Zoom sull’evento “Click, informazione, formazione”

Un approfondimento televisivo curato da Teleticino dedicato all’evento della Cc-Ti dello scorso 26 novembre.

Click, informazione, formazione” è stato l’ultimo evento del 2019 per la Cc-Ti, organizzato in collaborazione con i partner tematici Gruppo Sicurezza SA, Gehri Rivestimenti SA, Cornèrcard Swisscom. Durante questo appuntamento, tenutosi il 26 novembre nella suggestiva cornice del Cinema Lux a Massagno, l’attenzione è stata posta alla manipolazione delle informazioni e delle news in rete, all’importanza di essere flessibili e capaci di rispondere in modo incisivo all’adattamento dei modelli di business e alla formazione continua dei dipendenti.

In questa puntata speciale di Zoom, curata ed andata in onda su Teleticino, ritroviamo spunti interessanti sul tema. Intervengono Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti;  Francesco Arruzzoli, Cyber security Architect di Gruppo Sicurezza SA;  Andrea Gehri, Direttore Gehri Rivestimenti SA e Roberto Pezzoli, Partner, Gruppo Multi SA.

Scopriamo allora insieme quanto emerso. Buona visione!

Zoom sulla missione in Cina della Cc-Ti

Dall’1 all’11 novembre la Cc-Ti ha accompagnato in Cina una numerosa delegazione ticinese. Ecco un approfondimento video curato da Teleticino su quest’esperienza.

La Cc-Ti ha organizzato, in collaborazione con la Città di Lugano, Swiss Chinese Chamber of commerce, Swiss Centers China e Switzerland Global Enterprise (S-GE), una missione in Cina dall’1 all’11 novembre 2019. L’intenso programma prevedeva incontri e visite imprenditoriali in 4 città: Pechino, Hangzhou, Shanghai e Shenzhen.

In questa puntata di Zoom,  curata e andata in onda su Teleticino, intervengono Chiara Crivelli, Head of the International Desk Cc-Ti; il Sindaco di Lugano On. Marco Borradori; Massimo Cerutti di Caffè Cerutti e Matteo Paolocci di Suisse Frame. 

Scopriamo allora insieme quanto emerso. Buona visione.

Per un pugno di “click”!

Nell’ottica della sensibilizzazione verso il ‘digitale’ per il mondo imprenditoriale, abbiamo posto l’attenzione su consapevolezza, attuali business model e formazione continua.

I relatori della serata: Luca Albertoni, Andrea Gehri, Roberto Pezzoli e Francesco Arruzzoli

Nella serata del 26 novembre 2019, nella suggestiva cornice del Cinema Lux a Massagno, si è svolto l’ultimo evento tematico del 2019 – organizzato dalla Cc-Ti in collaborazione con i suoi partner tematici 2019 Gruppo Sicurezza SA, Gehri Rivestimenti SA , Cornèrcard, Swisscom – intitolato “Click, informazione e formazione“.
Sono intervenuti Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti; Francesco Arruzzoli, Cyber security Architect di Gruppo Sicurezza SA; Roberto Pezzoli, Partner, Gruppo Multi SA e Andrea Gehri, Direttore Gehri Rivestimenti SA.

Nuovi elementi al dibattito

L’ampio lavoro di sensibilizzazione che la Cc-Ti sta portando avanti da tempo sull’economia digitale (con eventi, approfondimenti, prese di posizione, formazioni mirate, ecc.) atto ad accrescere il dialogo e le conoscenze sul tema, si è arricchito in quest’occasione di nuovi spunti di riflessione. È stato questo il tema del saluto di benvenuto di Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti, che ha poi moderato l’evento del 26 novembre 2019. Un’attenzione peculiare è stata dedicata alla manipolazione delle informazioni e delle news in rete, all’importanza di essere flessibili e capaci di rispondere in modo incisivo all’adattamento dei modelli di business e alla formazione continua dei dipendenti.

L’oro nero del terzo millennio

In un’economia globale connessa e tecnologica i dati rappresentano ciò che viene definito “l’oro nero del terzo millennio”. È incredibile come nella società odierna la condivisione di informazioni (spesso anche rilevanti come numeri di carte di credito, foto, opinioni, adesioni ad associazioni varie, ecc.) e di dati, avvenga spesso in modo inconsapevole, con un click. Francesco Arruzzoli, Cyber security Architect di Gruppo Sicurezza SA ha portato numerosi esempi nella sua presentazione, in primis quello dei social network o di aziende attive in settori diversi nell’ambito della sharing economy. A ciò si aggiungono sempre nuove minacce, come le recent “deep fake news” (ossia una nuova tecnica di creazione di notizie false utilizzando un doppiaggio video e audio tramite intelligenza artificiale. Così combinate, si sovrappongono nuovi contenuti falsi a immagini e video originali, creando delle distorsioni).
Chi trae vantaggio da questo numero di informazioni “fuori controllo”? Le aziende che acquistano questi dati per vendere prodotti e/o servizi a terzi e vere e proprie organizzazioni criminali che collezionano miliardi di credenziali e dati per poi rivenderli.
Nonostante protezioni e tecnologia abbiano fatto passi da gigante nell’implementazione di misure di sicurezza, così come una maggiore attenzione è sempre più data alla formazione continua dei collaboratori per responsabilizzare e sensibilizzare il personale, l’anello “debole” della “catena della sicurezza” continua a restare l’essere umano.

L’azienda deve reagire

La risposta va data in modo propositivo. Perché è così importante conoscere i modelli di business ed essere flessibili nell’innovarsi? Viste le sfide con cui le aziende sono confrontate, analizzare il proprio business model e attuare misure di adattamento/innovazione è imperativo. Occorre stravolgere la logica dominante, valutare le possibilità che offrono i business model esistenti e dotarsi di un approccio sistematico. Roberto Pezzoli, Partner, Gruppo Multi SA ha fatto una panoramica sui differenti approcci al ‘Business Model Innovation’, illustrando con numerosi esempi i casi di successo (Nespresso, Ikea, Gillette, ecc.), sottolineando come le aziende e le organizzazioni siano entità composte da persone, dove uno degli elementi chiave per il successo sia sempre la costante cura della formazione e dell’aggiornamento dei dipendenti.

La centralità della persona

Nella relazione di Andrea Gehri, Direttore Gehri Rivestimenti SA – intervistato da Luca Albertoni – è stato posto l’accento sulla rilevanza dell’individuo, malgrado lo sviluppo tecnologico. Soprattutto nell’ambito artigianale, di cui Gehri è testimone, la manualità e la creatività restano le caratteristiche fondamentali, valido trasversalmente anche per altri settori economici. L’innovazione digitale gioca certamente un ruolo incisivo nella governance aziendale, ciononostante la vera centralità è l’essere umano e la sua crescita personale.
I settori scolastico e formativo sono chiamati a responsabilizzarsi e aggiornare i propri percorsi in modo continuo per garantire la necessaria preparazione e attualizzare le competenze degli individui.

Documenti utili

Missione Cc-Ti nell’Impero Celeste: la voce ai protagonisti

Vi proponiamo alcune testimonianze dirette raccolte fra i partecipanti della delegazione ticinese che si è recata in Cina all’inizio di novembre.

Alessandra Gianella, economiesuisse

La missione in Cina organizzata dalla Cc-Ti è stata una grandissima opportunità per vivere di persona i cambiamenti in atto e i nuovi trend, soprattutto quelli della digitalizzazione. Beijing, Hangzhou e Shanghai sono delle realtà in continuo sviluppo e grazie alle visite aziendali in loco abbiamo approfondito il dialogo con vari attori per future collaborazioni. Da molti anni la Svizzera e la Repubblica popolare cinese intrattengono relazioni bilaterali molto intense e nel 2020 festeggeremo i 70 anni. Inoltre, dal 2010 la Cina è il principale partner commerciale della Svizzera in Asia e il terzo partner commerciale in assoluto dopo l’UE e gli USA. Grazie all’accordo di libero scambio tra Svizzera e Cina in vigore dal 2015 le relazioni si sono ulteriormente intensificate. In conclusione, ci tengo a ringraziare la Cc-Ti, Chiara Crivelli per l’ottima organizzazione e tutto il gruppo per le interessanti riflessioni e condivisioni emerse da questo viaggio. Sono certa che in futuro avremo altre occasioni per incontrarci e riflettere su possibili scenari futuri legati alla Cina.

Matteo Paolocci, Suisse Frame

Una missione più che utile, la definirei un’esperienza necessaria che mi ha permesso di allargare gli orizzonti, aprire ancora di più la mente lasciandomi ispirare da una realtà e una cultura in rapida evoluzione.
Ho avuto modo di vedere personalmente il funzionamento della società cinese su più aspetti e sono convinto che alcuni spunti mi saranno davvero utili per portare dei benefici concreti alla nostra realtà produttiva e commerciale.

Omar Beltraminelli, OB Multimedia

Con la missione Cc-Ti ho potuto recarmi in Cina. Ho toccato con mano i prodotti hi tech disponibili sul loro mercato e ho visto in dettaglio i loro sistemi di integrazione domotica. Grazie a questa esperienza, potrò anche io contribuire in maniera attiva allo sviluppo tecnologico del nostro cantone e delle nostre economie domestiche.
Molto stimolante è stata anche l’armonia che si è creata con i membri del gruppo, che ha creato sinergie interessanti.

Massimo Cerutti, Caffè Cerutti

La mia prima esperienza in Cina nella città di Shanghai, un viaggio ben organizzato dalla Cc-Ti, mi ha permesso di conoscere alcuni settori economici dove l’imprenditorialità e la digitalizzazione del mercato Cinese (interno ed estero) mi conducono ad alcune riflessioni che potremmo adottare per ottenere un migliore sviluppo economico per il Ticino come pure per la Svizzera.
A Shanghai si respira un’aria di “voglia di crescere e raggiungere standard sempre più elevati.
Grazie ai contatti avuti con ditte cinesi durante la “China International Import Expo”, organizzata dalla ICBC “China Europe CEO Summit” e la visita del parco industriale; gli scambi d’opinioni con svizzeri residenti sul posto, nonché con operatori svizzeri incontrati al “Swiss Center”, ho potuto farmi un’idea più realistica di questo mercato in continuo movimento ed estremamente digitalizzato. Le grandi aziende possono nascere oggi ed in breve tempo raggiungere fatturati importanti oppure, trovandosi in difficoltà, sparire rapidamente per l’avvento d’innovazioni. Le conferenze organizzate dalla Cc-Ti ci hanno illustrato in modo esaustivo come funziona il mercato cinese. Colossi come la piattaforma digitale ALIBABA e la visita ad un supermercato alimentare, in grado di consegnare prodotti freschi (per esempio pesce vivente nel lasso di 30 minuti dall’ordinazione) con le suggestioni di preparazione, cottura e provenienza del prodotto, mi hanno molto colpito.

Rileggete tutte le informazioni emerse dalla missione Cc-Ti in Cina!

Emirati Arabi Uniti: grande interesse da parte degli imprenditori ticinesi

Gli Emirati Arabi Uniti sono stati al centro dell’Evento Paese organizzato il 20 novembre presso l’Hotel Villa Sassa a Lugano dalla Cc-Ti, in collaborazione con i partner export (Switzerland Global Enterprise, Cippà Trasporti, Credit Suisse, Euler Hermes, PwC e M. Zardi & Co).

I relatori della serata, da sinistra: Gaetano Loprieno, Gehrard Romanescu, Donald McKernan, Patricia Ceppi Bota, Valentina Rossi, Marco Arrighini, Roberto Nanni e Ruedi Büchi.

L’interesse verso gli Emirati Arabi Uniti è alto e ne è stata la prova il numeroso pubblico presente alla conferenza dedicata a scoprire questo mercato. Gli Emirati Arabi Uniti sono un hub centrale che collega il mondo occidentale con quello orientale. La Svizzera, in seno all’AELS, può inoltre godere dei vantaggi dell’accordo di libero scambio siglato con i Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo (CCG) ed entrato in vigore nel 2014, ha esordito Valentina Rossi, Responsabile del Servizio Export Cc-Ti. E gli EAU non mancheranno sicuramente di stupire in vista dell’Expo 2020, che renderà Dubai il fulcro mondiale dell’economia.

La perla del GCC

Gli Emirati Arabi Uniti rappresentano la destinazione con il più alto volume di esportazioni svizzere tra i Paesi del GCC, ha sottolineato Ruedi Büchi, Senior Consultant Middle East di S-GE. Oltre alle classiche “tre T inglesi”, turismo, commercio e trasporti, gli EAU offrono opportunità interessanti anche in molti altri settori quali ad esempio la sanità, il medtech, le tecnologie aeronautiche e aerospaziali o ancora il cleantech, le energie rinnovabili o l’ICT. Quale migliore occasione quindi per conoscere gli EAU se non partecipare a Expo 2020? La Svizzera sarà presente con lo Swiss Pavilion, nel quale vi saranno momenti dedicati alle aziende elvetiche. Grazie al supporto di S-GE, gli imprenditori potranno attivamente prendere parte all’esposizione internazionale.

Per chi esporrà a Expo 2020, il supporto logistico sarà fondamentale. Gaetano Loprieno e Roberto Nanni di Cippà Trasporti SA suggeriscono di prepararsi per tempo e valutare l’utilizzo di un’esportazione temporanea della propria merce tramite il Carnet ATA. Gli Emirati Arabi Uniti non solo ospiteranno una fiera internazionale dai numeri da record, ma già oggi contano infrastrutture straordinarie come ad esempio il porto di Jebel Ali, il nono porto per container più grande al mondo.

Un settore di punta: il turismo

Gli EAU rappresentano una piazza interessante, ricca ed accogliente nonché facilitatrice nel fare business, ha evidenziato Gerhard Romanescu, Director di PwC. Con la giusta preparazione, possono infatti essere superati senza ostacoli le complicazioni legislative e culturali. Il turismo negli Emirati Arabi Uniti ha registrato un continuo progresso e diversificazione per diventare uno dei settori economici in maggiore crescita nel mondo. Secondo i dati presentati da Romanescu, 25 milioni di persone si recheranno a Dubai entro il 2025, portando la città ad essere la più visitata al mondo.

Rischio basso e inflazione modesta

Con un rischio di business considerato “basso”, gli EAU rappresentano un mercato relativamente sicuro. Le grandi società tendono inoltre ad avere un comportamento di pagamento adeguato. Le piccole e medie imprese possono invece rappresentare un rischio significativo di mancato pagamento, ha dichiarato Marco Arrighini, Head of Southern Region di Euler Hermes Switzerland, invitando a prestare attenzione poiché la legge sull’insolvenza non fornisce purtroppo molto sostegno.

Dall’inizio del 2019, il Paese ha subito una deflazione (2%) a causa del calo dei prezzi delle case e degli effetti dell’introduzione dell’IVA nel 2018 (5%). Nel 2019 Euler Hermes prevede che queste tendenze continueranno e che vi sarà una deflazione media per l’intero anno dell’1,4%, seguita da un ritorno a un’inflazione modesta di circa + 1,5%.

Sapersi adattare al mercato

A portare la propria esperienza diretta negli Emirati Arabi Uniti, la Soho Flordis International Switzerland SA (SFI), azienda di prodotti farmaceutici naturali presente a Bioggio – prima come Pharmanton poi come Ginsana – che oggi vende i propri prodotti in oltre 50 Paesi, come ha presentato Donald McKernan, Head of Business Unit SFI Brands. SFI è presente negli EAU da oltre 33 anni e ha saputo adattare la sua strategia di vendita per penetrare in modo efficace sul mercato.  Come spiegato da Patricia Ceppi Bota, Sales Manager Middle East di SFI, anche il packaging dei prodotti venduti nelle farmacie è stato adattato alla cultura araba. Importante inoltre tenere conto delle diverse registrazioni necessarie per poter operare sul mercato, senza inoltre sottovalutare gli aspetti logistici per giungere a destinazione nelle tempistiche previste.  


Scarica le presentazioni:

Tourism & lodging sector in Dubai, Gerhard Romanescu, Director PwC

Trade Credit Risk Insights,  Marco Arrighini, Head of Southern Region, Euler Hermes Switzerland

Business Opportunities, Ruedi Büchi, Senior Consultant Middle East, S-GE

Gli aspetti logistici, Gaetano Loprieno, ufficio Commerciale e Roberto Nanni, capo area spedizioni aereo & mare, Cippà Trasporti SA

La testimonianza aziendale, Donald McKernan, Head of Business Unit SFI Brands e Patricia Ceppi Bota
Sales Manager Middle East, Soho Flordis International Switzerland SA


La Cc-Ti ringrazia i partner export:
S-GECippà TrasportiCredit SuisseEuler HermesPwC e M.Zardi & Co SA

Aggiornamento delle competenze digitali

Risulta sempre più importante il perfezionamento dei collaboratori anche nell’ottica delle nuove tecnologie.

In una società sempre più tecnologica e dove termini quali ‘digitalizzazione’, ‘digitale’ e ‘progresso tecnologico’ sono all’ordine del giorno, è bene che ogni azienda si concentri anche sull’aggiornamento delle competenze digitali delle proprie risorse umane.
Proprio perché il capitale umano risulta essere quello più importante per la struttura aziendale, concentrarsi sul perfezionamento delle qualifiche (anche digitali) dei dipendenti è una strategia sulla quale puntare. Parliamo di “digital upskilling“. Nella mattina del 18 novembre la Cc-Ti, in collaborazione con PWC, vi ha dedicato un evento di networking, in cui sono intervenuti Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti e Glenda Brändli, Partner financial service e Responsabile PwC, Lugano.

Verso una maggiore consapevolezza, cavalcando l’onda del cambiamento

È noto come l’economia digitale possa offrire prospettive di crescita in svariati ambiti aziendali, come pure facilitare la vita di tutti i giorni (professionale e privata). Occorre però porre l’accento sulla richiesta di consapevolezza da parte degli attori in gioco degli effetti e sviluppi tecnologici, che mutano in modo repentino. Come? La diffusione delle nuove tecnologie in ogni ambito produttivo e sociale genera l’affermarsi di modelli di business e di gestione aziendale innovativi. In questo contesto è imperativo che ogni azienda possa disporre di personale qualificato per rispondere alle rinnovate esigenze del mondo del lavoro. Il cambiamento in atto è inarrestabile, con un’apertura verso le opportunità da cogliere è possibile sfruttare i vantaggi che il ‘digitale’ porta con sé.

Parola d’ordine: formazione continua

Un’analisi e il monitoraggio frequente delle performances aziendali – nell’ottica di una strategia a 360° – può identificare le aree dove si necessitano misure da intraprendere: la formazione è una di queste.
I ‘mestieri del futuro’ andranno immaginati e preparati con corsi ad hoc, vista la rapidità con cui le competenze specifiche diventano obsolete. A fronte di ciò la manodopera sarà sempre più specializzata. Ecco dunque perché ogni azienda dovrebbe “mappare” le competenze, specialmente quelle digitali, di ogni collaboratore e pianificare azioni volte all’incremento delle stesse.

Quali skills verranno richieste in futuro?

Vengono identificati 3 tipi di competenze, che si suddividono in: cognitive, sociali e digitali. Nell’ambito digitale occorrerà far leva sugli aspetti tecnici di conoscenza delle infrastrutture e dei tool con cui si opera, accanto all’interazione tra uomo e macchina.

Un esempio concreto

In sala durante il Networking Business Breakfast è stata presentata la testimonianza di PWC, che ha introdotto da un lato un’app tramite la quale ogni dipendente ha potuto conoscere il proprio QI digitale e migliorarlo costantemente grazie agli input offerti dall’app, dall’altra degli e-learning di ‘digital upskilling’ con l’obiettivo di migliorare la propria conoscenza di determinati programmi quali Alterix e Power BI. L’invito ai dipendenti a seguire gli e-learning e a usare l’app è stato attivato con due metodologie: quale obiettivo personale delle performaces annuali e con la creazione di una competizione interna più ludica. Il tutto ha portato ad un allineamento delle competenze digitali di base per tutti i collaboratori.

Documentazione utile

Scarica la presentazione completa

Ulteriore approfondimento

Scopri la video intervista con Glenda Brändli, Partner financial service e Responsabile PwC Lugano. Con lei abbiamo approfondito alcuni aspetti dell’upskilling digitale.

Zoom dedicato alla 102° AGO Cc-Ti

Il 18 ottobre 2019 a Bellinzona si è tenuta la 102esima Assemblea generale ordinaria della Cc-Ti. In questa speciale puntata di Zoom, interamente dedicata all’evento, ripercorriamo i momenti salienti con interviste mirate ai relatori.  

Durante l’appuntamento, organizzato con i partner  EFG Bank e Swisscom, Glauco Martinetti, Presidente Cc-Ti, ha auspicato – dal canto suo – che anche al mondo imprenditoriale venga riconosciuta la credibilità che merita, sanzionando chi non rispetta le regole, ma rispettando il lavoro della stragrande maggioranza degli imprenditori onesti che contribuiscono alla crescita quantitativa e qualitativa del cantone.

Nel video di approfondimento, curato ed andato in onda su Teleticino, intervengono il Direttore della Cc-Ti Luca Albertoni, il Consigliere di Stato Christian Vitta, il Presidente della Cc-Ti Glauco Martinetti, il Professor Dr. Lino Guzzella, ETH Zürich e Franco Polloni, Head of Switzerland & Italy Region EFG Bank. Scopriamo allora insieme quanto emerso!

Nuovi Specialisti della gestione PMI

Si è svolta a metà novembre la cerimonia di diploma dei corsisti che hanno frequentato la Scuola Manageriale della Cc-Ti ottenendo l’attestato federale.

Il gruppo dei diplomati (con alcuni corsisti mancanti), con il Presidente Cc-Ti Glauco Martinetti e il Direttore Cc-Ti Luca Albertoni

Lo scorso 7 novembre nella sede della Rapelli SA di Stabio si è tenuta la cerimonia di consegna degli attestati federali dei nuovi “Specialisti della gestione PMI”.

Un momento di festa e orgoglio, che ha visto 15 corsisti – che hanno frequentato la Scuola Manageriale della Cc-Ti nel periodo 2018/2019 – diplomarsi e ricevere l’ambito attestato.
Alla cerimonia erano presenti il Presidente Cc-Ti Glauco Martinetti, il Direttore Cc-Ti Luca Albertoni, il Direttore della SSIB Ticino Roberto Klaus e Karin Illi, in rappresentanza di FIP Svizzera; unitamente ad alcuni docenti della Scuola Manageriale.

I nuovi “Specialisti della Gestione PMI”

Hanno ottenuto l’attestato federale: Moreno Bignasca, Gabriele Coduri, Gabriele Conceprio, Raffaele Condino, Federico Della Casa, Magdalena Drozda, Michel Ferrulli, Gianluca Fiorentino, Elena Fontana, Mattia Fontana, Simona Forni, Simone Galli, Alberto Gennari, Claudio Lanfranchini e Giovanni Morici.
Professionisti attivi in settori economici differenti, che hanno condiviso e incrociato i loro percorsi per migliorare le loro competenze e lavorare nelle imprese con più incisività. Essi rappresentano uno spaccato interessante del tessuto economico ticinese, notoriamente molto variegato e composto da piccole e grandi aziende, del commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi.

Le voci dei diplomati

I sei argomenti trattati creano in me una nuova consapevolezza che mi sostiene nell’affrontare correttamente nuove sfide in questo difficile e intricato momento economico“, afferma Magdalena Drozda. “È stato un breve ma intenso percorso che, grazie alla varietà dei moduli trattati, mi ha permesso di sviluppare diverse competenze, ponendo delle solide basi per il mio futuro personale e professionale” gli fa eco Moreno Bignasca.
Sono solo due delle testimonianze che ben rappresentano le peculiarità del percorso intrapreso nella Scuola Manageriale della Cc-Ti.

In prima linea

Da sempre la formazione continua è una delle prerogative della Cc-Ti, al fine di formare e aggiornare dirigenti e personale delle aziende. I percorsi della Scuola manageriale sono stati consolidati, così come l’offerta formativa puntuale.
Il contributo importante della Cc-Ti per un’imprenditoria di qualità.

Contattaci per altre informazioni sulla Scuola Manageriale!

La creatività è la chiave del successo economico

Nel suo intervento all’Assemblea della Cc-Ti del 18 ottobre scorso il Professor Lino Guzzella, ex Rettore e Presidente sino 2018 del Politecnico federale di Zurigo, ha sottolineato l’importanza della creatività per il successo di un sistema economico.

Come sviluppare e trasmettere la creatività? E, ancora, la creatività è solo un problema di educazione e formazione o dipende anche dal clima socio-politico di un Paese?

“Credo che nessuno abbia una risposta esaustiva a questa domanda. Un paio di idee però si possono formulare – afferma il Professore -. Una  completa e diversificata formazione di ba-se è sicuramente una condizione
necessaria, perciò faccio un appello a tutta la società affinché non si trascuri questa risorsa. Come disse Ann Landers: “Se pensi che l’istruzione sia  costosa, prova l’ignoranza”. Un altro elemento è offrire degli spazi ai giovani  dove possano sviluppare e testare le loro idee, anche se poi non raggiungono il successo. Non da ultimo, voglio ricordare l’importanza del pensiero critico, che si fonda su un’analisi propria e non segue ciecamente la moda del giorno”.

L’innovazione è da sempre il propulsore della crescita svizzera, ma nell’ultimo rapporto del WEF sulla competitività mondiale il nostro paese è retrocesso dal quarto al quinto posto. Come spiega questa frenata?

“Una delle ragioni è che gli altri paesi si muovono sempre più rapidamente, specialmente i Paesi asiatici. La Svizzera ha avuto molto successo, ma dobbiamo stare sempre attenti a non riposare sugli allori. In un mondo globalizzato e competitivo, dobbiamo correre più veloci solo per restare dove siamo”.

Il rapporto annuale dell’UE sull’innovazione ha visto, invece, il Ticino balzare addirittura al secondo posto in una classifica con 230 Paesi e regioni dell’Europa. I motivi di questo successo, secondo lei?

“Il Ticino ha avuto una fase abbastanza difficile dopo i cambiamenti e gli scossoni nel settore finanziario. Ma questa crisi è stata il punto di  partenza per sviluppare nuove idee e liberare nuove energie. Le risorse di base – educazione, economia e politica – del Ticino sono forti e il talento necessario per sfruttare queste opportunità c’è o può essere attirato dall’Europa”.

Quali sono gli asset più promettenti per il futuro economico del Cantone?

“Guardando all’aspetto tecnico e industriale, si può dire che la presenza di due solide università, l’USI e la SUPSI, combinata con i diversi centri di ricerca, quali IRB, Cardiocentro, IOR, IDSIA e altri istituti, rappresenta una base sicura per un futuro sempre più promettente”.

In Svizzera e in Ticino si registra uno squilibrio tra le competenze richieste dall’economia e quelle che riesce a garantire il sistema formativo nel suo complesso. È possibile colmare questo scarto?

“Non è facile, ma si deve trovare un equilibrio. La formazione professionale è certamente l’elemento più importante. Il sistema  dell’apprendistato ha permesso alla Svizzera di arrivare ad un tasso di disoccupazione giovanile molto basso. Spero che l’economia, ma anche tutta la società, si rendano conto del valore di questo sistema e continuino a sostenerlo nella misura necessaria”. 

Incontri e visite imprenditoriali per la delegazione della Cc-Ti in Cina

La Cc-Ti ha organizzato, in collaborazione con la Città di Lugano, Swiss Chinese Chamber of commerce, Swiss Centers China e Switzerland Global Enterprise (S-GE), una missione in Cina dall’1 all’11 novembre 2019. L’intenso programma prevedeva incontri e visite imprenditoriali in 4 città: Pechino, Hangzhou, Shanghai e Shenzhen.

La delegazione agli Sino-Swiss Business Awards a Pechino

Dall’1 all’11 novembre la Cc-Ti ha accompagnato in Cina una numerosa delegazione ticinese, composta da rappresentanti della Città di Lugano, Lugano Region, economiesuisse e aziende ticinesi attive in diversi settori. Il viaggio prevedeva appuntamenti e incontri in 4 città: Pechino, Hangzhou, Shanghai e Shenzhen.

A Pechino la delegazione ha partecipato alla prestigiosa cerimonia degli Sino-Swiss Business Awards, una splendida occasione per onorare le aziende che hanno contribuito a promuovere al meglio lo sviluppo delle relazioni sino-svizzere. L’Ambasciatore svizzero in Cina, il Ticinese Bernardino Regazzoni, ha accolto la delegazione nella sua residenza, dov’è pure stato organizzato dalla Città di Lugano, in collaborazione con Lugano Region e Hainan Airlines un evento “Discover Lugano Beijing Workshop 2019” per operatori cinesi del settore. Il programma a Pechino si è concluso con un interessante incontro con la Camera di commercio di Jilin. In seguito la parte istituzionale della delegazione si è recata a Hangzhou, dove è stato firmato un accordo tra SUPSI e l’Architectural Design & Research Institute dell’Università di Zhejiang. La delegazione ha infine partecipato all’apertura del corner “Lugano Design in Hanghzhou”, uno spazio espositivo organizzato dall’Associazione Lugano Bella e da Made in Time Design che propone le creazioni di una decina di creativi ticinesi al Centro Creativo e Design della città gemellata con Lugano dal 2006.

A Shanghai la delegazione ha visitato la “China International Import Expo”, dov’era presente anche la Svizzera con un cluster nel settore “Quality life” e un cluster nel settore “Food”. La fiera, promossa dal Ministero del commercio cinese, mira a rendere accessibili i prodotti internazionali sul mercato interno cinese e rientra nella promozione dell’iniziativa “Belt and Road”. Durante la visita alla fiera, la delegazione ha potuto partecipare alla conferenza dedicata agli scambi tra imprenditori europei e cinesi, organizzata da ICBC. Il viaggio è proseguito con ulteriori momenti interessanti, come la visita al nuovo incredibile concetto di Alibaba: la catena di supermercati Hema, che propone ai consumatori un’esperienza completamente nuova, integrando commercio online e offline, ovvero una digitalizzazione estrema del commercio tradizionale. A chiudere il programma a Shanghai, la visita al Parco Industriale Xinzhuang, che accoglie una trentina di aziende svizzere. La delegazione, accompagnata dal Console Generale Olivier Zehnder, ha visitato due aziende svizzere: Firmenich (azienda ginevrina di fama internazionale fondata nel 1895 e attiva nella produzione di profumi) e Premec, azienda ticinese nata nel 1961 e leader mondiale nella produzione di penne.

Il viaggio è terminato a Shenzhen, capitale Hi-Tech della Cina. La città fa parte della “Greater Bay Area (GBA)” che comprende le città di Guangzhou, Hong Kong e Macau, area che sta diventando a tutti gli effetti una potenza economica a livello mondiale.

La missione ha permesso di percepire la velocità con cui si sta sviluppando la Cina, nazione che occupa ormai un ruolo fondamentale nel panorama internazionale. L’economia cinese riserva un considerevole potenziale anche per le aziende ticinesi. Un interesse confermato pure dalla missione della Cc-Ti. Le opportunità si trovano soprattutto nel settore dei beni di lusso, degli alimentari di nicchia, dell’Hi-Tech e dell’elettronica. Gli imprenditori che hanno partecipato alla missione della Cc-Ti hanno potuto toccare con mano la dinamicità di questo mercato ed incontrare possibili partner cinesi. Le missioni organizzate dalla Cc-Ti mirano infatti a dare un supporto concreto per costruire nuovi sbocchi di business all’estero.