Fine dell’esenzione “de minimis”: una nuova era per le esportazioni verso gli Stati Uniti

A partire dal 29 agosto 2025, ogni spedizione commerciale verso gli Stati Uniti sarà soggetta a dazi doganali, a prescindere dal valore della merce.

Con un ordine esecutivo firmato il 30 luglio, l’amministrazione statunitense ha decretato la sospensione globale del regime “de minimis”, che finora permetteva di importare beni sotto gli 800 dollari senza oneri doganali.

Si tratta di un cambiamento significativo per molte aziende esportatrici, soprattutto per quelle attive nell’e-commerce, nella vendita diretta al consumatore o nell’invio di piccoli lotti. Con soli 30 giorni a disposizione, queste imprese sono ora chiamate a rivedere rapidamente le proprie strategie di export: dall’adeguamento dei prezzi per assorbire i nuovi costi doganali, alla possibile centralizzazione della logistica negli Stati Uniti, fino al rafforzamento del coordinamento con partner importatori e spedizionieri locali.

Un cambio di rotta strategico

Secondo la Casa Bianca, la misura mira a contrastare abusi sistematici del sistema de minimis, incluso l’ingresso di merci contraffatte, insicure o legate al traffico di oppioidi sintetici. A ciò si aggiunge una crescita esponenziale delle spedizioni esenti da dazi: da 134 milioni nel 2015 a oltre 1,3 miliardi nel 2024.

Le nuove regole tariffarie

Con la fine dell’esenzione, tutte le spedizioni commerciali saranno soggette al regime doganale ordinario, che prevede:

  • dazio MFN
  • dazio ad valorem, calcolato sull’aliquota IEEPA (International Emergency Economic Powers Act) applicabile al Paese d’origine
  • eventuali altri dazi specifici
  • obbligo di dichiarazione doganale completa tramite il sistema ACE (Automated Commercial Environment), con codice tariffario HS, valore, origine e documentazione commerciale.

Eccezione temporanea per i pacchi postali

Per un periodo transitorio di sei mesi, le spedizioni effettuate attraverso servizi postali ufficiali potranno beneficiare di un regime semplificato, a scelta:

  • applicazione del dazio ad valorem, calcolato sull’aliquota IEEPA (International Emergency Economic Powers Act) applicabile al Paese d’origine; oppure
  • applicazione di una tariffa fissa per pacco, compresa tra 80 e 200 dollari, a seconda della merce e del volume (la tariffa dipende dall’aliquota IEEPA applicata al Paese d’origine.

Al termine dei sei mesi, anche i pacchi postali saranno pienamente soggetti al regime ordinario con dazio MFN, dazio ad valorem basato sulle aliquote IEEPA e eventuali altri dazi.

Obblighi di garanzia

Per garantire la corretta riscossione dei dazi introdotti dal nuovo Executive Order, la U.S. Customs and Border Protection (CBP) può richiedere garanzie finanziarie specifiche.

Altri link utili

Fact sheet “President Donald J. Trump is Protecting the United States’ National Security and Economy by Suspending the De Minimis Exemption for Commercial Shipments Globally”