Il modello del Canton Neuchâtel per attirare nuovi residenti

Una strategia con 10 obiettivi e 10 misure per contrastare la diminuzione della popolazione

Già da qualche anno l’attrattività residenziale è una delle grandi priorità del Governo neocastellano per contrastare il declino demografico. Dal 2000 l’arrivo di nuovi residenti dagli altri Cantoni si è infatti arrestato e dal 2016 anche il flusso internazionale, che aveva in parte compensato questa perdita, è negativo. Il governo è, perciò, corso ai ripari, avviando un piano per il rilancio demografico.

“La stratégie de promotion de la domiciliation” attivata dal Cantone è incardinata sulle tre A di Ancrer, Attirer, Accueillir (ancorare, attirare, accogliere), con tre obiettivi definiti: ritornare ad una crescita demografica in linea con la media nazionale, rilanciare il flusso migratorio intercantonale, migliorare la percezione dell’attrattività del Cantone sia all’interno, quindi con la popolazione, che all’esterno.

Per coordinare il progetto di rilancio demografico, dotato di un budget di 2,3 milioni di franchi per il quinquennio 2019-2024, è stato nominato un delegato, “Monsieur domiciliation”, affiancato da un team interdipartimentale e da un comitato consultivo di cui fanno parte personalità qualificate con esperienze e competenze specialistiche. Il piano degli interventi è strutturato su cinque assi prioritari e altrettanti assi trasversali, che prevedono anche dieci misure specifiche che devono essere attuate dal governo con la collaborazione di altri enti pubblici e partner privati.

Gli assi prioritari sono: ancoraggio della popolazione e limitazione dell’esodo verso altri Cantoni; incentivare la residenza dei pendolari che già lavorano a Neuchâtel e del nuovo personale assunto dagli enti pubblici o dalle aziende; fidelizzazione dei residenti; contatti capillari e feedback costante con i nuovi abitanti; rientro nel Cantone degli “espatriati”.

Gli assi trasversali prevedono: miglioramento delle condizioni quadro e marketing residenziale; sviluppo di apposite partnership; sensibilizzazione e mobilitazione della popolazione (secondo il principio che “gli abitanti sono i primi ambasciatori del loro territorio”); politica di accoglienza; monitoraggio dell’andamento del progetto.

Le dieci misure specifiche gestite dallo Stato vanno dalla campagna permanente per la promozione dell’immagine residenziale, con la creazione di un apposito brand “Vivere a Neuchâtel”, al partenariato con le aziende e  le agenzie specializzate per incentivare la residenza dei pendolari; dal miglioramento dell’accoglienza per i nuovi arrivati – definendo con i Comuni dettagliati standard di qualità- alla rete per attirare nuovi abitanti; dall’attivazione di tutta la pubblica amministrazione sulla “Stratégie de promotion de la domiciliation” agli interventi per “ancorare” la popolazione residente; dalle facilitazioni per l’accesso alla proprietà, con incentivi finanziari e fiscali, al monitoraggio capillare dei flussi demografici. Nel programma per la crescita demografica un ruolo particolare lo giocano i Comuni per la stretta vicinanza con la popolazione locale, l’organizzazione della vita collettiva e per l’offerta di tutti quei servizi e prestazioni che valorizzano l’attrattività residenziale. Sono i Comuni in prima battuta, avverte il Cantone, ad accogliere e facilitare l’integrazione dei nuovi residenti.