Un primo utile appuntamento di networking mattutino

Il 29 gennaio hanno preso avvio i Networking Business Breakfast della Cc-Ti: una nuova ed avvincente formula dedicata agli associati.

Abbiamo dato un avvio intenso e ricco di spunti alla settimana entrante. Infatti questa mattina, nella sede della Cc-Ti in Corso Elvezia 16 a Lugano, si è tenuto il primo Networking Business Breakfast (NBB) del 2018: un format già collaudato, quello della colazione d’affari discutendo di un tema d’attualità e/o informativo, con un nuovo taglio. Dal 2018 gli NBB sono dedicati esclusivamente ai soci della Cc-Ti, che possono iscriversi online e intrattenere e costruire nuove relazioni con gli altri associati presenti.

Il primo appuntamento del 2018, previsto questa mattina, 29 gennaio 2018, non ha deluso le aspettative. Sono stati oltre una trentina i soci presenti, appartenenti a differenti rami economici, con diverse realtà aziendali, che hanno ascoltato alcuni responsabili della Cc-Ti spiegare nel dettaglio  “I servizi e le attività 2018 della Cc-Ti”. Sono intervenuti Luca Albertoni, Direttore; Cassia Casagrande, Responsabile Comunicazione ed Eventi; Valentina Rossi, Responsabile del Servizio Export e Gianluca Pagani, Collaboratore Scuola Manageriale Cc-Ti. Sono stati dunque presentati i principali appuntamenti per l’anno appena iniziato, così come le diverse iniziative che la Cc-Ti intraprenderà.

Dopo la presentazione, durata una ventina di minuti, i convenuti hanno potuto dialogare tra loro e con il team Cc-Ti presente davanti ad un cornetto ed un caffè, in un ambiente informale.

Vi ricordiamo anche che potete restare sempre aggiornati sulle nostre attività, sugli eventi e i corsi di formazione attraverso il nostro sito web (www.cc-ti.ch), le nostre newsletter, i social media dove siamo presenti, la nostra rivista Ticino Business e tramite il dépliant delle attività del primo semestre.
Contattateci per maggiori informazioni: siamo sempre a vostra disposizione!
Cosa sono i Networking Business Breakfast della Cc-Ti?
L’idea è di fornire a scadenze regolari informazioni interessanti per gli imprenditori e permettere agli associati Cc-Ti di estendere la loro rete di contatti, creando o rafforzando sinergie e collaborazioni interessanti. Una formula conviviale, pensata apposta per la vita appassionante e frenetica degli imprenditori. NB. I Networking Business Breakfast sono unicamente dedicati ai soci Cc-Ti. Chi non fosse associato Cc-Ti può richiedere maggiori informazioni a Lisa Pantini, Responsabile relazioni con i soci.
Scaricate la presentazione informativa sull’attività della Cc-Ti, di cui si è parlato il 29 gennaio.
Ritrovate sul sito Cc-Ti i prossimi appuntamenti con gli eventi per i soci. Agendate le future edizioni dei Networking Business Breakfast della Cc-Ti (previsti per il 5 marzo, 9 aprile e 14 maggio – tematiche in fase di definizione) a cui non mancare!
Dedicateci 3 minuti per dirci come possiamo essere ancora più performanti nelle nostre attività rispondendo in pieno alle vostre esigenze, compilate il nostro questionario sull’evento.

Inchiesta congiunturale 2017/2018: l’economia cantonale evolve positivamente

Davanti ad un folto pubblico di aziende (ossia quelle che lo scorso autunno 2017 hanno risposto all’annuale inchiesta congiunturale della Cc-Ti) e media cantonali, si è svolta nella mattinata del 22 gennaio la presentazione dei risultati dell’inchiesta congiunturale targata Cc-Ti, che ogni anno annuncia i trend di riferimento per l’economia cantonale.

Anche in quest’edizione i dati sono stati interessanti e portano numerosi spunti di riflessione, non solo da un punto di vista macroeconomico, ma anche indagando nel dettaglio su alcuni aspetti più specifici.

L’andamento generale degli affari nel 2017 si conferma positivo, sostanzialmente in linea con i risultati dell’inchiesta congiunturale del 2016. Ma non mancano segnali promettenti. Nel complesso il 74% circa delle imprese valuta con ragionato ottimismo l’andamento degli affari nello scorso anno (soddisfacente per il 47% delle aziende, buono per il 27%). Incoraggiante è il fatto che in tutti i settori si registrino analoghe percentuali di segno positivo, malgrado le non nuove e ben note difficoltà ad esempio del commercio al dettaglio, fenomeno del resto non legato solo al Ticino.
Nel complesso i risultati dell’inchiesta, che indica l’andamento generale dell’economia e non vuole sostituirsi ad analisi settoriali, trovano conferma nelle conclusioni di altre ricerche congiunturali, ossia una buona tenuta dell’economia ticinese, con performances a volte superiori alla media svizzera. La diversificazione del nostro sistema produttivo e gli sforzi di imprenditori e dipendenti hanno infatti permesso di fronteggiare con dinamicità e flessibilità le incertezze e gli imprevisti, originati dal succedersi di ben tre gravi crisi nell’arco di un decennio.
Per quel che riguarda le previsioni sull’andamento degli affari a breve termine, cioè per il primo semestre del 2018, il 45% delle aziende segnala aspettative soddisfacenti, mentre sono giudicate buone dal 28% delle aziende. Questo è leggermente inferiore ai valori rilevati negli altri cantoni che hanno partecipato all’inchiesta, ossia Ginevra, Neuchâtel e Vaud. Le previsioni a più lungo termine, oltre il primo semestre del 2018, registrano una tendenza abbastanza analoga.

Nello specifico si è poi indagato anche sul margine di autofinanziamento delle imprese, sugli investimenti, sulle previsioni sull’occupazione, sulle misure a favore della conciliabilità lavoro e vita privata e sul congedo paternità.

Potete ritrovare i risultati e un commento in dettaglio sulla pagina dedicata del nostro sito, consultando questo link. Restate aggiornati sulle attività della Cc-Ti, scaricando il dépliant che raccoglie le attività del 1° semestre 2018 e attraverso le nostre newsletter!
Sull’inchiesta congiunturale della Cc-Ti

Hanno partecipato all’inchiesta 318 imprese associate alla Cc-Ti, che impiegano in tutto 18’583 dipendenti. Si tratta di 87 aziende del settore industria-artigianato e di 231 del comparto commercio- servizi. Un campione di aziende consolidato da un rilevamento che si svolge ormai da sette anni, per cui i risultati sono da considerarsi attendibili e, inoltre, sempre confermati da altre ricerche congiunturali condotte da istituti federali e cantonali. L’indagine della Cc-Ti, che ha coinvolto 173 realtà aziendali che operano sul mercato interno e altre 145 oriente invece sull’export, mira a fornire delle indicazioni sulle tendenze generali dell’economia ticinese senza volersi sostituirsi ad analisi più mirate effettuate da singoli settori economici.
L’evento nei media

Il quotidiano del 22.1.2018 – dal minuto 24.00
• RSI cronache della svizzera italiana – dal minuto 20.30
Teleticino Ticinonews – dal minuto 19.40
Liberatv.ch
tio.ch
• laRegione Ticino – “Il peggio è alle spalle” – 23 gennaio 2018
• Giornale del Popolo – “L’economia riparte con nuovo slancio” – 23 gennaio 2018
• Corriere del Ticino – “Le aziende ticinesi vedono rosa” – 23 gennaio 2018

Myanmar: molte sfide e numerose opportunità

Nell’ambito degli eventi di approfondimento sui Paesi organizzati dalla Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino (Cc-Ti), in collaborazione con Switzerland Global Enterprise, Cippà Trasporti SA, Credit Suisse, CRIF e Euler Hermes, si è svolto martedì 28 novembre un business lunch dedicato alla Birmania.

ASEAN: la terza area di libero scambio al mondo

Dopo i saluti introduttivi di Marco Passalia, Vicedirettore e Responsabile del Servizio Export della Cc-Ti, è intervenuta Angela Di Rosa, Consultant South-East Asia di Switzerland Global Enterprise (S-GE), che ha dapprima fornito una panoramica dei Paesi ASEAN (ossia: Brunei, Cambogia, Indonesia, Laos, Malesia, Myanmar, Filippine, Singapore, Thailandia, Vietnam. Maggiori info qui). Queste Nazioni stanno acquisendo un’importanza fondamentale dato che, grazie all’accordo di libero scambio, è il terzo gruppo di Stati più grandi al mondo, dopo il trattato tra i Paesi dell’America settentrionale e quello dell’Unione Europea. Per quanto concerne il Myanmar, Di Rosa ha sottolineato come l’economia birmana ha ottime prospettive di crescita con un +7% per il prossimo anno.

Non mancano le sfide

Con un collegamento in diretta via Skype, è poi intervenuto Aung Thura, esperto di S-GE e CEO di Thura Swiss Ltd. (Yangon), che ha fornito un paragone tra la Birmania e la vicina Thailandia, sebbene quest’ultima sia più avanzata in alcuni ambiti con ad esempio il consumo di elettricità o la presenza di telefoni cellulari, la Birmania ha in realtà saputo colmare talune lacune in breve tempo. Thura ha quindi ribadito che questi ritardi si possono tramutare in opportunità di business poiché per il settore delle comunicazioni si prevedono forti crescite, con un grado di penetrazione di Internet e di rete cellulare sempre più ampio. Altre opportunità sono date dalla logistica, dal settore del petrolio e del gas e dalla tecnologia in ambito finanziario. Per Aung Thura le sfide non mancano: anni di isolamento economico hanno portato alla mancanza di manodopera qualificata, il sistema politico richiede molto tempo per l’applicazione dei processi, vengono offerti solo servizi bancari di base, con una percentuale significativa della popolazione priva di conti bancari e gli uffici o le abitazioni sono difficili da trovare e hanno prezzi molto alti. Con la firma nel 2016 del Myanmar Investment Law (MIL) è stata introdotta maggiore flessibilità alle aziende estere nelle pratiche di assunzione e tale legge consente alle società straniere di intraprendere “attività di trading” in alcuni settori, come ad esempio nei prodotti agricoli o medici.

Per S-GE, l’ASEAN è un mercato regionale con grandi opportunità ma ogni Paese deve essere gestito individualmente, perché ci sono differenze significative in termini di sviluppo economico, clima politico e maturità sociale. Importante, per poter fare business in Myanmar, coinvolgere i partner giusti ed è necessario adattarsi al ritmo e alle pratiche locali.

Emanuela Falcone, Strategic Marketing Coordinator di CRIF, ha fornito le informazioni disponibili e significative per la valutazione della solvibilità delle aziende in Myanmar. La probabilità che il governo non riesca ad ottemperare ai propri obblighi è sotto controllo. Secondo i dati CRIF, il rapporto fra debito pubblico e PIL rimarrà moderato fino al 2019, ovvero poco più del 30% e la moneta locale (kyat) rimarrà debole rispetto al dollaro americano. Persistono inoltre contrasti interni fra le varie etnie e non sembra si intravveda una soluzione a breve termine.

La testimonianza diretta di CNH in Myanmar

Infine, come di consueto, l’evento-Paese ha ospitato anche un testimonial che ha portato la sua esperienza diretta in Myanmar. È intervenuta Christelle Dejean di CNH Industrial, azienda leader a livello mondiale che commercia e produce macchine per l’agricoltura e movimento terra, camion, veicoli commerciali, autobus e veicoli speciali. CNH è da anni presente in Myanmar anche se vigono ancora alcune restrizioni e altre potrebbero essere riapplicate dagli Stati Uniti a causa delle crescenti preoccupazioni per fenomeni di violenza. La presenza di CNH Industrial in Myanmar è cresciuta nel corso degli anni, e nel 2016 ha registrato entrate di circa 20 milioni di dollari nonostante il divieto di importazione che ha avuto un impatto su molte importazioni e vendite al dettaglio. Tuttavia, CNH Industrial ha un obiettivo di crescita significativo nel 2017. Anche secondo Dejean le sfide non mancano, soprattutto perché la valuta locale ha subìto molte fluttuazioni negli ultimi due anni, anche se attualmente risulta stabile rispetto ad altre valute e permette di investire nel Paese. La mancanza di un settore bancario e finanziario sviluppato ostacola la crescita di tutti i segmenti di business affrontati da CNH Industrial: agricoltura, costruzioni e automotive. Senza adeguate soluzioni di finanziamento offerte al mercato, che rendono lo sviluppo accessibile all’intera catena (distributori e clienti), i progressi delle pratiche meccanizzate sono a rischio.


Sponsor export

Le presentazioni
Business opportunities
Angela Di Rosa, Consultant Sud-East Asia, Switzerland Global Enterprise
Dr. Aung Thura, CEO, Thura Swiss Ltd. (Yangon)
Le informazioni disponibili e significative per la valutazione della solvibilità delle aziende in Myanmar
Emanuela Falcone, Strategic Marketing Coordinator, CRIF
La testimonianza aziendale
Christelle Dejean, CNH

La Presidente della Confederazione Doris Leuthard intervistata da Luca Albertoni

In occasione della nostra Assemblea del Centenario, tenutasi lo scorso 20 ottobre, abbiamo avuto l’onore di avere quale ospite la Presidente della Confederazione Doris Leuthard.

Dopo i lavori assembleari, Luca Albertoni l’ha intervistata, davanti ad una platea di ospiti, autorità e soci di oltre 500 persone. Il risultato è stato molto interessante, la Presidente della Confederazione ha risposto alle diverse sollecitazioni in modo brillante, con risposte incisive e decise. Sono stati toccati diversi temi, non parlando espressamente di politica.

Vi proponiamo dunque la sua intervista, buona visione!

 

Tra passato e futuro: 100 anni di Cc-Ti a sostegno della libertà imprenditoriale

Oltre 500 persone sono giunte venerdì 20 ottobre 2017 a celebrare il Centenario della Cc-Ti durante la 100° Assemblea Generale Ordinaria della Cc-Ti, che ha avuto luogo in una location particolare quale l’Hangar Ruag & Tarmac dell’Aeroporto di Lugano-Agno. Si è trattato di un momento di primaria importanza per sottolineare, da un lato il Centenario, e dall’altro per ribadire il ruolo della Cc-Ti quale associazione mantello di tutta l’economia ticinese.

Sono stati diversi gli spunti di riflessione emersi negli interventi di ospiti e relatori, che hanno mostrato tendenze, fatti ed esempi volti ad una trasformazione della società in corso, che ben si inserisce nel quadro storico-congiunturale attuale e mostrano un’economia che si confronta con nuove sfide, opportunità e possibilità da cogliere per le aziende. Il tutto sempre nell’ottica della tutela della libertà imprenditoriale, cardine della prosperità svizzera.

Nel suo intervento il Direttore Luca Albertoni si è soffermato sui fenomeni che toccano i grandi temi che la Cc-Ti sta portando avanti negli ultimi anni, dimostrando come la tecnologia e i trend attuali portino vantaggi da cogliere. Il “reshoring”, ad esempio, è il fenomeno per cui si ha il rimpatrio in Svizzera di attività produttive un tempo dislocate in altri Stati per ragioni di costi. Questo nell’ottica della digitalizzazione delle imprese, quale modello positivo di benefici che essa può portare. Il reshoring permette di differenziarsi dalla concorrenza, fregiandosi magari anche del label “swiss made”.
Sempre nell’ambito della digitalizzazione, da segnalare il discorso relativo alla mobilità, uno dei temi cardini per la Cc-Ti, per il quale Luca Albertoni ha parlato di Smart City, ossia le possibilità offerte dall’analisi dei big data correlati alla tecnologia per studiare i flussi di traffico, degli eventi e trovare soluzioni nel segno di una mobilità più incisiva e performante in tutti gli ambiti. Infine il Direttore Cc-Ti ha illustrato il progetto portato avanti dalle Camere di commercio e dell’industria svizzere (CCIS) – di cui è Presidente –, in termini di digitalizzazione delle imprese, per proporre alle aziende un digital check.

Se il Direttore della Cc-Ti si è soffermato sulle sfide future, il Presidente Glauco Martinetti, nel suo discorso ha sottolineato il ruolo della nostra associazione nel contesto storico attuale.

La Cc-Ti da cento anni lavora nell’interesse delle aziende e delle associazioni di categoria, altalenando e districandosi fra molti cambiamenti repentini. Questa è la vera prova futura, essere mobili e reattivi sul mercato, restando competitivi, nell’ottica di ripensare il funzionamento della società e non solo di modelli di business aziendali. Occorre trovare nuovi paradigmi che permettano di costruire il domani, dialogando fra le parti in gioco. Nel contesto del mercato attuale ci si è interrogati sul ruolo dell’associazione mantello dell’economia ticinese e della vita associativa: se la Cc-Ti si occupa di politica economica generale, spetta alle associazioni svolgere le mansioni settoriali. La Camera sarà sempre un esempio per portare avanti i valori dell’imprenditoria e della cultura imprenditoriale svizzera, a cui siamo indubbiamente legati. In questo contesto aziende ed associazioni di categoria collaborano affinché la formazione e l’esempio positivo di vita associativa, che molti ci invidiano dall’estero, restino degli atout per l’economia e la prosperità svizzere.
La Cc-Ti continuerà anche per i prossimi 100 anni a battersi rispetto per gli interessi imprenditoriali, perché il Ticino di domani può essere costruito solo con un approccio positivo.

Un importante momento dei festeggiamenti è stata l’intervista che Luca Albertoni ha avuto con la Presidente della Confederazione, Doris Leuthard, che è intervenuta quale nostro ospite d’onore.
Doris Leuthard non ha parlato di politica, ma si è soffermata, nel suo dialogo con Albertoni, sulle tappe della sua carriera, su ricordi ed aneddoti personali, sia pure con numerosi personaggi di stampo internazionale. Ha ribadito come il dialogo sia un elemento fondamentale per la riuscita dei rapporti. Parlando del Ticino, sono stati toccati temi quali l’ambiente, il clima, la legge sul CO2 e i suoi impatti sul territorio (e di conseguenza sulle aziende), le infrastrutture, e di come mantenere alta la competitività del Cantone. Oggi con un Consigliere federale ticinese il tutto potrebbe essere più semplice.

Christian Vitta, Consigliere di Stato e Direttore del DFE, ha invece posto l’accento sullo sviluppo economico in Ticino nel corso di questi 100 anni e della proficua relazione che da sempre vi è con la nostra associazione.

 

 

Desideriamo ringraziare i nostri sponsor

I discorsi dei relatori intervenuti alla 100° Assemblea Generale Ordinaria
Discorso di Glauco Martinetti, Presidente Cc-Ti
Discorso di Christian Vitta, Consigliere di Stato, Dir. DFE
I nostri 100 anni sui media ticinesi

• “Cento anni al servizio delle nostre aziende” – Corriere del Ticino del 21.10.2017
• “Il prossimo secolo della Camera di commercio” – LaRegione del 21.10.2017
• “Un secolo di Camera di commercio” – Giornale del Popolo del 21.10.2017
• “La Camera di commercio ticinese spegne le sue prime 100 candeline” – Popolo e Libertà del 20.10.2017
• Servizio tv al TG di Teleticino a partire dal minuto 4.00 – 20.10.2017
Servizio tv al “Quotidiano” della RSI, a partire dal minuto 7.13 – 20.10.2017
Servizio radiofonico per “Cronache della svizzera Italiana”, RSI, dal minuto 9.00 – 20.10.2017
Servizio radiofonico per “Il Diario”, Radio 3i, dal minuto 1.30 –  20.10.2017
Servizio radiofonico per “Il Regionale”, Radio Fiume Ticino – 20.10.2017

Cuba: tra sfide e opportunità

Molti gli interventi di spicco alla conferenza dedicata a Cuba organizzata lunedì 2 ottobre dalla Cc-Ti in collaborazione con S-GE e il supporto degli sponsor Export (Cippà Trasporti, CRIF, Credit Suisse e Euler Hermes).

L’isola caraibica di Cuba è conosciuta in tutto il mondo per le sue splendide spiagge da sogno, i sigari e la sua economia di stampo socialista. Quali sono quindi le opportunità commerciali per le aziende svizzere?

Un’economia in evoluzione

Ospite della serata l’Ambasciatore cubano in Svizzera, Manuel F. Aguilera de la Paz che ha ricordato come, a causa della politica con gli Stati Uniti che ha posto un severo embargo, l’isola ha subito danni per 753 miliardi di dollari. Da circa un paio d’anni l’economia cubana è in ripresa e i segnali sembrano essere positivi, come anche le relazioni diplomatiche con gli USA, rese più amichevoli grazie alla visita di Barack Obama nel 2016. Purtroppo, dopo le recenti dichiarazioni del presidente attuale Donald Trump, i rapporti sono tornati critici e gli Stati Uniti continuano a sanzionare duramente le transazioni cubane.

 

 

Molte opportunità con tanta pazienza

Le opportunità commerciali per le aziende svizzere sono comunque presenti, com’è stato sottolineato da Ulrich Hinterberger, Consulente per l’America latina di Switzerland Global Enterprise (S-GE). S-GE si appoggia al partner locale Swiss Cuban Cham per dare supporto a chi desidera entrare nel mercato cubano. Andreas Winkler, Presidente dello Swiss Cuban Cham, ha infatti dichiarato che non è impossibile fare business con i caraibici. Data l’economia di stampo statalista, ogni transazione deve essere approvata dal Governo e per operare in loco ogni accordo deve ottenere tutta una serie di autorizzazioni specifiche, dette “accrediti”, dalle varie agenzie nazionali. Il consiglio dell’esperto di S-GE e del Presidente della Camera di commercio Svizzera-Cuba è quello di armarsi di molta pazienza poiché i processi statali sono lunghi e complicati.

Tra incertezze e accrediti

“Vi è incertezza sul futuro” ha esordito Marco Arrighini, Key Account Manager di Euler Hermes. Malgrado negli ultimi 18 mesi vi siano stati segnali positivi, la situazione cubana è ritenuta una nazione “ad alto rischio” per le assicurazioni crediti private. I termini di pagamento variano da 1 a 3 anni, anche se possono diminuire se vi è una volontà specifica del Governo cubano di effettuare un’operazione commerciale.

Anche dal lato logistico, come affermato da Angelo Betto, Direttore operativo e Giuseppe Rachele, Responsabile area trasporti “eccezionali” di Cippà Trasporti SA, bisogna operare seguendo tutta una serie di procedure. Gli spedizionieri locali devono infatti essere accreditati ad effettuare qualsiasi operazione logistica. Inoltre è fondamentale verificare se l’importatore è autorizzato a ricevere la merce. Il consiglio è quindi sempre quello di affidarsi al proprio spedizioniere di fiducia per poter affrontare con serenità le operazioni logistiche.

 

L’esperienza diretta e la qualità svizzera

“Cuba è un mercato non semplice, bisogna avere molta pazienza ma vi è una grande potenzialità” ha ribadito Stefano Belso Sabini di Gieinter AG, che ha portato la sua testimonianza diretta davanti al folto pubblico giunto alla conferenza. L’isola caraibica ha bisogno di molte materie prime, come ad esempio acciaio o anche tecnologie che l’economia cubana non produce. Vi sono quindi molte opportunità da cogliere, soprattutto per le società svizzere che sono ben viste grazie alla loro reputazione e alla qualità dei prodotti elvetici.

Entrare nel mercato cubano non richiede solo un’attenta analisi delle diverse procedure, ma una conoscenza anche di come approcciarsi con il proprio interlocutore. I consigli di business etiquette sono stati forniti da Amaury Naranjo di TI Traduce, che ha elencato una serie di protocolli da tenere a mente quando bisogna interfacciarsi con il Governo cubano.

L’interessante conferenza si è conclusa con un aperitivo di networking che ha permesso ai partecipanti di continuare a discutere sulle opportunità di business del mercato cubano.


Sponsor export

Le presentazioni
Economic Outlook and Business Opportunities in Cuba
S.E. Manuel F. Aguilera de la Paz, Ambasciatore di Cuba in Svizzera
How Swiss institutions can support you in doing business in Cuba
Ulrich Hinterberger, Consultant Latin America, Switzerland Global Enterprise
Andreas Winkler, President, Swiss Cuban Cham
Credit risk management
Marco Arrighini,  Key Account Manager, Euler Hermes
Quale logistica per Cuba?
Angelo Betto, Direttore operativo e Giuseppe Rachele,  Resp. area trasporti “eccezionali”, Cippà Trasporti SA
Business etiquette: scambio informativo sugli usi & costumi di Cuba
Amaury Naranjo, TI Traduce
Uragano Irma: come aiutare?

MEDICUBA (SCHWEIZ)
www.medicuba.ch
Partnering with the Cuban Ministry of Public Health
Beneficiary: mediCuba-Europa Miglieglia (Switzerland)
Bank: Banca dello Stato del Cantone Ticino – 6982 Agno, Switzerland
IBAN CH70 0076 4301 3245 C000 C
Ref: “IRMA”

CAMAQUITO
www.camaquito.org
Rebuilding schools in Camagüey since 2005
Beneficiary: Kinderhilfsorganisation CAMAQUITO, 8038 Zürich
Bank: PostFinance 90-161400-1
IBAN CH69 0900 0000 9016 1400 1
Ref: “IRMA

Cuba: nuova terra di sbarco per le aziende elvetiche?

Le opportunità commerciali dell’isola sotto la lente il prossimo 2 ottobre

La Repubblica di Cuba è un arcipelago circondato dal mar dei Caraibi, il golfo del Messico, e l’Oceano Atlantico ed è divisa in 16 province. Alleato con l’Unione Sovietica durante la guerra fredda, il Paese affrontò una grave recessione economica dopo il ritiro delle sovvenzioni sovietiche del valore di 4-6 miliardi di dollari. Negli anni a seguire, la Cina è diventata la sua maggiore alleata internazionale, con rapporti multilaterali eccellenti.

L’economia cubana è pianificata, di stampo socialista e la quasi totalità dei mezzi di produzione appartengono alla Stato. La principale fonte di crescita del PIL è il settore terziario, che rappresenta ben il 74,5%, mentre il settore primario solo il 5%, e il settore secondario il 20,5%. La grande percentuale del settore terziario è dovuta in particolare al turismo, che contribuisce al 40% delle entrate della nazione.

Per quanto riguarda i rapporti con la Svizzera, i due Paesi hanno stipulato accordi in materia di promozione e protezione degli investimenti, commercio, trasporti aerei e trasferimento dei condannati. Fino alla ripresa delle relazioni diplomatiche tra Cuba e gli Stati Uniti, la Svizzera ha giocato un ruolo di tramite, rappresentando gli interessi degli Stati Uniti a Cuba (1961) e di Cuba negli Stati Uniti (1991). Le relazioni commerciali, piuttosto modeste, sono promosse dalla Camera di commercio e dell’industria svizzero-cubana. Nel 2016 la Svizzera ha importato merci per un valore di 33,3 milioni CHF, tra cui essenzialmente prodotti agricoli, mentre le esportazioni sono state pari a 17,6 milioni CHF e hanno riguardato principalmente prodotti stampati, plastici e chimici, nonché macchinari e strumenti di precisione.

Durante l’incontro in programma il 2 ottobre, i partecipanti verranno sensibilizzati sulla situazione economica di Cuba, sulle opportunità d’affari nonché sulle problematiche commerciali più ricor­renti. Inoltre, grazie alla collaborazione con Switzerland Global Enterprise, vi è la possibilità di fissare dei colloqui individuali per una consulenza mirata durante la giornata.

Marco Passalia, vice direttore e responsabile Servizio Export Cc-Ti
Monica Zurfluh, responsabile S-GE per la Svizzera italiana

Il Ticino all’Expo 2017 di Astana

Si è tenuta il 6 settembre 2017 l’apertura delle giornate ticinesi al Padiglione Svizzero di Expo 2017 Astana, in Kazakistan, che si chiuderanno l’8 settembre. Il progetto Green power from Southern Switzerland, prevede un programma volto a sottolineare l’importanza delle green energy per la nostra regione e sviluppare le relazioni tra Cc-Ti, LCTA, Città di Lugano, Ticino e il Kazakistan. Ciò è stato possibile grazie agli interventi e alle presentazioni di diverse aziende ticinesi attive a livello nazionale e internazionale nell’ambito delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e della sostenibilità.

In questo contesto, la Città di Lugano, la Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino (Cc-Ti) e la Lugano Commodity Trading Association (LCTA) hanno deciso di prendere parte ad Expo 2017 Astana coordinando l’organizzazione di alcune giornate dedicate al Ticino, con il supporto dell’Ambasciata svizzera in Kazakistan e il contributo del Cantone che, da parte sua, ha firmato lo scorso 11 agosto ad Astana un accordo di cooperazione con la regione di Almaty.

L’innovazione nell’energia

Il programma degli eventi è incentrato sul tema dell’innovazione nel settore dell’energia e alla tavola rotonda di avvio ha partecipato – oltre ai rappresentanti della Città, di CC-Ti, di LCTA e delle aziende ticinesi – il Segretario di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione Mauro Dell’Ambrogio, in rappresentanza della Confederazione.

“La presenza di Lugano è in linea con la strategia di internazionalizzazione della nostra piazza economica e della nostra Città. Nuove opportunità e nuovi contatti per creare valore in un ambito, quello dell’energia, dove le nostre aziende, ma anche i nostri istituti accademici, hanno parecchio da dire”, ha dichiarato il Sindaco di Lugano, Marco Borradori.

Marco Passalia, Vicedirettore della Cc-Ti ha rilevato: “Cinque realtà ticinesi attive nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica hanno partecipato a questa piattaforma internazionale che ha permesso di proiettare le competenze del piccolo Ticino a livello globale, facilitando così l’accesso a nuovi mercati”.

La delegazione a Expo 2017 al completo

Un mercato in espansione

Il Kazakistan non è una nuova meta per la Città di Lugano e la Camera di commercio. La Cc-TI, infatti, già nel 2015 ha organizzato una prima missione ad Almaty e Astana, seguita nel 2016 da un secondo viaggio con una folta delegazione ticinese. In questa occasione anche la Città di Lugano aveva segnato la propria presenza siglando un importante Memorandum di collaborazione con la Città di Almaty, con lo scopo di sviluppare le relazioni in ambito economico, turistico e commerciale.

Con l’accordo firmato il 21 gennaio 2016 in presenza del Primo Ministro kazako, Karim Massimov, la Confederazione Svizzera è stata una delle prime nazioni a confermare la sua partecipazione ad Expo 2017 Astana. L’esposizione internazionale settoriale, dal tema Future Energy, ha aperto i battenti ad Astana, capitale del Kazakistan, lo scorso 10 giugno e terminerà il 10 settembre prossimo. I Paesi ospiti, tramite i loro progetti, sono stati invitati a riflettere sul tema delle nuove fonti di energia, su sfide cruciali di interesse mondiale, come la riduzione delle emissioni di CO2, l’efficienza e l’approvvigionamento energetico. In totale, oltre 120 paesi e una decina di organizzazioni internazionali hanno aderito all’evento. Presenza Svizzera, l’organo federale responsabile della promozione dell’immagine della Svizzera all’estero, ha realizzato il padiglione svizzero Flower Power, con una mostra interattiva sul know-how e sulla forza innovativa della Svizzera negli ambiti dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili.

Presenza ticinese a Expo Astana 2017

Un’ottima occasione di visibilità per le aziende nel campo dell’efficienza energetica

Dal 10 giugno 2017 al 10 settembre 2017 Astana (capitale del Kazakistan) ospiterà l’esposizione internazionale EXPO 2017, dal tema “Future Energy”. La tematica scelta riflette la grande importanza che il Kazakistan dà a temi globali di rilievo come l’approccio all’ambiente, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica.

L’obiettivo principale dell’evento è interpellare la responsabilità delle persone, promuovere una discussione e sviluppare conoscenze che consentano alla gente di pianificare e controllare il consumo energetico sul nostro pianeta e ridurre al minimo i danni all’ambiente. In totale, è prevista la partecipazione di 100 paesi e oltre 10 organizzazioni internazionali.

La Confederazione Svizzera sarà presente ad EXPO 2017 con un padiglione curato da Presenza Svizzera. La Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino (Cc-Ti) e la Lugano Commodity Trading Association (LCTA), per le quali il Kazakistan costituisce un mercato prioritario, stanno coordinando una “Presenza Ticinese” al Padiglione Svizzero dal 6 all’8 settembre 2017, in cooperazione con il Cantone e la Città di Lugano. Lo scopo del progetto è lo sviluppo delle relazioni tra Cantone, Cc-Ti, LCTA, Città di Lugano e il Kazakistan, questo grazie agli interventi e alle presentazioni di varie aziende ticinesi attive a livello nazionale ed internazionale sui temi legati al fil-rouge dell’Expo.

Al progetto sono invitate a partecipare le aziende attive nel settore dell’energia rinnovabile e affini (efficienza energetica, clean technology,…). Le aziende partecipanti beneficeranno di visibilità a livello internazionale per agganciare nuovi potenziali contatti (clienti, agenti, ecc.) in Asia centrale ed in particolar modo in Kazakistan e avranno la possibilità di sfruttare la rete di contatti che Cc-Ti, LCTA e Città di Lugano hanno costruito negli ultimi anni. Chi fosse interessato a ricevere ulteriori informazioni può rivolgersi ai contatti indicati a lato.

Marco Passalia, vice direttore e responsabile servizio export Cc-Ti
Monica Zurfluh, responsabile S-GE per la Svizzera italiana

Interessati a partecipare?
Per maggiori informazioni contattare Chiara Crivelli, Head of International Desk, Cc-Ti

Stati Uniti: importante mercato per le aziende elvetiche

Molti gli interventi di spicco alla conferenza dedicata agli Stati Uniti organizzata mercoledì 7 giugno dalla Cc-Ti in collaborazione con S-GE e il supporto degli sponsor Export (Cippà Trasporti, CRIF, Credit Suisse e Euler Hermes).

Durante la conferenza sono state evidenziate le relazioni tra la Svizzera e gli Stati Uniti: gli interventi si sono focalizzati sugli aspetti commerciali, sulle possibilità di espandere il proprio business sul territorio americano, sull’attrattività del mercato statunitense come investimento, senza tralasciare le raccomandazioni e testimonianze di chi ha già avuto modo di investire in questa nazione.

L’incontro ha avuto inizio con l’intervento di Toby Wolf, Economic and Commercial Officer, dell’ambasciata americana a Berna, introdotto da Marco Passalia, vice direttore e responsabile del Servizio Export della Cc-Ti che ha magistralmente condotto la conferenza. Toby Wolf ha analizzato i rapporti tra Svizzera e Stati Uniti, mettendo in evidenza gli ideali in comune e facendo luce sulla situazione economica e commerciale tra i due Paesi. In seguito è intervenuto il suo collega, Sandor Galambos, di SelectUSA, specialista degli investimenti negli Stati Uniti, il quale ha esposto i principali settori d’investimento, come ad esempio quello finanziario o dell’industria delle macchine. Galambos ha inoltre presentato i principali fattori per i quali un’azienda sceglie di investire nel mercato a stelle e strisce: primo su tutti le dimensioni dello stesso, le condizioni per chi desidera fare business, l’innovazione e le risorse presenti.

Per dare una panoramica sulla situazione macroeconomica statunitense è poi intervenuto Damian Künzi, Vice presidente del Global Macro Analysis di Credit Suisse, affermando che quella che gli Stati Uniti sta vivendo è la seconda espansione più lunga degli ultimi 50 anni. Künzi ha anche esposto i rischi della politica statunitense attuale, sui quali però ha voluto assicurare i presenti.

 

Condizioni quadro favorevoli per le aziende elvetiche

Tra i relatori, anche il Trade Commissioner di S-GE, Damian Fechlin, che ha promosso l’esportazione dei prodotti svizzeri negli Stati Uniti illustrando le varie opportunità del mercato. Con il supporto degli Swiss Business Hub presenti sul territorio americano, le aziende elvetiche hanno un punto d’appoggio professionale e competente per trovare partner a stelle e strisce. Promuovere gli States come luogo ideale per gli investimenti nel mondo degli affari, è stato anche il punto centrale della presentazione di Antje Abshoff, che, tuttavia si è focalizzata sulla Georgia, in quanto Managing Director of the State of Georgia Europe office di Monaco. Infatti, nello Stato americano sono già presenti numerose aziende elvetiche che hanno sviluppato con successo il proprio business grazie anche alle condizioni quadro favorevoli.

Rischi finanziari e logistici

Emanuele Mastrogiacomo, Senior Risk Underwriter di Euler Hermes è poi intervenuto sottolineando l’alto livello di rating dei crediti concessi negli USA, nonostante ci siano stati alcuni settori che, nell’ultimo anno, hanno fatturato debiti piuttosto allarmanti. È bene quindi sempre proteggersi dalle insidie dei mercati.

La ditta di spedizioni Cippà Trasporti, con gli interventi di Gaetano Loprieno e Angelo Betto, ha mostrato le tendenze del momento del commercio negli Stati Uniti, considerando le prospettive per il futuro e fornendo consigli su come e dove scambiare merci, senza tralasciare raccomandazioni logistiche.

 

 

L’esperienza diretta sul campo

Fiore all’occhiello degli eventi export della Cc-Ti, è stata la testimonianza aziendale fornita da Paul Zumbühl, CEO di Interroll, azienda che ha già avviato con successo il proprio business sul territorio americano. Secondo l’esperienza di Zumbühl, per potersi affacciare sul mercato statunitense è bene conoscere lo stile a stelle e strisce del mondo degli affari ed è necessario fare molta attenzione al sistema legale statunitense, molto diverso da quello europeo.

Per concludere l’evento, grazie a Philipp Pianezzi, esperto in materia di TI Traduce, vi è stato uno scambio informativo sugli usi e costumi degli Stati Uniti, in cui si è spiegato come è bene comportarsi quando si fanno affari con gli americani. Spunti interessanti, che chi ha intenzione di investire negli USA, metterà sicuramente in pratica.

 

 


Sponsor export

Le presentazioni

Toby Wolf, Economic and Commercial Officer, U.S. Embassy Bern Sandor Galambos, SelectUSA Investment Specialist, U.S. Embassy Bern
U.S.-Swiss Relations and SelectUSA
Economic Outlook
Damian Künzi, vicepresident Global Macro Analysis, Credit Suisse
USA: a country of opportunities
Damian Felchlin, Trade Commissioner, Swiss Business Hub USA
Georgia – Opportunities for Swiss Companies
Antje Abshoff, Managing Director of the State of Georgia Europe office, Munich
Credit Risk Management
Emanuele Mastrogiacomo, Senior Risk Underwriter, Euler Hermes
Quale logistica per gli USA?
Angelo Betto, direttore operativo e Gaetano Loprieno, resp. ufficio commerciale, Cippà Trasporti SA
Testimonianza aziendale
Interroll, Paul Zumbühl, CEO
“Business etiquette: scambio informativo con un esperto di TI Traduce sugli usi & costumi degli Stati Uniti”