Intelligenza artificiale e visibilità sul web: evoluzione e strategie
Come l’intelligenza artificiale e Google AI Overview trasformano le logiche di posizionamento di un sito web e quali sono le strategie di visibilità attuabili

L’introduzione delle AI overviews da parte di Google e la rapida diffusione degli LLM (Large Language Model), ad esempio Chat GPT, Gemini, Perplexity, per effettuare ricerche, sta ridisegnando le regole del gioco della visibilità online. Per i CEO, i manager e gli imprenditori, comprendere come adattarsi a questa trasformazione non è più un’opzione, ma una necessità strategica per non perdere terreno competitivo. Le AI overviews di Google, in pratica, sono riassunti, generati da modelli di intelligenza artificiale come Gemini, che forniscono risposte dirette e condensate in cima alla pagina dei risultati di ricerca, con l’obiettivo di soddisfare l’intento dell’utente senza la necessità di cliccare su link esterni.
Ciò da un lato rappresenta un’evoluzione verso un’esperienza utente più conversazionale e personalizzata, dall’altro introduce sfide significative per le aziende, che basano parte del loro posizionamento sulla visibilità fornita dal proprio sito web sui motori di ricerca.
L’impatto concreto sul traffico e sul business
Il cambiamento più evidente è la riduzione significativa del traffico al sito web, in quanto la necessità di risposte dell’utente, risulta già soddisfatta in prima battuta, dalla domanda posta al motore di ricerca, senza dover cliccare per ulteriori approfondimenti ed accedere ai siti web. Il fenomeno si verifica in particolare con le ricerche di natura informativa, che trovano una risposta completa direttamente nella pagina dei risultati (SERP), un evento noto come “zero-click”.
I dati confermano questa tendenza, infatti secondo una recente ricerca condotta da GrowthSRC Media, i tassi di clic (CTR), per le prime posizioni nei risultati di ricerca Google, tra il 2024 e il 2025 sono diminuiti:
- la percentuale per il primo posto è passata dal 28% al 19% con un calo del 32%, una delle principali cause identificate è la diffusione delle panoramiche AI;
- la seconda posizione ha risentito ancora di più di questa tendenza, con un calo del 39% del CTR, passando dal 20,85% al 12,60%.
Lo studio ha preso in esame più di 200’000 keyword provenienti da 30 siti appartenenti ai settori e-commerce, SaaS, B2B ed EdTech. Questo significa che anche un posizionamento eccellente secondo i canoni tradizionali potrebbe non garantire più la stessa visibilità e di conseguenza un afflusso di utenti come prima.
Alcune strategie per migliorare la visibilità di un sito web
Adattarsi a questa nuova realtà richiede un’evoluzione delle tradizionali strategie SEO. La visibilità futura non dipenderà solo da aspetti tecnici, ma dalla capacità di costruire un’autorevolezza inattaccabile e di produrre contenuti di valore eccezionale. Alcuni aspetti da presidiare sono quindi:
1.Diventare una fonte primaria con EEAT (Experience, Expertise, Authoritativeness, and Trustworthiness)
Il concetto di esperienza, competenza, autorevolezza e affidabilità (EEAT) diventa il pilastro fondamentale. Google utilizzerà per le sue AI overview i contenuti che ritiene più affidabili e scritti da esperti riconosciuti. Alcuni esempi di contenuti sono:
- analisi di settore basate su dati originali
- casi studio concreti e dettagliati
- video tutorial che derivano da esperienze
pratiche
Associare i contenuti ad autori riconoscibili e qualificati, con biografie pubblicate sul sito e profili online (ad esempio LinkedIn) che ne attestino la competenza.
Costruire un brand forte, ovvero un marchio citato e riconosciuto nel proprio settore è un segnale inequivocabile di autorevolezza per l’algoritmo.
2. Ottimizzazione per i “motori di risposta” (AEO)
Il focus si sposta dalla “Search Engine Optimization” (SEO) alla “Answer Engine Optimization” (AEO). Le persone non cercano più solo per parole chiave, ma pongono domande complesse e in linguaggio naturale. I contenuti devono essere quindi strutturati per:
- rispondere in modo chiaro e conciso, utilizzando formati come faq, elenchi puntati e tabelle per fornire risposte dirette che l’AI possa facilmente estrarre e citare.
- focalizzarsi su nicchie e “long-tail” con domande molto specifiche e conversazionali, così si avranno maggiori probabilità di attivare una AI overview. Ottimizzare i contenuti per rispondere a queste domande complesse è una strategia vincente.
3. Seo tecnico e dati strutturati
Un’infrastruttura tecnica impeccabile è un prerequisito. Implementare i dati strutturati (schema.org) che “traducono” i contenuti del sito in un linguaggio che i motori di ricerca comprendono in modo univoco, aumentando le probabilità di essere inclusi nelle risposte degli LLM. Allo stesso modo, la velocità del sito e una perfetta usabilità da mobile sono fattori imprescindibili.
4. Diversificazione e sfruttamento di canali alternativi
Data la potenziale contrazione del traffico da ricerca organica, è fondamentale non dipendere esclusivamente da un unico canale di traffico come Google.
Costruire una community attorno alla quale investire in social media professionali, newsletter, e altri canali diretti, permette di creare una base di utenti fidelizzati.
Avere una presenza diversificata su piattaforme come YouTube, podcast di settore, questi diventano asset strategici per costruire un’autorevolezza a 360 gradi e generare traffico qualificato.
Un nuovo paradigma della visibilità è arrivato
L’avvento dell’intelligenza artificiale, quindi, non segna la fine della SEO, ma la sua evoluzione verso una disciplina più olistica e qualitativa. Per le aziende, la sfida è trasformare la propria presenza web ed il brand in una fonte di informazione così autorevole da diventare un partner fidato, sia per gli utenti umani che per gli algoritmi di intelligenza artificiale.
La visibilità futura non si conquisterà con il volume, ma con il valore, l’autorevolezza e la capacità di rispondere in modo pertinente alle domande complesse dei propri clienti. L’investimento oggi in contenuti di alta qualità e in una solida reputazione online saranno il fattore determinante per il successo di domani.
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Articolo a cura di Sandra Januario, Communications and Marketing Expert, Develed Sagl