Inchiesta congiunturale 2018/2019
L’inchiesta congiunturale Cc-Ti, condotta in collaborazione con 4 Camere di commercio e dell’industria della Svizzera romanda, è giunta alla sua nona edizione. È diventata uno strumento irrinunciabile per la nostra attività. In effetti, grazie alla costante partecipazione di un numero molto consistente di aziende associate, i risultati sono particolarmente indicativi e sono regolarmente confermati dai dati statistici ufficiali.

Il contributo dei soci è pertanto assolutamente fondamentale per fare il punto sull’andamento generale dell’economia ticinese e stilare previsioni attendibili sull’evoluzione congiunturale del futuro prossimo. Occorre anche ribadire che l’inchiesta è molto utile per comprendere la posizione del Ticino rispetto ad altri Cantoni e per far emergere problematiche concrete che ci servono per difendere in maniera concreta e mirata gli interessi delle aziende.
Come sempre, l’inchiesta può essere compilata direttamente online sul sito Internet inserendo la SWISSFIRMS ID e la relativa password: www.enquetecci.ch
In caso di problemi, è possibile contattare il signor Gianluca Pagani allo 091 911 51 11 oppure via e-mail.
È altresì possibile compilare il formulario in forma cartacea, che poi può essere spedito per fax al numero 091 911 51 12.
I dati saranno trattati in modo assolutamente confidenziale e l’anonimato è garantito.
Chiediamo alle aziende affiliate di compilare e trasmetterci il questionario entro il 28 settembre 2018.
Anche quest’anno i risultati dell’inchiesta saranno presentati in occasione di una conferenza stampa e saranno poi pubblicati sui nostri usuali canali di comunicazione (Ticino Business, newsletter, sito internet, Facebook e Twitter).



Come ogni tecnologia, anche quella digitale da sola non basta per dispiegare il suo potenziale positivo. Essa va orientata e sostenuta con l’impegno di tutti gli attori in gioco, ossia imprenditori, politica, istituzioni, sindacati e società civile. Per una crescita completa possiamo allora identificare tre elementi chiave, che abbinati, formano una strategia di governance sulla quale crediamo si debba investire. I driver della crescita sono la formazione, l’informazione e la comunicazione: è questa la formula vincente per affrontare le sfide che la trasformazione digitale ci pone, una svolta che non è retorico definire epocale. In questo senso sono state articolate e strutturate numerose proposte eventistiche e formative (con un particolare accento anche alla comunicazione) che, come Cc-Ti, proporremo da settembre, lungo tutto il secondo semestre del 2018. Infatti quale associazione mantello dell’economia ticinese, rappresentando differenti settori con peculiarità diverse, vogliamo da un lato sottolineare l’importanza di questi tre fattori, e dall’altro offrire ai soci ed alle aziende ticinesi le basi per una crescita, anche nell’ambito digitale, che sappia cogliere le molteplici possibilità che si presentano. Nella mia veste di presidente della Federazione Ticinese delle Associazioni di Fiduciari (FTAF), in questi ultimi anni, ho toccato direttamente con mano le profonde trasformazioni, che hanno investito il settore fiduciario-finanziario. Non solo: quale vicepresidente della Cc-Ti, posso affermare quanto l’economia in generale sia pure investita dai mutamenti digitali in atto. In che modo? Pensiamo all’irrompere delle tecnologie informatiche e delle nuove regolamentazioni o al cambio radicale di paradigma che ha imposto una visione diversa delle procedure di lavoro, dei modelli di business e dei rapporti con i clienti. Una strategia che non può prescindere dalla costante valorizzazione della formazione, dell’informazione e della comunicazione in modo da recepire immediatamente le mutevoli esigenze e le continue novità di mercati sempre più interconnessi e interdipendenti. Questi assunti valgono per l’economia tutta, non solo nel settore fiduciario. Ecco dunque perché la Cc-Ti si fa interprete dei trend in atto e li pone, con un’offerta mirata e diversificata a livello formativo ed eventistico, accanto ai servizi per i soci, in primo piano: per una crescita costante ed aziende dinamiche.


Le necessità d’informazione degli imprenditori così come i mezzi di comunicazione cambiano. Come si muove la Cc-Ti in questo contesto?




Non è un caso che da tempo cerchiamo di stimolare un dibattito costruttivo, volto a sottolineare soprattutto le molte occasioni di crescita legate non solo all’aspetto tecnologico, ma anche a possibili nuovi modelli di business, ecc.. Questo ovviamente senza negare il potenziale di rischio insito in ogni trasformazione, se pensiamo ad esempio alle questioni legate sicurezza cibernetica. L’innovazione, non solo tecnologica, ma anche di approccio e di mentalità, è un elemento essenziale per ogni imprenditore ed è importante che anche il contesto sociale e politico realizzi l’importanza di questo termine, troppo spesso erroneamente identificato solo con determinati ambiti iper-tecnologici. È per questo che non ci stanchiamo di sottolineare l’importanza dei valori svizzeri, fondamentali per mantenere competitivo il nostro Paese. Perché sotto il termine “Swissness” non ricadono solo norme tecniche o definizioni legate all’origine della merci, bensì una serie di fattori che contraddistinguono il modo di fare impresa elvetico, che ingloba innovazione, creatività, rispetto delle regole, partenariato sociale, qualità, precisione, ecc.. Ed è quasi superfluo sottolineare che l’approccio elvetico non ha un valore importante solo all’interno dei nostri confini, ma rappresenta qualcosa di quasi inestimabile nel contesto internazionale, come lo dimostrano ampiamente i contatti stabiliti durante le nostre numerose missioni economiche all’estero. Non che ci fosse un bisogno particolare di ulteriori verifiche, ma è comunque importante toccare con mano come questo fattore sia decisivo anche per le aziende ticinesi che operano nel contesto internazionale. Le aziende ticinesi in questi anni hanno dato prova di flessibilità, capacità di adattamento, e propensione agli investimenti, sfidando con coraggio e successo le avversità date da un contesto internazionale che ha portato situazioni difficili. A testimonianza che il tessuto economico ticinese è sano, vivace e robusto, come confermato dal recente studio di BAK Economics.





