L’impresa virtuosa è attenta all’ecologia

L’opinione di Cristina Maderni, Vice Presidente Cc-Ti, Presidente Ordine dei Commercialisti del Cantone Ticino, Presidente FTAF e candidata PLRT al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio

Quale economia e quale impresa desideriamo per il Ticino del futuro? Il dibattito in merito si è rivelato assai acceso in questi primi mesi del 2019. Ha toccato i temi dell’occupazione e dei salari, dell’avanzare della trasformazione  digitale, del ruolo delle aziende storiche e dell’opportunità di attrarne di nuove da altri Paesi o altri Cantoni. Al centro di questa discussione, si è gradualmente ma opportunamente affermato anche il tema della sostenibilità.

In un contesto ricco di contenuti e confronti l’economia del nostro Cantone ha dimostrato a più riprese di basarsi su di un tessuto imprenditoriale sano, composto prevalentemente da migliaia di medio/piccole aziende, fortemente  radicate nel territorio, ove mantengono il loro centro decisionale, valorizzano le risorse umane e pagano stipendi equi, oltre che le imposte. Sarà di sicuro prioritario per la politica economica sostenere questo tipo d’impresa,  aiutarla a mantenersi competitiva, affrontando in modo ottimale la transizione tecnologica che sappiamo l’aspetta,  permetterle di reperire quella manodopera qualificata che oggi ancora purtroppo scarseggia. Bisogna quindi impegnarsi per un migliore orientamento professionale e un incitamento alla formazione di qualità. È importante che le associazioni economiche continuino a collaborare con la politica per sostenere l’impresa ticinese tramite la formazione continua, l’appoggio alla ricerca di nuovi mercati e la creazione di condizioni quadro dove il «fare impresa» resti  prioritario.

Per rispondere quindi alla domanda iniziale, credo fermamente che l’economia e l’impresa che vogliamo e dobbiamo sostenere in Ticino, debba saper affrontare anche il tema della sostenibilità, dove con questo termine si concatenano i tratti economici, sociali e ambientali, con una visione d’insieme. Riduzione delle missioni, ottimizzazione delle risorse, incremento dell’efficienza energetica: sono alcuni dei temi su cui, nel Ticino di domani, vorrei si puntasse sempre di più e con nuove misure concrete. Il mio auspicio conclusivo è che le imprese, con il supporto della politica, mantengano alta la propria sensibilità ecologica e si attivino per adeguare i propri standard ambientali con soluzioni innovative e sostenibili. Il Cantone potrà dal canto suo, valutare con attenzione possibili insediamenti sul territorio di aziende attive nelle produzioni e nei processi legati all’ecologia, ad esempio nei campi del trasporto sostenibile.