Quale futuro per la mobilità?

Negli ultimi anni la mobilità sta vivendo una trasformazione epocale.

In Svizzera, ad esempio, dal 1° marzo 2025, è entrata in vigore una normativa che consente la circolazione di veicoli a guida autonoma in tre situazioni definite: pilota automatico in autostrada, parcheggio senza conducente e veicoli senza autista su tratte autorizzate dai Cantoni. Questo pone il nostro Paese tra i pionieri europei, con progetti pilota che spaziano dai robotaxi delle FFS nella regione Furttal, fino ai minibus elettrici per il trasporto pubblico a Sciaffusa. Ma cosa significa tutto questo per il traffico, l’ambiente e le nostre abitudini? E come si concilia con concetti come carsharing, carpooling, trasporto pubblico e mobilità lenta che puntano a ridurre il numero di veicoli in circolazione? Proviamo a fare chiarezza mettendo a confronto i vari tipi di mobilità.

Guida autonoma: vantaggi e criticità

Le auto senza conducente promettono maggiore sicurezza: eliminano errori umani, causa principale degli incidenti, e garantiscono una guida più regolare, riducendo frenate brusche e tempi di reazione. Inoltre, possono aprire nuove opportunità per chi oggi non guida come anziani o persone con disabilità e per il trasporto merci e passeggeri “on demand”.

I pro:                   

 I contro:

– Sicurezza        
– Efficienza       
– Accessibilità

– Costi elevati
– Responsabilità legale
– Aumento del traffico

Carsharing: condividere per ridurre

Il car sharing è già realtà in molte città svizzere ed europee. Consente di noleggiare un’auto per brevi periodi, pagando solo per l’uso effettivo. Ogni veicolo condiviso può sostituire fino a 8-10 auto private, liberando spazio urbano e riducendo le emissioni.

I pro:                   

  I contro:

– Economicità
– Sostenibilità
– Flessibilità    

– Disponibilità limitata
– Costi variabili
– Dipendenza dalla rete

Carpooling: viaggiare insieme

Il car pooling consiste nel condividere il tragitto con altre persone, spesso tramite app come BlaBlaCar. È ideale per spostamenti casa-lavoro o viaggi interurbani.

I pro:                      

I contro:

– Riduzione dei costi    
– Impatto ambientale 
– Socialità                         

– Flessibilità
– Comfort
– Affidabilità

Trasporto pubblico e mobilità lenta

Oltre alle soluzioni innovative, non possiamo dimenticare il ruolo del trasporto pubblico classico – treni, tram, autobus – e della mobilità lenta, come camminare e andare in bicicletta.

Trasporto pubblico tradizionale

I pro:                             

I contro:

– Capacità elevata       
– Riduzione traffico      
– Integrazione reti        

– Costi elevati
– Orari fissi
– Affollamento

Mobilità lenta (camminare, bicicletta)

I pro:                                     

I contro:

– Zero emissioni                   
– Benefici per la salute
– Costi quasi nulli          

– Brevi tratti
– Meteo
– Infrastrutture

In conclusione: quale strada scegliere?

La mobilità del futuro non avrà una sola risposta. Auto a guida autonoma, carsharing, carpooling, trasporto pubblico e mobilità lenta non sono soluzioni in competizione, ma tasselli di un mosaico complesso. La sfida sarà trovare un equilibrio tra tecnologia, sostenibilità e accessibilità, evitando che l’innovazione aumenti il traffico invece di ridurlo.

Svizzera 2030: previsioni sui modelli di mobilità

Veicoli a guida autonoma

  • Dal 2025 è autorizzata la guida autonoma di livello 3 su autostrade e parcheggi, ma la diffusione di massa è prevista solo dopo il 2030, con applicazioni iniziali nella logistica e nel trasporto pubblico urbano.
  • Livelli 4 e 5 (completamente autonomi) non saranno comuni prima del 2035-2040, secondo esperti del TCS.
  • Sfida: fiducia degli utenti e omologazioni complesse ne rallenteranno l’adozione.

Carsharing

  • Oggi oltre 285’000 utenti e 3’000 veicoli in Svizzera; previsione: 600’000 utenti entro il 2028, flotta completamente elettrica entro il 2030.
  • Ogni auto condivisa sostituirà 11-18 veicoli privati, riducendo traffico e emissioni.
  • Studi SUPSI indicano che il carsharing potrà contribuire alla stabilità della rete elettrica tramite Vehicle-to-Grid, con capacità di 12-50 MW di flessibilità energetica entro il 2030.

Carpooling

  • Il tasso medio di occupazione dell’auto è oggi di 1.5 persone; obiettivo: aumentare grazie a corsie preferenziali e incentivi.
  • Il mercato globale del car pooling crescerà con un CAGR del 21,9%, raggiungendo 49 miliardi di dollari entro il 2033; in Svizzera si punta a integrare piattaforme digitali e corsie dedicate entro il 2030.
  • Ride pooling (servizi condivisi elettrici) è in espansione, con Mobility già attiva su progetti pilota.

Trasporto pubblico

  • Dal 2025 tutti i treni FFS funzionano con energia rinnovabile; entro il 2030 si punta a zero emissioni per autobus e treni e a una crescita della quota modale ferroviaria.
  • Strategia FFS 2030: più flessibilità, digitalizzazione, hub multimodali e aumento della capacità per pendolari e tempo libero.

Mobilità lenta (pedonale e ciclabile)

  • Obiettivo USTRA: aumentare la quota di mobilità lenta nelle aree urbane e ridurre gli incidenti gravi a meno di 25 morti e 500 feriti l’anno entro il 2030.
  • Rete ciclabile e pedonale continua, priorità alle infrastrutture sicure.

Tendenza generale

  • Entro il 2030, il traffico viaggiatori in Svizzera crescerà del 15-29%, ma con una forte spinta verso elettrificazione e condivisione, mentre la proprietà privata dell’auto calerà nelle aree urbane.

(Fonti: Mobility, TCS, AGVS-UPSA, tisegnalo, SUPSI, businessresearchinsight, Confederazione, prezi)


Articolo a cura di Marco Doninelli, Responsabile Mobilità Cc-Ti