La trasformazione digitale: un’occasione anche in Ticino

Sì è tenuta ieri – presso il LAC – la seconda edizione di Dialogarena Ticino.
L’evento riunisce relatori di primo piano ed esperti di settore per discutere di temi attuali della digitalizzazione in Svizzera. Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti, era uno dei partecipanti alla tavola rotonda.

L’evento, che aveva come tema la trasformazione digitale, è stato aperto da Stefano Santinelli, delegato del CEO di Swisscom per la Svizzera italiana, con queste parole “Chi migliora i processi e serve meglio i suoi clienti, semplifica loro la vita e li sorprende con nuove esperienze”.

La trasformazione digitale è ormai una realtà e tocca tutti quanti, il Ticino compreso. La domanda che ci si pone è se il nostro territorio è pronto a sfruttare le possibilità intrinseche a questo cambiamento. I presupposti sono presenti, spiega il CEO di Swisscom per la Svizzera italiana, la questione è quindi ora quella di sapere se le aziende e la politica sono pronti a “sfruttarle”. A questo proposito sono quindi intervenuti Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti e Stefano Rizzi, Direttore del Dipartimento Economia del DEF, risaltando come purtroppo esista una certa discrepanza fra i tempi dell’evoluzione tecnologica rispetto a quelli delle scelte politiche e delle eventuali regolamentazioni. Per il nostro Direttore, affinché il Ticino possa beneficiare al meglio di questa rivoluzione, la politica non deve porre eccessivi ostacoli alle aziende.

 Il pubblico si è poi diviso tra più sale per assistere a diverse tavole di dialogo. A partecipare ad una di queste, dal titolo “Disegnare la città del futuro (o Smart City)”, c’era anche il nostro Direttore, Luca Albertoni, che ha sottolineato come sia importante essere coscienti che l’innovazione è un concetto trasversale, che tocca in modo diverso e secondo logiche particolare, tutti i settori, da quello industriale a quello artigianale, passando per il commercio. La città del futuro è un concetto realizzabile, ha continuato, il Direttore Albertoni, ad ostacolarne però il suo sviluppo in Ticino è però purtroppo l’assenza di una visione di sistema che caratterizza il nostro Cantone.

A chiudere la serata è stato Alberto Calcagno, CEO dell’azienda Fastweb che ha illustrato come la sua società, oggigiorno parte del gruppo Swisscom, è riuscita nel corso degli anni (quasi 17 dalla sua nascita) a mantenersi ai vertici del mercato. La ricetta del successo di Fastweb è stata quella che Calcagno chiama la “Management revolution”, ovvero quel cambio di paradigma per quanto concerne i processi aziendali. Ad aver permesso alla sua azienda di continuare ad avere dei buoni risultati è infatti stata, a detta di Calcagno, la loro capacità di rimettere in discussione – in un momento non sospetto, ovvero di crescita – il loro modello strategico. In particolare ciò è avvenuto prendendo spunto da altre società attive nel ramo dei servizi (non unicamente loro concorrenti), per poi cercare di adattare questi processi alla loro realtà aziendale, in modo da avvicinarsi maggiormente alle esigenze dei clienti e alle loro volontà. Ad essere importante, ha concluso il CEO di Fastweb, è quindi la capacità di saper anticipare i tempi “riuscendo a ritagliarsi dei nuovi vestiti, che ci stanno meglio” e non facendosi intimorire dalle difficoltà che questa transizione comporta.