Regolamento UE ecodesign

Il Parlamento e il Consiglio dell’UE hanno raggiunto un accordo preliminare sulla proposta di regolamento sulla progettazione ecocompatibile, che abolirà l’attuale direttiva 2009/125/CE.

Il nuovo regolamento sulla progettazione ecocompatibile (Ecodesign for Sustainable Products Regulation, ESPR) sarà in vigore solo dopo l’approvazione formale, che dovrebbe verosimilmente avvenire nel corso dei prossimi mesi. L’obiettivo principale di questa normativa è promuovere e rendere più semplice la riparazione, il riutilizzo e il riciclo di una vasta gamma di beni di consumo, iniziando dalla loro progettazione. Lo scopo ultimo è ridurre la produzione di nuovi rifiuti e il loro impatto sull’ambiente.

A differenza della direttiva 2009/125/CE, che si limita a stabilire i requisiti di efficienza energetica di 31 gruppi di prodotti, il regolamento ecodesign – come viene anche chiamato – si applicherà a quasi tutte le categorie di prodotti, compresi componenti e prodotti intermedi, partendo da settori molto importanti come acciaio, ferro, alluminio, tessile (principalmente abbigliamento e calzature), mobili, pneumatici, detergenti, vernici, lubrificanti e prodotti chimici. I prodotti alimentari, i mangimi, i medicinali e le piante non saranno oggetto della nuova normativa perché già sottoposti a norme specifiche.

Una delle novità introdotte dal nuovo regolamento è il passaporto digitale dei prodotti: con “informazioni accurate e aggiornate” consentirà ai consumatori di “fare scelte di acquisto consapevoli”. Secondo il testo concordato, la Commissione gestirà anche un sito web aperto che consentirà ai consumatori di consultare e confrontare le informazioni presenti nei passaporti dei prodotti.

Da ultimo, ma non meno importante, il regolamento disciplina la “distruzione” dei prodotti di consumo invenduti imponendo agli operatori economici di fornire informazioni annuali sulle quantità di prodotti scartati e sulle ragioni alla base di ciò.