chiarezza
/in Diritto, Organizzazione, TematicheFinalmente è stata fatta chiarezza da parte dell’Autorità fiscale federale in materia di IVA e aiuti per i casi di rigore.
È stato infatti stabilito che in considerazione della situazione straordinaria, i contribuenti non devono procedere ad alcuna riduzione della deduzione dell’imposta precedente in caso di ottenimento di simili contributi. Sono considerati contributi COVID-19 i pagamenti, i vantaggi in termini di interessi sui prestiti, le rinunce al rimborso dei prestiti o i condoni dei debiti, la cui base legale (legge, ordinanza, regolamento, decreto ecc.) si fonda sulle misure dovute al COVID-19 e che sono stati accordati dal 1° marzo 2020.
I contributi COVID-19 devono essere dichiarati alla cifra 910 del rendiconto IVA e non alla cifra 200. Le eventuali riduzioni della deduzione dell’imposta precedente operate a causa dell’ottenimento di contributi COVID-19 possono essere annullate con un rendiconto di correzione o di riconciliazione (art. 72 LIVA).
Link: www.gate.estv.admin.ch/mwst-webpublikationen/public/pages/taxInfos/cipherDisplay.xhtml?publicationId=1000283&componentId=1639306&lang=it
La Cc-Ti è soddisfatta di questa decisione in quanto, in un primo momento, l’Autorità fiscale aveva presentato un progetto di prassi nel quale veniva mantenuto un assoggettamento (anche se differenziato e parziale) del contributo all’IVA.
Per questa ragione la Cc-Ti lo scorso mese di aprile aveva tempestivamente reagito con una lettera all’Amministrazione Federale delle Contribuzioni chiedendo la concessione di un’esenzione completa, rilevando al riguardo che l’assoggettamento differenziato avrebbe posto non pochi problemi burocratici alle aziende e che in un momento di estrema difficoltà è necessario, per evidenti motivi (si sta infatti parlando di casi di rigore), garantire un’esenzione completa.
La Cc-Ti non può quindi che rallegrarsi di questa decisione che permette importanti risparmi alle nostre aziende.
L’araba fenice nel mondo del lavoro
/in Appuntamenti, Eventi tematici, Risorse umane, TematicheConosciuta quale simbolo e figura mitologica, l’araba fenice rinasce dalle ceneri. È proprio la rinascita, la capacità di rialzarsi, di cambiare e di riadattarsi dopo un percorso, dopo il fallimento di un progetto o di un rapporto di lavoro terminato, l’esperienza da cui partire per parlare di resilienza.
Nel mondo del lavoro non tutto va sempre come pianificato e ci si scontra con un insuccesso, che può rilevare un’ottica diversa dalla quale ripartire.
È questo quanto tematizzato nel webinar della Cc-Ti del 16 giugno scorso, dove Romina Henle, Professional Development Director di International Coaching Federation Svizzera e Andrea Martone, Director Research and studies di Von Rundstedt & Partner Svizzera SA, sono intervenuti quali esperti; moderati da Lisa Pantini, Responsabile comunicazione Cc-Ti.
Un insegnamento pratico
Le “notti dell’insuccesso” si basano su storie di fallimenti professionali e imprenditoriali a differenti livelli. Se dai successi è possibile trarre un vantaggio evidente e immediato, è l’analisi degli insuccessi che può fornire approcci utili, percorsi diversi e differenti visioni.
Questa testimonianza vuole dimostrare che da un progetto mancato, come un’araba fenice, rinascere più forti e resilienti è possibile.
Se dovessimo dare una definizione di resilienza, potremmo dire che essa è intesa come la capacità delle persone di affrontare in modo costruttivo la pressione delle prestazioni, i cambiamenti e le crisi, di rimanere capaci di agire e, infine, anche di riemergere più forti da tutto questo. Il coaching (inteso come una partnership con i clienti che, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispirandoli a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale) può essere un valido supporto per le ripartenze, in ogni ambito. Diventa per cui un’opportunità per reinventarsi.
Durante l’evento sono stati portati esempi famosi di “arabe fenici” che poi si sono rivelati vincenti.
Possiamo ricordare James Dyson (inventore, designer e imprenditore britannico, fondatore dell’azienda Dyson) che notò che il filtro dell’aria in una cabina di verniciatura risultava costantemente ostruito dalle particelle di polvere (proprio come un sacchetto di aspirapolvere). Così disegnò e costruì una torretta ciclonica industriale, in grado di eliminare le particelle esercitando spinte centrifughe centomila volte maggiori della forza di gravità. A quel punto si domandò se avrebbe potuto applicare lo stesso principio a un’aspirapolvere. E si mise al lavoro: dopo 5 anni e 5’127 prototipi venne alla luce il primo aspirapolvere senza sacchetto al mondo con il marchio Dyson, il Dual Cyclone.
Storia simile anche per quanto riguarda la 3M e i post-it. La colla del Post-it fu scoperta nel 1968 da Spencer Silver, un ricercatore della 3M, che voleva realizzare l’adesivo più potente al mondo, capace di essere impiegato in campo ingegneristico ed aeronautico. L’esperimento si rivelò un fallimento a tal punto che diede vita a un collante così debole da non riuscire a tenere insieme neanche dei fogli di cartoncino, ma solo i foglietti che tutti conosciamo.
Rinascere ogni volta che si cambia lavoro
Quando si cambia lavoro, o quando viene terminato un rapporto di lavoro, non ci si dovrebbe ‘fossilizzare’ solo sull’insuccesso, ma cogliere questa opportunità di crescita, da trasformare in un’esperienza positiva.
Per employability (o impiegabilità) si intende proprio la capacità di un individuo di mantenere nel tempo un impiego o la probabilità di trovarne un nuovo in caso di inoccupazione.
Nel mondo del lavoro e con gli scenari futuri che si prospettano, il “lavoro per sempre” va, purtroppo, scomparendo (dove si intende lavorare per lo stesso datore di lavoro – quale ‘posto fisso’ – dall’inizio della vita lavorativa sino alla pensione): in questo senso l’employability permette di concentrarsi su livelli diversi, in una concezione di “workforce transformation”, che coinvolge più attori di un sistema complesso (lavoratore, azienda, istituzioni).
Per migliorare l’impiegabilità di un collaboratore devono intervenire principalmente tre fattori: la persona stessa (con le sue abilità professionali, capacità comportamentali e aspettative di carriera), l’azienda (per le sue politiche HR e i servizi di ‘job facilities’ che mette in atto) e la società (andamento del mercato del lavoro, servizi a supporto dell’impiego).
Ottimizzare le proprie risorse, rivedere e/o sconvolgere i propri progetti, ripresentarsi in veste diversa, è possibile promuovendo maggiormente questa visione nell’impiegabilità nelle strategie delle risorse umane in azienda. L’essere umano deve restare e distinguersi al centro del sistema.
SCARICA LA PRESENTAZIONE COMPLETA DEL WEBINAR E I DOCUMENTI UTILI INERENTI L’OMAGGIO DI INTERNATIONAL COACHING FEDERATION SVIZZERA
Focus sul Mercosur
/in Internazionale, TematicheUn futuro accordo di libero scambio con il MERCOSUR (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay)
Oltre all’accordo di libero scambio con l’Unione Europea e la convenzione AELS, la Svizzera dispone di una rete di 32 accordi di libero scambio con 42 partner. Questi accordi sono spesso conclusi nell’ambito dell’Associazione europea di libero scambio (AELS). La Confederazione può però concludere accordi di libero scambio anche con partner commerciali al di fuori dell’Europa, come è stato il caso per il Giappone e la Cina.
Dati essenziali
Gli accordi di libero scambio sono molto importanti per un Paese, poiché riducono notevolmente gli elevati dazi all’importazione che colpiscono gli esportatori elvetici. Ad oggi la Svizzera esporta nei Paesi del Mercosur beni per oltre 3,6 miliardi di franchi e le importazioni si aggirano intorno ai 711 milioni di franchi, si tratterebbe di uno dei mercati con il maggiore potenziale non ancora sfruttato.
L’industria dell’esportazione svizzera ne farà sicuramente buon uso, l’accordo farà risparmiare oltre 180 milioni di franchi l’anno. Questo fa notare la loro importanza per l’industria svizzera d’esportazione. Ma oltre al risparmio sui dazi doganali, l’accordo di libero scambio rinforza anche la protezione della proprietà intellettuale, elimina gli ostacoli tecnici al commercio, accresce la sicurezza degli investimenti e degli appalti pubblici.
Nell’agosto del 2019 gli Stati dell’AELS (Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda) e gli Stati del Mercosur hanno concluso le negoziazioni per un futuro accordo di libero scambio.
Ciò significa che quasi il 96% delle esportazioni svizzere verso i Paesi del Mercosur potranno essere esonerate dai diritti doganali.
Gli accordi di libero scambio contengono anche delle disposizioni obbligatorie in materia di sviluppo duraturo. Per questo motivo i diritti dei popoli indigeni e la sostenibilità sono parte integrante dei testi, giuridicamente vincolanti sul commercio e lo sviluppo sostenibile.
Pensando al Sud America, ci si focalizza subito sulla foresta amazzonica (che si estende su una superficie di 6,7 milioni di km² e si sviluppa sul territorio di ben nove Stati sudamericani) e alla sua deforestazione, nonché agli altri problemi ambientali che toccano questo importante polmone verde.
Il giro del Mercosur
Argentina
L’Argentina è il quarto partner commerciale della Svizzera in America del Sud per importanza e la terza destinazione delle sue esportazioni nel subcontinente. Nel 2019 la Svizzera ha importato beni dal Paese latinoamericano per un valore di 1,67 miliardi CHF, in prevalenza metalli preziosi e prodotti agricoli, mentre ha esportato soprattutto prodotti chimici e farmaceutici, macchinari e orologi per un totale di 665 milioni CHF.
Alla fine del 2018 gli investimenti diretti svizzeri in Argentina erano pari a circa 3 miliardi CHF e le imprese svizzere davano lavoro a 11’320 persone.
Brasile
Il Brasile è il partner commerciale più importante della Svizzera in America latina, e molte aziende svizzere sono attive nel Paese. Già nel 2008 i Governi di Svizzera e Brasile hanno avviato un «partenariato strategico» nel cui quadro i due Paesi intrattengono scambi e cooperazioni in diversi campi. I due Stati hanno concluso accordi nei settori della scienza, dell’assistenza giudiziaria e della giustizia, dello scambio di informazioni in ambito fiscale, del traffico aereo e della sicurezza sociale.
Nel 2019 la Svizzera ha importato dal Brasile beni per un valore di quasi 1,4 miliardi CHF, soprattutto metalli preziosi e caffè, mentre ha esportato principalmente prodotti chimici e farmaceutici nonché macchinari per un totale di 2,5 miliardi CHF. Alla fine del 2018 gli investimenti diretti svizzeri in Brasile ammontavano a 10,5 miliardi CHF e le imprese svizzere impiegavano oltre 62’200 persone nel Paese.
Paraguay
La Svizzera e il Paraguay hanno concluso, tra gli altri, accordi negli ambiti del commercio, della protezione degli investimenti e della cooperazione tecnica.
Il commercio tra Svizzera e Paraguay è relativamente limitato. Nel 2019 le esportazioni della Svizzera verso il Paraguay sono state pari a 20,5 milioni CHF, mentre le importazioni sono ammontate a 23,4 milioni CHF e hanno riguardato principalmente prodotti agricoli, pietre e metalli preziosi e oli essenziali.
Uruguay
Le relazioni politiche tra la Svizzera e l’Uruguay sono buone, in quanto esiste uno stretto legame storico tra i due Paesi, che è da ricondurre alla forte emigrazione svizzera nel XIX secolo. Non a caso l’Uruguay è chiamato anche “piccola Svizzera”.
Attualmente la Svizzera e l’Uruguay hanno concluso accordi nel settore della protezione degli investimenti, della doppia imposizione, delle assicurazioni sociali e del traffico aereo.
Nel 2019 la Svizzera ha importato merci dall’Uruguay per un valore di circa 32 milioni CHF; si è trattato essenzialmente di pietre e metalli preziosi, ma anche di prodotti agricoli e cartacei. Sempre nel 2019, le esportazioni svizzere verso l’Uruguay si sono attestate a 158 milioni CHF e hanno riguardato principalmente prodotti farmaceutici, orologi e macchinari.
Alla fine del 2018 gli investimenti diretti svizzeri in Uruguay ammontavano a circa 2,4 miliardi CHF e le imprese svizzere impiegavano quasi 1’100 persone nel Paese.
Fonte: admin.ch, adattamento Cc-Ti
Utile pubblicazione di S-GE sul tema
Cyber Security: importante alleanza pubblico-privato
/in Comunicazione e mediaComunicato stampa Cc-Ti
Il tema della sicurezza cibernetica è oggetto di attenzione sia in ambito pubblico sia in ambito privato. Non a caso il Cantone Ticino si è dotato di un gruppo di lavoro strategico denominato Cyber Sicuro, il quale funge da punto di riferimento cantonale per questo tema.
Nell’ambito privato, la Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi (Cc-Ti) aveva promosso nel 2017 un’indagine presso le aziende per un monitoraggio della situazione nel campo delle imprese, unitamente alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e InTheCyber Group. L’inchiesta, unica in Svizzera, aveva fornito risultati molto interessanti e probanti, ad es. sui generi di attacchi cyber che le nostre aziende subiscono e i sistemi di protezione che hanno predisposto.
Sulla scorta di quanto precede, la Cc-Ti, il Servizio informatica forense del Dipartimento delle tecnologie della SUPSI e InTheCyber Group, realtà di punta nell’ambito dell’auditing e consulting per la Cyber Intelligence e la Cyber Defense, hanno deciso di dare continuità al lavoro di osservazione e analisi del tema.
È pertanto stato creato lo Swiss Cybermeter, strumento per effettuare i rilevamenti necessari, accessibile all’indirizzo www.swisscybermeter.ch.
L’iniziativa è patrocinata dalla campagna di prevenzione del Cantone Ticino denominata Cyber Sicuro.
Lo scopo dell’iniziativa è alimentare un gruppo permanente sul tema della Cyber Security con informazioni sempre attualizzate, che permettano di analizzare tendenze e prospettive evolutive di questo settore.
Al contempo questo permetterà di stilare una statistica del livello di maturità delle aziende svizzere sulla base di un Maturity Model ben definito (Initial, Repeatable, Defined, Managed, Optimized).
Il grado di prontezza delle aziende pubbliche, para-pubbliche e private è essenziale per tutto il territorio cantonale, perché garantisce la sicurezza istituzionale e quella economica, nell’interesse di tutte le cittadine e tutti i cittadini.
Novità legislative dal 1° luglio 2021
/in Diritto, TematicheNuove misure a sostegno dei genitori che lavorano.
Legge federale concernente il miglioramento della conciliabilità tra attività lucrativa e assistenza ai familiari
La conciliabilità fra lavoro e famiglia è una parte importante delle politiche aziendali. In alcuni casi, conciliare lavoro e problemi di salute in famiglia può diventare un carico importante. Già dal 1° gennaio 2021 i famigliari curanti hanno diritto al congedo breve pagato.
Dal 1° luglio entrerà in vigore il nuovo congedo per l’assistenza a favore dei genitori per il sostegno ai figli con gravi problemi di salute. Si tratta di una delle misure previste dalla Legge federale concernente il miglioramento della conciliabilità tra attività lucrativa e assistenza ai familiari.
I genitori che assistono un figlio minorenne con gravi problemi di salute dovuti a malattia o infortunio ricevono un’indennità di assistenza e potranno beneficiare di un congedo di 14 settimane al massimo, da fruire in un termine quadro di 18 mesi. Per 6 mesi dall’insorgere del diritto vige una protezione dalla disdetta del contratto di lavoro. Il congedo potrà essere consumato in una sola volta o in giorni singoli, suddivisi tra i genitori. La misura verrà finanziata con le indennità di perdita di guadagno (IPG).
Modifiche della Legge federale sulle indennità di perdita di guadagno per chi presta servizio e in caso di maternità o paternità
Sempre dal prossimo 1° luglio verrà rafforzato il sostegno alle madri il cui neonato dopo la nascita deve rimanere in ospedale per un lungo periodo.
Attualmente, in caso di rinvio del versamento dell’indennità di maternità, la madre rischia di rimanere senza reddito durante il periodo compreso tra la nascita del figlio e l’inizio del pagamento delle indennità di maternità, anche perché il versamento del salario non è garantito e la Legge sul lavoro stabilisce che le madri non possono essere occupate durante le 8 settimane successive al parto e in seguito, fino alla 16° settimana, possono esserlo solo con il loro consenso. Le modifiche della LIPG permettono di colmare questa lacuna.
Il Servizio giuridico della Cc-Ti è a disposizione degli associati per informazioni e consulenze mirate di base.
Scheda a cura dell’Avv. Michele Rossi, Delegato alle relazioni esterne Cc-Ti
Proteggere business e segreti aziendali
/in Appuntamenti, Eventi e missioni, Eventi tematiciTelefonate, voci, immagini e documenti. Registrare o videosorvegliare con l’ausilio di microspie grandi come la punta di una matita? Solo fantascienza da film d’azione, serie tv o libri di realtà distopiche? La risposta è no.
Basta andare online su siti di e-commerce come Amazon o e-bay per accorgersi che la proposta di dispositivi per attività di monitoraggio a 360° sono oggi alla portata di tutti e facilmente accessibili.
Coloro che operano, siano essi imprenditori o aziende, con informazioni sensibili sono, loro malgrado, un possibile bersaglio di attenzioni non previste e non gradite, vulnerabili.
Anche di questi aspetti si è discusso nel webinar Cc-Ti dello scorso 20 maggio intitolato “Intelligence Talks: il vostro business è al sicuro?“, condotto da Michel Venturelli, Criminologo e Titolare di IRX Sagl e da Flavio Ferioli, Operatore Technical Surveillance Counter-Measures di IRX Sagl, moderati da Lisa Pantini, Responsabile comunicazione Cc-Ti.
Attività di spionaggio
Concorrenza sleale, segreti industriali trafugati da (ex) collaboratori, manipolazioni ambientali per lo spionaggio, ecc., sono solo alcuni esempi di realtà che, in questo mondo digitale, si palesano ormai, all’ordine del giorno.
Spesso ci si accorge di queste manovre fraudolente solo quando esse sono già in atto e i danni tristemente tangibili.
La prevenzione resta la migliore difesa, almeno inizialmente, e che prevede un’attività di analisi puntuale e dedicata, che occorre riproporsi con una certa regolarità per verificare costantemente la privacy della nostra attività e validare, nel caso, una strategia di difesa immediata con misure mirate più o meno incisive.
È stato citato Edward Snowden (informatico e attivista statunitense, ex tecnico della CIA e fino al 10 giugno 2013 collaboratore di un’azienda consulente della National Security Agency, noto per aver rivelato pubblicamente dettagli di diversi programmi top-secret di sorveglianza di massa del governo statunitense e britannico) che disse “…dalla mia scrivania avevo la possibilità di INTERCETTARE CHIUNQUE, dal commercialista a un giudice federale e persino il Presidente, se solo avessi avuto la sua e-mail personale…”. Tecnologie più o meno sofisticate che permettono di violare la privacy di chiunque, in qualsiasi momento, da qualsiasi luogo.
L’attacco elettronico
Gli strumenti a disposizione sono molteplici, sempre più piccoli e preformanti e davvero ingegnosi. Congegni costruiti e ideati per soddisfare i piani più sofisticati e aggirare la sicurezza già presente.
Oggetti di uso comune modificati e resi “invisibili” al più delle persone (alcuni esempi: Microspie via radio, Microspie GSM, Registratori digitali, Microtelecamere, localizzatori GPS, Malware Trojan…).
Le tecnologie di difesa elettronica
È l’attività di bonifica (chiamate anche T.S.C.M. – Technical Surveillance Counter Measures) che sarà il primo “step” verso una strategia di protezione e prevenzione degli ambienti e delle persone.
Occorre affidarsi solo a professionisti accreditati di questo settore, persone qualificate e, proprio per lo scopo primario della collaborazione, di fiducia assoluta.
È un consiglio da ritenere, quello di restare sempre vigili e non peccare di ingenuità nelle proprie considerazioni istintive. Rivolgersi a questi professionisti aiuterà voi, per primi, a lavorare in un ambiente più rilassato e “libero” da vincoli, per trattare i vostri affari nella massima tranquillità, con la relativa grande resa.
Essere proprietari della propria privacy è oggi un lusso che spesso sottovalutiamo, sino al momento in cui non viene violata in qualche modo. Pensarci per tempo e cautelarci si rivelerà un investimento anch’esso, forse, il più redditizio.
Ogni ambiente (casa, ufficio, auto, garage, telefono, …) richiede strumenti puntuali, alcuni esempi sono, analizzatori di spettro, analizzatori di segnale GSM, rilevatori di giunzioni lineari e non (“spazzolone”), camera lens detector, termocamere, ecc..
È utile sapere che l’intercettazione “pirata” con microspie o telecamere è un reato penale. L’articolo 179 e segg. del Codice penale svizzero lo definisce con chiarezza.
Scarica la presentazione completa e rivedi il webinar
La Cc-Ti sostiene il progetto PoLuMe
/in Comunicazione e mediaComunicato stampa Cc-Ti sul potenziamento dell’autostrada A2 tra Lugano e Mendrisio
La Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ticino (Cc-Ti), quale associazione mantello dell’economia ticinese, ha preso atto con soddisfazione della presentazione da parte del Dipartimento del territorio e dell’Ufficio federale delle strade (USTRA) del progetto PoLuMe (potenziamento dell’autostrada A2 tra Lugano e Mendrisio) e del sostegno che l’autorità cantonale ha manifestato a tale intervento.
Da anni la Cc-Ti segue con particolare attenzione il tema della mobilità, sia stradale che ferroviaria (complementarità dei mezzi di trasporto). Si tratta infatti di un elemento fondamentale per la nostra economia. Una mobilità compromessa crea importanti pregiudizi, non solo ai privati cittadini, ma anche alle numerose aziende che dipendono da trasporti giornalieri.
È quindi importante intervenire tempestivamente per sanare situazioni critiche. Già nel 2019 la Cc-Ti aveva proposto all’USTRA un intervento simile a quello attualmente adottato, che prevedeva la realizzazione di una “corsia dinamica” da utilizzare in modo flessibile a dipendenza delle concrete situazioni di traffico.
In effetti il progetto PoLuMe prevede proprio la parziale trasformazione dell’attuale infrastruttura autostradale per poter mettere in servizio in modo dinamico la corsia d’emergenza esistente durante le ore di punta.
La Cc-Ti auspica che questo importante progetto possa essere realizzato nei più brevi tempi possibili affinché il grave problema di traffico sull’A2 a Sud di Lugano possa finalmente essere affrontato in modo concreto.