Strade e traffico 2024/2025

L’Ufficio federale delle strade USTRA ha pubblicato negli scorsi giorni un interessante rassegna annuale sulla situazione delle strade e del traffico in Svizzera per il periodo 2024/2025.

Ecco un breve resoconto dei punti principali contenuti nella pubblicazione di oltre 60 pagine che può essere liberamente scaricata dalla pagina web di USTRA: www.astra.admin.ch.
La mobilità in Svizzera sta cambiando rapidamente. Non si tratta solo di nuove tecnologie, ma di un vero e proprio ripensamento del modo in cui ci si sposta, si costruisce e si vivono le strade. Ecco cosa ci aspetta secondo le previsioni della stessa USTRA.

Auto che si guidano da sole? Sì, ma con regole precise

Dal 1° marzo 2025, in Svizzera è possibile circolare con veicoli a guida autonomo in tre situazioni ben definite: sulle autostrade, su tratti stradali specifici e nei parcheggi automatici. Non è fantascienza: in autostrada, ad esempio, il conducente può quindi togliere le mani dal volante, ma deve comunque essere pronto a riprendere il controllo del veicolo se il sistema lo richiede (guida autonoma di livello 3).
Un altro esempio concreto è il furgone senza conducente che circola a Berna per il servizio di consegna pacchi. Il progetto, sostenuto da USTRA, serve a testare la tecnologia e comprendere come reagisce la città. In futuro questi veicoli potrebbero diventare parte integrante del traffico urbano.

Più colonnine, più mobilità elettrica

La Svizzera punta fortemente sulla mobilità elettrica per contenere le emissioni di CO2. Uno degli obiettivi della Confederazione è quello di mettere a disposizione 20’000 punti di ricarica pubblici entro la fine del 2025. Oggi siamo già a oltre 15’000. L’USTRA ha messo a disposizione aree di sosta e svincoli autostradali per creare veri e propri “hub” di ricarica e questi anche per camion e autobus.
La quota di nuove auto elettriche è in crescita, ma non a sufficienza per raggiungere l’obiettivo del 50% entro la fine dell’anno. Serve quindi infondere più fiducia negli automobilisti, e una rete di ricariche capillare è un passo fondamentale nella giusta direzione.

Il sole come alleato: energia pulita anche dalle strade

Le strade svizzere non servono solo per viaggiare: possono anche produrre energia. L’USTRA ha installato pannelli solari sopra le gallerie, su barriere foniche e sui tetti dei centri di manutenzione. Il viadotto di Yverdon, ad esempio, comprende oltre 2’300 pannelli fotovoltaici che producono elettricità immessa nella rete locale. L’obiettivo resta ambizioso: produrre 47 GWh di energia solare entro 2035. Questo contribuirà a rendere le infrastrutture stradali più sostenibili e a ridurre le emissioni di CO2.

Spazi anche per chi si sposta a piedi o in bicicletta

La mobilità lenta, quella di pedoni e ciclisti, è sempre al centro dell’attenzione. Una nuova legge obbliga i Cantoni a pianificare e realizzare reti di piste ciclabili da qui al 2035. L’USTRA mette a disposizione strumenti digitali e supporto tecnico per facilitare il lavoro dei progettisti.
Un esempio virtuoso è il parco creato sopra la galleria autostradale di Schwamendingen a Zurigo. Un’area verde lunga un chilometro che migliora la qualità di vita e offre percorsi sicuri a chi si muove a piedi o in bicicletta.

Manutenzione intelligente e traffico più scorrevole

Gestire 2’260 km di strade nazionali non è semplice. Per questo l’USTRA ha sviluppato RIMA, una piattaforma digitale che aiuta a pianificare la manutenzione delle strade nel modo più efficiente possibile. Meno cantieri, meno, costi, più sicurezza.
Inoltre, grazie a nuovi strumenti digitali, è possibile controllare centralmente gli impianti di gestione del traffico. Questo comprende semafori, pannelli informativi e corsi dinamiche che si adattano in tempo reale alla situazione del traffico.

Grandi cantieri e nuove priorità

I lavori per la seconda canna del tunnel del San Gottardo procedono spediti. L’apertura è prevista per il 2030. Altri progetti riguardano l’ampliamento dell’A1 e dell’A4. Dopo il “no” popolare al potenziamento delle autostrade, il Politecnico federale di Zurigo è stato incaricato di definire le priorità infrastrutturali da qui al 2045.

Sicurezza stradale: luci e ombre

Nel 2024, 250 persone hanno perso la vita sulle strade svizzere, il numero più elevato dal 2015. Per contro, i feriti gravi son diminuiti. Aumentano invece gli incidenti con e-bike e tra i giovani motociclisti. L’USTRA sta valutando nuove misure per migliorare la sicurezza.
Il numero di patenti ritirate è aumentato., soprattutto per eccesso di velocità e di guida in stato di ebbrezza. Anche le sospensioni per motivi di salute sono in crescita, in particolare tra gli over 75.

Questa rassegna delle attività di USTRA mostra chiaramente che la mobilità svizzera è in piena evoluzione. Tra innovazione, sostenibilità e attenzione alla sicurezza, il futuro delle nostre strade è già in viaggio. E tutti noi, che le percorriamo ogni giorno, ne siamo parte integrante.


A cura di Marco Doninelli, Responsabile Mobilità Cc-Ti