Tecnologie per la formazione

Il settore dell’artigianato, nello specifico quello elettrico, è al centro dell’intervista con Gianni Albertoni, Rappresentante AIET, Instalux SA e membro dell’Ufficio Presidenziale della Cc-Ti, fa propone alcune riflessioni a riguardo.

Quali passi sta compiendo il settore dell’artigianato, nel suo comparto specifico, quello elettrico, per mantenersi dinamico, con livelli di crescita ottimali?

Il nostro settore per rimanere competitivo si deve adattare alle nuove tecnologie. È impossibile fermarsi, il personale deve essere istruito costantemente e le aziende si adeguano a ciò. Faccio un esempio banalissimo: quando io terminai l’apprendistato un apparecchio aveva una durata di vita 15 o 20 anni, ora gli stessi  apparecchi contengono parti elettroniche sofisticate e la loro durata la si può quantificare in mesi. Da qui capiamo come il progresso incida sulla crescita del settore. Il fatto più importante rimane la formazione.

Quanto è importante la formazione allora? Anche pensando al progresso tecnologico in atto.

In modo preponderante sicuramente. Per avere una base solida da cui partire formando giovani leve, a cui poi segue la formazione continua per collaboratori aggiornati e specializzati. Il  mercato propone, le aziende devono agire. Un altro esempio: la gestione intelligente di stabili una volta non era neppure immaginabile, oggi è la quotidianità. Con un’app specifica si possono comandare tutti gli apparecchi di casa e sorvegliare,  tramite telecamere, le nostre abitazioni. Per questo servono condizioni quadro e una formazione di alti livelli.