Il San Gottardo e quegli strani silenzi

L’opinione di Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti

Prometto, è una delle ultime volte che scrivo qualcosa sul risanamento della galleria autostradale del San Gottardo, in votazione il prossimo 28 febbraio. Le prese di posizione si susseguono giornalmente e probabilmente elettrici ed elettori sono allo stremo delle forze. Più che ribadire i molti argomenti che, a mio avviso, fanno chiaramente propendere per la realizzazione di un secondo tubo monodirezionale senza aumento di capacità, preferisco soffermarmi su alcuni fatti che sono passati un po’ sotto silenzio, probabilmente perché imbarazzanti per gli oppositori. Avantutto, la posizione delle Ferrovie federali svizzere, dichiaratesi favorevoli al risanamento.

Il motivo è molto semplice: le capacità della rotaia sono limitate e senza lo sbocco stradale per il traffico Alptransit si troverebbe in difficoltà. Non ci sono complotti, è un elemento dimostrato dallo studio mai contestato dell’ingegner Lucchini di qualche anno fa, che ha rilevato come l’incastro delle varie tracce ferroviarie sarebbe molto delicato e dipendente da una perfezione assoluta, scevra da ogni intoppo. Cosa realizzabile solo in teoria, perché l’esperienza insegna che anche un contrattempo di qualche minuto paralizzerebbe il sistema. Isolando il Ticino. Sempre in tema di ferrovia, vi è un altro elemento interessante. Il Parlamento federale nel 2001 e il Consiglio federale nel 2006, per il tramite dell’allora Consigliere federale Moritz Leuenberger in occasione dell’inaugurazione dei lavori per la galleria ferroviaria del Monte Ceneri, hanno solennemente deciso e dichiarato che il raddoppio per le nuove gallerie ferroviarie è un obbligo assoluto per questioni di sicurezza. Nel senso che i treni, per ragioni di sicurezza, non possono incrociarsi nella stessa galleria e che i sensi di marcia devono essere separati in cunicoli diversi. Né più né meno quello che chiediamo per la strada con il risanamento della galleria del San Gottardo. Strano che questo elemento venga sottaciuto o anzi sbeffeggiato, con l’argomento del progresso tecnico che in pochi anni porterebbe le auto a viaggiare come su binari e quindi a non scontrarsi più. Eppure per i treni, che appunto circolano su binari, il raddoppio è necessario, mentre per le auto no. Credo che la manifesta contraddizione si commenti da sola e sia purtroppo esclusivamente il frutto limiti ideologici. Non è pertanto nemmeno sorprendente se gli oppositori alla galleria di risanamento non proferiscono parola su tutte le altre opere di risanamento stradale realizzate in altre regioni svizzere. Si esulta, giustamente, per l’aumento delle capacità stradali a Crissier in terra vodese e nello stessa regione si definisce strategico l’ampliamento della rete autostradale attorno a Morges. Nessuno insorge per la terza corsia (totale sei) fra Luterbach e Härkingen sulla A1 né contro la terza galleria di risanamento costruita al Belchen (fra Soletta e Basilea-campagna) per un totale di sei corsie, dove per risanare le due esistenti verrà appunto edificato un terzo tubo che servirà poi alla fine da cunicolo per i soccorsi. Senza dimenticare i lavori attorno all’agglomerato di Lucerna (con vari tunnel a due corsie e un terzo tubo per la galleria del Rathaus). Sono solo alcuni esempi emblematici di come ovunque si aumentino le capacità stradali, senza che nessuno metta in dubbio le necessità di risanamento né chieda di trasferire tutto sulla ferrovia, tra l’altro potenziata nelle regioni in questione. Curioso che invece molti insorgano dove la capacità non viene aumentata, come al San Gottardo. Una stridente e pericolosa incoerenza. Rifiutare un risanamento che garantisce alla Svizzera vitali collegamenti interni avrebbe conseguenze fatali per il paese.

Speciale votazione 28 febbraio

Il 28 febbraio prossimo i cittadini svizzeri e ticinesi saranno chiamati a votare su alcuni temi cardinali per il nosto benessere. Ecco le raccomandazioni di voto della Cc-Ti con i rimandi ai diversi approfondimenti.

Temi federali

Risanamento della galleria autostradale del San Gottardo (Modifica del 26 settembre 2014 della legge federale concernente il transito stradale nella regione alpina.

La Cc-Ti raccomanda di votare SÌ a questa modifica per questioni di sicurezza, per garantire la coesione nazionale e per il benessere dell’economia svizzera.

Consultate il sito
della campagna a favore del risanamento per maggiori dettagli.

Iniziativa popolare «Contro la speculazione sulle derrate alimentari»

La Cc-Ti consiglia di votare NO a questa iniziativa perché estrema, inutile e controproducente.

Consultate il sito dell’amministrazione federale per maggiori dettagli.

Temi cantonali

Legge sull’apertura dei negozi del 23 marzo 2015

La Cc-Ti raccomanda di votare SÌ a questa nuova legge perché porterebbe a un adeguamento verso la realtà moderna dei consumi e a una migliore competitività del settore.

Scaricate il comunicato stampa a favore della modifica.

Visualizzate il video della campagna.

La Cc-Ti si prepara per la missione commerciale in Kazakistan a maggio

Mercoledì 3 febbraio 2016 si è tenuto presso la Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del canton Ticino (Cc-Ti) la presentazione della missione commerciale della Cc-Ti in Kazakistan, prevista dal 15 al 20 maggio 2016. L’evento ha voluto presentare, da un lato, il Kazakistan come mercato economico e il suo potenziale per le aziende svizzere e ticinesi, dall’altro, è stato messo l’accento sul programma della missione della Cc-Ti. Una trentina di persone ha partecipato all’evento, questo a dimostrare il vivo interesse per un paese dalle grandi prospettive.

Dopo un breve saluto da parte del Vice-Direttore della Cc-Ti, Marco Passalia, si è entrati nel vivo grazie al brillante intervento di Michael Kühn, Senior Consultant Russia + GIS di Switzerland Global Enterprise, il quale ha messo l’accento sulla situazione attuale del mercato kazako, sulle tendenze a breve/medio termine, sul potenziale economico e sulle opportunità commerciali per le aziende svizzere.

In seguito, Chiara Crivelli, Head of the International Desk della Cc-Ti, ha illustrato il programma e i contenuti della missione economica che avrà luogo dal 15 al 20 maggio 2016 ad Almaty e Astana. Il viaggio sarà organizzato in collaborazione con Switzerland Global Enterprise e l’Ambasciata svizzera ad Astana e intende dare la possibilità ad aziende ticinesi di entrare in contatto con un mercato in crescita costante. Il programma prevede dei seminari sulla situazione economica attuale del paese, delle visite ad aziende svizzere presenti in Kazakistan e per ogni ditta verrà organizzata una serie di incontri B2B con potenziali partner kazaki selezionati dal Trade Point di Switzerland Global Enterprise in Kazakistan.

Dopo la presentazione, vi è stata la possibilità di networking e i partecipanti all’incontro hanno avuto modo di poter discutere anche con tre rappresentanti dell’Ambasciata del Kazakistan a Berna, che ci hanno fatto l’onore di assistere all’evento.

Il Kazakistan in breve

Dalla caduta dell’Unione Sovietica, il Kazakistan ha dimostrato un notevole sviluppo economico e al giorno d’oggi si rivela essere una delle ex-repubbliche sovietiche più dinamiche e modernizzate. Negli anni sono state implementate nel paese diverse riforme che hanno contribuito a creare un ambiente economico favorevole. La sua stabilità politica, l’adesione all’Unione doganale eurasiatica e all’Organizzazione mondiale del commercio, fanno del Kazakistan un paese attrattivo anche per le aziende svizzere.

Le presentazioni
Kazakhstan: Market with potential for Swiss PME?
Michael Kühn, Switzerland Global Enterprise
Programma e contenuti della missione in Kazakistan, 15-20 maggio 2016
Chiara Crivelli, International Desk, Cc-Ti
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Chiara Crivelli, Head of the International Desk, crivelli@cc-ti.ch, 091 911 51 15.

Export proiettato nel futuro: quali sfide e quali contromosse?

La Giornata dell’Export 2016

Mercoledì 3 febbraio si è svolta la Giornata dell’Export 2016. Ha aperto il tradizionale appuntamento della Cc-Ti, un business lunch dedicato alla missione commerciale in Kazakistan prevista nel mese di maggio. La parte centrale della Giornata si è conclusa all’Hotel Parco Paradiso a Paradiso con un’intervista all’ospite d’eccezione, Monika Walser CEO di De Sede, seguita da un’interessante tavola rotonda sulle prospettive dell’export ticinese.

Nell’ultimo anno l’economia ticinese ha subito un forte contraccolpo causato dalla forza del franco svizzero. Per le nostre aziende si tratta di un ulteriore ostacolo monetario nel giro di pochi anni. Tutti i settori sono stati toccati seppur in maniera differenziata. Se da una parte questa crisi valutaria sta portando ad una riduzione dell’autofinanziamento e quindi ad una minore propensione agli investimenti da parte della aziende, dall’altra sta però mostrando un rovescio della medaglia che per certi versi può essere considerato vantaggioso. Infatti, il superfranco ha spinto le aziende a razionalizzare ulteriormente i propri processi, a rivedere i fornitori e a cercare nuovi canali di sbocco per i propri prodotti. Ma oltre a ciò, anche i dipendenti stanno dimostrando un grandissimo senso di responsabilità aumentando la loro efficacia, che si può tradurre in maggiore produttività. Le aziende attive nell’export hanno quindi dovuto adattarsi, reinventarsi o trovare nuove soluzioni per far fronte alla sempre più forte concorrenza con l’estero.

La Giornata dell’export 2016, organizzata mercoledì 3 febbraio all’Hotel Parco Paradiso dalla Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino (Cc-Ti), ha dato ampio spazio alle sfide future che le aziende ticinesi devono affrontare in un contesto internazionale sempre più competitivo.

In quest’ottica un tema affrontato durante la giornata per dinamizzare l’economia ticinese è la missione commerciale in Kazakistan che avrà luogo in maggio grazie all’iniziativa di Cc-Ti e S-GE. Opportunità commerciali e nuove sfide verso Paesi meno tradizionali per diversificare i mercati di sbocco dei prodotti ticinesi.

Ospite d’eccezione della giornata è stata Monika Walser, già CEO di Freitag e oggi a capo dell’azienda De Sede che durante una frizzante intervista condotta dal vice direttore della Cc-Ti Marco Passalia, ha sottolineato l’importanza di focalizzare le attività sulle nicchie. L’imprenditrice svizzero tedesca ha poi ribadito i valori fondamentali del fare business, “the Swiss Way”: precisione, affidabilità, l’importanza delle risorse umane e anche la tenacia di credere in quello che si fa. “Chi fa impresa – ha dichiarato Walser – deve amare quello che fa perché altrimenti non può garantire il massimo impegno”. Interessante anche l’accostamento tra Ticino e il resto della Svizzera dove l’ospite d’eccezione ha sottolineato che tutto sommato i problemi del sistema economico ticinese rispecchiano esattamente le stesse difficoltà dell’economia del resto della Confederazione.

Da ultimo Monika Walser ha ribadito l’importanza di un futuro dell’economia svizzera sempre più orientata all’internazionalizzazione delle proprie attività considerando anche l’ottima reputazione elvetica.

Da questi spunti è poi nato un interessante dibatto che ha toccato diversi settori grazie alla partecipazione ad una tavola rotonda, moderata dal giornalista Pietro Bernaschina, di Alessandra Alberti, direttrice, Chocolat Stella SA, Aleardo Cattaneo, amministratore delegato, Ferriere Cattaneo SA, Giorgio Calderari, Group General Manager, Helsinn Healthcare SA e Michele Sargenti, Managing Director, ABB Newave SA.

Infine, Marco Arrighini, responsabile Heuler Hermes Ticino, ha presentato brevemente il “Credit Risk Monitor” dichiarando che su un’analisi di circa 400 aziende svizzere orientate all’export, vi è stato un aumento del 4% dei casi d’insolvenza rispetto al 2014. In particolare ci son crepe nella muraglia cinese (+20%), in Brasile (+18%), mentre la Russia si stabilizza dopo la crescita del 30% del 2015. Le insolvenze diminuiscono invece in Germania, Olanda, Austria e crescono (1%) in Svizzera. Dopo la decisione della BNS del 2015 il 29% delle aziende orientate all’export hanno aumentato gli acquisti all’estero, mentre il 24% hanno puntato sulla forza Svizzera dato che la qualità paga. Nel frattempo alcune importanti incertezze politiche ed istituzionali continueranno a farsi sentire nel corso del 2016. Tuttavia gli investimenti privati sembrano essersi risvegliati nelle economie avanzate portando ad un sostenimento della crescita.

La presentazione
“Credit Risk Monitor: risultati e previsioni”
Marco Arrighini, Euler Hermes
L’intervista
Servizio di Teleticino, con intervista a Monica Walser
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La “sharing economy” suscita grande interesse

Il 25 gennaio 2016 si è tenuto presso la sede della Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ticino (Cc-Ti) l’evento “Sharing economy: l’economia della condivisione”. L’evento, co-organizzato dalla Cc-Ti e la Fondazione AGIRE ha voluto rendere attento il pubblico su questo “nuovo” modello economico illustrandone il  potenziale e le sfide che  questo comporta.

Dopo un breve saluto del Direttore della Cc-Ti, Luca Albertoni, che ha messo in risalto l’importanza di capire al meglio questo fenomeno, si è entrati subito nel vivo grazie al Professor Siegfried Alberton che ha introdotto il tema, fornendo una visione d’insieme sulla grande evoluzione di quest’ultimo (basti pensare che si stima che negli Stati Uniti quasi 1/3 dei lavoratori è freelancer) e illustrando i campi più illustri dove questo fenomeno – che prende forma attraverso un consumo o produzione collaborativa – si manifesta, come ad esempio nella mobilità e l’efficienza energetica. Ha poi di nuovo preso la parola il Direttore Cc-Ti, Luca Albertoni, fornendo una panoramica delle principali sfide esistenti – in parte giuridiche ma principalmente politiche, prendendo come esempio il “caso Uber” o il “caso Airbnb” – ma sottolineando anche le nuove opportunità di mercato che l’economia della condivisione comporta. Infine, Karim Varini, co-fondatore di TimeRepublik, piattaforma web di “cloud co-working”, ha fornito un esempio concreto di attività di “Sharing economy”. Varini ha sottolineato come in verità, contrariamente alle previsioni, nel periodo successivo alla crisi economica  le persone abbiano  dimostrato sempre più voglia di aiutarsi e di partecipare a un progetto comune. La società infatti sta lentamente cambiando, ne è sintomatico il fatto che gli studenti non scelgono più i loro curriculum accademici unicamente in previsione del salario che percepiranno ma anche tenendo conto del progetto a cui potranno prendere parte.

Agli ospiti è stata poi offerta una colazione di networking dove hanno potuto approfondire, con domande ulteriori, il tema della Sharing economy.

Scaricate le presentazioni
Sharing economy: un nuovo paradigma?
Siegfried Alberton
TimeRepublik. un esempio concreto di “Sharing economy”
Karim Varini
Flyer programma
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Online i risultati dell’inchiesta congiunturale 2015/2016

Sono stati presentanti oggi alla stampa i risultati dell’annuale inchiesta congiunturale condotta dalla Cc-Ti in collaborazione con le Camere di commercio ed industria di Ginevra, Vaud e Neuchâtel. Appuntamento oramai consolidato da diversi anni.

Come sempre, ma è importante ribadirlo, ringraziamo tutti gli associati che ogni anno partecipano all’inchiesta e che rendono quindi possibile questa presentazione. Sappiamo che le richieste di compilazione di vari formulari si fa ogni giorno più pressante, per questo apprezziamo vivamente l’impegno profuso nel rispondere alle nostre domande. Grazie!

Luca Albertoni, direttore Cc-Ti e Marco Passalia, Vice-Direttore Cc-Ti hanno spiegato oggi in conferenza stampa ai giornalisti i risultati dell’inchiesta, che potete scaricare qui sotto oppure potete trovarli andando a visitare la pagina dedicata, dove troverete anche i risultati delle vecchie inchieste congiunturali.

Comunicato stampa inchiesta congiunturale 2015/2016
Clicca qui per accedere ai documenti delle scorse inchieste
Rassegna stampa
Gdp, 21.01.2016, L’economia ha tirato il freno ma non si è bloccata

CdT, 21.01.2016, La prova di forza del Canton Ticino

La Regione, 21.01.2016, Meno peggio del previsto

Ticinonews, 20.01.2015, L’economia ticinese va meglio di quanto si pensi

TIO Ticinonline, 20.01.2016, L’economia rallenta, ed evitare i tagli è «una speranza, ma non una certezza»

CdT online, 20.01.2015, L’economia frena, ma si sono contenuti i danni

Cronache della svizzera italiana, del 20.1.2016
Servizio sulla presentazione dell’inchiesta congiunturale con interviste a Luca Albertoni e Marco Passalia (dal minuto 1.50)

Radio 3III, Il diario di mezzogiorno del 20.1.2016
Servizio sulla presentazione dell’inchiesta congiunturale (dal minuto 1)

RSI – Il quotidiano del 20.1.2016
Servizio sulla presentazione dell’inchiesta congiunturale con interviste a Luca Albertoni e Marco Passalia

Teleticino – Telegiornale del 20.1.2016
Servizio sulla presentazione dell’inchiesta congiunturale con interviste a Luca Albertoni e Marco Passalia

Discorso del neo-Presidente Cc-Ti, Glauco Martinetti

Il discorso del neo-eletto Presidente, Glauco Martinetti

In occasione della 98esima Assemblea Generale Cc-Ti, Glauco Martinetti, ha tenuto il suo primo discorso in qualità di neo-eletto Presidente della Camera di commercio, industria, artigianato e servizi del Cantone Ticino.

Nel suo intervento Martinetti ha sottolineato l’importanza di preservare e stimolare le libertà individuali, tra cui spiccano – per ovvi interessi dell’Associazione mantello che  ora rappresenta – in particolare quella economica e imprenditoriale. Troppo spesso infatti queste libertà vengono calpestate o screditate.

Versione PDF
Il discorso di Glauco Martinetti

Accedete al resoconto della 98esima Assemblea Generale Cc-Ti. Troverete la documentazione dell’evento.

Resoconto 98esima Assemblea generale della Cc-Ti

Franco Ambrosetti, nominato dall’assemblea Presidente Onorario, lascia il timone della Cc-Ti al nuovo Presidente, Glauco Martinetti

La nuova sala “Evenca” di Castione ha ospitato venerdì 23 ottobre una delle assemblee più frequentate degli ultimi anni, con una partecipazione numerosa e qualificata. Questo il tributo che associati e rappresentanti del mondo economico ticinese hanno voluto accordare a Franco Ambrosetti che dopo 22 anni di presidenza ha lasciato il timone della Cc-Ti nelle mani di Glauco Martinetti nuovo presidente e Ceo di Rapelli Sa.

Nella sua introduzione il Direttore Luca Albertoni ha voluto mettere l’accento sul ruolo presente e futuro della Camera quale associazione mantello dell’economia ticinese e quale difensore dell’economia liberale di cui da sempre la Cc-Ti è importante rappresentante. In un momento storico in cui è evidente «una chiara e ingiustificata ostilità verso chi fa impresa», ha affermato Luca Albertoni, «è importante ribadire il valore dell’imprenditorialità per il benessere del cantone».

Nel suo articolato e applauditissimo discorso di commiato Franco Ambrosetti ha ricordato le evoluzioni dello scenario economico dal momento della sua nomina, con «un mondo più stabile, meno sofisticato, più prevedibile, meno superficiale, più umano e forse più onesto».
Ambrosetti ha stigmatizzato in particolare gli effetti negativi delle manovre non convenzionali messe in atto dalle banche centrali e da certi Stati affermando che anche in Svizzera, «nazione non esente da problemi gravi che vanno affrontati per evitare un lento declino», l’intrusione dello Stato cresce.
Il libero mercato è penalizzato da cartelli, monopoli ed oligopoli pubblici e privati, dazi, prezzi amministrati, tariffe, protezioni settoriali.
In Ticino lo stato delle finanze pubbliche è fonte di preoccupazione, ha detto Ambrosetti, frutto di una lunga politica che ha indotto «lo Stato a spendere denaro di cui non dispone, e poi aumentare le tasse per tappare il buco».

Anche il neo-presidente Martinetti ha ripreso questi temi, citando una «chiara ed ingiusta ostilità nei confronti di chi fa impresa». Si è detto impegnato a promuovere le eccellenze aziendali e prese di posizione ancor più reattive ed incisive da parte della Camera di commercio.
Martinetti ha indicato le aree di impegno per i prossimi anni: fiscalità, politica esterna, infrastrutture, energia, mobilità, regolamentazione, formazione e ricerca.

In conclusione dei lavori assembleari a preso la parola Christian Vitta, direttore del Dipartimento finanze ed economia (DEF), rivendicando come «fare impresa debba essere motivo di orgoglio».
Ha ricordato il programma «Oltre metà guado» presentato in mattinata ed il suo piano di visite aziendali che lo pone a diretto contatto con molte eccellenze imprenditoriali.

Dopo l’aperitivo e prima della cena di gala Franco ambrosetti si è calato nelle vesti di musicista regalando ai suoi commensali un saggio della sua musica.

Scarica la documentazione:
Programma 98 AGO Cc-Ti
Discorso Ambrosetti ago 2015
Discorso Martinetti ago 2015
Comunicato stampa_ago_2015
L’evento nei media

Quotidiani

La Regione 24.10.2015 – Cambio di Presidenza
GdP 24.10 2015 – Dopo 20 anni Ambrosetti lascia la presidenza
CdT 24.10.2015 – Ticino ridare fiato al mercato

Servizi televisivi
Il Quotidiano 23.10.2015- Nuovo presidente per la Cc-ti
RSI LA1 Cronache della svizzera italiana-  Servizio assemblea della Cc-ti dal minuto 8.13
Teleticino 23.10.2015 – Glauco martinetti alla testa della Camera di Commercio
Franco Ambrosetti lascia dopo 21 anni di Camera di Commercio

Comunicato stampa 98° AGO e discorso Franco Ambrosetti

Stimati associati,

in questo momento si sta svolgendo la 98esima assemblea generale ordinaria della Cc-Ti.

Potete leggere qui di seguito il comunicato stampa dell’evento e il discorso del Presidente uscente Franco Ambrosetti:

Seguiteci sui social, #ccti2015, per avere ulteriori informazioni in tempo reale!

ALLA SCOPERTA DEL KAZAKISTAN – settembre 2015

La Cc-Ti ha partecipato dal 7 al 10 settembre 2015 ad una missione economica in Kazakistan organizzata da Switzerland Global Enterprise.

La Cc-Ti ha colto l’occasione di partecipare a questa missione svizzera fungendo da apri pista per le aziende ticinesi interessate al mercato kazako. Oltre a rappresentare il settore dell’export ticinese, tramite la Lugano Commodity Trading Association è stato pure presentato il settore del trading di materie prime. Il Kazakistan ha indubbiamente un grande potenziale ed è sicuramente un mercato interessante. Nel campo delle materie prime ci sono grandi possibilità, soprattutto per quello che riguarda il commercio di zinco, ferro, petrolio e gas. I Kazaki hanno inoltre mostrato grande interesse per il settore alimentare (dai prodotti al know-how svizzero a livello di produzione) e per l’industria delle macchine (legate al settore alimentare, agricolo e delle costruzioni).

Durante la visita la Cc-Ti ha avuto modo di entrare in contatto con questa realtà ancora poco conosciuta e di creare importanti e utili contatti in vista dell’organizzazione di una missione tutta ticinese in questo Paese prevista per la primavera dell’anno prossimo. L’intenso programma prevedeva 2 giorni ad Astana, capitale del Kazakistan dal 1997, e due giorni ad Almaty, città a sud del paese, al confine con Cina e Kyrgyzstan. I partecipanti alla missione hanno potuto confrontarsi con imprenditori svizzeri già presenti in Kazakistan, come il Console onorario svizzero, Roland Hörler, attivo nel paese dal 1993 e fondatore di un centro svizzero ad Almaty che oggi raggruppa gli uffici delle aziende svizzere Leica Geosystems, Georg Fischer, Geberit e Sygma. Sono pure state organizzate delle visite in alcune aziende locali, come la fabbrica di pasta “Tsesna”, equipaggiata dall’azienda svizzera Bühler AG; o la fabbrica di locomotive per treni passeggeri e treni merci “Locomotive Plant Alstom”, una joint venture con le Ferrovie Statali Kazake. Tra gli incontri ufficiali, la delegazione guidata dall’Ambasciatore svizzero in Kazakistan, il Ticinese Mauro Reina, è stata accolta al Municipio di Almaty e ha potuto incontrare il nuovo sindaco della città. I rappresentanti della Cc-Ti hanno pure avuto modo di incontrare i propri omologhi kazaki: la Camera degli imprenditori del Kazakistan, la Camera per il commercio internazionale del Kazakistan e la Camera di commercio e dell’industria della Città di Almaty.