Le missioni economiche della Cc-Ti, dal Kazakistan alla Cina

Shenzhen: 12 milioni di abitanti e ben 3 milioni di aziende. Dopo il Kazakistan, sarà la capitale high-tech della Cina, la prossima destinazione della missione economica all’estero, dal 16 al 20 novembre, organizzata dalla Cc-Ti, che proporrà anche una tappa facoltativa a Shanghai.

Una missione multisettoriale calibrata sulle esigenze delle aziende che parteciperanno alla trasferta. Sebbene ci si concentrerà in particolare sui settori della moda, dell’orologeria, delle tecnologie informatiche, della salute e del wellness, la missione è aperta a tutte le imprese interessate alle opportunità di business in una metropoli che nel giro di soli sei anni ha raddoppiato la sua produzione economica, con una crescita nel 2017 dell’8,8% che ha battuto persino Singapore e Hong Kong.

Intanto, si registra un bilancio più che positivo per la delegazione rientrata dal Kazakistan. Ad Astana, la capitale, gli imprenditori accompagnati da Chiara Crivelli, Head fo the International Desk della Cc-Ti, e da Alberto Lotti, Rappresentante ufficiale all’estero della nostra associazione, hanno anche potuto seguire i lavori dell’Astana Ecomic Forum, l’equivalente di Davos per l’Asia centrale. “Possiamo dire di avere conseguito dei risultati lusinghieri – spiega Lotti -. Particolare soddisfazione per le relazioni che la Cc-Ti ha saputo facilitare nel settore dell’energia rinnovabile e della finanza. Per il futuro stiamo ricevendo sempre nuove richieste per ‘accompagnare’ imprese ticinesi alla scoperta dei mercati dell’Asia centrale”.

Missioni che la Cc-Ti prepara con estrema attenzione per ogni dettaglio. Non solo analisi economiche sul Paese da visitare, ma pure un’approfondita informazione sugli usi e i costumi locali, che si tradurrà poi in un codice di comunicazione che faciliterà i contatti e la comprensione reciproca. Perché gli affari sono anche fatti di empatia.

Paesi prioritari per le attività della Camera di commercio all’estero sono oggi la Russia e i Paesi della CSI, in particolare il Kazakistan, Canada e Cina. “Lo scopo delle missioni economiche è di dare la possibilità alle nostre aziende di aprirsi a nuovi mercati – precisa Chiara Crivelli -.  In generale, il programma, adattato e personalizzato a seconda delle aspettative delle aziende partecipanti, prevede incontri istituzionali (con ministeri, amministrazioni cittadine e regionali, ambasciate), visite aziendali, presentazioni sull’economia locale e incontri business-to- business con imprese del posto, selezionate in maniera mirata da Switzerland Global Enterprise, nostro prezioso partner. In questo modo gli imprenditori hanno modo di accedere a contatti di alto livello”.

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