Imprese e diritti umani: materiale di supporto per le aziende che devono far fronte a crescenti requisiti legali

Le aziende si trovano ad affrontare requisiti crescenti in termini di rispetto dei diritti umani lungo la loro catena del valore. Negli ultimi anni, le aspettative dei numerosi attori in gioco (Governi, investitori, partner commerciali e clienti, consumatori e dipendenti, società civile e ONG, così come benchmark e rating ESG) sono aumentate. Anche i requisiti legali stanno diventando più severi.

Nazioni come Francia, Germania, Svizzera e l’UE hanno già implementato leggi che obbligano le aziende a condurre due diligence in merito a (alcuni) diritti umani o sono in procinto di adottarle.

Una panoramica sugli ultimi sviluppi normativi può essere trovata sul sito di focusright (tramite questi link 1 e link 2).

Condotta aziendale responsabile: uno studio rileva che le aziende svizzere saranno interessate dalla futura regolamentazione dell’UE

Nell’UE, i requisiti legali relativi ai diritti umani obbligatori e alla due diligence ambientale sono in rapida evoluzione. Nel dicembre 2023 è stato raggiunto un accordo provvisorio sulla Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD). Anche se si è ancora in attesa della pubblicazione del testo finale della Direttiva, è già chiaro che essa introdurrà obblighi per le grandi aziende in merito a effettivi e potenziali impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente. Visti gli stretti legami economici tra la Svizzera e l’UE, sia le grandi aziende che le PMI svizzere saranno interessate da questo regolamento. Uno studio commissionato
dal Dipartimento federale di giustizia e polizia e dal Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca
è giunto alla conclusione preliminare che la direttiva UE avrà:

  • un impatto diretto su diverse centinaia di aziende in Svizzera e
  • uno indiretto su diverse migliaia di aziende svizzere, poiché le aziende direttamente interessate trasferirebbero i requisiti ai propri fornitori.

Sviluppi attesi in Svizzera

Una volta che l’UE avrà adottato definitivamente la CSDDD e dopo un’analisi approfondita delle modalità di attuazione da parte dei suoi Stati membri, il Consiglio Federale deciderà come procedere con i requisiti legali per le aziende elvetiche. Nel frattempo, continuano le richieste della società civile per obblighi di diligenza più severi per le aziende svizzere. La Koalition für Konzernverantwortung ha già annunciato il lancio di un’altra iniziativa popolare, che richiederà che gli obblighi di due diligence per le aziende svizzere siano allineati al CSDDD dell’UE. Poiché l’UE sta attualmente ampliando gli obblighi di Rendiconto sulla gestione sostenibile delle imprese, il Consiglio federale sta preparando una consultazione pubblica sulla base della quale verranno ampliati anche gli obblighi di rendicontazione per le imprese elvetiche, in linea con gli sviluppi UE.

Materiale a disposizione delle aziende

A sostegno delle aziende per l’attuazione della due diligence sui diritti umani e dei relativi obblighi legali e nell’ambito del Piano d’azione nazionale “Imprese e diritti umani” della Svizzera 2020–2023 (PAN), il DFAE e la SECO hanno incaricato la società di consulenza focusright dello sviluppo di diverso materiale. I documenti di supporto sono disponibili sul sito della Confederazione, citiamo di seguito: