Cc-Ti e soci: dialogo performante

Due domande a Cristina Maderni

Prosegue l’approfondimento dedicato ai membri del nostro Ufficio Presidenziale. In quest’intervista a Cristina Maderni, Vicepresidente Cc-Ti, Presidente Ordine dei Commercialisti del Cantone Ticino e Presidente FTAF, scopriamo il ruolo della Cc-Ti nell’interazione con i propri associati (aziende ed associazioni di categoria), e quanto il settore dei servizi nei quali lei opera (commercialisti/fiduciari) sia in ripresa, anche dai dati emersi dallo studio BAK Economics.

La Cc-Ti ha un forte approccio di prossimità alle aziende associate, in che modo sta potenziando questo aspetto?

Ritengo che proprio questa nostra rivista economica costituisca un indicatore di quanto la Cc-Ti si adoperi per essere “vicina” alle aziende associate. Le sue pagine rivelano la qualità del dialogo che assieme ci sforziamo di edificare. La Cc-Ti fa consulenza, eroga formazione puntuale, supporta le aziende in tema di diritto del lavoro, di risorse umane, di export, di vendita. Certo, la prossimità è un aspetto che desideriamo potenziare e migliorare. Ne sono testimonianza gli investimenti che destiniamo a progetti ad hoc per singoli associati, alle missioni all’estero, alle riflessioni sull’economia del Cantone che proponiamo con successo ai soci e alla collettività. Il tutto basato sull’ascolto delle esigenze dei nostri membri.

L’economia ticinese si presenta dinamica e in crescita, quali sviluppi ritiene possibili per la piazza finanziaria luganese?

Sì, l’economia ticinese si caratterizza per un ritrovato clima di crescita e di ottimismo. Il recente studio BAK Economics conferma questo trend, cui il settore finanziario si sente spronato a partecipare. Il focus strategico dei nostri operatori si riposiziona dalle politiche di razionalizzazione dei costi alla ricerca di nuovi sentieri di crescita. Sentieri imperniati sullo sviluppo di prodotti più competitivi e di mercati maggiormente diversificati, così come sull’investimento in tecnologie emergenti. E già si intravedono i primi risultati, ad esempio nella confermata stabilità  dell’attività fiduciaria e nella recente ripresa dei ricavi del settore bancario.