Il futuro è già cominciato. L’economia digitale può offrire una reale prospettiva di crescita per tutti, solo se si è consapevoli dei suoi effetti e dei suoi rapidi sviluppi. Innanzitutto, dell’inarrestabile diffusione delle nuove tecnologie in ogni ambito produttivo e sociale, con l’affermarsi di inediti modelli di business e di gestione aziendale, di organizzazione della vita collettiva e, in particolare, con una crescente richiesta di lavoro qualificato e di competenze manageriali sempre più avanzate.

Oggi si agita lo spettro della fine del lavoro sotto la pressione dell’impetuoso sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Si parla però poco della valorizzazione del lavoro, ad ogni livello, indotta dalla digitalizzazione dell’economia che richiederà sempre più manodopera qualificata. Si parla poco di un lavoro che è ormai fuori dalle gabbie del Novecento, dai sicuri fortini della vecchia civiltà industriale con le sue mansioni ripetitive e le carriere lineari, che l’economia odierna sta trasformando in una funzione aperta, suscettibile di una continua e positiva evoluzione sulla base delle competenze, dell’impegno e dell’abilità individuale. Qualità che per ogni impresa sono una risorsa irrinunciabile.
L’economia digitale impone una costante predisposizione al cambiamento, non solo per il sistema produttivo ma per tutta la società. Ecco perché sarà su tre dei principali driver della crescita futura – ossia informazione, formazione e comunicazione -, che come Cc-Ti concentreremo i nostri sforzi per sostenere gli imprenditori nelle grandi sfide della digitalizzazione. Oltre ai tradizionali servizi alle aziende, il programma di attività della Cc-Ti per questo secondo semestre del 2018 si è arricchito di eventi tematici, approfondimenti diversi e corsi di formazione che spaziano dalla vendita alla conduzione delle risorse umane, dal diritto del lavoro all’organizzazione aziendale, dall’export alla specializzazione della gestione delle PMI. Per arrivare alla comunicazione nell’era digitale con una vasta scelta di corsi, tra cui: il linguaggio della conduzione aziendale, come parlare in pubblico, l’uso di Linkedln e l’utilizzazione delle e-mail per aumentare le vendite, le presentazioni efficaci e il corporate storytelling, ovvero l’impresa in un racconto.
Informazione, formazione e comunicazione, una formula con cui scandagliare in profondità le quattro aree strategiche che la Cc-Ti ha individuato per uno sviluppo duraturo: internazionalizzazione delle imprese e Swissness, digitalizzazione, sostenibilità e Smart life. Un’offerta ad ampio raggio ma calibrata sui concreti bisogni degli imprenditori e sulle esigenze delle aziende che devono stare al passo con i rapidi mutamenti dei mercati. Parallelamente a questo lavoro di supporto diretto alle aziende, come Cc-Ti in questi primi sei mesi dell’anno abbiamo anche potenziato e diversificato su più canali la nostra comunicazione verso l’esterno.
Con la convinzione che sul tema dell’economia digitale, in tutte le sue sfaccettature, sia necessario stimolare un ampio dibattito pubblico. Perché viviamo già in una società completamente informatizzata che sta cambiando anche il nostro stile di vita, dunque oggi più che mai la continua innovazione tecnologica deve necessariamente combinarsi all’innovazione sociale. Vale a dire a modi nuovi d’immaginare la formazione in tempi in cui anche le competenze specifiche diventano rapidamente obsolete, con una nuova visione degli investimenti infrastrutturali e con l’uso delle nuove tecnologie nella pianificazione e nella gestione del territorio, per razionalizzare il traffico o rendere più efficienti i servizi collettivi, come lo smaltimento dei rifiuti, la distribuzione idrica e dell’energia elettrica. Un’innovazione sociale capace di sperimentare anche nuove forme di Welfare State che sostengano l’auto promozione e la valorizzazione individuale, più che l’assistenza passiva. Con il nostro spirito da sempre orientato al costante dialogo tra le parti sociali e al confronto costruttivo con la politica, come Cc-Ti vogliamo essere un soggetto attivo di questo dibattito pubblico. Per far prosperare una cultura dell’innovazione e la comune consapevolezza della necessità di condizioni quadro in grado di sviluppare un ambiente favorevole alla produzione di ricchezza e di nuovo capitale sociale.
Oltre i confini: conosciamo l’export ticinese
/in Internazionale, TematicheLa ricchezza del tessuto economico ticinese è fatta da PMI che esportano i loro prodotti in tutto il mondo. Piccole realtà aziendali spesso sconosciute al grande pubblico ma che meritano di essere scoperte ed apprezzate come le attività delle più grandi imprese.
La Cc-Ti ha realizzato, grazie alla collaborazione con Teleticino, la trasmissione “Oltre i confini”, giunta ormai alla terza edizione, tramite la quale dà visibilità agli imprenditori ticinesi che ogni giorno si affacciano sui mercati esteri. “Oltre i confini” mette in risalto, tramite breve interviste, le peculiarità di queste realtà aziendali conosciute spesso più all’estero che in patria. Ogni martedì alle 19.35 l’appuntamento è su Teleticino per scoprire le PMI ticinesi che rendono ricco ed apprezzato in tutto il mondo il nostro Cantone.
Per rivedere le scorse puntate clicca qui.
Un rebranding a 360 gradi
/in Comunicazione e mediaUn’interessante video intervista a Julien Daulte, titolare dello Studio Daulte di Locarno, ci svela i passaggi fondamentali che hanno toccato il rebranding della Cc-Ti.
Una rinnovata comunicazione che su diversi canali sfrutta appieno il potenziale che essi offrono strettamente legati alla digitalizzazione, un fenomeno sempre più presente nel modo di comunicare ed informare i diversi pubblici target.
La grande novità del secondo semestre è anche rappresentata dal sito web della Cc-Ti, che grazie ad un’attenta architettura dell’informazione è ora più performante, semplice ed immediata.
Informazione, formazione e comunicazione nelle attività Cc-Ti del secondo semestre
/in Comunicazione e mediaIl futuro è già cominciato. L’economia digitale può offrire una reale prospettiva di crescita per tutti, solo se si è consapevoli dei suoi effetti e dei suoi rapidi sviluppi. Innanzitutto, dell’inarrestabile diffusione delle nuove tecnologie in ogni ambito produttivo e sociale, con l’affermarsi di inediti modelli di business e di gestione aziendale, di organizzazione della vita collettiva e, in particolare, con una crescente richiesta di lavoro qualificato e di competenze manageriali sempre più avanzate.
Oggi si agita lo spettro della fine del lavoro sotto la pressione dell’impetuoso sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Si parla però poco della valorizzazione del lavoro, ad ogni livello, indotta dalla digitalizzazione dell’economia che richiederà sempre più manodopera qualificata. Si parla poco di un lavoro che è ormai fuori dalle gabbie del Novecento, dai sicuri fortini della vecchia civiltà industriale con le sue mansioni ripetitive e le carriere lineari, che l’economia odierna sta trasformando in una funzione aperta, suscettibile di una continua e positiva evoluzione sulla base delle competenze, dell’impegno e dell’abilità individuale. Qualità che per ogni impresa sono una risorsa irrinunciabile.
L’economia digitale impone una costante predisposizione al cambiamento, non solo per il sistema produttivo ma per tutta la società. Ecco perché sarà su tre dei principali driver della crescita futura – ossia informazione, formazione e comunicazione -, che come Cc-Ti concentreremo i nostri sforzi per sostenere gli imprenditori nelle grandi sfide della digitalizzazione. Oltre ai tradizionali servizi alle aziende, il programma di attività della Cc-Ti per questo secondo semestre del 2018 si è arricchito di eventi tematici, approfondimenti diversi e corsi di formazione che spaziano dalla vendita alla conduzione delle risorse umane, dal diritto del lavoro all’organizzazione aziendale, dall’export alla specializzazione della gestione delle PMI. Per arrivare alla comunicazione nell’era digitale con una vasta scelta di corsi, tra cui: il linguaggio della conduzione aziendale, come parlare in pubblico, l’uso di Linkedln e l’utilizzazione delle e-mail per aumentare le vendite, le presentazioni efficaci e il corporate storytelling, ovvero l’impresa in un racconto.
Informazione, formazione e comunicazione, una formula con cui scandagliare in profondità le quattro aree strategiche che la Cc-Ti ha individuato per uno sviluppo duraturo: internazionalizzazione delle imprese e Swissness, digitalizzazione, sostenibilità e Smart life. Un’offerta ad ampio raggio ma calibrata sui concreti bisogni degli imprenditori e sulle esigenze delle aziende che devono stare al passo con i rapidi mutamenti dei mercati. Parallelamente a questo lavoro di supporto diretto alle aziende, come Cc-Ti in questi primi sei mesi dell’anno abbiamo anche potenziato e diversificato su più canali la nostra comunicazione verso l’esterno.
Con la convinzione che sul tema dell’economia digitale, in tutte le sue sfaccettature, sia necessario stimolare un ampio dibattito pubblico. Perché viviamo già in una società completamente informatizzata che sta cambiando anche il nostro stile di vita, dunque oggi più che mai la continua innovazione tecnologica deve necessariamente combinarsi all’innovazione sociale. Vale a dire a modi nuovi d’immaginare la formazione in tempi in cui anche le competenze specifiche diventano rapidamente obsolete, con una nuova visione degli investimenti infrastrutturali e con l’uso delle nuove tecnologie nella pianificazione e nella gestione del territorio, per razionalizzare il traffico o rendere più efficienti i servizi collettivi, come lo smaltimento dei rifiuti, la distribuzione idrica e dell’energia elettrica. Un’innovazione sociale capace di sperimentare anche nuove forme di Welfare State che sostengano l’auto promozione e la valorizzazione individuale, più che l’assistenza passiva. Con il nostro spirito da sempre orientato al costante dialogo tra le parti sociali e al confronto costruttivo con la politica, come Cc-Ti vogliamo essere un soggetto attivo di questo dibattito pubblico. Per far prosperare una cultura dell’innovazione e la comune consapevolezza della necessità di condizioni quadro in grado di sviluppare un ambiente favorevole alla produzione di ricchezza e di nuovo capitale sociale.
Esportare in Russia: ecco i documenti necessari
/in Internazionale, TematicheLa Federazione Russa è al ventiduesimo posto nella classifica dei partner commerciali della Svizzera e possiede un elevato potenziale di sviluppo ed espansione, in futuro, delle relazioni commerciali con la Svizzera. Qui trovate una guida completa su come superare con successo il controllo alla dogana.
Concentriamoci su una sfida importante per molti esportatori: i documenti richiesti alla dogana russa. Prima di iniziare l’operazione è sempre fondamentale verificare se è possibile esportare beni verso la destinazione prevista o se il Paese impone restrizioni alle importazioni. Questa informazione è disponibile online presso la Segreteria di Stato dell’economia (SECO). Consultate il sito www.seco.admin.ch alla voce Sanzioni / Embarghi (disponibile in tedesco, francese e italiano).
Inoltre, esistono restrizioni sulle esportazioni dalla Svizzera legate principalmente agli obblighi del Paese derivanti da accordi multilaterali. Queste limitazioni riguardano soprattutto armi, tecnologie a duplice uso, specie rare di animali e piante, come anche beni che possono essere utilizzati per produrre armi di distruzione di massa.
Lista dei documenti per la dogana
Quando si esportano beni dalla Svizzera, un esportatore deve compilare una dichiarazione doganale elettronica oltre a preparare e inviare tutti i documenti necessari per le autorità doganali del Paese di destinazione dei beni….. continua a leggere
Articolo tratto da Switzerland Global Enterprise (S-GE) ©
Serata informativa sulla Scuola manageriale Cc-Ti
/in Appuntamenti, Scuola managerialeÈ fondamentale creare le condizioni quadro, a livello strategico, per uno sviluppo sostenibile del talento in azienda. Grazie a dipendenti motivati, le aziende sviluppano migliori performances. Tra le attività della Cc-Ti in ambito formativo vi sono i corsi di formazione puntuale, per affinare e incrementare e competenze dei collaboratori in molteplici ambiti, come pure una Scuola manageriale che forma professionisti e li prepara al superamento dell’esame federale per l’ottenimento dell’attestato federale quale “Specialista della gestione PMI”.
In questo senso, lunedì 10 settembre, alle ore 18.00, a Lugano, negli Spazi Cc-Ti (Corso Elvezia 16, sala Gildo Papa, 6° piano) si terrà per una presentazione dell’edizione 2019/2020, sono invitati tutti gli interessati per rispondere alle domande in merito ed ottenere maggiori informazioni. Per cortesia annunciare la vostra presenza scrivendo direttamente a Roberto Klaus, Direttore SSIB Ticino.
Competenze e necessità di crescita
La Scuola manageriale che ha preso avvio nel febbraio del 2018, vede numerosi professionisti provenienti da settori diversi cimentarsi con il corso “Specialista della gestione PMI”. È proprio questa eterogeneità di profili che permette un arricchimento notevole alla classe di partecipanti, perché dimostra come la scuola manageriale offra un percorso modulabile su esigenze simili, applicabili però a settori completamente differenti fra loro. Ed è su questa ricchezza che facciamo leva, affinché possa nascere un proficuo scambio di esperienze. “Ad un certo punto della mia vita ho sentito la necessità di avere nuovi stimoli per crescere dal punto di vista personale e lavorativo” afferma Nicolò Carta, Responsabile Amministrativo
della Panetteria-pasticceria Bignasca SA. “Questo corso mi offre delle solide basi applicabili direttamente nell’ambito lavorativo, impostando di conseguenza la successione aziendale” gli fa eco Moreno Bignasca, Responsabile della formazione professionale della Panetteria-pasticceria Bignasca SA. Sono due delle voci tangibili dei partecipanti, che portano la loro testimonianza.
Formazione in corso
Intanto la Scuola manageriale 2018/2019 si è arrestata per la pausa estiva dopo il primo semestre, e riprenderà a settembre. Magdalena Drozda, General Manager di Suricate SA ci parla delle sue impressioni dopo i primi mesi “Mi sono trovata molto bene! Immediatamente ho avuto validi strumenti che ho inserito nel mio contesto. Gli argomenti trattati hanno un focus preciso rivolto alle PMI”. Il tutto a dimostrazione del taglio pratico e rivolto al business di questo percorso.
Iscrizioni aperte
È già possibile iscriversi al nuovo ciclo formativo 2019/2020. Contattateci per maggiori dettagli e partecipate alla serata informativa del 10 settembre 2018.
Inchiesta congiunturale 2018/2019
/in Comunicazione e mediaL’inchiesta congiunturale Cc-Ti, condotta in collaborazione con 4 Camere di commercio e dell’industria della Svizzera romanda, è giunta alla sua nona edizione. È diventata uno strumento irrinunciabile per la nostra attività. In effetti, grazie alla costante partecipazione di un numero molto consistente di aziende associate, i risultati sono particolarmente indicativi e sono regolarmente confermati dai dati statistici ufficiali.
Il contributo dei soci è pertanto assolutamente fondamentale per fare il punto sull’andamento generale dell’economia ticinese e stilare previsioni attendibili sull’evoluzione congiunturale del futuro prossimo. Occorre anche ribadire che l’inchiesta è molto utile per comprendere la posizione del Ticino rispetto ad altri Cantoni e per far emergere problematiche concrete che ci servono per difendere in maniera concreta e mirata gli interessi delle aziende.
Come sempre, l’inchiesta può essere compilata direttamente online sul sito Internet inserendo la SWISSFIRMS ID e la relativa password: www.enquetecci.ch
In caso di problemi, è possibile contattare il signor Gianluca Pagani allo 091 911 51 11 oppure via e-mail.
È altresì possibile compilare il formulario in forma cartacea, che poi può essere spedito per fax al numero 091 911 51 12.
I dati saranno trattati in modo assolutamente confidenziale e l’anonimato è garantito.
Chiediamo alle aziende affiliate di compilare e trasmetterci il questionario entro il 28 settembre 2018.
Anche quest’anno i risultati dell’inchiesta saranno presentati in occasione di una conferenza stampa e saranno poi pubblicati sui nostri usuali canali di comunicazione (Ticino Business, newsletter, sito internet, Facebook e Twitter).
Una crescita composta da tre elementi
/in Comunicazione e mediadi Cristina Maderni, Vice Presidente Cc-Ti, Presidente Ordine dei Commercialisti del Cantone Ticino e Presidente FTAF
Nell’economia odierna la digitalizzazione investe tutta la società, aziende incluse. Non si tratta più di parlare del futuro, ma di operare nel presente scelte che riguarderanno l’avvenire, in quanto toccano tutte le imprese. La digitalizzazione evolverà ancora in modo preponderante.
Una multicanalità sempre più performante
/in Comunicazione e mediaIl secondo semestre Cc-Ti inizia con slancio innovativo, proprio per continuare sulla scia tracciata dall’inizio del 2018. Molte le novità sia a livello delle proposte targate Cc-Ti sia a livello dei nostri mezzi di comunicazione.
Da un lato un’offerta eventistica e formativa ancora più assortita e in linea con i bisogni del vasto e dinamico tessuto imprenditoriale che abbiamo l’onore di poter rappresentare. A livello tematico proseguiremo sulla via tracciata nel primo semestre, ossia quella di approfondire le macro aree strategiche sulle quali nel 2018 abbiamo deciso di focalizzarci: internazionalizzazione e swissness, digitalizzazione, sostenibilità e smart life. Continueremo a farlo attraverso approfondimenti specifici sui nostri diversi canali di informazione, così come sui diversi media e attraverso eventi mirati, missioni economiche e formazioni puntuali. Resteremo inoltre come sempre molto ricettivi alle esigenze degli imprenditori – con i quali intratteniamo un costante dialogo – così come agli argomenti di stretta attualità economica.
Dall’altro lato l’inserimento di nuovi e rinnovati mezzi di comunicazione che si compenetrano in una logica di una multicanalità sempre più performante. A livello di novità nei mezzi di comunicazione punteremo ancora di più sul digitale, con un nuovo sito internet ancor più fruibile e intuitivo e contenuti multimediali pensati appositamente per questi nuovi strumenti esistenti.
Negli scorsi mesi questa nuova strategia di comunicazione chiara, consapevole e ambiziosa ha infatti suscitato molto interesse anche al di fuori della nostra struttura. In un mondo sempre più interconnesso in cui le relazioni rappresentano un caposaldo imprescindibile questo nuovo modo di porci ci ha infatti permesso di instaurare nuove collaborazioni in ambiti strategici, adempiendo così ancor meglio al nostro obiettivo e scopo principale: la tutela e la promozione degli interessi imprenditoriali.
Consulenze Paese: scopriamone di più
/in Internazionale, TematicheLa Cc-Ti collabora attivamente con Switzerland Global Enterprise in diversi ambiti relativi al commercio con l’estero: dalle consulenze, alla formazione fino all’offerta eventistica.
S-GE, su mandato della Confederazione e in particolare della SECO, è un partner strategico su tutte le questioni legate all’internazionalizzazione.
Il Servizio Export della Cc-Ti organizza quattro volte all’anno gli “eventi Paese” dando così l’opportunità alle aziende di avere informazioni dirette sui vari mercati che sono di particolare interesse. Con queste conferenze dal taglio molto pratico, gli imprenditori conoscono pregi e difetti, opportunità e difficoltà, delle nazioni estere in cui esportare la propria merce.
Parallelamente, grazie alla collaborazione con S-GE, in occasione di questi eventi, i partecipanti possono beneficiare di una consulenza gratuita con un consulente S-GE. Ma di cosa si tratta esattamente? Valentina Rossi, responsabile del Servizio Export della Cc-Ti ne discute con Monica Zurfluh, responsabile S-GE per la Svizzera italiana.
Opportunità di crescita a due cifre nel mercato dell’e-commerce canadese
/in Internazionale, TematicheUna maggiore propensione dei consumatori per lo shopping online, una debole concorrenza locale insieme a un’eccellente infrastruttura online rendono il Canada un mercato interessante per i commercianti svizzeri nel tentativo di affermarsi nell’e-commerce in America del Nord.
L’e-commerce canadese sta prendendo velocità
Il Canada è uno dei Paesi più connessi del mondo: quasi il 90% dei canadesi utilizza internet e l’86% dispone di un collegamento a banda larga. Ciononostante la diffusione dell’e-commerce è stata lenta, in ritardo rispetto ad altri Paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito. Ma le cose stanno cambiando, grazie principalmente alla crescente popolarità di Amazon, che ha indotto molti commercianti ad essere presenti online. Nel 2017 si stima ci fossero 19,2 milioni di acquirenti digitali, più della metà della popolazione canadese. Le vendite mediante e-commerce sono aumentate di circa il 30%. Entro il 2020, eMarketer prevede che tali vendite rappresentino il 10% di tutte quelle al dettaglio in Canada. Inoltre, rispetto agli Stati Uniti, l’e-commerce canadese resta ancora meno competitivo, data la presenza di un numero inferiore di operatori locali. Al 2015, il 40% delle PMI canadesi ancora non aveva una presenza online.
L’acquirente online canadese
Il Canada presenta un mercato interessante per i commercianti svizzeri in quanto più della metà della sua popolazione ha acquistato prodotti a livello internazionale. Gli acquirenti che hanno effettuato acquisti negli Stati Uniti (prima destinazione) e in Europa lo hanno fatto perché in Canada non erano disponibili prodotti comparabili…. continua a leggere
Articolo tratto da Switzerland Global Enterprise (S-GE) ©